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10 novembre 2016

LETTERA DEL DR. SEMINARA A PIAZZA SCHERMA

Cara Piazza,
ti ringrazio ancora per la ospitalità che ci offri e credo che i numeri del contatore dimostrino con che interesse sia seguito, da tutti ma proprio tutti, il tuo blog. Ho atteso invano un segnale da parte del presidente uscente, così come si auspicava Paolo, ma sino ad oggi nulla, silenzio assoluto. nel frattempo, anche per non dare troppo spazio a qualche mio ironico concittadino, i cui sarcastici commenti, devo dire, poco ci fanno sorridere o penare, credo sia giunto il momento di offrire qualcosa in più su di me, la mia "vita" a chi dovrebbe scegliere fra qualche giorno. Sappia innanzitutto i lettori che il 20 novembre prossimo sarà comunque una data da ricordare, comunque vada, perché in quella data certamente nascerà una nuova Federazione, speriamo con un nuovo Presidente. Io credo che ai lettori poco importi di sapere se ho superato o meno la licenza media , se ho conseguito o meno ed in che anni la maturità classica o la laurea, spero piuttosto che importi loro che sia di parola, che mantenga ciò che è stato espresso nel programma, che davvero svolga al massimo due mandati, riformando tassativamente quegli articoli che oggi così male regolano la materia, che sia capace di avvicinare davvero la Federazione alla base, a quegli atleti ed a quelle famiglie senza le quali non esisterebbero le società, e piccole società, vera forza trainante  del mondo schermistico italiano. Io, come tanti già sanno, mi chiamo Gioacchino Maurizio Seminara, per tanti più Maurizio, che sono nato a Palermo il 27.07.1958,e  dopo aver completato gli studi , ho iniziato una attività di consulenza amministrativo/commerciale approfittando della preparazione universitaria e di alcune locali circostanze temporali favorevoli,  a meta/fine degli anni ottanta , alternandola alla frequentazione delle aule di tribunale, vivendo fra Roma e Palermo,  e così fino al 1988 quando per serissimi motivi familiari ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla assistenza di un familiare malato, abbandonando completamente Palermo e le attività fino allora svolte e tutti gli altri affetti. A metà del 1990, venuta meno purtroppo la persona cara, abbandonavo completamente le attività precedenti fin allora peraltro  mal seguite, e sfruttavo le esperienze di studio e innate ed intrinseche  capacità manageriali e di gestione delle risorse umane,  per iniziare una attività nel mondo della ristorazione ed una in quello delle assicurazioni, che mi portava partendo da una iniziale collaborazione con l'INA ASSITALIA alla assegnazione  di una agenzia generale Winterthur, che continuava fino al 1995, quando insieme a degli amici lombardi e veneti rilevavo ed incrementavo  una azienda vitivinicola da 7 a 21 ettari, in Mombercelli, Asti, azienda che ho amministrato personalmente  fino al 2003,con grande soddisfazione personale e societaria, conseguendo  eccellenti risultati qualitativi e commerciali. Nel frattempo, dopo il matrimonio, nasceva il mio primo ed unico figlio, Paolo, appunto per seguire il quale tornavo stabilmente a Palermo, e iniziavo a frequentare il mondo della scherma assecondando le sue inclinazioni e fondando poi nel 2006 la A.S.D. Sala d'Armi Trinacria, in quel momento storico l'unica società schermistica palermitana.  In realtà il mondo sportivo mi aveva già visto praticare la Boxe prima, fino ai 16 anni e poi la Pallavolo, prima da atleta e poi da dirigente ed allenatore delle giovanili. Contemporaneamente ho anche svolto l'incarico di Addetto Stampa della Federazione Pugilistica Italiana, Comitato Regionale Sicilia, dal 1978 al 1980, contribuendo all'organizzazione di un match mondiale a Marsala, nel dicembre del 1978. Per la Federazione Italiana Scherma ho svolto invece l'incarico di Delegato Provinciale di Palermo sino al 2012. Ho sempre dimostrato una discreta capacità di relazione col prossimo, abilità nel creare relazioni e motivazioni e desiderio di vedere applicate sempre le regole, della società civile come quelle del diritto, scegliendo sempre la libertà personale e morale piuttosto che l'asservimento supino a logiche clientelari o peggio.
Queste sono le mie esperienze, queste le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura e a credere in quella che è certamente una sfida fra Davide e Golia, con la consapevolezza di poter dire molto più di una parola importante a favore del mondo schermistico italiano. La scelta dei compagni d'avventura che insieme a me sono coinvolti in questa candidatura è infatti una scelta provocatoria, alcuni di loro, come me peraltro, sono poco o affatto conosciuti nel mondo schermistico, altri fin troppo noti per la loro esuberanza caratteriale e verbale ,ma tutti animati dal sentimento comune di voler riavvicinare la base, le società, ai vertici della  Federazione ed i suoi massimi dirigenti, convinti che il troppo tempo passato sulle comode  poltrone abbia fiaccato la voglia di crescere e migliorarsi di tanti dirigenti federali imbolsendone il corpo e lo spirito. La sclerotizzazione degli incarichi produce infatti quella rigidità che tutti ritroviamo nella attuale Federazione. Un segnale importante arriva da Italo Svevo, certamente un nom de plume, che reclama attività, presenza, fattività, aderenza alle problematiche legate all'organizzazione delle gare, attenzione alle esigenze delle famiglie e degli atleti, certezze. Credo di poter rassicurare Italo in tal senso, se questi Davide riusciranno contro Golia, ben altra musica verrà suonata ed ascoltata.!! Le pareti della NUOVA FEDERAZIONE saranno così trasparenti che sembreranno non essercene quasi. Aspettiamo quindi ancora pochi giorni e poi certamente avremo un nuovo corso. Nel frattempo, mi rivolgo al titolare del blog, chiedendo due favori, il primo quello di ospitare me ed i miei compagni, spero ogni giorno con un nuovo articolo che spieghi partitamente il programma, ed il secondo invece, forse, è un po’ più difficile per te da realizzare, cioè ospitare anche quegli anonimi che vorranno chiedere. Chiedere di tutto su me, noi, sul programma, cioè permettere a chi ha evidentemente paura di dichiararsi, di interloquire con me e con la rosa dei consiglieri candidati, ovviamente a patto che i commenti siano garbati, le domande poste educatamente, senza scicchi proclami e notizie da giornaletti gossipari. Non ho molti scheletri nell'unico armadio che possiedo, ho fatto tanto e quindi tanto sbagliato, ma anche tanto ben fatto. Non temo, credo, nulla; su tutto e di tutto posso parlare, spiegare, chiarire. Solo chi opera sbaglia, ed io ho tanto, troppo operato, ma sempre in assoluta onestà, buonafede, coscienza. Altri non so.
Grazie, grazie a tutti i lettori, a presto
Gioacchino Maurizio Seminara

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