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29 novembre 2013

GRAN PRIX DI LUCCA: qualche lamentela

Caro Ezio,
è sempre un piacere incontrarmi con te  e avere la possibilità di confrontarci sugli aspetti di questa nostra disciplina che tanto dà all’Italia in termini sportivi. Tante cose positive ci sono all’interno del circuito schermistico ma tante altre vanno migliorate e ridiscusse al fine di rendere il lavoro delle tante piccole realtà schermistiche, esistenti nel territorio nazionale, proficuo e soddisfacente.

Approfitto della tua disponibilità nell’ascoltare la voce di ogni singola Accademia volendo evidenziare la difficoltà riscontrata, da tutti i nostri atleti ed accompagnatori (genitori compresi), nell’affrontare e gestire la trasferta di Lucca in occasione della Prima Prova GPG Under 14.

Da un confronto avuto con il mio Staff Tecnico e con i genitori presenti alla gara, è emersa la cattiva organizzazione che, per certi versi, ha caratterizzato questa prova. Premetto che siamo tutti coscienti degli sforzi e dell’impegno che ci vuole per poter organizzare e realizzare una prova nazionale di questa portata ma è doveroso far notare ciò che di sbagliato c’è stato, non per fare una critica distruttiva ma al contrario per cercare di migliorare in futuro.

Di seguito ti elenco i punti che per noi sono stati indici di cattiva organizzazione  e che hanno arrecato disagi a noi, ai nostri atleti in gara e ai genitori in termini economici e di logistica.

STRUTTURA NON IDONEA

1)   la struttura non era un palazzetto dello Sport adeguato e logisticamente strutturato per ospitare  54 pedane e  1500 atleti. La mancanza di tribune o spalti  ha fatto si che si ammassassero a bordo pedana, in corridoi molto stretti, sia i tecnici che i genitori (vogliosi, come è giusto, di immortalare i propri figli) ma con i quali bisognava condividere lo spazio nel tentativo di dare il supporto adeguato ai propri atleti in gara;
2)   gli spogliatoi, ricavati in degli spazi divisi da pareti provvisorie, non erano adeguati al numero degli atleti presenti, molti partecipanti si sono adeguati cambiandosi sulle sedie all’ingresso della struttura creando molta confusione e mettendo l’attrezzatura a rischio smarrimento o guasto;
3)   la gran parte delle pedane installate sul parterre erano delle pedane tappeto alcune delle quali ubicate in una tenso-struttura ricavata nel parcheggio del Polo Fiere e quindi sull’asfalto. Sistemazione di certo non ottimale per l’incolumità  degli atleti, oltre ad essere chiaramente non idonee e regolamentari per lo svolgimento di una prova nazionale di scherma.

ECCESSIVI RITARDI PER LE CHIAMATE IN PEDANA

Troppo tempo è passato ,dalle 2 alle 4 ore, fra la fine dei gironi e l’inizio delle dirette per alcune categorie con conseguente ritardo nell’orario di fine gara. Una gara con inizio alle 8.30 del mattino ha visto il suo termine alle19.00 circa.

Tutto questo, naturalmente, a discapito dei giovani atleti  presenti che non hanno le capacità psico-tecniche e tattiche di un adulto. Quindi fattori essenziale quali concentrazione, tenuta fisica, riscaldamento corporeo e mantenimento calorico dell’organismo, sono risultati deficitari caratterizzando, a volte, in maniera negativa la prestazione sportiva.

Disagi anche per molti genitori che, causa i forti ritardi, hanno subito la  perdita del volo di rientro con ulteriori gravi economici per la riorganizzazione del viaggio di ritorno. Inoltre questo tipo di esperienze potrebbe indurre i genitori, che per la prima volta affrontano una gara nazionale, a non far ripetere ai propri figli altre prove, con grossi disagi per gli atleti e l’Accademia di appartenenza.
ERRATA GESTIONE DEL CALENDARIO DI GARA

Negli anni il numero di atleti under 14 preseti alle prove nazionali di fioretto e sciabola è cresciuto in maniera esponenziale. Si continua così con l’errato accoppiamento delle categorie delle due armi nelle stesse giornate, causa dello slittamento e allungamento di ogni singola prova.

Non so se altre Accademie o altri Maestri ti abbiano segnalato, via mail o a voce, le stesse considerazioni sopracitate, certo è che la cattiva organizzazione logistica della prova nazionale  ha caratterizzato negativamente l’esperienza dei nostri atleti condizionandone in parte la propria prestazione sportiva in senso fisico, psichico e tecnico-tattico. Il disagio avvertito dai genitori, invece, si è riversato anche sul piano economico dovendo, alcuni di  essi, rinunciare ai voli di ritorno già prenotati e rifacendo i biglietti ex-novo ad un prezzo decisamente alto.
Il gravo quindi non tocca solo il livello tecnico della nostra Società e degli atleti, ma anche il livello economico dei nostri associati.

Mi auguro che questa mail possa essere per te spunto per un articolo sul blog da te gestito e che possa aiutare il mondo schermistico giovanile a migliorare sempre più l’organizzazione di eventi che, nella loro essenza, devono essere puro divertimento per questi giovani schermidori pieni di entusiasmo e voglia di crescere.

Queste considerazioni le condivido con te non solo come amico ma anche, in maniera ufficiale, come Maestro e Presidente dell' ASD Scherma Ragusa

Un caro saluto
Roberto Molina

Ringrazio il Maestro Molina per avermi scritto e, come egli ben sa, l'unica cosa che posso fare è dare pubblicità alla sua missiva pubblicandola sul blog, certo di dargli soddisfazione rendendo partecipe il nostro movimento del suo pensiero. Ero presente a Lucca e posso confermare che quanto scritto risponde al vero. Molte persone si sono, per così dire, amabilmente lamentate. Credo che quanto riportato non debba essere preso come una critica agli organizzatori, ai quali va sempre il nostro ringraziamento per quanto fanno, ma semplicemente un contributo costruttivo per migliorare quanto di buono già c'è.
Ezio RINALDI

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