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26 giugno 2017

CONI-FIS-AIMS-ANS: a chi compete il rilascio dei diplomi per Maestro?

L’articolo “Il nuovo corso per gli esami di tecnico” ha suscitato un confronto sul tema assai interessante e, finora, quasi 75 sono stati gli interventi, peraltro civilissimi ed autorevoli, a sostegno di una tesi o dell’altra. L’ articolo ha posto l’accento su due aspetti di particolare importanza: 1) la cancellazione di 150 anni di storia; 2) la validità dei diplomi ANS e FIS. Su tali argomenti le posizioni si sono rivelate, e non poteva essere altrimenti, diametralmente opposte: una a favore della FIS, un’altra a favore dell’Accademia.
Le opinioni non hanno tenuto conto di quanto prevede lo Statuto FIS. In un precedente mio scritto avevo palesato con chiarezza quale fosse la mia posizione, senza per questo avere la pretesa di essere nel giusto, quindi evitando il coinvolgimento sotto l’aspetto emotivo, voglio porre l’accento su quella che è oggi la realtà.
La FIS può, e direi deve, formare e diplomare i propri tecnici: lo fanno tutte le federazioni. Solo che queste procedono in rispetto delle loro stesse normative, mentre la FIS lo fa in barba alle proprie. Ormai ognuno difende le posizioni assunte e sarà difficile fargliele cambiare: a questo ci penserà chi di dovere (TAR – Procura etc.etc.). Però certamente saremo tutti d’accordo per il rispetto delle regole e domando a voi lettori, dell’una e dell’altra parte, siete sicuri che tali regole siano state rispettate? Un regolamento può essere modificato e lo può fare direttamente il Consiglio federale, ma uno statuto deve essere sottoposto all’approvazione dell’Assemblea e fintanto che ciò non si verifichi ogni provvedimento assunto in contrasto con esso è nullo. Mi spiego meglio: il vigente statuto, quello iscritto nel registro delle persone giuridiche dalla Prefettura di Roma, sancisce che “l’Accademia è riconosciuta dalla FIS al fine del rilascio dei diplomi magistrali” . Finché tale norma non viene riformulata/cambiata/abrogata essa rimane in vigore e sulla base di tale assunto la FIS, pur diplomando i propri tecnici, non può non riconoscere il diploma rilasciato dall’Accademia, soprattutto se l’iter formativo seguito dall’ANS sia conforme a quello FIS (SnAQ).
Quindi, al di là delle disquisizioni giuridiche, la realtà è che la FIS, pur potendo avere ragione (gliele voglio dare tutte) agisce in difformità (illegalità?) a quanto previsto dal suo stesso statuto. E’ possibile tutto questo? Lo si può accettare? Assolutamente NO! Dunque questo è, al momento il punto cruciale di tutta la discussione, e se non riconoscessimo questo semplice principio ogni dissertazione diventerebbe un semplice esercizio letterario e nemmeno tanto qualificante!

Ezio RINALDI

46 commenti:

  1. Signor Ezio Rinaldi, la feder-scherma italiana nella sua centenaria storia non ha mai rilasciato da sola i diplomi di maestro di scherma. Forse questo vuol dire qualcosa? C'è un precedente importante negli anni '60 dello scorso secolo. Con il ministero della pubblica istruzione, la feder-scherma italiana avviò un corso ministeriale per dare ai diplomati Isef la qualifica di maestro di scherma. Quel diploma di maestro di scherma recava l'attestazione ministeriale. Se ora la federscherma italiana invoca la sua legittimità a formare i maestri di scherma deve citare la fonte normativa dello Stato. Molte delle federazioni italiane ricordate come esempio nei commenti che ho letto, ricevono dalle loro federazioni internazionali la legittimità a formare i tecnici. La feder-scherma internazionale non lo prevede nel suo statuto. Chi sostiene ora la nuova posizione federale italiana dice che la feder-scherma italiana agisce per delega del coni e sulla base dello statuto federale. Dove è questa delega? Il regolamento della la feder-scherma italiana sulla formazione dei maestri di scherma è un regolamento di attuazione dello statuto della feder-scherma italiana. Ma è stato approvato dal coni con delibera della giunta nazionale? Questa approvazione dei regolamenti federali di attuazione dello statuto federale è un obbligo normativo, lo dicono le leggi del coni, lo statuto del coni, lo statuto della feder-scherma italiana. Perché non c'è niente sul sito della feder-scherma italiana? Chi difende la nuova posizione della feder-scherma italiana scrive che il tar non ha riconosciuto all'accademia l'esclusività del rilascio dei diplomi di maestri di scherma. Ma il tar non ha neanche detto che la feder-scherma italiana ha questa esclusiva. Il tar non è entrato nel merito della questione, perché era nella fase sospensiva. Il tar non ha accettato la richiesta dell'accademia di sospendere gli esami federali. Nelle motivazioni il tar scrive che l'accademia aveva comunque bandito i suoi esami come la feder-scherma italiana. Se la feder-scherma italiana non riconosce i diplomi dell'accademia viola lo statuto della feder-scherma italiana. Signor Ezio Rinaldi, vedrà che qualcuno commenterà scrivendo che la feder-scherma italiana non ha mai sottoscritto una convenzione con l'accademia. Ma questa difesa aggrava la posizione della feder-scherma italiana, che in tutti questi anni ha riconosciuto, come scritto nello statuto, i diplomi napoletani, senza convenzione. Signor Ezio Rinaldi, vedrà che qualcuno commenterà scrivendo che la feder-scherma italiana delegava l'accademia a rilasciare i diplomi. Ma dove è questa delega? Prima di questa presidenza della feder-scherma italiana, i vari statuti scrivevano che l'accademia rilasciava i diplomi per legge, non per delega.

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    1. Dal sito dell’Aims:
      1. L'Associazione Italiana Maestri di Scherma si unisce al dolore per la scomparsa di Sidney Romeo, già Presidente dell'Accademia dei Maestri al Ministero della Pubblica Istruzione e Consigliere federale sino alla carica di Vice Presidente della Federazione Italiana Scherma. http://www.maestridischerma.it/content/index.php?option=com_content&view=article&id=268%3Ae-scomparso-sidney-romeo&Itemid=65
      2.1960 – Subito dopo i Giochi Olimpici di Roma viene istituita presso la Scuola Militare di Educazione Fisica in Orvieto ( Comandante Simone Sanicola) una Sezione di Scherma. Con la direzione di Edoardo Ballocchi si svolgono cinque corsi biennali (per 52 Istruttori promossi Maestri dopo un anno di tirocinio e gli esami presso l’Accademia Nazionale di Napoli) tenuti da Pietrolati, Rovatti, Arena, Cucchiara e Cataldi.
      3. 1962 – Renzo Nostini, non appena eletto alla Presidenza della Federazione, costituisce, in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, una nuova “Accademia di Scherma” riservata ai diplomati ISEF e situata nella palestra della Scuola Media Don Orione. Direttore Pessina, maestri Di Paola, Maselli, Minuzzi, Camera e De Santis. Attiva sino al 1973, diplomò 104 maestri di scherma. http://www.maestridischerma.it/content/index.php?option=com_content&view=section&layout=blog&id=1&Itemid=57&limitstart=21
      Riflessioni:
      1.Il Presidente Fis e il Presidente Aims sono diventati Maestri di scherma dopo esame presso l’Accademia Nazionale di Napoli;
      2.104 maestri di scherma sono stati diplomati non dall’ Accademia Nazionale di Napoli, ma dal Ministero della Pubblica Istruzione presso una nuova “Accademia di Scherma” riservata ai diplomati ISEF e situata nella palestra della Scuola Media Don Orione.
      3.Il Presidente dell'Accademia dei Maestri al Ministero della Pubblica Istruzione era Sidney Romeo, che non era un maestro di scherma.
      Domande sulla base dei post anonimi e dei gossip nelle palestre di scherma:
      1.È vero che la Fis e l’Aims in questi anni hanno chiesto che il Presidente dell’Accademia Nazionale di Napoli dovesse essere anche un maestro di scherma?
      2.È vero che lo Stato (Ministero della difesa) e la Fis, quando hanno dovuto diplomare dei maestri di scherma si sono rivolti all’Accademia Nazionale di Napoli o (per i soli diplomati ISEF) al Ministero della Pubblica Istruzione? Perchè se li poteva fare il CONI e per delega del CONI la Fis?
      3.È vero che prima della Riforma del CONI nel 1999, la Fis era un organo del CONI, quindi un ente con maggiori poteri pubblici? Perché la Fis non procedeva in quegli anni a diplomare direttamente i maestri di scherma ma aveva bisogno dell'Accademia di Napoli o del Ministero della Pubblica Istruzione?
      4.È vero che dopo il 1999 il CONI delega alla Fis il potere di diplomare i maestri di scherma? Perché allora i Maestri dello sport specializzati nella scherma e diplomati dal CONI, per diventare maestri di scherma hanno dovuto fare l’esame presso l’Accademia Nazionale di Napoli, come gli istruttori militari della Scuola Militare di Educazione Fisica in Orvieto?
      4. È vero che la Fis chiese all’Accademia Nazionale di Napoli di fare un’eccezione per diplomare direttamente come maestro di scherma l’attuale presidente dell’Aims, contrariamente al bando che prevedeva prima il superamento dell'esame da aiuto maestro?

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    2. Tutte domande legittime. Ma a dove portano le risposte, qualunque esse siano?
      Una cosa che probabilmente è sfuggita è che le cose cambiano, non siamo più nel 1800 e neppure nel 1960. La scherma è un'attività sportiva. A che pro guardare al passato? Come qualcuno ha giustamente detto i problemi della scherma, quella di oggi, sono già tanti e importanti.

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    3. A me mi garba leggere le risposte alle domande negative…Ma un ho capito …il Regolamento Fis sulla Scuola Magistrale è stato approvato con delibera del CONI? Se no…Boja dé…ha voglia a parla di Ans,…Ottocento!

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    4. Sono assolutamente d'accordo che non bisogna vivere del passato, ma cancellarlo con un colpo di spugna non porta a nessuna costruzione. Per rinnovare è necessario produrre nuove regole e annullare quelle esistenti. Pertanto, come ho avuto modo di chiarire, prima cambiare lo Statuto federale, nel quale sono sancite delle disposizioni molto chiare, e poi procedere agli adeguamenti secondo leggi e regolamenti attuali. Se non si fa questo, veramente parliamo di aria fritta. Vorrei, infine, rivolgere un appello ai sostenitori FIS/AIMS: ritenendo che le vostre posizioni possano avere una certa credibilità esse vengono vanificate dal non voler riconoscere l'esistenza di uno statuto che al riguardo è molto chiaro.

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    5. Caro Rinaldi, la seguo assolutamente, insieme ad un altro avventore del blog che oggi nel suo intervento ha detto più o meno la stessa cosa, sul fatto che nello statuto federale sono attribuite specifiche competenze all'Ans e che lo statuto a tutt'oggi in effetti non è stato modificato. Questo è un fatto concreto a tutti gli effetti.
      Ora però a lei che è stato anche consigliere federale vorrei fare una domanda di carattere generale, permettendo a chiare lettere che non sto facendo in nessun modo riferimento a fatti relativi alla Accademia di Napoli. In effetti il cosa sia realmente successo tra Fis e Ans noi non lo possiamo sapere, quindi è inutile fare congetture. Il mio è solo un discorso teorico, che apre una domanda a cui sicuramente i giuristi potranno dare un'ottima risposta.
      Quali sono gli strumenti nelle mani della Federazione o comunque dell'organo direttivo quale il Consiglio federale per ricondurre alla ragione statutaria un membro statutario che eventualmente prendesse strade dissonanti, fino a volersi ergere al di sopra dello statuto federale stesso di cui fa parte e dal quale trae il proprio riconoscimento?
      La prima e l'unica soluzione possibile è quella di convocare l'assemblea straordinaria e radiarlo (anche se il termine senz'altro non è corretto) dallo statuto?
      Oppure la Federazione può prima cercare il modo di ricomporre le questioni controverse trovando una politica comune?
      Ma se nel mezzo del dialogo per la ricerca di una soluzione comune partono denunce al Tar?
      Perché a me pare che qui il punto è se l'Accademia tragga il proprio riconoscimento dallo Statuto federale e allora ha senso battere il discorso sul fatto che ad oggi lo statuto ancora la comprende perché non è stato modificato dall'Assemblea, oppure se trae il suo riconoscimento da leggi statali che si pongono al di sopra delle statuto federale, dunque in questo caso non ha senso appellarsi all'Assemblea o comunque non ha senso appellarsi al fatto che lo statuto ancora la comprende.

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    6. Caro anonimo del 27.06.2017 ore 21.59, la Federazione è un ente privato che assume una funzione pubblicistica solo quando il CONI le conferisce deleghe nei diversi ambiti in cui può operare. Nella veste privata, a mio avviso può assumere qualsiasi provvedimento: se questo è disciplinato da un regolamento (organico, attività agonistica etc) il Consiglio Direttivo può cambiare tale regolamento ed approvarne uno nuovo, che poi verrà sottoposto alla ratifica del CONI, conseguentemente legittima il provvedimento assunto. Nel caso in cui detto provvedimento sia disciplinato dallo Statuto per poterlo assumere si rende necessario apportare idonea modifica statutaria e per fare ciò è imprescindibile la convocazione dell’Assemblea degli affiliati e tesserati, la quale è l’unico Organo a questo deputato. Per quanto riguarda eventuali ricorsi alla giustizia ordinaria, questi possono essere aditi solo quando la Federazione viene meno al rispetto delle regole. In merito alla ricomposizione della diatriba (è un eufemismo) conosco l’inizio del tutto, ma non posso esplicitarlo qui: dovrei fare dei nomi che potrebbero rimangiarsi ciò che mi hanno confidato. Confermo che ad un autorevole esponente dell’Accademia fu conferito un mandato per verificare la sussistenza di possibili convergenze per la risoluzione della vicenda: mi pare che tutto sia fallito. Un fatto è certo in una trattativa seria non ci possono essere posizioni di superiorità ed a me sembra di capire che una eventuale ricomposizione della questione debba vedere uno dei contendenti in atteggiamento di sudditanza.

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    7. La ringrazio per la risposta. Speriamo non ci siano sudditi, ma persone ragionevolmente interessate a salvaguardare la storia di un ente che è di tutti e non di qualcuno.

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    8. Gentile ANONIMO, sommessamente le faccio presente che anche la Federazione Italiana Scherma è di tutti i suoi associati, e non solo di qualcuno. Cordialità

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    9. Mi riferisco all’articolo dell’anonimo del 27 giugno delle ore 12.39, dove nell’ultimo capoverso leggo testualmente che:” E’ vero che la Fis chiese all’Accademia Nazionale di Napoli di fare un’eccezione per diplomare direttamente come maestro di scherma l’attuale presidente dell’Aims, contrariamente al bando che prevedeva prima il superamento dell’esame di aiuto maestro?”
      Posso dire che tale insinuazione risulta del tutto infondata. Ricordo molto bene di aver sostenuto il mio esame da Maestro presso l’Accademia Nazionale di Napoli il 15 giugno del 1968 insieme a molti altri colleghi di Orvieto, come Giovanni Barbarossa, Pietro Gnisci, Gino Faralla, Rocco La Mastra, Vittorio Palmiero e molti altri tra i quali proprio l’attuale Presidente dell’Aims. Tutti fumo ammessi direttamente all’esame da Maestro in quanto Istruttori militari di scherma, come allora prevedeva il bando, anche per i Maestri dello Sport. Il Presidente dell’Aims molto probabilmente come il sottoscritto, all’epoca dei fatti, non aveva neppure mai ancora avuto a che fare con la Fis! Ciò detto non capisco perché l’anonimo abbia voluto sostenere una palese falsità. Tanto era giusto dire per onorare la verità.

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    10. Anonimo lei scrive cose non vere ma se ha le prove per smentirmi le citi.
      Non ho trovato un solo bando del 1968 dell'accademia che prevedesse l'esame direttamente da maestro per gli istruttori militari e per i maestri dello sport del CONI.
      La sua è una clamorosa manipolazione della storia.
      Nel 1968 non c'erano i maestri dello sport del CONI! Come potevano sostenere direttamente l'esame da maestro di scherma a Napoli con lei e il presidente Crisci nel 1968? Come direbbe Totò ma mi faccia il piacere!
      Il corso della scuola del CONI durava tre anni.
      Ma la scuola centrale dello sport fu istituita a maggio 1966.
      Lei sostiene di aver fatto col presidente Crisci l'esame a Napoli il 15 giugno 1968.
      Ma il primo corso dei maestri dello sport si sarebbe diplomato esattamente un anno dopo, nel 1969! Che falsità ha scritto!
      Mi citi questo fantomatico bando dell'accademia del 1968 che era preveggente consentendo ai futuri maestri dello sport di sostenere direttamente l'esame da maestro e non prima quello di aiuto maestro. Nel 1968 si doveva sostenere prima l'esame da aiuto maestro e poi l'esame da maestro.
      Si chieda come fu possibile che gli istruttori militari avessero potuto fare direttamente l'esame da maestro e se poi veramente tutti potessero diplomarsi direttamente da maestro.
      A me non risulta.

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  2. La FIS se così continua stimola qualcuno ad aprire un procedimento presso l'Autorità Garante della concorrenza e del mercato, per l’accertamento di infrazioni agli artt. 101 e 102 TFUE.
    L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha già sanzionato una federazione sportiva nazionale per questioni di diritto antitrust. Esattamente fu sanzionata la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE). La Federazione italiana per l’assistenza, sport e tempo libero (Feder-Italia), che è un’associazione privata a carattere nazionale non riconosciuta dal CONI, si è già vista vista riconoscere i propri diritti nel 2011 dalla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato viene attivata dagli interessati gratuitamente. Il procedimento non richiede oneri o assistenza di avvocati.

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    1. Un procedimento dell'AGCOM durato praticamente 5 anni e che alla fine non si capisce se ha dato ragione a FederItalia o alla Federazione Italiana Sport Equestri!

      Tuttavia, così leggendo a capocchia, i termini della questione sembrerebbero del tutto diversi
      In caso sarebbero simili alla diatriba Ans vs Fis?

      https://www.google.it/url?q=http://www.agcm.it/component/domino/download/41256297003874BD/C7DCB5F7FA94C247C1257329004F109A.html%3Fa%3Dp17070.pdf&sa=U&ved=0ahUKEwiI8tm0rdzUAhXItRoKHWq8CngQFggWMAA&usg=AFQjCNE7E1dJ52wPP7Xkc4c7QfaxIJohJA

      http://cavallomagazine.quotidiano.net/cavallomagazine/2011/07/01/535856-antitrust_chiusa.shtml

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    2. È inutile usare giri di parole. L'attuale scontro Rinaldi non è tra Coni/Fis e Ans, ma nasce per puntuale richiesta Aims. Con le vigenti disposizioni federali, come l'astruso meccanismo degli elettori tecnici unito alla peculiarità schermistica che senza un tecnico affiliante la società sportiva non esiste per lo Statuto federale,il sistema elettorale per la presidenza Fis è fortemente condizionato dall'Aims. C'è chi dice sino ad un terzo dei voti. Non è un caso che il presidente Fis provenga dall'Aims. L'Aims ha bisogno nel tempo di consolidare questa posizione politica e lo ha fatto chiedendo di mettere fuori gioco l'Ans. La formazione e i diplomi magistrali sono un tornaconto economico e politico. Senza l'Ans, che aveva segnalato incongruenze nella preparazione dei candidati, ma anche clientelismo di alcuni commissari durante gli esami, l'Aims controlla l'intero processo di vita magistrale di un tecnico di scherma. Dalla formazione iniziale, all'aggiornamento, passando per il rilascio dei diplomi e la tenuta della Lista federale tecnica.
      Al pari di altre FSN, la Fis può formare da sola i tecnici, ma avrebbe dovuto cambiare lo Statuto, sottoponendolo all'approvazione assembleare e del Coni. Questo non è stato fatto per le ultime elezioni, con le conseguenze che sappiamo in termini di odiosi ricorsi in Prefettura e forse al Tar. La Fis non convoca l'Assemblea e non fa iniziare un pubblico dibattito più ampio, perchè non lo vuole l'Aims. L'Aims sa assai bene che l'anomalia della scherma non è soltanto la sopravvivenza di un ente ottocentesco come l'Ans. Anche l'Aims è un'anomalia, che sopravvive perchè il Coni e le altre Autorità non hanno mai approfondito la questione. Ora più lo scontro si fa duro, più si rischia di sollevare il coperchio. Oggi e l'Ans, domani e l'Aims. Questo è stato ricordato anche in seno all'Aims, nell'ultima assemblea fatta per modificare lo Statuto, in modo da dire al Coni: tutto a posto in casa Aims, ma non in casa Ans.
      Fate la pace e tornate a concentrarvi sui veri problemi della scherma, che sono tanti.
      Un vecchio amante della scherma, lo sport più vincente in Italia.

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    3. Meglio così. La Fisaims se portata innanzi al Garante non avrà nulla da temere. La procedura è gratuita, semplice e senza avvocati. Dopo aver letto questo blog qualcuno disposto a procedere ci sarà. Poi dopo il Garante ci sarà un'altra Autorità e via così per tutto il quadriennio. Bravi, continuate così invece di mediare e sentire le ragioni degli altri.

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    4. Curioso parlare di "incongruenze nella preparazione dei candidati, ma anche clientelismo di alcuni commissari durante gli esami". Ci sono delle sentenze in proposito? Se sì dove possono essere reperite?
      Accuse pesanti. Ma...non è detto che approfondendo la cosa non ne vengano fuori sorprese. Ricordo una volta di aver richiesto il giudice di mano perché l'avversario copriva il bersaglio con la mano non armata e...il giudice di mano ha sanzionato me per la stessa infrazione!!

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    5. Chieda alla Fis, ma fate la pace e tornate a concentrarvi sui veri problemi della scherma, che sono tanti.

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    6. Il caso citato dell'Antitrust non andrebbe sottovalutato. Oggettivamente dimostra che le Federazioni sportive italiane sono competenti esclusivamente nei settori riconosciuti dalla loro Federazione internazionale. La FISE dovette modificare lo Statuto federale per conformarsi alle disposizioni dell'Antitrust. Chi si vuole documentare veda http://www.fise.it/regolamenti-federali.html?catid=0&id=357. Il sito FISE riporta un intervento del Presidente federale. La Federazione scherma italiana rischia di percorrere lo stesso iter, cioè di vedersi riconosciuta l'esclusiva competenza sulla scherma olimpica per delega FIE. In questo caso, si può prevedere una modifica coatta dello Statuto, con eliminazione di tutto ciò che non è scherma FIE. La pretesa di essere l'autorita nazionale della scherma in ogni sua forma non sarà più sostenibile. Secondo la FIE, infine, esiste la distinzione tra Maestri d'armi e insegnanti di scherma. Un'altra questione che se approfondita in senso negativo potrebbe comportare ulteriori problemi all'attuale governo federale, che sembra avere un ruolo marginale nelle stanze dei bottoni della FIE. Invoco per il bene della scherma un immediato ritorno allo status quo ante nel settore magistrale con una sanatoria per i diplomi emessi dalla Federazione e dall'accademia.

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  3. Interessantissimo sapere del rapporto con il ministero e l'ISEF, lei per caso ha mai visto uno di quei diplomi? se possibile potrebbe postarlo o farcelo vedere? Posso personalmente garantire l'anonimato, se questa cosa le pesa. Grazie, Saluti

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    1. http://www.propatriascherma.net/index.php?option=com_content&view=category&id=64&Itemid=200

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  4. Dalla lettera secondo S. Giorgio:
    In quel tempo egli disse ".... non si può escludere che, salvo il caso che sia ricondotta a condivisione e risoluzione l’attuale contrapposizione, la FIS si veda costretta ad assumere iniziative consequenziali fino al diniego del riconoscimento, ai fini sportivi, dei titoli rilasciati dalla stessa Accademia."

    14° Sigillo

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  5. Maledetta Assemblea FIS del 2011.

    PRIMA PARTE

    Maledetta Assemblea FIS del 2011.
    O forse, maledetto Consiglio federale del 2011. Perchè? Tutti i guai sono partiti da quel momento. Nell'era di San Giorgio, il 2011 è un anno strategico. Prepara la candidatura per un nuovo mandato contrariamente a quanto proclamato in precedenza sui limiti autoimposti. Lui vuole governare con pieni poteri e per farlo ha bisogno di strategiche modifiche allo Statuto federale. Le Società sono un pò come il popolo bue: votano senza capire. Così passano in sordina riforme dall'enorme portata. L'AIMS, l'ANS e l'AMIS sono ricondotte tutte sullo stesso piano, attraverso la disposizione che ne obbliga l'approvazione dei rispettivi statuti da parte della FIS. Qual'è il problema? Che tale formula era prevista solo per l'AIMS, associazione fondata per azione federale, che nell'originario Statuto da Nostini sino a San Giorgio 2011, era "Organo tecnico". L'AIMS agiva come associazione di categoria per tutelare i Maestri, che erano in prevalenza professionisti, civili o militari ovvero professori scolastici di educazione fisica. Professionisti civili erano ad esempio i noti autori dei Trattati FIS Mangiarotti, Pessina, Pignotti, professionisti militari erano ad esempio i noti istruttori di Orvieto, pagati dallo Stato per insegnare la scherma.
    Çon l'avvento del dilettantismo in contrapposizione all'unico apparente professionismo per legge 91/1981, con le agevolazioni introdotte da Pescante a cavallo del nuovo millennio, tutti i Maestri e tutte le Società hanno interesse a non stipulare contratti di lavoro. L'AIMS perse così la sua funzione di associazione di categoria.
    Ma un'altra novità nel 1999 avrebbe dovuto riconsiderare il ruolo dell'AIMS e la sua permanenza nelle norme dello Statuto FIS: la Riforma Melandri.
    I Tecnici entrano di diritto nel Consiglio federale e votano il Presidente. L'AIMS avrebbe dovuto cessare di esistere o modificare le sue finalità istituzionali. E così avvenne. Con un colpo teatrale del suo presidente, l'AIMS nel 2011 si trasforma in ASD per beneficiare delle agevolazioni fiscali e per non pagare tasse sui contributi copiosi che riceve dalla FIS e sui compensi che eroga ai fortunati Maestri docenti o al Segretario. Però l'AIMS non si affilia alla FIS, ma si affilia ad un Ente di promozione sportiva, lo stesso al quale è affiliata l'AMIS: un caso?
    Un caso che AIMS e AMIS hanno benefici economici e di risorse umane e logistiche dalla FIS? Perchè San Giorgio è cosi generoso con loro mentre tratta da Cenerentola l'ANS?
    L'ANS vota per il Presidente federale?
    No
    AIMS e AMIS con i loro soci?
    Si.

    Il seguito alla prossima parte.

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  6. Qualcuno più in alto di S. Giorgio aveva anche detto "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Non è che anche l'Ans niente niente se si trova in questo pasticciaccio brutto abbia qualcosa da rimproverarsi?

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    Risposte
    1. .. e sei sicuro che la FIS non abbia nulla da rimproverarsi, che non abbia peccato? Conosci la genesi di questa bruttissima storia? Informati e fallo in maniera oggettiva e vedrai che, come sovente affermo, le verità stanno sempre nel mezzo.

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    2. Io condivido: la verità sta sempre nel mezzo. Appunto. Di vittime sacrificali designate ed innocenti in questa bruttissima storia non ce ne sono, come qualcuno vorrebbe far credere.

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  7. "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare".

    Cordialmente.

    Gaspare Fardella

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  8. CONI-FIS-AIMS-ANS: a chi compete il rilascio dei diplomi per Maestro?
    L'ANS nasce come Ente riconosciuto dalla massima Autorità statale, che era il Luogotenente del Re, il Generale Cialdini. Con Regio Decreto del 1880 viene elevata a Ente Morale cioè lo Stato le conferisce personalità giuridica. Durante la Monarchia le modifiche statutarie sono aporovate con successivi Regi Decreti. Con l'avvento della Repubblica la fonte normativa di regolamentazione è prima il Decreto del Presidente della Repubblica, poi i provvedimenti del Prefetto di Napoli. Tra le prerogative riconosciute dallo Stato, il rilascio dei diplomi di Maestro di Scherma.
    Il CONI è la massima Autorità sportiva nonché Ente pubblico dal 1942 che regolamenta con osservanza delle norme del CIO e nel rispetto dell'ordinamento sportivo internazionale, cioè quello emanato dalle singole Federazioni Sportive Internazionali.
    La FIS è come l'ANS un Ente privato che ha personalità giuridica, il cui Statuto è sottoposto all'approvazione del CONI e della Prefettura di Roma.
    La FIS è l'unico Ente che rappresenta la FIE in Italia, cioè la scherma olimpica FIE. Esiste un'altra scherma olimpica non FIE, attualmente nella sola spada elettrica ad un punto, che è quella praticata dalla Federazione Internazionale Sportiva di Pentathlon. La FIE non ha per Statuto lo scopo istituzionale di rilasciare diplomi di Maestri di Scherma. Il CONI cura la formazione dei Tecnici nello sport organizzato,cioè degli Allenatori di FSN, DSA, EPS e società o enti riconosciuti, divisi nei 4 livelli di competenze SNAQ, lasciando il 1° livello alle Federazioni e agli Enti di Promozione Sportiva, il 2° e il 3° livello alle Federazioni, il 4° livello alla Scuola Nazionale dello Sport della CONI Servizi. La FIS può rilasciare per delega del CONI i diplomi dal 1° al 3° livello di Allenatori SNAQ, il CONI il 4° livello, l'ANS il diploma di Maestro di Scherma.

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  9. Da il Mattino di Gioved' 20 aprile 2017
    Al generale Enrico Cialdini revocata la cittadinanza onoraria di Napoli
    http://www.ilmattino.it/napoli/politica/al_generale_enrico_cialdini_revocata_la_cittadinanza_onoraria_di_napoli-2391787.html

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    1. Nel Salone d'Onore del CONI, Ente creato pubblico dal fascismo per la difesa della razza, sulle teste dei Presidenti delle Federazioni, troneggia Mussolini con i gerarchi del bieco ventennio, in un tripudio di bandiere nere. Mi ricordate quale città continua a ricordare Mussolini con la cittadinanza onoraria o con un viale o una piazza?

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    2. Infatti. E ricordate quale altra Istituzione dello Stato repubblicano oltre all'Ans nel suo sito trabocca di riferimenti al Re e ai suoi decreti e luogotenenti?

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    3. Ma lei ha qualche problema con la storia? Se non le piace il sito dell'accademia non lo apra.

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    4. Qualsiasi Istituzione dello Stato Repubblicano che abbia un poco di storia. Forse lei appartiene a qualche Istituzione che non vanta una tradizione? Ci dispiace.

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    5. Tutte le Istituzioni nate prima della Repubblica.

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    6. Non sei è un attento lettore, altrimenti non ti sarebbero sfuggiti il D.P.R. 11 settembre 1960, n. 1243 e il D.P.R. 24 aprile del 1997. Però se questi sono i tuoi argomenti, povera scherma.

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    7. Povera scherma perché si trincera dietro a citazioni di leggi e decreti piegati all'uso di far effetto scenico per chi ci casca.
      Il sito dell'Accademia è ben fatto e molto istruttivo su cosa è storia e cosa è nostalgia.
      La nostalgia di un maestro di scherma che esiste al di fuori del sistema sportivo.
      Idee vane e vuote di realtà.

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    8. Non siete intellettualmente onesti e non volete ammettere che si è stravolto lo Statuto FIS, che da sempre è stata l'ANS a rilasciare i diplomi magistrali anche quale Membro d’Onore della FIS. State facendo una squallida propaganda e non volete nemmeno ammettere che sino al 2011 lo Statuto FIS conteneva la disposizione che l'ANS rilasciava per legge i diplomi, come fanno le Regioni con i Maestri di sci, la Società di Salvamento di Genova per gli Assistenti Bagnanti o la Lega Navale per gli Istruttori di Vela. Ma la Storia è una ruota che gira.

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    9. Non si tratta di onestà intellettuale. Ma di opinioni. Lei ha la sua. Altri no. Il TAR neppure.
      Nel futuro lei potrebbe aver ragione, oppure no.
      Il libero dibattito permette di esprimersi e questo blog fortunatamente non è di parte.

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    10. Ma le norme scritte non sono opinioni! Risponda: nell'era repubblicana dal 1948 sino al 2011 è verità che lo Statuto FIS affermava che l'ANS rilasciava i diplomi per legge? Risponda sinceramente almeno a questa domanda. E se c'era scritto così, come si può ora sostenere che l'ANS rilasciava i diplomi per delega! Il TAR non si è mai pronunciato su questo. Ma non si doveva neanche andare al TAR. La FIS non sta avendo capacità di ascolto ora con l'ANS, ma domani non l'avrà con altri portatori d'interesse.

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    11. Certo, è così come lei scrive a proposito della norma statutaria. Non è mai stato negato.
      Ma adesso stiamo discutendo se si trattava di una norma lecita oppure no. Abbiamo anche già stabilito che finché all'assemblea federale non si cambia lo statuto questo è da ritenersi in vigore. Ma stiamo disertando, in generale, sul fatto che la Accademia possa o non possa pretendere una esclusiva di legge sul rilascio dei diplomi. E sempre per onestà intellettuale su questo punto mi sembra che il Tar si sia pronunciato a sfavore.
      Per questo motivo l'Accademia è andata al Tar chiudendo ogni possibile forma di dialogo e non la Federazione.

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    12. Da quanto leggo su internet e sento nei palazzetti, l'ANS aveva scritto alla FIS e al CONI, prima di rivolgersi al TAR.
      Si sarebbe rivolta al TAR dopo questi vani tentativi e dopo che la FIS aveva unilateralmente modificato il Regolamento federale. Parlare di dialogo mi sembra francamente pretestuoso, se ci sono documenti a testimoniare che l'ANS ha scritto al CONI e alla FIS prima di andare al TAR. Se e ribadisco se ci fossero questi documenti, credo che la FIS abbia qualche responsabilità.
      Rimaniamo però sugli aspetti normativi.
      La FIS sostiene siano regolari e in attuazione dello Statuto FIS le modifiche che ha fatto quest'anno al Regolamento federale denominato Scuola Magistrale e ai relativi bandi, contestati invece dall'ANS.
      Lo Statuto FIS afferma che la FIS riconosce i diplomi dell'ANS e che la FIS cura la formazione dei Tecnici.
      Lo Statuto FIS prescrive che i Regolamenti federali di attuazione dello Statuto federale devono essere approvati dalla Giunta del CONI.
      È evidente che il Regolamento federale denominato Scuola Magistrale è in attuazione dello Statuto FIS, soprattutto per la valenza pubblicistica della formazione dei quadri tecnici.
      Le attività federali a valenza pubblicistica sono sottoposte all'indirizzo e vigilanza del CONI.
      Il CONI esercita queste prerogative sulle Federazioni approvandone i regolamenti federali di attuazione degli Statuti federali.
      È evidente che la FIS non abbia alcuna delibera della Giunta del CONI di approvazione del Regolamento federale denominato Scuola Magistrale, altrimenti ne avrebbe dato pubblicità, come ha fatto per lo Statuto e per il Regolamento organico federale.
      Questo è l'aspetto normativo drammatico, a mio modesto avviso.
      Leggetevi lo Statuto FIS e rispondetemi se ho torto o ragione, con argomenti giuridici e non di pancia. Grazie.

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    13. La Società di Salvamento di Genova è un Ente morale molto simile all'Accademia Nazionale di Scherma di Napoli. Entrambi gli Enti sono figli di un quadro normativo ottocentesco preesistente al CONI e alle Federazioni. Entrambi gli Enti possono per legge rilasciare diplomi: Genova per gli Assistenti Bagnanti, Napoli per i Maestri di Scherma.
      Chi mette in dubbio la valenza di questi diplomi o le leggi che li sostengono, non è sulla retta via.
      Chi mette in dubbio la possibilità per la FIS di diplomare propri tecnici, non è sulla retta via.
      Chi mette in dubbio che la FIS possa chiamare i propri tecnici Maestri di scherma, pone invece un quesito non banale che andrebbe affrontato con gli strumenti del diritto e non con le urla da stadio.

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    14. Anonimo del 2 luglio 2017 ore 22:34, se ho capito il tuo commento, la disposizione dello Statuto fedrale sull'ANS sarebbe illecita? In base a quale norma? Ogni giorno ne esce una nuova.

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  10. L'ANS aveva invero ceduto negli ultimi otto anni diverse prerogative con l'adesione allo SNAQ e al Comitato operativo FIS, in cambio di un rispetto formale del suo ruolo. Ma nel 2017 il nuovo governo federale, che ha scatenato il contenzioso su forte pressione dell'AIMS, per distogliere l’attenzione delle società e dei maestri da forti difficoltà interne legate allo Statuto, ha bisogno di un’affermazione piena, non di una transazione che apparirebbe un ripiego se non una mezza sconfitta. Così il contenzioso continuerà, per approdare a cosa?

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    1. L'accademia se pensava di stare nel giusto ha sbagliato a non rivolgersi al CONI, ma è ancora in tempo. La Federazione se pensava di stare nel giusto non avrebbe dovuto consentire all'accademia di partecipare al rilascio dei diplomi magistrali sino al 2016.

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