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02 novembre 2016

LA RINUNCIA DELL'AVV. STORACE E LA CANDIDATURA DEL DR. SEMINARA

Gentile Presidente,
                         come sai pochi mesi fa sono stato sollecitato a verificare la possibilità di candidarmi alla carica di presidente federale e formare una squadra di governo.
Sono state settimane ricche di contatti ed incontri molto piacevoli, incentrati sulle tematiche federali che mi hanno consentito di predisporre il programma che ti ho già inviato a settembre.
Nel contempo assieme ai sostenitori ho monitorato anche gli aspetti legati più strettamente alle elezioni. In tale contesto ho rilevato diverse irregolarità nello svolgimento delle votazioni per i Grandi Elettori che sono al vaglio della Commissione di Garanzia del CONI; e ciò per non parlare di alcuni discutibili comportamenti tenuti da soggetti legati da forti interessi economici con la FIS.
Insomma dopo alcuni anni di assenza mi sono riattivato per il nostro bellissimo sport per garantire una Federazione migliore, più trasparente ed attenta ai bisogni delle componenti societaria, tecnica e degli atleti , anche non agonisti!
Tuttavia con gli amici,  dopo ampia ponderazione, ho ritenuto che la scelta migliore per sostenere una opposizione alla attuale dirigenza fosse quella di lasciare il posto a chi con più energie delle mie si è dichiarato disponibile a candidarsi come presidente.
Resterò dunque a disposizione per portare aventi il  progetto di rinnovamento auspicando che Maurizio Seminara, candidato alla presidenza, e gli altri candidati consiglieri  possano avere il successo che meritano.
Sono certo che il loro disinteressato impegno a realizzare gli obiettivi da me già indicati sarà premiato dagli elettori che si oppongono all'attuale gestione federale diventata privilegio per pochi.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti invio cordiali saluti

Francesco Storace


Cari Presidenti, Tecnici ed Atleti,
qualche giorno fa ho scelto di proporre la mia candidatura alla carica di Presidente della nostra Federazione accompagnato da un gruppo di persone con le quali condivido obiettivi e intenti tutti intesi a migliorare il movimento schermistico italiano
Si tratta di una scelta che, a dispetto delle possibili apparenze, é meditata e nasce dall’esperienza maturata in questi anni: presidenti di società, tecnici, atleti ed arbitri, tutti convinti che il miglioramento personale non può che passare dal miglioramento dell’ambiente in cui si opera.
Non si può negare che negli ultimi anni il numero delle società sia cresciuto, ma se poi andiamo a contare quanti sono i tesserati che portano a termine l’intero anno agonistico, se mettiamo a confronto i numeri dei cadetti e giovani con quelli del GPG, ci rendiamo conto che il nostro movimento e tutt’altro che in crescita.
Il nostro e uno sport che richiede passione e impegno ma anche grandi sacrifici economici che finiscono col gravare sulle spalle degli affiliati e delle famiglie. Ciò si riflette inevitabilmente sulla crescita delle società, che sono costrette a fare i conti con la scarsità delle risorse.
Quello che proponiamo é, quindi, un cambio radicale di prospettiva che faccia dipendere e misuri lo sviluppo del movimento sulla reale crescita della base.
Crediamo, infatti, che solo creando un mondo schermistico in cui le società, i tecnici, gli atleti e gli arbitri, siano messi in condizione di esprimersi compiutamente, potremo ottenere una nuova crescita della Scherma.
L’equazione fondamentale che sta alla base del nostro pensiero e che non può esistere la Federazione senza affiliati, tecnici, atleti e arbitri, ne questi possono crescere senza la Federazione, sicché la Federazione e la casa di tutti.
Mi rivolgo quindi a tutti, affiliati, atleti, tecnici, arbitri nonché a tutti i tesserati FIS, perché la nostra proposta é una proposta intesa unicamente a valorizzare ciò che fino ad oggi bene si e fatto aggiungendo quello che, secondo noi, é mancato: uno spazio maggiore per coloro che costituiscono la spina dorsale della Federazione, una condivisione forte tra Federazione e società in merito alle strategie federali, una collaborazione continua basata sull’ascolto vero delle esigenze di tutti gli attori del nostro mondo.
IL nostro pensiero ci porta a credere che sia indispensabile che la Federazione lavori per creare un “ambiente” dinamico dove le società siano libere di elaborare le proprie idee, inventare le loro organizzazioni, esprimersi e lavorare secondo il loro spirito. Perché una Federazione sana é una Federazione che sa ascoltare, sa guardare ed ha il coraggio di cambiare: coraggio nel cambiare le regole obsolete per definirne di nuove semplici ed efficienti, coraggio nel cambiare direzione quando ci si accorge che la strada non é la migliore. Coraggio nel cambiare perché tutto comunque cambia e vuole anticipare i tempi. Coraggio nel cambiare perché vuole mantenere una forte identità.
Lo sappiamo che per molti é un cambio di mentalità radicale e che sembra essere un salto nel buio. Per fare questo salto dobbiamo accettare un credo profondo che si impiglia tra etica, interessi personali e amore per la scherma: il bene comune e anche il bene del singolo perché ciò che diamo oggi ritornerà moltiplicato cento.
Se facciamo questo passo, se troviamo questo coraggio, abbiamo la possibilità di segnare l’inizio di una nuova Era della Scherma italiana di cui noi avremo l’onore e l'orgoglio di esserne gli artefici. Miglioriamo il sistema insieme ed insieme miglioreremo tutti.
Riteniamo che sia nostro dovere essere presenti, qui e adesso, per dare forza ad un cambiamento che riteniamo ormai ineludibile.
Il nostro programma mira a ridare forza alle società, agli atleti e ai tecnici, e per essi alla Federazione di cui costituiscono il tessuto connettivo primario ed e su questo programma, meditato e approfondito in anni di pratica della scherma, che intendiamo misurarci.
Il programma elettorale che presentiamo nasce dall’esperienza personale e dal confronto con tutte le componenti del mondo schermistico.
La consapevolezza delle effettive necessita del mondo schermistico ci ha indotto a pensare un programma che non sia una mera petizione di principi generali seppure condivisibili, ma individui sin d’ora le linee programmatiche di un percorso obiettivamente finalizzato a ridare slancio alle societa , ai tecnici, agli atleti e agli arbitri, e da questi alla Federazione.
Il metodo di lavoro che ci siamo prefissi e quello della condivisione assoluta degli obiettivi e della collaborazione attiva, anche in termini propositivi, delle componenti del mondo schermistico.
Per questo motivo le linee programmatiche, che trovate cliccando sul link in alto a destra del Blog, sono suscettibili di ampliamento in ragione dei concreti e fattivi suggerimenti che proverranno dalla base.
SQUADRA
PRESIDENTE:                   Gioacchino M. Seminara;
CONSIGLIERE FEDERALE: Cristiano Magnani;
CONSIGLIERE FEDERALE: Massimo Bertacchini;
CONSIGLIERE FEDERALE: Fabrizio Orsini;
CONSIGLIERE FEDERALE: Carlo Macchi;
CONSIGLIERE FEDERALE: Carlo Millevolte;
CONSIGLIERE FEDERALE: Gaetano Dell’Acqua.
Abbiamo scelto di non candidare nessun consigliere per la categoria atleti e tecnici, ritenendo che vi ostino motivi di coerenza con la proposta impugnazione della fase elettiva regionale.
Seguiranno a breve i profili con foto dei componenti la squadra.
Gioacchino Maurizio SEMINARA

4 commenti:

  1. Complimenti al Dr. SEMINARA ed alla sua squadra. Un programma preciso e puntuale, che, evidentemente, non nasce da una improvvisazione bensì da conoscenze ampie e significative.
    Voglio augurarmi che lo sui legga con attenzione e rispetto.

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  2. Ripeto, leggetevi con attenzione il programma e se trovate spunti per delle critiche, nessun problema ad ospitarle, purchè firmate.

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  3. Il programma del candidato presidente Seminara a me piace molto. Non che quello del presidente uscenti lo trovi inadeguato, anzi. Come nelle elezioni americane, negli ultimi giorni i programmi dei due candidati alla fine vanno per linee parallele così ravvicinate da quasi elidersi tra loro. Alla fine quello che conta è il bene del nostro movimento e del nostro sport. le problematiche sono sotto gli occhi di tutti, e fare finta di non vederle continuando a ripere e ripetersi "va tutto bene madama la marchesa" quasi come fosse un mantra può solo cambiarne la percezione, non certo la sostanza.
    Quello che apprezzo maggiormente di questo programma è però il coraggio di volersi esporre di più su quanto farà una volta eletto l'avv. Seminara.
    Togliere gli odiati 80euro di contributo per le gare del circuito europeo, rendere le gare più accessibili dal punto di vista economico, tornare a fare premiazioni per i primi 8 classificati (oramai anche a livello FIE la cosa è più tollerata nelle gare U20 perchè anche loro hanno capito l'importanza di una medaglia), saranno anche piccole cose ma dimostrano certamente l'attenzione a quella parte di società medio-piccole che rappresentano non solo la base, ma la quasi totalità del movimento.
    Ora mi aspetto una adeguata controreplica, cioè che anche il presidente uscente voglia osare qualcosa e spingersi a dare qualche anticipazione delle sue prime delibere nel segno "innovazione" e non solo della "continuità".

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  4. FUTURO PRESIDENTE PIU' PRESENTE

    Non sono un rapper, ma forse la sintesi che chiediamo al futuro presidente è di essere più presente. Notiamo l'assenza di una vera guida, nella gestione delle piccole cose assegnata a dipendenti, più o meno esperti.
    Ci chiediamo ad esempio, il presidente "assente" e viaggiatore, ha notato, prima di assegnare la gara alla città 'city partner', RAvenna, che la stessa aveva 3 manifestazioni sportive contemporaneamente e quindi i costi degli Hotel, quando si trovano, sono alle stelle. Ma a cosa servono le città city partner oltre che a fare foto per il sito della Federazione? Se il nostro calendario nasce a giugno non è possibile coordinarsi con le Amministrazioni Locali e evitare tali disagi agli atleti e familiari.
    Il presidente collezionista di 'poltrone', come pensa di risolvere il problema della concomitanza di gare nelle diverse armi. La Errigo si lancia nell'avventura di Coppa in 2 armi. Una Gpg o Cadetta invece non ha questa possibilità perchè si mettono le gare in contemporanea.
    Il presidente viaggia tanto, ma come pensa di risolvere i problemi di spese per le trasferte degli atleti? Cosa pensa della parola trasparenza, visto che spesso, spessissimo, gli elenchi degli autorizzati non corrispondono con quelli dei presenti alle gare, ma mai si conoscono i criteri dei 'ripescaggi' anche perchè ci sono, spesso ...., i soliti noti.
    Italo Svevo

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