Sono stato sollecitato a parlare degli ultimi
risultati agonistici dei nostri ragazzi. Non voglio farlo. Credo che con
coerenza, come ho già avuto modo di scrivere, bisogna dare il giusto tempo per
valutare il lavoro svolto, quindi mi esprimerò sull’argomento dopo i mondiali
giovani ed assoluti.
Non ci sono dubbi sul fatto che certe scelte siano
ancora figlie di una cultura del passato, però i segnali di risveglio ci sono
ed io mi voglio fermare a questo. Ai nostri ragazzi, dagli assoluti ai cadetti,
che sono saliti sul podio, faccio i miei complimenti e li esorto a continuare
sulla strada intrapresa, certo che agli appuntamenti importanti sapranno essere
presenti: le polemiche al momento non servono.
Altri argomenti stanno occupando il blog e da
quanto posso leggere siete in molti a cliccare per avere notizie, evidentemente
quelle pubblicate sono di particolare interesse. Altre hanno invece occupato
gli addetti ai lavori, nello specifico il contenzioso TORAN/AIMS e le
dimissioni del Presidente del Comitato regionale Lazio della F.I.S.. Procediamo
con ordine:
COTENZIOSO
TORAN/AIMS
Come tutti sanno quando si accusa qualcuno i
giornali strombazzano la notizia, sbattendola in prima pagina, poco importa se
l’accusato sarà condannato o assolto; quando invece l’imputato dimostra la
propria innocenza la medesima notizia viene relegata in terza, quarta se non
addirittura in ultima pagina e data comunque in un trafiletto: è
l’inqualificabile comportamento dei vari direttori di giornale.
Fatta questa premessa, voglio dare il giusto
risalto a ciò che molti forse neanche sanno e cioè l’assoluzione piena, per non
aver commesso il fatto, ovvero il fatto non sussiste, del Maestro Giovanni TORAN
dall’accusa di appropriazione indebita. I fatti risalgono al 2009 quando il
Maestro diede le dimissioni dalla Presidenza dell’AIMS e l’accusa gli fu mossa
dall’attuale Presidente AIMS Maestro CRISCI. Mi complimento con TORAN per
l’esito a lui favorevole e mi auguro che fatti del genere non accadano più:
siamo nel mondo dello sport e dovremmo contraddistinguerci per comportamenti
leali, chiari e rispettosi. Purtroppo
anche lo sport non è immune da peccati e si finisce in tribunale.
TORAN, in un suo post pone una serie di domande
quali:
- Nessuno vuole conoscere il conto delle spese sostenute dal Presidente AIMS: viaggi, vitto, alloggi e parcelle per gli avvocati?;
- Dimissioni del Presidente AIMS per aver perso la causa;
- Doverosa azione di controllo da parte della F.I.S. sui contributi, sull’utilizzo di locali CONI/FIS, telefono e denaro pubblico;
- In un altro mondo e con altro stile, di questi fatti si sarebbe dovuto occuparne la Giustizia sportiva, alla quale si era rivolto a suo tempo;
- Si ritiene la vicenda solo una bega da cortile tra i due interessati?
Domande legittime a cui qualcuno dovrebbe
rispondere per dare soddisfazione a TORAN e soprattutto per fare chiarezza. Non
sono la persona più idonea a dare riscontri alle predette domande, posso solo
esprimere la mia personalissima opinione, che non ha nulla di pretenzioso.
- Il Maestro CRISCI prima di intraprendere l’azione legale, dovrebbe aver sottoposto all’attenzione del suo Consiglio la questione per riceverne l’eventuale autorizzazione, ed è chiaro che una volta ottenuta le spese sono a carico dell’Associazione. Poiché presumo che egli abbia operato in rappresentanza dell’organismo presieduto, le eventuali dimissioni dovrebbero coinvolgere l’intero Consiglio;
- Mi risulta che l’Associazione non percepisca più i contributi da parte della F.I.S., la quale ritenendo l’organismo una specie di agenzie di servizi, commissiona all’AIMS progetti per i quali, una volta approvati e finanziati, dovrà rendicontare alla Federazione le spese sostenute. Quindi quest’ultima può e deve esercitare l’azione di controllo sul servizio commissionato. Diverso il discorso sui locali messi a disposizione. Questi sono stati oggetto di opportuna convenzione (almeno così mi pare) approvata dalla F.I.S. e sicuramente condivisa anche dal CONI;
- La Giustizia sportiva non può entrare in argomento poiché l’Associazione è si riconosciuta dalla FIS ma come ente autonomo e come tale non è assoggettata alle normative della Federazione, peraltro, se non ricordo male, non è necessario chiedere la deroga alla clausola compromissoria per adire le vie legali. Cosa diversa, sempre a mio avviso, se il CRISCI inserito nella lista tecnica, quindi tesserato FIS, avesse agito per conto proprio;
- Purtroppo alla luce dello status dell’Associazione (autonoma) la vicenda non può riguardare la Federazione.
Questo il mio pensiero sull’argomento, e può essere
che abbia scritto una serie di fesserie, se cosi fosse mi rimane la
consolazione di aver espresso ciò che penso con molta chiarezza e senza
nascondermi. E qui mi rifaccio ad alcuni commenti di autorevoli (!!!???)
personaggi del modo della scherma, i quali nascondendosi dietro commenti
postati su un blog, che non tutti leggono (come il mio), utilizzano termini
come infamia o infamanti, rifacendosi evidentemente al denunciante, verso il
quale c’è la recidiva in tal senso, non hanno il coraggio dirle in faccia certe
cose e, magari pubblicamente, con grande falsità, abbraccia, bacia e manifesta
amicizia nei suoi confronti.
CRISCI, quindi l’AIMS, ha fatto una denuncia,
sull’esito della quale si assumerà le responsabilità morali che da essa
discendono, non si è nascosto e tra i mille e più difetti che ha sicuramente
non gli appartiene la pusillanimità nei rapporti con altre persone.
Sulla vicenda politica non esprimo pareri: è un
campo che non mi appartiene. Saranno i suoi soci a giudicarlo.
COMITATO REGIONALE LAZIO
L’altra vicenda di cui voglio parlare sono le
dimissione di Stefano SALVATORE dalla carica di Presidente del Comitato
Regionale Lazio della F.I.S..
Sembra che a determinarne la volontà sia stata la
incompatibilità attuale tra l’impegno della sua professione e quello per il
Comitato. Il lavoro, che lo porta ad essere assente dall’Italia per lunghi periodi
mensili, non gli consente di assicurare la funzionalità amministrativa ed
organizzativa dell’organismo. In tale quadro, sembra, che abbia chiesto un
supporto alla Federazione, supporto in un primo momento assicurato e poi venuto
meno. L’atto delle dimissioni pare sia stato dichiarato venerdi 17 e da quel
momento hanno preso inizio le danze con vari colloqui, incontri etc. Tutte cose
che conosco perfettamente. Ciò che non mi è chiaro è il supporto che Stefano
avrebbe chiesto alla F.I.S.. Mi domando: di che genere? Amministrativo?
Operativo? La F.I.S. a mio avviso non poteva garantirgli l’aiuto chiesto per la
semplice ragione che non può svolgere il doppio ruolo di
controllore/controllato. Pertanto egli doveva rivolgersi ai componenti del suo
Consiglio e tra questi trovare qualcuno che avesse più tempo per dedicarsi
all’Organismo, assicurando la sua piena attività. Ormai non si può tornare
indietro. Sembra che la Federazione abbia nominato un Commissario nella persona
del Dr. GASPERINI – componente del Collegio dei Revisori dei Conti della
F.I.S.. E’ evidente che con il Commissario il periodo per l’elezione sarà più
lungo del normale, anche se lo Statuto ed il Regolamento Organico impongono
tempi già stabiliti. Il problema adesso è trovare una persona autorevole e
capace di essere a capo del Comitato più importante d‘Italia. Tante sono state
le voci in questo senso ed una di queste recitava: non abbiamo una persona d
spicco. Pertanto la soluzione dovrà essere interna ed immagino che ci sarà un
solo posto disponibile per l’entrata di un nuovo Consigliere. Mi farebbe
piacere che fosse scelto non già in base all’amicizia o alla simpatia, ma per i
meriti acquisiti sul campo e francamente qualcuno c’è. Che si evitino
personaggi in cerca di poltrone, sarebbero dannosi per la vita del Comitato
stesso. I tempi ormai sono maturi, i delegati si scelgano il loro
rappresentante senza l’indicazione o la pressione di questo o quel cardinale.
E’ un Comitato che io ho diretto, quindi so quale importanza riveste: IN BOCCA
AL LUPO.
Ezio RINALDI