l’intervista rilasciata dal Presidente,
inerente i campionati europei Cadetti e Giovani di Gerusalemme e pubblicata sul
sito federale, la leggo come risposta ai vari interventi pubblicati su questo Blog.
Ritengo
giusto che egli, non potendo scrivere direttamente a PIAZZA SCHERMA, dia dei
riscontri alle critiche partite da queste pagine, attraverso il sito federale e
di questo bisogna dargliene atto.
Condividendo l’enfasi per i risultati
ottenuti, dei quali certamente dobbiamo essere orgogliosi, ha ragione il Presidente quando afferma che
su queste basi si può guardare al futuro con ottimismo.
Devo, peraltro, porre in evidenza che il
Presidente ha parlato di investimenti sui giovani, ne deduco, quindi che per il
settore assoluti non è lecito attendersi grandi risultati, proprio in virtù del
ricambio generazionale. Rappresento che alle prossime Olimpiadi due armi, nelle
quali a Londra siamo andati a medaglia, saranno escluse dalle gare a squadre
(F.F. – Sc.M.). Le altre dovranno comunque qualificarsi e non credo che saranno
buttati nella mischia i giovani U.20 e men che meno gli U.17, quindi va bene
l’investimento sui giovani ma non trascuriamo gli assoluti.
Alle olimpiadi bisogna arrivarci con tutte
le forze possibili. se, però, le affermazioni del massimo dirigente FIS tendono
a mettere le mani avanti, allora sarebbe stato più corretto in campagna
elettorale dichiarare che tale indirizzo
avrebbe comportato enormi sacrifici, anche dal punto di vista dei risultati, e
quindi il rischio di una mancata qualificazione al massimo evento, che chiude
un quadriennio, rientrerebbe nella logica delle cose.
Sono certo, però, che il Presidente, in
quanto anche maestro, abbia valutato tutto e sappia come giungere al traguardo
finale. In tale contesto però bisognava essere più chiari e forse occorreva esserlo
all’inizio del quadriennio.
Quando si parla del ricambio generazionale
esso non può coinvolgere solo gli atleti: molti sono i settori dove rinnovare,
ma ho come l’impressione che ciò possa avvenire solo in direzione
opposta alla propria, ovvero procediamo al cambiamento ma non cominciamo da me. E non mi riferisco solo
al Presidente. Egli siede sulla poltrona presidenziale perché la base lo ha
voluto, ma gli altri?
Comunque, al di la di queste piccole
dissertazioni, i complimenti al Presidente, agli atleti, ai maestri sono
d’obbligo e li faccio con assoluta sincerità, perché credo meritati.
Di seguito lo specchio riguardante le
medaglie vinte, per ogni settore.
Ezio RINALDI
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