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ARGOMENTI VARI

REGOLAMENTI

29 novembre 2012

LETTERA AGLI AFFILIATI E TESSERATI

Cari amici,

non ho avuto modo di incontrarvi personalmente per illustrarvi il nostro progetto e non so nemmeno se sarà possibile farlo in assemblea, allora vi chiedo un po’ di attenzione e scusatemi se rubo del tempo prezioso alle vostre attività.

Come ormai noto mi sono dimesso dalla carica di Consigliere federale in data 13 febbraio 2012, le motivazioni che mi hanno indotto a tale decisione sono anch’esse note e riscontrabili in una mancanza di fiducia nella mia persona da parte del Presidente.

Credo che quanto successo nell’assemblea straordinaria di Ravenna non possa passare come un momento solo di scontro normativo, perché il Presidente intese individuare con immediatezza i colpevoli del reato di lesa maestà e l’unico che doveva pagare era il sottoscritto.

Vorrei ricordare che in quella circostanza mi battei per le regole e non per mettere in crisi la gestione federale, infatti la relazione tecnico-morale fu approvata all’unanimità, ma l’aver osato portare avanti una idea non gradita al Presidente fu di per se un colpa e per questo bisognava pagare.

Era tutta una scusa per togliersi di mezzo un rompiscatole: bastava dirlo e mi sarei dimesso anche prima. E non certo come alcuni personaggi, allora considerati ideologi ed attivisti di quel movimento, i quali rimangiandosi tutte le idee in cui credevano(?!) in primis quella di avere un cambio al vertice, oggi sono sul carro dell'attuale dirigenza della quale sono diventati i più agguerriti sostenitori.

Alcuni amici mi hanno chiesto di non abbandonare e di mettere al servizio del nostro sport la mia esperienza, in quanto se è vero che si avverte l’esigenza di un cambiamento è altrettanto vero che la stragrande maggioranza degli affiliati ha difficoltà a manifestare il proprio pensiero, per paura di ritorsioni o proscrizioni, quindi attraverso il sottoscritto hanno voluto e vogliono manifestare il loro disagio.

Come dar loro torto visto che in occasione dell’Assemblea di Ravenna nel momento in cui c’è stata la votazione palese per il voto segreto, sono stati contati, individuati, classificati e registrati come sconsiderati che avevano avuto l’ardire di alzare la mano e vi posso assicurare che sono stati contati tutti, tanto che qualche notabile ha rappresentato al sottoscritto  che Le Marche e 32 società del Lazio avevano osato tanto.

Pertanto, nel voler dare il mio contributo mi sono attivato per una figura rappresentativa che potesse candidarsi alla Presidenza in alternativa a Scarso, e per quanti sforzi siano stati fatti, anche da altre persone, non ci siamo riusciti e la scelta alla fine è ricaduta su di me: credo più per il fatto di essere stato l’unico a non aver timori ad assumere un ruolo da primattore, che non per chissà quali speciali qualità.

Sulla base, quindi, della mia esperienza era necessario costituire un gruppo di persone nuove che avesse voglia e capacità gestionali per dirigere la Federazione. E’ stato un lavoro lungo e difficile perché trovare persone pulite che non fossero impregnate delle pastoie politiche e che avessero un concetto di democrazia reale e concreto è stata una impresa notevole, ma ci siamo riusciti.

Il giorno 9 novembre sono stati depositati in FIS i documenti relativi alle candidature. Abbiamo raggiunto il primo obiettivo: trovare chi avesse voglia e coraggio a sostenere il nostro progetto.

Intanto, in questo ultimo periodo il Presidente ed i Consiglieri sono stati presenti sui luoghi di gara a spese federali, chiedendo il sostegno alle loro candidature: molti affiliati e tesserati avrebbero voluto sottrarsi a tale richiesta ma non hanno potuto. Io aggiungo che non potevano: ricordo che ad uno dei miei candidati è stato detto: “con la tua scesa in campo per il tuo club si metterà male”.

Ora chiediamo una forte partecipazione all’Assemblea poiché è in questa sede che potete e dovete esprimere il vostro parere elettorale che non potrà che essere un voto per RINALDI o per SCARSO o scheda BIANCA, ma è assolutamente da evitare la scheda NULLA poiché non sarebbe un voto validamente espresso.

Dopo questa assemblea, per coloro che non avranno voluto rinunciare alla libertà di espressione, potrebbero esserci delle difficoltà, ma a questi amici dico di continuare a camminare a schiena dritta perché alla lunga avranno ragione; Intanto li voglio rassicurare sul fatto che il nostro gruppo, indipendentemente dall’esito di questa avventura, non si scioglierà e continuerà a stare vicino a quanti amano il nostro sport, nella libertà di poterlo praticare.

Abbiamo redatto un progetto, qualcuno lo ha definito un compitino che non dice niente, qualcun altro lo ha ritenuto  poco incisivo e per niente specifico. Tali considerazioni sono state fatte in anonimo sul mio blog, ma nessuno ha accettato un confronto vero ed a mio avviso perché il progetto è razionale e concreto, quindi assolutamente realizzabile.

In esso ci sono solo cose che servono a migliorare il sistema scherma, non è fatto di voli pindarici e fantasiosi: se non lo avete letto, vi prego di farlo prima dell’assemblea.

SIATE LIBERI, NON LASCIATEVI SPAVENTARE. ESPRIMETE IL VOSTRO PENSIERO: IL SEGRETO DELL’URNA VI AIUTERA’.

27 novembre 2012

ATTACCHI E RISPOSTE (AMIS)

Ricevo da Riccardo BONSIGNORE ZANGHI la seguente lettera, con richiesta di pubblicazione su questo blog. Non entrando nel merito della querelle, qualora richiesto pubblicherò eventuali controrisposte di CAFIERO.
Ezio RINALDI

"Cari Amici,

reputo molto poco ortodossa la risposta inviata a tutti i soci AMIS da parte del “referente” Cafiero in quanto costui non si è limitato a rispondere alla mia mail iniziale, ma ha svolto in modo caotico riferimenti a stralci di articoli e threads che nel corso di questi ultimi tre mesi ho scritto su almeno 3 o 4 blog.

Quindi, un intervento a gamba tesa che io non avrei mai fatto in questi termini se l’iniziativa di informare e sensibilizzare i Master sul voto di domenica prossima fosse partita da lui.

Apprezzo comunque tutta l’attenzione che mi ha prolungatamente dedicato e come ha minuziosamente ricercato e studiato tutto quello che ho scritto, e apprezzo anche la carica emotiva che lo ha sostenuto nel dedicarmi le sue attenzioni, credo eccessive e non meritate da parte mia.

Tuttavia, dopo avere letto le sue asserzioni, rilevo come egli sia andato fuori strada e anche di molto.

Il problema di fondo che costui non riesce proprio a cogliere è costituito dalla mancanza di confronto, di condivisione, di partecipazione, di attenzione per le opinioni altrui che connota la linea politica di questa amministrazione federale fin dalla sua nascita.

Non dimentichiamo che lui è (ancora per pochi giorni) un consigliere federale e io invece sono solo un normale tesserato, non mi pare che un dirigente della FIS possa permettersi di esprimersi con tali modi e toni, offendendo chi gli muova dei rilievi e delle critiche, per quanto aspre (dirò meglio infra della mia e della sua correttezza).

Forse è la mentalità di chi ancora concepisce la carica federale come foriera di un’autorità di tipo militare che fa ritenere ai titolari di poter dettare alla truppa, in modo imperativo e categorico, come devono andare le cose e dove chiunque tenti di discutere o si azzardi a criticare certe soluzioni se gli va male è degradato a “stupido” (egli è infatti venuto ospite in Consiglio Direttivo AMIS ad insultare in tal modo consiglieri in dissenso con lui e ancora stiamo aspettando le scuse formalmente richieste al presidente Scarso) o, se gli va bene, pratica dello sport della scorrettezza “con abilità addirittura superiore alla sua stessa abilità in pedana”.

Non bastava dunque dire “non sono d’accordo”, o anche criticare quanto da me scritto, c’era invece bisogno di passare dagli argomenti alla persona ed indirizzare delle offese al proprio contraddittore (e ovviamente per intero respinte al mittente).

Questo non meraviglia poiché, per quanto, mi consta il “referente” in questi anni non è mai stato abituato ad alcun civile confronto elettorale, ma si sa che a una certa età si fatica ad imparare regole nuove.

Non mi risulta, infatti, che in nessuna delle due precedenti tornate elettorali (2004 e 2008), né il candidato presidente, né i candidati consiglieri abbiano mai avuto antagonisti e avversari con cui confrontarsi (cosiddette liste “bulgare”, con rispetto parlando per la Bulgaria).

Posso quindi comprendere la paura della novità, la paura dei cambiamenti e anche le scomposte reazioni di chi identifica in me un proprio personale “nemico” che in nome di misconosciute regole democratiche di rotazione degli incarichi - in questo Paese regolarmente calpestate con i risultati che tutti sappiamo - giorno dopo giorno gli sta sfilando una sedia da almeno 8 anni inchiodata al fondoschiena e che sta minando e compromettendo l’aspettativa di altri 4 anni di “bostik” (la nota colla a presa rapida).

Ma è troppo tardi, l’aria è decisamente diversa ed il cambiamento è iniziato proprio in AMIS, esattamente 5 mesi fa: di questo cambiamento chi vi scrive è stato uno dei principali protagonisti, piaccia o non piaccia!

Chi ha memoria corta dimentica che io non avevo consensi da cercare in sede AMIS per il semplice motivo che, sebbene forte della carica di vice presidente e dell’appoggio di un gruppo che ha poi vinto le elezioni, a giugno scorso NON ho ripresentato alcuna mia candidatura, così come molti mi avevano invece invitato a fare, mentre ho sostenuto, combattendo energicamente, il nuovo.

Questo nuovo ha il nome di Roberto Di Matteo e di tutti i miei compagni del precedente Consiglio Direttivo (integrati dai validissimi Marini e Patti) che con me hanno lottato contro le politiche autoritarie e dispotiche del precedente presidente, amico intimo del nostro “referente” e da lui sostenuto fino all’ultimo, fino a quando chiunque aveva ormai capito che non era più possibile ripresentarsi per la centesima volta perché sarebbe stato travolto dal fiume in piena dell’Assemblea dei soci.

Dunque, non ho “sacrificato” nulla e non avevo consensi da cercare, ho solo fatto una rinuncia in AMIS perché, evidentemente, dovendo intrattenere rapporti istituzionali con la FIS, se fossi rimasto all’interno dell’AMIS non avrei potuto liberamente criticarne le politiche sventurate, a meno di non rischiare seriamente di compromettere i rapporti tra la mia Associazione e la Federazione, tirando addosso a tutti i Master una serie di ritorsioni e mettendo tutti nei guai.

E ce ne sono state davvero di ritorsioni.

Posso ricordare, ad esempio, l’abolizione di una deliziosa usanza, ossia quella delle convocazioni agli europei individuali con assegnazione di una tuta Italia ai migliori del ranking chiamati in Nazionale, iniziativa federale questa voluta dal nostro “referente” che seguì inesorabile al fatto che l’AMIS nel 2011 aveva osato protestare in FIS per il ritardo nella fornitura delle tute Italia che ogni anno riceveva (dovendole elemosinare), appunto dalla FIS.

Logiche le motivazioni addotte dal “referente” : “il campionato europeo è una gara aperta a tutti e non per nazionali” … verissimo! Ma mille miglia lontano dal comune sentire dei Master che l’AMIS, negli anni precedenti, aveva sempre voluto incentivare e premiare così e con la distribuzione ai convocati delle tute della nazionale, sebbene indubbiamente un “quid pluris”.

Logica fredda piegata alla convenienza di fare risparmiare alla FIS un paio di mila euro calpestando il comune sentire di tutti, travolgendo usi consolidati e tangendo diritti quesiti con la solita miope intransigenza che contraddistingue ogni integralista.

Per farla breve, posso completare questa triste parentesi ricordando, da ultimo, la stizza del “referente” dovuta al fatto che il suo amico Cappelli, ex presidente dell’AMIS, era stato deplorato e sostanzialmente sfiduciato dal Consiglio Direttivo dell’AMIS all’unanimità (salvo ovviamente Gardini) per i suoi discutibili comportamenti, in particolare, per avere autorizzato la comunicazione delle convocazioni alla FIS prima ancora della loro definitiva approvazione da parte del CD (era infatti sorto un complicato dissidio tra il CT e il CD in merito alle liste dei convocati agli ultimi europei a squadre) e per avere altresì autorizzato la pubblicazione integrale di un verbale del CD AMIS mai approvato.

Ebbene, poco dopo il “referente” spuntò nel bel mezzo di un Consiglio Direttivo dell’AMIS con tanto di lettera del presidente Scarso in mano con cui il presidente dell’AMIS veniva nominato d’autorità capo delegazione.

Con buona pace dell’autonomia dell’AMIS che costui asserisce (ma solo a parole) di avere sempre rispettato!

Aspettate che ora viene il bello. Cappelli, ovviamente, forte di tale autorevole appoggio e svelto come un fulmine, ne approfittò subito per un’altra delle sua celebri “cappellate” confermando in un minuto il commissario tecnico che il Consiglio Direttivo dell’AMIS aveva appena licenziato (con 5 voti su 7) il quale, alla faccia delle regole democratiche di funzionamento dell’AMIS, della sua autonomia sancita dallo stesso statuto della FIS e di correttezza, andò tranquillamente in Svezia a svolgere il suo incarico in barba a tutti i consiglieri!

Ha quindi ragione il “referente”, non fu un commissariamento di fatto nei confronti di un CD (e quindi dell’AMIS) che aveva solida maggioranza, fu un qualcosa di straordinariamente più irregolare e scandaloso: fu la premiazione di chi aveva calpestato le regole democratiche di funzionamento di un Ente e la mortificazione della volontà di un intero Consiglio Direttivo.

Fu un gesto scorretto e di inaudita brutalità politica.

A questo punto valutino pure i miei 5 lettori chi è corretto e chi no.

Acqua passata, comunque, acqua sporca passata.

Ma non vorrei che si finisse con il perdere di vista il filo conduttore del mio discorso, non sono certo le singole scelte che sto criticando, ma sono i metodi prepotenti, antidemocratici e al di fuori di ogni etica e di ogni regola, anche dialettica, accettabile con cui la FIS in persona del suo “referente” è intervenuta nelle faccende dell’AMIS violandone l’autonomia.

Per il resto, quanto asserisce il “referente” è solo propaganda.

La FIS, infatti, non può minimamente sognarsi di intromettersi nelle questioni connesse alle nostre prove del circuito nazionale Master: ci può supportare, ci può aiutare, ci può coordinare, ma non può interferire, l’AMIS è Ente autonomo.

La FIS, in secondo luogo, non poteva ignorare completamente la crescita del movimento avvenuta in modo esponenziale soprattutto in questi ultimi anni.

La FIS non ha fatto niente per fare crescere in Italia il movimento Master, al di fuori di un contributo modesto in relazione alle enormi risorse disponibili, ha fatto tutto l’AMIS.

Comodo, quindi saltare sul carro dei vincitori e prendersi meriti altrui!

Il medico e l’addetto stampa, le tute per i mondiali (mondiali ufficiali FIE, ricordiamolo) erano davvero il minimo dei minimi che l’AMIS ha ottenuto faticosamente, battagliando su tutti i fronti con la FIS per evitare di avere un’armata brancaleone demotivata con tute variopinte in giro per il mondo.

Mi ricordo ancora le mail dei consiglieri a Scarso e le sue risposte infastidite della serie: “io parlo solo con il presidente Cappelli” ... ci scusi ancora per il disturbo, Maestà!

Il “referente” vanta altresì che il Consiglio Federale ha anche ratificato il nuovo Statuto AMIS recentissimamente approvato dall’Assemblea dei soci. Beh, grazie “referente”, e perché non avrebbe dovuto farlo?

A proposto, “referente”: chi ha scritto il nuovo statuto AMIS?

La commissione statuti e regolamenti della FIS?

Negativo, “referente” è stato Riccardo Bonsignore Zanghì per la parte giuridica e Francesco Loero per la parte tributaria, cerchiamo di non dimenticarcelo!

Sul programma di Scarso, dice ancora costui, c’è scritto che si farà questo e quell’altro?
Avete avuto 8 anni di tempo per farlo, e l’avete sprecato tutto, non siete credibili!

La FIS non affronta una spesa di 15 – 20 mila euro per rimborsare il viaggio e l’albergo alla nazionale Master dei mondiali perché il bilancio federale (incomprensibile anche per un avvocato in quanto pubblicato senza alcuna nota integrativa) in realtà non è di 10 milioni (come si ricaverebbe dalla lettura) ma “poco sopra la metà”  e perché qualche assoluto ( non convocato) si va a fare le prove di coppa del mondo a spese sue?

Che disonestà intellettuale e che disparità di trattamento, “referente”! Gli esempi vanno fatti paragonando situazioni omogenee, ossia considerando i mondiali giovani e cadetti, tutti interamente spesati.

Cafiero, i fatti sono questi e le chiacchiere ormai stanno a zero.

L’attuale consiglio Federale non sarebbe composto da colonnelli?

Su questo devo dare ragione al nostro “referente”.

Si tratta in effetti di apostoli, 6 apostoli in luogo di 12 (Gesù tra i suoi primi atti prescelse e nominò 12 apostoli …. ma qui non vedo nessuno in grado di guarire, resuscitare e cacciare il diavolo…).

Certo, rispetto alla FIS dei tempi di Nostini, quando la vita o la morte sportiva di un atleta di emergente era affidata alla posizione del pollice del potentissimo CT unico, quando capitava che alcuni importanti incontri internazionali fossero truccati senza che nessuno se ne scandalizzasse, questa FIS è fenomenale.

Ma noi siamo molto più modesti, preferiamo qualcuno meno onnipotente alla sua guida, qualcuno che sappia dialogare, ascoltare, coordinare e delegare, magari per non più di otto anni, e in fondo, preferiamo anche che i sei apostoli siano eletti invece che nominati, con tutti i benefici che da ciò può conseguire.

Un cordiale saluto a tutti.

Riccardo Bonsignore Z."

 

23 novembre 2012

SEGRETEZZA DEL VOTO - RISPOSTA DEL PRESIDENTE

Il Presidente                                                           Federazione Italiana   Scherma

Roma 22 novembre 2012
Egregio Signor Orazio RINALDI
   suo indirizzo
  (con preghiera di pubblicazione)
                               

In risposta alla Sua nota del 20 novembre u.s., in merito alla misure proposte al fine di “garantire una regolare e trasparente operazione di scrutinio dei voti su tutte le materie”, comunico quanto segue:
  • L’individuazione dei componenti della Commissione Verifica Poteri e della Commissione degli scrutatori è disciplinata in materia dettagliata e compiuta dallo Statuto e dal Regolamento Organico federali; prendendo atto che la S.V., evidentemente, non è al corrente di quanto prevedono le norme federali in materia, specifico che, in particolare, la nomina della prima è competenza statutaria del consiglio Federale e che la seconda è eletta dalla stessa Assemblea; pertanto, il sistema proposto, che mirerebbe a raggiungere un’intesa a due al di fuori della sede istituzionale preposta, oltre a non appartenermi per ragioni di etica e lealtà personale e sportiva, è assolutamente inaccettabile in quanto contrario alla vigenti disposizioni;
  • Per quanto concerne l’organizzazione logistica della fase assembleare elettiva, la Segreteria federale ha richiesto ed ottenuto di poter disporre delle urne e delle cabine del CONI che di norma vengono utilizzate per le elezioni dei vertici del Comitato stesso, circostanza che dovrebbe essere sufficiente a garantire la necessaria sicurezza e segretezza delle operazioni di voto, anche sotto i profili di ordine pratico segnalati dalla S.V.;
  • Come da prassi le operazioni di spoglio avverranno all’interno del Salone d’Onore del CONI nel corso dell’Assemblea ed i risultati verranno proiettati immediatamente al termine dello spoglio sullo schermo posto all’interno del Salone.
 Mi permetta di dire, infine, che auspico che il confronto elettorale si possa svolgere in un clima di massima serenità, evitando ogni forma di sospetto e di sterile polemica preconcetta.
Mi riservo, ad ogni modo, di dare alla presente risposta diffusione pari a quella da Lei fornita alla Sua missiva, e La invito ad evitare forme di esternazione sleali ed offensive, come quelle che si leggono a Sua firma, a commento della stessa, nei “Blogs” da Lei frequentati.
                                                                                                              Giorgio Scarso
Viale Tiziano,74
00196  Roma - Italia
www.federscherma.it
tel.06 36858302
fax 06 36858139
==================

La Mia doverosa replica:
Egr. Presidente uscente,
mi dispiace leggere la sua piccata e offensiva risposta alla mia  lettera del 20 u.s..
Ed invero, in primo luogo, mi sembra inutilmente offensivo ed anche “provocatorio”   che Lei  mi indichi l’esistenza di norme Federali per lo svolgimento delle attività di che trattasi (primo punto delle sua risposta.),  per le quali, ovviamente,  scrivere che : “la S.V: evidentemente non è al corrente di quanto prevedono le norme federali in materia  (considerato che ho fatto parte del Consiglio federale con Lei prima di dovermi dimettere a causa dell’inaccettabilità dei Suoi comportamenti nei miei riguardi!) è una offesa, diretta ed inaccettabile, tenuto conto che chi le ha scritto  ha partecipato pure alla revisione dello statuto e conosce molto bene le norme in questione, ma, altresì,  conosce molto bene anche colui che in tal modo risponde!
La mia missiva, infatti, non aveva alcun intento di indurLa in comportamenti “men che leciti” o addirittura violare  norme Federali a ciò preposte, lungi dallo spirito della mia missiva , infatti,  tale interpretazione può essere fatta solo da chi a ciò si è, eventualmente, predisposto;  mentre, nel rispetto  delle norme e delle prerogative  Assembleari e Federali, quello che avevo inteso proporre con “lettera  aperta” (“coram populo”, quindi, senza che ciò potesse  essere inteso come invito a comportamenti illeciti “simil carbonari”)  era concordare la rosa di nomi cui proporre la candidatura condivisa dai contendenti all’Assemblea, essendo ovvio che ciò non contrasta con le norme federali ed, altresì, non è, comunque, fatto  in grado di interferire con le deliberazioni Assaembleari e/o del Consiglio Federale che, “autonomamente e nel pieno dei propri diritti e prerogative,  possono del tutto ribaltare “le proposte condivise che i candidati  sottopongono loro”, ciò non di meno,  l’eventuale accordo sui nominativi come  apertamente” richiestoLe di concordare,  al fine di svolgere un sereno confronto elettorale, significava,  esclusivamente,  sottoporre all’Assemblea, “dopo”,  ed al Consiglio Federale” (prima) una rosa di nomi che,  in difetto di contrario avviso  da parte degli organi deputati, trovasse una condivisione anche da parte dei candidati e, quindi, la loro legittima investitura,  senza prevaricazione dei compiti statutariamente attribuiti al Consiglio Federale ed all’Assemblea, proprio perché niente più che candidature “condivise” e, quindi,  di scelta “elettorale” non contrapposta alla quale i predetti “organi” nella immutata libertà di autodeterminazione, potessero far “sereno” riferimento.
Chiarito il punto e lo spirito nel quale ho inviato la mia missiva, accolgo, altresì,  la Sua richiesta di “pubblicazione della Sua risposta” che, infatti,  sarà pubblicata unitamente alla presente lettera di riscontro e chiarimento anche perché così sarà “chiaro” a tutti che chi non intende svolgere l’Assemblea nella dovuta serenità e spirito  sportivo non è certamente lo scrivente ed, altresì, che sui “blog” da me  “frequentati”  (conosco solo il mio!) non sono presenti commenti offensivi, ma spesso ed in un contesto di assoluta democrazia e trasparenza, ne sono stati pubblicati alcuni che in un modo o nell’altro tendevano a denigrare la mia persona, ma anche questo fa parte dello “spirito” di sacrificio con il quale mi sono approcciato alla competizione elettorale, certo di subire anche attacchi quali la sua risposta alla mia “lettera” aperta contiene.
D’altra parte apprendo con vivo piacere che Lei si è adoperato per ottenere le urne del CONI, ciò, ovviamente, non significa che essendo del CONI queste siano adatte alla bisogna (ossia siano sufficientemente capienti da consentire la finalità esposta nella mia precedente missiva), ma,  certamente, sempre poiché è lungi dallo scrivente  porsi con spirito polemico, ciò dimostra che Lei ha inteso accogliere, almeno sotto tale aspetto,  il significato “implicito” della mia richiesta, ossia lo svolgimento sereno e “segreto” effettivamente del confronto elettorale che ci vede “avversari” nel prossimo futuro.
Analogamente mi permetto di ricordale che ero a conoscenza (avendo partecipato a qualche assemblea prima della prossima del 2.12 p.v.) che lo scrutinio avvenisse nel salone dell’assemblea e che  i risultati saranno resi disponibili immediatamente, ma quanto indicato nella mia,  si riferiva al “fatto” di fornire indicazioni agli scrutatori (quali che fossero eletti dall’Assemblea!) sulla mescola  delle schede “in pubblico dopo l’apertura dell’urna, di talché non sia assolutamente possibile risalire, neppure ipoteticamente ai soggetti  che hanno espresso il voto in qualsivoglia forma lo abbiano fatto, così proprio da rendere l’Assemblea “libera” di autodeterminasi “in coscienza” e senza che tale possibile “individuazione” dell’indicazione di voto renda, in un qualche modo, meno sereno l’esercizio di tale diritto dei votanti!
Mi è grata l’occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti
 Orazio Antonio Rinaldi
 


21 novembre 2012

SEGRETEZZA DEL VOTO

Al fine di garantire l'assoluta segretezza del voto espresso dai delegati nella prossima Assemblea elettiva del 2 dicembre 2012, ho provveduto ad inviare in Federazione la lettera seguente.

 ""Spett.le
    Federazione Italiana Scherma
   Viale Tiziano, 74 – 00196 Roma
è    C.A. sig.  Giorgio Scarso Presidente

 
OGGETTO: Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva – Roma 2 dicembre 2012-11-19

 
               Al fine di garantire una regolare e trasparente operazione di scrutinio dei voti su tutte le materie all’O.d.g., ritengo opportuno, nella mia veste di Candidato  Presidente delle Federazione:

·      Concordare Con Ella, Attuale Presidente,  prima dello svolgimento dell’Assemblea, la scelta degli scrutatori e dei soggetti che faranno parte della Commissione Verifica dei Poteri;

·      Predisporre, altresì,  urne per le schede di voto segreto,  di capienza tale da poter garantire una adeguata  mescolanza delle schede in essa depositate,  di talché non si possa assolutamente risalire alla provenienza dei voti e  rendere, per tale motivo, il c.d. “voto segreto” effettivamente tale.

·      Che L’apertura dell’urna e la mescola delle schede da scrutinare, siano fatte dagli scrutatori in presenza dell’Assemblea, di talché si verifichi da parte dell’intera Assemblea la regolarità della votazione segreta e delle operazioni di scrutinio.

               Restando a disposizione per ulteriori dettagli, si rimane in attesa di un cenno di cortese riscontro;

la presente sarà pubblicata quale lettera “aperta” sul mio Blog e su altri canali di informazione rivolti ai soggetti elettori nella prossima Assemblea Nazionale Elettiva.

Roma, 19 novembre 2012

                                                                                                                                                         RINALDI Orazio Antonio

 
 

Orazio Antonio RINALDI
Via Antonino GIUFFRE’, 30/N
00128 - Roma""

Ezio RINALDI

19 novembre 2012

RINNOVAMENTO

Il giorno 7 novembre 2012 a Coverciano presso il Centro Tecnico federale della FIGC si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della candidatura a Presidente  del CONI regionale Toscana di Salvatore Sanzo, alla quale sono stati invitati ed hanno presenziato diversi importanti personaggi del mondo dello sport e non solo, tra questi anche il Presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso.

Sono stato invitato personalmente da Toti alla conferenza, in qualità di responsabile tecnico della Scherma dello C.S.A.In. ed in rappresentanza del Presidente C.S.A.In Regionale Gianfranco Raugei, che mi ha delegato a rappresentarlo.

La relazione di Salvatore Sanzo è stata molto interessante, schietta, piena di valori e di spunti culturali molto importanti che, tutta la platea, ha volentieri condiviso. Tra le tematiche trattate  quella relativa al potenziamento della Scuola regionale del Coni che, come ha auspicato il relatore, dovrà cercare sinergie con il mondo della Pubblica Istruzione, in particolar modo delle facoltà universitarie presenti in Toscana.

Tra gli interventi particolare rilievo è stato dato alla creazione di un percorso di preparazione finalizzato a fornire gli strumenti e le conoscenze di base per quei tecnici, perlopiù ex atleti ( magari di alto livello), che appena finita la carriera agonistica, hanno come obiettivo un incarico nei vari ruoli tecnici delle Nazionali se non addirittura occupare quello di commissario tecnico.

Ciò che ha suscitato meraviglia e stupore è stato l’intervento del presidente della Fis, il Maestro Giorgio Scarso che, tra le altre cose, si è congratulato con il candidato per le indiscusse doti e caratteristiche in suo possesso ma in modo particolare si è congratulato per la scelta del rinnovamento in cui si appresta la regione Toscana.

Tale affermazione ha suscitato meraviglia e consensi, ma forse è stato mal capito o interpretato perché il senso delle affermazioni di Scarso è sicuramente questo; il rinnovamento è una cosa bellissima se viene effettuata da altri ed in settori diversi dal suo.

Non si vuole minimamente mettere in discussione la sua unica e irripetibile esperienza acquisita. E’ per questo che, molto probabilmente, lo vedremo candidato, e se non inciampa in qualche fesseria, eletto come membro di giunta del Coni; candidato alla vice presidenza della F.I.E. e, se quel “birichino di Rinaldi” si togliesse dalle palle, in carrozza  anche presidente della FIS.

Vale la pena ricordare che il primato del Presidente Renzo Nostini (33 anni di gestione) sarà molto difficile da superare.

Naturalmente ho voluto ironizzare un po’ sulle esternazioni del Presidente Scarso, però vale la pena meditare.

Il solito anonimo maledetto Toscano

Carlo Macchi.

 

 

ANALISI DEL BLOG


Analisi del blog dopo 8 mesi dalla sua nascita
Visualizzazioni di pagine per paese

Grafico dei Paesi con il maggior numero di persone che visualizzano i blog

PAESE
VISUALIZZAZIONE PAGINE
Italia
15988
Stati Uniti
673
Giappone
447
Federazione Russa
192
Germania
179
Regno Unito
170
Svizzera
94
Francia
63
Slovacchia
36
Austria
32
 
 
VISUALIZZAZIONE D PAGINE TOTALI:                    18208
VIASUALIZZAZIONE DI PAGINE OGGI(19.11.12):          48
VIASUALIZZAZIONE DI PAGINE IERI:                          174
VIASUALIZZAZIONE DI PAGINE ULTIMO MESE:     5291

 Non voglio aggiungere altro poiché i numeri si commentato da soli.
Grazie a tutti coloro che sono intervenuti, anche in forma anonima. Questo blog continuerà a vivere anche dopo la conclusione della competizione elettorale.

Ezio RINALDI

 

17 novembre 2012

RIFLESSIONI


Questo post è indirizzatto agli amici che leggono il blog di Ezio RINALDI, ma è diventato il blog di tutti: anche il mio.

Sono molto amareggiato per le notizie che mi sono giunte e mi giungono tutti i giorni circa i metodi persuasivi posti in essere per delegittimare tutti coloro che, in modo o nell’altro, hanno il coraggio di manifestare il proprio pensiero nei confronti dell’attuale dirigenza.

Quello che suscita sbigottimento in me è l’arroganza e prepotenza con cui vengono perpetrate alcune azioni.

Mi è arrivata una comunicazione a dir poco delirante e per esporla non farò riferimenti specifici ma vi racconto una ipotetica situazione che probabilmente vi farà riflettere.

Non voglio e non devo assolutamente giudicare nessuno e nessuno può permettersi di esprimere giudizi sui comportamenti delle persone.

Voglio solo fare una riflessione con un pizzico di ironia e fantasia:

supponiamo che un maestro di scherma, magari anche presidente (di una società), iscriva ad un torneo importante un allievo che è desideroso di vincere e di vincere a tutti i costi. Supponiamo che l’atleta,pur sicuro delle proprie potenzialità, in un momento di “lucidità mentale”, tema di non farcela, e quindi, aprendosi con il maestro, faccia espressa richiesta di fare qualcosa di forte per aiutarlo. Il maestro allora si mette al telefono e supplica,con le buone maniere, tutti i suoi colleghi per far si che nessuno si iscriva alla gara. Ma qualche “ birichino” non rispettando le richieste del maestro si iscrive, anche perché ritiene di aver diritto ad iscriversi dicendo “ ma se sei così forte e ti senti già vincitore di che cosa ti preoccupi?”. Non contento il maestro (che è anche presidente) comincia a dare segni di intolleranza e di impazienza e , facendo appello ai colleghi li convince a chiedere di far ritirare le iscrizioni dell’atleta dalla competizione arrivando addirittura a minacciare usando ogni forma di "persuasione". …………. Segue alla prossima puntata

Dalle mie parti sapete cosa diremmo al maestro. Boia de!!!!!! Sei un bel B . O di U..O

Non ho altro da aggiungere perché andrei sul pesante. Se qualcuno vuole continuare faccia pure, Potremo scrivere una storia da tramandare ai posteri.

Una attenta lettura di quanto ho scritto farebbe pensare a qualcosa di sconclusionato, senza senso e senza nesso, ma vi prego rileggete con attenzione, tenendo presente che ogni riferimento a persone o fatti del nostro mondo è assolutamente casuale, però qualcuno potrebbe trovare delle analogie nel proprio vissuto.

RIFLETTETE GENTE, RIFLETTETE!

Il maledetto anonimo toscano
Carlo Macchi

 

15 novembre 2012

GLI UOMINI AI POSTI CHIAVE

Ricevo la seguente e-mai da persona conosciuta, ma ovviamente, come leggerete alla fine della stessa, l’autore mi prega di mantenere l’anonimato, cosa che rispetto perché so a cosa andrebbe incontro.

Caro Ezio, ti invio una riflessione  che non ha niente di polemico, ma per chi come me vive la FIS da anni, solo cronaca.

Leggo dal tuo blog, una delle uniche forme democratiche di dialogo, delle vicende elettorali e della scherma, non ho nessuna delega al voto, ma allo stesso tempo mi interesso.

Una sola domanda, ho notato, girando tra le pedane durante le gare, non ha trovato risposta: quali sono gli uomini che sia tu, che Scarso intendete mettere nei ruoli chiave della Federazione?

Mi riferisco ai CT, ai maestri di Staff (anche se scelti dal Ct sappiamo che ci sono "indicazioni" del Consiglio), all'Ufficio Stampa (anche se ha comunque svolto un buon lavoro negli ultimi anni)? ci sarà un responsabile Marketing? ruolo fondamentale in una struttura che non viene più alimentata dai soli fondi Coni. E il presidente del GSA? Il membro italiano in commissione FIE? Sicuramente in questi anni è stato fatto tanto, nel bene e nel male, forse tutti noi tesserati vorremmo sapere proprio questo, chi rimarrebbe e chi sarebbe sostituito e con chi? alla fine sono le cose che contano per capire la direzione che si intende avere.

TI PREGHEREI MANTENERE ANONIMATO PER I MOTIVI (TRISTI) CHE TI HO GIA' ILLUSTRATO
BUON LAVORO

Caro amico,

le tue domande sono pertinenti e meriterebbero risposte che, personalmente, non riesco a darti, ma provo ad articolare qualcosa.

I Commissari d’arma vanno giudicati per il lavoro che hanno fatto e per i risultati che hanno prodotto. Credo che l’attuale dirigenza vorrà riconfermarli tutti;

per il presidente del GSA, come avrai certamente letto, noi lo vogliamo elettivo. Scarso vorrà la riconferma di quello attualmente in carica.

Per il rappresentante nella Commissione FIE non so risponderti perché il Presidente in carica, evidentemente, ritenendosi già rieletto, ha provveduto a candidarlo, senza nemmeno chiedersi se è gradito al mondo della scherma.

Ho voluto darti qualche indicazione ma le risposte più attendibili deve dartele qualcun altro.

Con affetto, Ezio RINALDI

 

06 novembre 2012

ALLARMISMO ELETTORALE

Mi è stato riferito che nell’Assemblea elettiva regionale lombarda il Presidente della FIS si sia lamentato perché qualcuno invita le società a votare scheda bianca. Nel manifestare il proprio disappunto, ha posto in evidenza una serie di problematiche tra le quali il desiderio della controparte a voler sfasciare tutto quel che di buono è stato fatto in questi anni.

Tale atteggiamento, a suo dire, è disastroso ed ha definito le persone che lo cavalcano soggetti che odiano la scherma.

Avrebbe fatto capire che se Egli ed il suo antagonista non riuscissero a raggiungere il previsto quorum, la Federazione verrebbe commissariata. Ciò non consentirebbe alla stessa FIS di esprimere il proprio voto in Assemblea CONI e prima ancora nel Congresso FIE, con gravi  contraccolpi per il movimento che invece, a suo dire, sta vivendo un clima di serenità ed unità e non di divisione, come accadeva un tempo.

Bene! Ancora una volta non viene detta la verità e si pone in essere una sorta di allarmismo elettorale, ma vediamo di esaminare il suo intervento al fine di capirne la strategia.

1.     Se ad un elettore non piace l’attuale presidente e non piace Rinaldi cosa dovrebbe fare? Non venire in Assemblea? Nulla di più sbagliato perché l’Assemblea rappresenta l’unico momento in cui gli affiliati possono esprimere, attraverso una votazione segreta, il loro pensiero (consenso-dissenso-protesta);

2.     L’invito a votare scheda bianca rientra in una normale attività di propaganda elettorale: se i candidati non piacciono è una conseguenza logica;

3.     Se i due candidati non conseguissero il quorum previsto, la FIS non verrebbe commissariata, poiché il Presidente uscente gestirebbe l’ordinaria amministrazione con l’incarico di convocare la nuova Assemblea ed in tale periodo rappresenterebbe la FIS in tutti i contesti istituzionali, ivi compreso la partecipazione ai vari Congressi (CONI-FIE). Il Commissariamento dipende dal CONI e può avvenire per gravi inadempienze amministrative o statutarie (mancato perseguimento dei fini istituzionali);

4.     Negli anni in cui ha governato Nostini la FIS è stata unita per un lungo periodo (33 anni) e nell’era Di Blasi non si può dire che la Federazione fosse disunita perché quest’ultimo ha governato per 12 anni. In presenza di un eventuale cambiamento è del tutto normale che si creino correnti di pensiero diverse, ciò non significa divisione ma momento di accrescimento;

5.     Se il lavoro svolto in campo internazionale è stato buono e nell’interesse di tutti, l’Italia non dovrebbe correre nessun rischio  ed Egli (il Presidente) sarebbe rieletto nel Bureau della FIE e nulla gli impedirebbe di entrare nella Giunta CONI. Ma forse dobbiamo dedurre altri scenari che, senza il pennacchio di Presidente Federale, non consentirebbero la realizzazione di aspirazioni personali. Se non erro il Congresso FIE si terrà una settimana dopo la nostra Assemblea e quello del CONI entro Marzo 2013.

Nel mese di giugno 2012 ho scritto un post dal titolo “Terrorismo elettorale” nel quale denunciavo alcune cose. A distanza di 5 mesi si sta palesando quanto da me evidenziato e cioè quella campagna denigratoria che prima era di proprietà dei sostenitori di Scarso oggi, ho l’impressione, sia tutta sua.

Infatti egli afferma la scorrettezza della mia condotta o del mio gruppo perché sosterrei o sosterremmo il partito delle schede bianche, ma non si accorge, forse non vuole accorgersi, della grande iniquità del suo modo di agire, non perdendo occasione per intraprendere vari viaggi, con conseguenti indennità e rimborsi a spese della FIS, e che con l'occasione di tali trasferte, che hanno le motivazioni più pittoresche, si sta facendo una ampia campagna elettorale e autopromozionale senza tirare fuori un'euro, al contrario del sottoscritto.

E dov’è il semestre bianco? Cioè quel periodo durante il quale una gestione equa dovrebbe garantire la par condicio? Evidentemente si guarda alla pagliuzza nell’occhio altrui e non alla trave nel proprio.

Confido nella serietà e responsabilità dell’elettorato e qualunque sia l’esito del voto sarà da me ed il mio gruppo accettato come il responso che la base avrà manifestato e la serenità che ci accompagna sarà per noi una affezionata amica, dalla quale non ci separeremo mai.
 
Ezio RINALDI