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17 dicembre 2014

TENTATO FURTO E INCENDIO DOLOSO AL PALASCHERMA DI JESI

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foto tratta dal sito della F.I.S.
Ho appreso dal sito della Federazione Italiana Scherma la notizia circa la spiacevole visita che il palazzetto della scherma di Jesi, sede del prestigioso club schermistico, ha ricevuto da parte di qualche, o più di uno, balordo in cerca di chissà che. I soggetti in questione non trovando cose di particolare interesse e valore hanno dato fuoco ai locali, in particolar modo l’archivio della società. Ho parlato di balordi poiché i professionisti si informano prima, con sopralluoghi ed appostamenti, circa la vittima da depredare, infatti i balordi sono andati alla cieca, cioè sono entrati all’interno della struttura nella speranza di trovare qualcosa di valore, da vendere poi per pochi spiccioli e magari per comperare una dose di eroina/cocaina.
Che dire? Quando si subisce un furto ci si sente profanati, violati e si vive una situazione psico-fisica di impotenza. Peraltro, se non erro, qualora il danno non superi un certo livello e l’azione criminosa non abbia prodotto danni a persone, i malintenzionati vengono denunciati a piede libero, sempre che si individuino gli autori. Quindi al danno la beffa. Ma tant’è questa è la legge in Italia: un paese in cui non c’è certezza della pena ed ogni malvivente, coscio di questo, opera in assoluta tranquillità.
Attraverso queste pagine esprimo all’amico Alberto PROIETTI MOSCA, presidente del Club, al suo Consiglio direttivo, ai tecnici ed agli atleti la mia solidarietà e la mia vicinanza.
Ezio RINALDI


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