Ieri, come
preannunciato, ho presenziato all’ Assemblea Nazionale A.I.M.S., che ha visto
un numero esiguo di partecipati, causa concomitanti gare in svolgimento sul
territorio nazionale: una trentina in possesso di circa 75/80 deleghe.
Hanno
partecipato il Presidente Federale Scarso, il vice presidente Cipressa ed il
Consigliere De Bartolomeo. I lavori, come di consueto sono stati aperti dal
Presidente dell’Associazione M° Saverio CRISCI, che ha proposto quale
Presidente dell’Assemblea il vice Presidente Federale Cipressa.
Dopo
l’intervento di Crisci, che voglio sottolineare condivido pienamente, ha preso
la parola il Presidente Scarso, che tra i vari argomenti ha affrontato le
seguenti problematiche.: la Scuola Magistrale, l’A.I.M.S. – convenzione con la
F.I.S., soffermandosi inoltre su i giovani maestri e le loro aspettative, i
risultati del movimento e infine il prestigio della Federazione.
Questa
volta, nell’analizzare il tenore dell’intervento, vorrei partire dalla fine, Il
Presidente Federale nel corso dell’intervento ha sciolto le sue riserve,
annunciando ai convenuti la sua candidatura alla Presidenza Federale per il
terzo quadriennio, cosa che da tempo peraltro si sussurava; con questa
dichiarazione d’intenti apre in sostanza un lungo periodo in cui si dovrà
pensare a raccogliere i consensi e presentare iniziative e programmi riferiti
alle prossime elezioni domestiche.
Ciò premesso
e nell’ottica del diritto/dovere di critica che ogni libero cittadino possiede
vorrei sommessamente e liberamente , a questo punto, passare ad analizzare , senza
dilungarmi nei particolari, quanto è emerso nella riunione dell’A.I.M.S.
Prendo atto
dell’ammissione che l’organizzazione della Scuola Magistrale deve essere
migliorata. Il Presidente ha comunicato che su specifica richiesta andrà a
Bruxelles, presso la Comunità Europea, a spiegare il progetto della Scuola e
che le Autorità Europee sono particolarmente interessate a conoscerne i
contenuti. Nell’auspicare i miglioramenti inerenti l’organizzazione ed il
funzionamento della scuola non posso esimermi dal fare i complimenti per il
successo che il progetto sta ottenendo: si può condividere o meno
l’impostazione che è stata data alla Scuola ma dò atto di quanto fatto.
Minimizzarne la portata o peggio ancora sminuirne il successo darebbe la
dimensione della povertà intellettuale di chiunque, che , per ragioni
strumentali, portasse avanti una idea del genere. Sono ancor più convinto,
però, che la Direzione della Scuola spetti all’A.I.M.S..
Continuando
il suo intervento il Presidente Scarso ha riferito che l’Associazione è al
centro del progetto federale e che oggi è chiaro quali ne siano le competenze.
Bene, soffermiamoci per un attimo su tale concetto. Se l’Associazione oggi è al
centro del progetto federale, mi può spiegare perché metterla fuori dallo
Statuto? E la convenzione oggi in atto potrà continuare ad esserlo anche per il
futuro ? e con quali garanzie? Visto che i vertici politici federali sono
sottoposti , ogni quattro anni, a rinnovarsi e potrebbero in tale contesto essere
rieletti o cambiati.
Credo che
nel discorso fatto ci possano essere forti contraddizioni, secondo il mio
parere ribadisco il concetto che ho già più volte espresso, l’Associazione, a
sua garanzia, deve rientrare al più presto nell’ambito dello Statuto quale
ORGANO TECNICO FEDERALE; a margine un intervento di un associato mi ha fatto
dedurre che non tutti i soci A.I.M.S. hanno compreso che l’Ente non è più
organo né organismo tecnico della Federazione ma soltanto, per come la vedo io,
un’ agenzia di servizi in un ambito interno, per cui venendo meno la
convenzione non ci sarebbero i finanziamenti, con le conseguenze che sono
facilmente immaginabili.
Probabilmente
è solo utopia parlare di giovani ai quali bisogna dare uno sviluppo lavorativo
nell’ambito del movimento schermistico, confidando nel considerevole numero di
società, che potrà anche raggiungere la ragguardevole cifra di 300 unità e
forse più, ma quante di queste possono garantire un contratto? Diciamo la
verità: poche. E’ stato enunciato che saranno circa 90 gli aspirati istruttori
regionali a sostenere l’esame di idoneità. E’ stato anche detto che sono circa
300 i tecnici, tesserati per l’Associazione, in attività di servizio e quindi
aventi diritto di voto, non è stato detto quanti sono quelli non in attività e
che aspirerebbero ad un impiego presso una società schermistica. Inoltre, tra
tutti quelli in attività quanti sono ad avere un regolare contratto di lavoro?
Come dicevo prima sono poche le società che possono garantire un contratto vero.
Portare l’esempio della Sicilia è fuori luogo perché la Regione ha dimostrato
di fare cose che in altre zone d’Italia non se lo sognano nemmeno.
Sono stati
enunciati i risultati tecnico-agonistici conseguiti dalla Federazione ma ci si
dimentica sempre che questi appartengono alle Società, ai Maestri-Tecnici ed
agli atleti: magari quando si vince il merito è della Federazione e quando si
perde il demerito è degli atleti, dei tecnici e delle società. Un esempio: mi
si può dire quanto peso abbia avuto OMERI nella rinascita di CASSARA’ e quanto
il settore tecnico federale? La domanda è d’obbligo visto che è stato affermato
che a Tagliariol sono state garantite tutte le condizioni perché potesse
raggiungere la qualificazione alle Olimpiadi, vi domando, pertanto, il demerito
è del ragazzo se non si è qualificato ?
Un passaggio
dell’intervento di Scarso ha toccato, se non ho capito male, l’inserimento dei
maestri nelle varie Commissioni, ebbene proprio l'altroieri ho scritto un post sul mio
blog, conseguentemente nel prendere atto con soddisfazione di quanto affermato,
devo rilevare che null’altro è stato aggiunto in
merito a quanto da me già proposto.
Per ultimo,
durante i saluti che il Presidente ha porto ai convenuti, quando si è trattato
del sottoscritto nel definirmi ex Consigliere (giustissimo) ha dichiarato che
RINALDI si è sfilato dalle responsabilità gestionali della Federazione. Sul
momento non sono intervenuto per rispetto dei maestri presenti, in quanto, a
mio avviso, non era quella la sede corretta per controdedurre quanto affermato, dopo, in separata sede, appena si è
presentata l’occasione gli ho detto “ SAI BENISSIMO, PERCHE’ L’HO SCRITTO NELLA
LETTERA DI DIMISSIONI, CHE NELL’ARCO DI TRE ANNI NON MI HAI MAI DATO LA
POSSIBILITA’ DI SENTIRMI PARTE INTEGRANTE DEL PROGETTO FEDERALE, DA PARTE TUA
CREDO NON CI SIA MAI STATA FIDUCIA NEI MIEI
RIGUARDI E PERTANTO HO RITENUTO DI FARE UN PASSO INDIETRO”. Cosa posso dire? “ chi ha orecchie per intendere intenda”.
Valuterò nei
prossimi giorni se pubblicare nel blog in formula integrale la lettera delle
mie dimissioni presentata al consiglio federale in data 13.02.12
Ciò detto e
riprendendo il discorso della presentazione della candidatura ricordo che
quando il presidente Scarso avanzò per la prima
volta la propria candidatura alla massima carica della F.I.S.,
uno dei proclami con cui si propose a tesserati e affiliati proponeva che due mandati erano più che sufficienti
per realizzare un programma federale.
In quel
periodo gli feci notare che essendo egli il Vice Presidente in carica forse non
era etico (sicuramente legittimo) che approfittasse della sua posizione per
fare campagna elettorale contro l’allora presidente DI BLASI sfruttando
trasferte organizzate e pagate dalla FIS stessa .
Gli feci notare inoltre che l’allora Presidente poteva impedirgli di andare in
giro a spese della Federazione, mi disse che DI BLASI non ci doveva nemmeno
provare.
Da ultimo
volevo portare a conoscenza di tutti che il 4
gennaio 2010, di fronte ad una pizza (eravamo solo io e lui) gli preannunciai
che egli, contrariamente a quanto aveva promesso a Cipressa, si sarebbe candidato per il terzo mandato,
cosa ribadisco legittima perché il nostro Statuto lo
prevede, ma non perfettamente coerente con il recente passato. ho la
presunzione di essere stato io a spingerlo a fare chiarezza, forse anticipando
i tempi, con l’annuncio rappresentato nel corso dell’Assemblea A.I.M.S., perché
presumo avesse intenzione di farlo dopo gli Assoluti o dopo le Olimpiadi Ora,
finalmente tutti noi sappiamo quale è il suo intento: non sappiamo invece chi
saranno i suoi compagni di viaggio (personalmente lo so benissimo), speriamo
che non venga favorita una sola regione geografica, ma
diciamolo francamente che non ci sia una ulteriore sicilianizzazione della
Federazione
Nel
concludere il mio articolo vorrei formulare i migliori auguri all’A.I.M.S e
alla sua dirigenza per il lavoro svolto che va sicuramente nell’interesse
collettivo dell’intero movimento sportivo e per il prosieguo della sua
attività. Credo e spero che ci siano altri luoghi di confronto dei programmi
che vedano al centro l’Associazione, iniziative che ho già proposto ,
impegnandomi in tal senso, in altro articolo sul mio blog.
Ezio RINALDI