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21 gennaio 2013

FASTIDIO

Senza dire chi ha riferito (si dice il peccato ma non il peccatore), sembra che il mio blog dia Fastidio a qualcuno, non certo al Presidente con il quale abbiamo avuto un breve e cordialissimo colloquio telefonico, e si vorrebbe in qualche modo tacitarlo. Per la verità è stato detto che sono ancora in guerra: premesso che non ho fatto la guerra a nessuno ma ho semplicemente partecipato ad una competizione elettorale (perdente), credo che nessuno abbia il diritto di tacitarmi e non mi farò zittire da alcuno. Chi ha detto che sono ancora in guerra si guardi attorno perché i suoi nemici sono più vicini di quanto creda, il sottoscritto è in pace con se stesso e con il mondo che lo circonda.
Ciò detto proseguirò a scrivere nell’ottica di continuare a dare un contributo costruttivo alla scherma italiana.
Ezio RINALDI

 

2 commenti:

  1. Oggi sono in vena di dire cose forti. L'italietta è questa, il dissenso, anche se cordiale e costruttivo, è visto con enorme fastidio. Bastam leggere le dichiarazioni dell'attuale capo del governo che invita a "silenziare" opposizioni e sindacati, non in armonia con la sua politica. Ma che significa "silenziare"?? ed in che modo??
    Siamo i nipoti, i pronipoti ma in alcuni casi ancora i figli di quegli italiani che nel 1922 "silenziarono" il paese. Il 70% era favorevolissimo, non prendiamoci in giro, il restante semplicemente se ne fregava e delegava. Pochi furono gli oppositori, che isolati fecero la fine che fecero. Diventammo tutti contro solo quando le cose si misero veramente male. Solo allora sentimmo tutti un inrrefrenabile desiderio di esprimerci, di esprimere il nostro dissenso ma soprattutto di difendere chi quel dissenso lo portava in pubblico. Ma prima dove eravamo?? tutti d'accordo, ovvio. Finchè ce n'è, viva il Re (o il duce, il pesidente, il boss, chiunque....purchè ce ne sia)
    Oggi nella società italiana vedo gli stessi germi di quel 1922, li vedo infettare ogni istituzione, anche quelle che dovrebbero essere da esempio di correttezza, onestà, lealtà e rispetto come lo sport.
    Se noi diamo questi esempi ai ragazzi, se noi cerchiamo con la violenza verbale di "silenziare" qualcuno, possiamo poi stupirci se qualcuno dei nostri ragazzi passerà alle vie di fatto per "silenziare" qualcuno che gli sta antipatico?

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  2. Continui. Sono certo che il suo blog aiuti a smussare le conflittualità inutili, in un ambiente che dovrebbe solo far trasparire serenità! Importante è stare con la coscienza pulita e impegnarsi nell'interesse comune!
    Buon lavoro
    nicola campoli

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