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24 marzo 2015

METODO CENCELLI? Sempre di moda


Ricordate gli articoli sul metodo Cencelli e quelli sul Bilancio? In detti pezzi venivano poste in evidenza alcune situazioni alquanto discutibili. Ebbene pare che da allora nulla sia cambiato e gli ultimi appuntamenti internazionali giovanili, lo testimonierebbero. Infatti, gli Europei di Maribor e i Mondiali in Uzbekistan, dimostrerebbero che il mio pensiero è nella giusta direzione.

Le convocazioni per i suddetti impegni hanno visto alcune conferme, sulla base dei ranking, vedi la squadra di spada femminile cadetti; in quella femminile giovani il discorso sembra essere più o meno uguale, visto anche le posizioni delle ragazze nel ranking.

Il metodo Cencelli si evidenzierebbe nel settore maschile, laddove i responsabili della conduzione del settore palesano conflitti di interesse, essendo gli stessi anche tecnici di alcuni atleti convocati.

Dopo una intera stagione agonistica, nel settore maschile avvengono fenomeni paranormali che di normale hanno solo l’incoerenza. Nella spada maschile Cadetti, infatti, il ranking non viene proprio considerato e si passa dalla convocazione degli allievi dei collaboratori del responsabile d’arma fino a quella di persona cara a quest’ultimo. E’ superfluo evidenziare che i ragazzi non figurano tra i primi 3 del ranking.

Mi viene da pensare che si siano spostati i Campionati Italiani a dopo gli Europei e i Mondiali, per avere maggiori margini di discrezionalità nelle convocazioni, facendo così cadere la regola che vuole il Campione italiano di categoria convocato. Rilevo che, mentre vengono stabilite quali siano le gare obiettivo del circuito europeo, indicative per le convocazioni, si chiama il Maestro di Staff per seguire gli atleti, i quali per prendere parte a tale giro devono sborsare 80,00€ per gli arbitri, che sovente non vengono chiamati. Sembrerebbe si sia stabilito che l’ultima gara, la quale cade nel periodo in cui alcuni maestri programmano lo scarico per poi riprendere gli allenamenti in funzione degli impegni istituzionali, fosse fondamentale. Caso vuole che chi vince ‘solo’ l’ultima gara, sia poi punto fermo delle convocazioni agli Europei e Mondiali. Fin qui nulla di che meravigliarsi poiché rivedendo la storia di questi ultimi sei anni non si evidenzia alcuna anomalia. Per quanti sforzi faccia non mi è dato di capire quali siano i criteri impiegati per le convocazioni. A questo punto devo dedurne che non se ne segua nessuno, se non uno personalistico, visto che non è convocato nemmeno il Campione italiano o il primo del ranking nazionale. Allora, ho pensato: vengono presi in valutazione tutti i risultati dell’anno. No neppure questo criterio viene seguito. Infatti, c’è chi si è classificato secondo alla prima prova Cadetti di ottobre, quella dove i risultati li fa chi si allena con la nazionale per tutto il mese di agosto, come ‘gradito’ ospite, per poi riemergere nuovamente a Gennaio. Non mi si dica: "ma alla fine ha avuto ragione il responsabile d’arma perché hanno vinto la gara a squadre".

E’ arcinoto come la scherma sia uno sport in cui sicurezza e fiducia in se stessi rappresentino elementi fondamentali per l’equilibrio psico-fisico di un giovane atleta. Voglio dire che non a tutti vengono date le stesse possibilità, per cui chi non orbita in un certo cerchio avrà sempre mille difficoltà ad emergere e ciò che ho potuto capire è che con la certezza di convocazioni i risultati alla fine arrivano quasi sempre. Mi preme comunque ricordare che la storia degli ultimi 6/7 anni ci dice di successi effimeri e di inevitabili fallimenti, imputabili certamente a scelte poco lungimiranti e qualche(!?) volta di parte.

Per quanto riguarda le medaglie conquistate agli europei è oggi facile affermare che le scelte si sono rivelate giuste, ma mi domando: ”se fossero stati convocati quelli che, sulla base del ranking nazionale, meritavano come si sarebbero comportati? Avrebbero vinto? Voglio dire che con “il senno di poi” siamo tutti bravi.

Veniamo alla categoria Giovani. Qui il metodo Cencelli sembra aver raggiunto l’apice. Infatti, in questo caso il n°1 del ranking nazionale è stato convocato e poco importa se si allena ed è allievo di un certo maestro poiché la convocazione se l’è meritata e poco importa, ancora, se a livello internazionale i risultati latitano (in questo caso vale il Ranking nazionale), lo stesso rinuncia alla convocazione per gli Europei i cui motivi sono sconosciuti. A Maribor, quindi, va un altro atleta che però sia in Coppa, ad Udine, che ai Mondiali, in Uzbekistan, ritorna ad essere la riserva. Si potrebbe dire che agli Europei la gara individuale la fanno in 4 ai mondiali in 3. E se così fosse andrebbero i 3 della prima scelta. Invece no. Rispunta il n°1 del ranking nazionale che viene inserito tra i 3. Quindi dei 4 degli europei, per la prova individuale, rimangono a casa in 2. Ora sicuramente con l’aiuto della “buona stella” ci potrebbe scappare il risultato. Ci vorrà proprio la “buona stella” perché il ragazzo al 2° anno nella categoria Giovani, non raggiunge una finale internazionale da tempo immemore, pur partecipando alle gare internazionali per tutta la stagione da convocato.

Alla lunga continuando a fare le gare a spese federali qualche risultato dovrà pur arrivare. Proviamo a vedere se andando a spese proprie succede la stessa cosa. Mi è incomprensibile capire il perché di tante convocazioni pur in presenza di esiti che al momento vedono l’atleta finire le gare tra il primo ed il secondo turno e poi viene convocato per i Mondiali.

Ora non mi si dirà che la F.I.S. corrisponde un lauto compenso a chi ha la responsabilità di fare delle scelte, ebbene se fosse così non avrei nulla da ridire, ma la realtà è che chi fa le convocazioni troppo spesso guarda il proprio orticello, cercando di curarlo meglio di altri.

Concludo con una domanda sul Bilancio: se i settori tecnici hanno tutti lo stesso budget, come mai un CT riesce a moltiplicare i pani ed i pesci? Siamo forse di fronte ad un altro Messia? O si tratta di un bravo prestigiatore? Sembrerebbe (nessuno lo ha smentito sul Blog) che si siano spesi 30mila euro per una trasferta in Cina, che si facciano allenamenti con attività extra schermistiche ed infine che si riesca a convocare un maggior numero di atleti alle gare internazionali, cosa assai complicata per gli altri CT. Sono indotta a forse pensare che la Dirigenza trovi risorse aggiuntive per coprire eventuali buchi.

Per tornare al metodo Cencelli ed alle risorse finanziarie a disposizione, rilevo che la sua massima espressione l’avverto nella gara a Squadre sperimentale Cadetti, che si svolgerà al mondiale in Uzbekistan. Infatti, se Fioretto e Sciabola prevedono di dare i nomi degli atleti dopo la prova individuale, il CT della spada porta le riserve in Italia fino in Uzbekistan per far fare loro, la sola prova sperimentale.

A mio avviso, ritengo che la F.I.S. sostenga tali decisioni in quanto favoriscono la politica degli equilibri (Cencelli). Se così fosse sarebbero chiare tante scelte che vedono accontentati tutti. All’europeo U20 si chiama la riserva, poi si cambia, poi al mondiale U17 si chiama un atleta per ‘tranquillizzare’ quella Società che vanta 3 atleti tra i primi 3 del ranking, ma nessuno convocato e via di questo passo.

Perché non essere chiari? Invece di invadere il complicato sito federale di comunicati autocelebrativi, si potrebbero pubblicare i budget dei singoli CT, le relazioni che gli stessi presentano o dovrebbero presentare al Consiglio per le scelte tecniche fatte ed i criteri di valutazione ad inizio anno agonistico? E’ chiedere troppo?
Bianca IANNUZZI

11 commenti:

  1. "....e gli atleti migrano in Società "più quotate". Volete creare club più prestigiosi di altri?! 5.000 € a cartellino...ovviamente pagati dalla Società che, gentilmente, "ospita"... le Società "piccole" devono essere in egual modo "protette" dai vertici Federali se no è un fallimento di tutti...compresa la Federscherma."
    Ho scritto un commento all'articolo "G.P.G. BRESSANONE: un genito scrive" nel quale ho posto in eidenza che i commenti anonimi non concorrono a migliorare la situazione, quidi reitero la richiesta a firmare i commenti e questo , come accennavo in tale commento, per rispetto di chi legge e per la linea assunta dal blog.
    Ezio RINALDI

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  2. La consacrazione della politica "Cencelli" della FIS e del ruolo della Spada, sta nelle regole per gli Azzurrini (Cencellini potremmo dire). Sono talmente ampie e tutte, ripeto tutte le caratteristiche si rifanno alla frase, "se non ci saranno le condizioni, decide il CT". Ricordate le regole per l'autorizzazione a spese proprie. Dopo alcune proteste si arrivò a autorizzare solo in base al Ranking, poi con l'era del CT della spada, si è tornati al 50%. Inutile dire, coincidenza vuole, che siano sempre andati quelli scelti dal CT. Infatti, scelgo chi voglio mandare e poi guardando il ranking mi gioco le autorizzazioni in modo tale che vanno comunque il 100% di chi voglio. Sarà lo stesso per gli Azzurrini? Chissà perchè sono certo vedremo molti "allievi" del Ct rientrare in queste nuove regole. L'ironia è poi vedere maestri convocati perchè hanno allievi presenti, ma gli allievi sono presenti perchè sono allenati da quei maestri. Un cane che si morde la coda. Poi notiamo che nella squadra Assoluta, i maestri degli atleti convocati, perchè in questo caso i risultati lo dimostrano, stare a casa e i Maestri presenti, non avere allievi. Capiamo il metodo Cencelli, ma almeno quello era coerente e "democratico". Qui siamo alla "Dit..."
    Italo Rossi

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  3. Egregio Sig. Rinaldi Le ricordo che esiste un diritto all'anonimato , e spesso e` d'obnligo.

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    1. Caro anonimo, sarà anche come dice Lei, ma sul mio blog chi vuole avere ospitalità deve metterci la faccia, per rispetto di tutti coloro che leggono. Se si vuole cambiare e si vuole essere credibili non ci si può nascondere. Avere il coraggio delle proprie idee fa di una persona un soggetto moralmente ed intellettualmente onesto. Non ho altro da aggiungere.

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  4. Sono una atleta e mi permetto di intervenire sul discorso intrapreso a rigiardo delle convocazioni. Io ho piena fiducia in un ct come il nostro e come me la maggior parte degli spadisti e spadiste. E' corretto e sincero e si prende la responsabilita' delle sue scelte sempre. E' chiaro che ci va coraggio ed e' soggetto a critiche come sempre chi ha la facolta' di scegliere riceve. Per quanto riguarda i miei amici cadetti credo che le scelte siano state fatte in base alla forma fisica e mentale degli atleti scelti e non solo al ramking che come il campione italiamo in carica gode solo di un risultato di piu di in anno fa. Bisogna dare fiducia, non essere invidiosi e avere stima della Federazione che lavora per noi e con noi. Anche io sono andata via tempo fa dalla mia societa` ma le cause sino sempre degli errori che i maestro fanno con noi e non meritano la nostra fatica . Maria Bianco

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    1. Cara Maria, permettimi il "tu" visto l'età che potresti avere. Mi preme dirti che ho seri dubbi sulla tua identità, sono più propenso a credere che tu sia una persona molto più grande e che ti nasconda dietro uno pseudonimo. Infatti non mi risulta che ci sia una atleta nella spada femminile che risponda al tuo nome: ti prego smentiscimi. A parte ciò, la Signora IANNUZZI è la mamma di atleta (IANNUZZI è il cognome da signorina) prima di scrivere il suo pezzo ha approfondito la materia ed i riscontri fatti da me mi portano a dire che ha ragione. E ragione le dai anche tu quando affermi che il campione italiano ha fatto solo quel risultato, colo che esiste una regola, mai abrogata, che il campione italiano vada di diritto ai mondiali.

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    2. Signor Rinaldi, ha ragione e mi scuso con lei e i lettori del blog ma non ho avuto il coraggio di espormi e mi sono inventata un nome. Come spadista pero' esisto eccome e mi sono permessa di dire come la penso. Mi sono basata sul ranking dei maschi perche' quello delle ragazze lo conosco bene, e ho visto che appunto chi ha vinto l'anno scorso non ha fatto poi piu nulla quest`anno e comunque i giochi del mediterraneo il ct glieli ha concessi quindi direi che e' gia molto come fiducia ma peccato che pero` non abbia brillato neanche li... poi se esiste una regola che deve andarci a tutti i costi allora le do ragione. Voglio dire che solo un ct attento e scrupoloso effettua scelte accurate e sensate. Sarebbe troppo facile basarsi sul ranking, non crede? Piuttosto che osservare i ragazzi e davvero valutare le loro potenzialita' che solo chi e' "tecnico" deve fare. Mi spiace che si critichi il lavoro e l'operato di chi lavora con tanta passione. Come ho detto anche io sono andata via un po di tempo fa dalla societa` ma solo per colpa di un maestro "porco" che nom merita neanche quell'incarico e spero che capisca ora il motivo della mia paura di espormi. Per fortuna si puo` cambiare societa` ma non trovo giusto si debbanopagare tanti soldi che vanno ad arricchire le tasche di chi e` stato scorretto nei nostri confronti. Se un atleta sta bene non va via.

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    3. Cara Maria, continuerò a chiamarti così, ora è d'obbligo pubblicare il tuo commento. Mi spiace per l'esperienza che hai avuto e quel "porco" deve fare la fine che merita, Io sono padre di tre ragazze per cui sono dalla tua parte. Hai il diritto sacrosanto di esternare il tuo pensiero e bisogna averne rispetto. Ritengo il CT persona intelligente e preparata ma gli attacchi che gli vengono portati sono effettuati da parte di genitori e qualche maestro che, con dati di fatto, denunciano un forte malessere. Se poi ci sono delle regole stabilite dal Consiglio federale, queste vanno osservate e non eluse, il CT è un coordinatore e deve valutare oggettivamente un atleta senza condizionamenti di parte. Leggiti tutta la letteratura sulla spada pubblicata su questo blog, dopo di che potrai avere una informazione che non ti farà cambiare idea ma ti metterà al corrente di alcune gestioni discutibili. Tra qualche giorno pubblicherò lo sconforto e lo sfogo di un altro genitore e ti accorgerai che anche questo va verso la stessa direzione. Insomma "voce di popolo, voce di verità". Cara Maria, purtroppo in avvenire non potrò pubblicare altri tuoi commenti poiché firmati con uno pseudonimo. Ti auguro ogni bene.

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  5. Cara sig.ra Iannuzzi, salvo che le domande da lei poste abbiano una valenza puramente retorica, mi sento di confermare i suoi dubbi: Lei chiede troppo e le sue aspirazioni sono estremamente destabilizzanti!
    A. Fileccia

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  6. Solo per precisione, il mio scritto non parla di Campioni Italiani che devono avere altre possibilità, ma anzi dico il contrario, al Campione Italiano U20 2014 sono state date troppe possibilità internazionali e senza esiti. Appunto il Ranking può essere rispettato o no, ma ci vuole coerenza. Non è pensabile convocare qualcuno per il solo fatto che sia primo del Ranking e poi cambiare metodo quando questo non ritorna utile alle proprie scelte. Parliamo di minorenni che stanno formando il loro carattere e se non lo avessimo dimenticato, lo sport è una scuola di Cultura. Quindi ci lamentiamo che i giovani non rispettano le regole, "caspiterina" ma se non le diamo queste regole! anzi se ci sono e a non rispettarle sono i 'grandi' che dovrebbero dare il buon esempio.
    Bianca Iannuzzi

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  7. Più che del metodo Cencelli il mondo schermistico italiano dovrebbe seguire il metodo problem-posing. Solo se cresce il pensiero critico le persone cominciano a discernere e possono realmente liberarsi di quelle realtà vissute come oppressive.
    A Fileccia

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