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ARGOMENTI VARI

REGOLAMENTI

12 maggio 2018

SCHERMA ED ARBITRAGGIO


“Questi arbitri hanno un bidone di spazzatura nel cuore”, diceva Gianluigi Buffon all’indomani della partita persa contro il Real Madrid, valida per l’accesso alla finale di Champions League, lamentandosi di un arbitraggio che a suo dire doveva essere più consono agli standard ai quali è maggiormente abituato dove gioca di solito.
E nella scherma? Ci sono arbitri con l’oramai classico bidone nel cuore? C’è da chiederselo, anche a valle di avvenimenti già descritti in questo blog grazie ai quali invito il lettore a rinverdire la memoria.
Purtroppo mi è impossibile portare nomi e avvenimenti non solo di prima mano, ma nemmeno di seconda e terza, perché metterei in difficoltà le persone, che chi mi hanno fornito le notizie che sto per narrare, ma per l’amore che nutro verso questo magnifico sport, che ho il privilegio di praticare, non posso esimermi dall’esporre un pensiero condiviso con i miei informatori.
Se la spada gode del miglior arbitraggio possibile, in quanto non si può barare in nessun modo se non nelle rare situazioni di dubbio (rimessa, corpo a corpo, prima o dopo l’alt ecc…) nel fioretto e nella sciabola le cose cambiano faccia a seconda della gara e di altre sfaccettature che mi riferiscono, ma personalmente giudico con ampio margine di beneficio del dubbio.
Vediamo il Fioretto.
Praticamente i più frequenti casi di errore arbitrale sono più o meno relativi allo stabilire la differenza se l’attacco con il ferro esista ancora oppure no, unito anche al fatto che se l’avversario cava, mentre cerchi ferro, l’arbitro potrebbe sbagliarsi e dare un attacco con finta e cavazione. Anche io personalmente ho riscontrato che alcuni casi di attacco con il ferro, dove i ferri non si sono per nulla toccati, sono stati cambiati in attacco con finta e cavazione. Andrebbe chiarito una volta per tutte.
Passiamo a un altro caso. Per fortuna le battute effettuate con i vari gradi di lama, che da tali diventano parate dell’avversario non si vedono quasi più, a vantaggio del gesto dello schermitore cioè se lo schermitore batte il ferro immobile dell’avversario è battuta, a prescindere dal grado con il quale compie il gesto. Mi pare una grande conquista. Lo trovo corretto e sono felice che si sia arrivati a una chiarezza in merito.
Tocca ora alla Sciabola, che ha connessioni con l’arbitraggio del fioretto e fa sospirare moltissimo gli sciabolatori, ogni volta che vanno in pedana.
Le stoccate dubbie sono praticamente all’ordine del giorno e l’arbitro è chiamato quotidianamente a dirimere la casistica. Quando è dubbia, estrae il “tempo comune” e si riparte. Nessun commento.
Vediamo gli altri.
Attacco sulla preparazione. Guardando arbitrare, questa è l’idea che mi sono fatto, ma è giusto che gli specialisti del settore intervengano per chiarire. Se gli atleti partono assieme sull’A-voi, la stoccata va al primo dei due che riesce a fare l’affondo, perché in sostanza ha concluso l’attacco per primo e quindi l’altro è in ancora in preparazione. A questo si aggiunge anche la variabile del braccio, per alcuni arbitri se hai fatto l’affondo, ma il braccio non è disteso, l’attacco non è completo, per altri, se il braccio è disteso, e si sta facendo l’affondo, l’attacco è completo o quasi. Urge un chiarimento così da poter insegnare correttamente in sala scherma.
Altro caso la parata e risposta. Non è chiaro quanta debba essere l’intensità della parata. Se si para e quindi il suono fra le lame è intenso allora la parata è valida, se al contrario il suono è scarso allora è un “mal paré” (mi chiedo se esista ancora nel regolamento questa dicitura).
Per la verità ho anche visto dare stoccate a gente che si è presa la linea posta da atleti che nemmeno un muratore l’avrebbero potuti mettere in bolla talmente la linea era perfetta e solo per piccolissimi difetti chessò, della marcia dell’avversario, o di un tentennamento di chi metteva la linea, magari con la testa, veniva assegnata all’altro.
Tipi di attacchi veri o presunti. Uno dei migliori è stato, a detta di chi mi ha riferito lo sfogo, “l’attacco di piede”. L’arbitro alle prime armi siccome vedeva sbattere il piede durante la marcia dell’atleta che attaccava, descriveva il moto di attacco come una serie di attacchi, tutti regolari, pur tenendo il braccio immobile, senza fare né finte né mosse di alcun tipo. Di cosa stiamo parlando? Cioè sbattere il piede corrisponde a un attacco? Cioè se uno avanza verso di me e io sbatto il piede allora è attacco comune? Qui più che chiarimenti servono iniezioni di logica.
Per concludere vi racconto la fantasiosa ricostruzione di un arbitro il quale pur di non dare interruzione di attacco a un atleta che faceva passo avanti e con il piede posteriore indietreggiava per riprendere l’attacco subito dopo, ricostruiva l’azione dicendo che nella sciabola non conta il movimento di piedi se è continuativo, pertanto quel “vizietto” era del tutto trascurabile. (di questo arbitro non solo mi è stato dato nome, cognome, club di appartenenza e gara in cui ha operato la sua prestazione, ma anche un filmato in cui si vede l’azione da me descritta e un audio in cui si riconosce la sua voce mentre ricostruisce quanto vi ho detto).
Per certi versi mi preme dire che quest’ultimo è certamente un caso isolato, in quanto non mi pare sia la regola e voglio credere che non esistano arbitri così fantasiosi, benché una certa quantità di sfoghi in merito io li riceva abbastanza di frequente e tutti di matrice “inspiegabile”.
Effetti collaterali. Se un arbitro di sciabola si trova ad arbitrare il fioretto, che succede? Vediamo un paio di casi.
Il primo. All’A-Voi, lo schermitore di destra saltella sul posto, il fiorettista di sinistra percorre un fulmineo attacco di non meno di quattro metri e toccano assieme senza che le armi nemmeo si sfiorino. L’arbitro tutto soddisfatto dà un bell’attacco da destra. Al “perché questo?”, la risposta è stata: “si è mosso prima”.
Il secondo. Va premesso che si incominciano a vedere gli attacchi sulla preparazione, così dati: spesso un fiorettista parte verso l’avversario con la sua progressione, l’avversario tira un bell’affondo e toccano assieme, senza che il primo che stava attaccando abbia fatto l’affondo; in questo caso magicamente viene dato l’attacco sulla preparazione.
Di questo come per gli altri è necessario che si chiarisca per evitare che in sala scherma si insegni una cosa e poi in gara se ne veda un’altra.
Sono però contento che arbitri e tecnici comincino a dialogare per non snaturare questo sport, tenendo conto che fioretto e sciabola hanno medesimo regolamento.
Mi preme concludere dicendo che la classe arbitrale italiana è all’avanguardia, ma, sempre a detta delle solite voci, che mi tocca selezionare per forza di cose, ve ne sono alcuni che sono prezzolati, che si vendono per piatti di lenticchie, e certe volte anche meno, cosa che dal celebre Byron Moreno  a oggi si ripete con una certa costanza, ma che io personalmente ancora stento a credere. Non posso far altro che incoraggiare gli onesti e desistere gli altri, sperando che la Federazione sappia regolare il movimento in maniera adeguata.
La nostra Federazione infatti, dovrà prima o poi decidere cosa fare di una figura che per forze di cose è sempre più proiettata verso il professionismo. E’ indubbio che in un mondo piccolo come quello della scherma le reclute che dovranno riempire i ranghi arbitrali debbano essere prese fra gli atleti, ma il fatto che molti arbitri siano anche atleti in attività ad alcuni, se non a molti, fa storcere il naso. È un settore che andrà regolamentato con estrema serietà e chiarezza.
Fabrizio Orsini

61 commenti:

  1. Gentile sig. Orsini, solo per fare un esempio, la finale siciliana Gpg di sciabola maschile ragazzi/allievi che vedeva in pedana il confronto di due atleti appartenenti a società notoriamente antagoniste è stata magistralmente condotta dall'arbitro Bucca senza neppure un errore interpretativo degli assalti. È pur vero, però, che alle sue spalle erano puntate almeno 5 telecamere in mano ad altrettanti cameraman improvvisati, intenti a riprendere, chissà per quale arcano motivo, gli assalti da tutte le prospettive. Prima dell'inizio della gara qualcuno dei cameraman ha persino avvertito Bucca che non doveva preoccuparsi di eventuali dubbi arbitrali perché le telecamere approntate per l'occasione gli davano possibilità di rivedere ciascun assalto alla moviola. Sarà stata forse questa circostanza occasionale a portare ai massimi livelli l'attenzione dell'arbitro e a far si che la gara si concludesse senza alcuna rimostranza da parte di vinti e vincitori sulle modalità dell'arbitraggio?
    Meditate gente meditate.

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    1. Gentile Sig. Anonimo del 12 maggio 2018, ore 11:13, ho già rivolto ad altri commentatori la richiesta di evitare le chiusure con frasi, motti o modi di dire che appartengono a me; ciò, non perché io ne posseggo i "diritti d'autore", ma solo e soltanto per evitare che chi legge possa essere tratto in errore e/o in confusione e ricondursi a me, immaginando così che anche io sono aduso a nascondermi dietro l'anonimato, cosa che - come tutti sanno - non mi appartiene.
      Per cui, La prego per il futuro, se proprio non ha la forza, il coraggio o anche solo la voglia di firmarsi ed essere riconosciuto, di astenersi dall'uso di espressioni che possano generare confusione.

      RingraziandoLa per l'attenzione e nella certezza della Sua comprensione, mi è gradito porgerLe cordiali saluti.

      Gaspare Fardella

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    2. Ok, mi scusi; i prossimi commenti li chioserò con la frase: “Birra, e sai cosa bevi! Meditate gente, meditate!” così i lettori del blog non si confonderanno più.

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    3. Basta soltanto che lei si firmi, così sapranno chi è che scrive.

      Gaspare Fardella

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    4. Già, ma io ho sono tesserato mentre lei no!

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    5. Allora, mi perdoni, ma questa è una rimostranza che va rivolta ad altri, non certamente a me!

      Mediti, anonimo, mediti,

      Gaspare Fardella

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    6. Caro Cuccu nessuna scusa. Purtroppo se con la scherma ci si lavora o si hanno atleti che 'toccano', con questa Federazione, non si ha diritto di parola. Veda cosa succede in Sicilia, in Campania, nel Lazio, in Emilia, Lombardia. Pensi solo che nella spada manca una intera generazione tra Fighera, Garozzo e Di Veroli. Bruciata perchè l'ambiente contesta il Ct e quindi se parli tu o il tuo maestro, libro nero.
      In attesa dei figli...

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    7. La ringrazio per la risposta, che trovo uno insieme di spunti molto interessanti. Merita, e glielo dico consincerità e amicizia, una risposta personale ed approfondita che non quella assolutamente superificiale che le ho dato prima. quando si parla di "lavorare con la scherma" bisognerebbe prima mettersi d'accordo nel dare tutti lo stesso significato. Io con la scherma ci pago le bollette, ci faccio la spesa e pago l'assicurazione della macchina. Intendo ovviamento con quanto guadagno, perchè è il mio lavoro, nella vita non faccio altro. E nemmeno potrei visto che la mia (piccola) società e la mia attività extra occupano tutta la mia giornata, e spesso anche tutta la settimana. Per cui quando mi dicono, o come in questo caso mi scrivono, che esprimere una opinione diversa, oppure fare proposte per migliorare la nostra attività sia pericoloso per chi di scherma ci vive, non capisco esattamente a cosa si riferisca. Il resto è una sua opinione, degna di ogni rispetto come ogni pensiero espresso in modo educato come il suo, che posso condividere o meno, ma non è il punto della questione. mi piacerebbe argomentarle perchè reputo la sua una scusa ridicola, termine forte che avrebbe necessità di essere contestualizzato, ma dovremmo andare oltre a questa conoscenza tra sconosciuti e magari provare a parlarne di persona. Le garantisco ogni riservatezza, è solo il piacere di scambiare due parole con chi ha scritto il suo pensiero in modo chiaro.

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  2. Gentile schermitore,
    Mi sta dicendo che per alcuni la prova schiacciante del video, li costringerebbe a comportarsi bene? Non conosco l'arbitro Bucca, ma se fosse così come dice lei, ogni atleta dovrà munirsi di cameraman per ottenere quello che dovrebbe essere un diritto garantito? Mi pare un po' eccessivo, tuttavia se nel suo caso risultasse costretto, forse è l'unico rimedio.
    Ma confido in un motu proprio degli arbitri verso una deontologia più pratica, e meno teorica.

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  3. Gentile dr. Orsini, ho letto il suo interessante excursus e ho apprezzato la disamina tecnica che riguarda l’arbitraggio del fioretto e della sciabola.
    Preferisco, forse uscendo fuori tema, parlare della politica sportiva che sottintende l’arbitraggio e che, indirettamente, è a monte dei problemi tecnici da lei menzionati.
    Il settore arbitrale della scherma è completamente asservito alla federazione italiana scherma. Checché ne dicano il Presidente o il Segretario Federale non esiste, né può esistere nell’attuale sistema, un’autonomia ed una terzietà che garantirebbero, tra l’altro, una formazione arbitrale all’altezza. I mezzi economici sono della federazione e i membri della commissione arbitrale sono di nomina federale, quindi politica.
    Da qui derivano molte abnormità. La maggior parte degli arbitri, molti dei quali di lunga carriera, fanno i maestri nelle sale di scherma (anche loro devono arrotondare, hanno bisogno di sbarcare il lunario), alcuni arbitri fanno a tempo perso i tiratori. Membri della commissione arbitrale che, invece di tutelare l’operato e l’autonomia decisionale degli arbitri, intervengono pesantemente sul loro operato tradendo la loro missione e così via. E’ facile parlare, allora, di un conflitto d’interessi che mina alla base il sistema.
    A lei, che è acuto osservatore e critico, chiedo perché ci si ostini a sostenere questa commistione che, in uno sport e in discipline dove la soggettività è un fattore essenziale, rende tutto estremamente aleatorio.

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    1. Gentile Sig. Anonimo del 12 maggio 2018, ore 18:46,
      devo riconoscere che Lei ha colto nel segno, perché - a mio avviso - il vero senso ed il significato dell'articolo del dr. Orsini è: l' INCOMPATIBILITA' ed il CONFLITTO DI INTERESSI nel mondo arbitrale schermistico.

      Infatti, al di là della bravura tecnica della figura dell'arbitro, che è data dalla "summa" di tanti fattori, che vanno dalla competenza all'attenzione, dalla conoscenza del regolamento di scherma e del trattato di scherma (che sono due cose diverse) all'analisi e interpretazione della frase d'arma, dalla formazione del singolo arbitro alla sua crescita ed esperienza, dalla sua sensibilità alla sua serietà fino a giungere all'onestà, il vero problema irrisolto è quello della assoluta indipendenza ed autonomia dell'intera categoria arbitrale con gli ambienti federali di vertice e non solo.

      In poche parole, l'arbitro di scherma, come negli altri sport, non dovrebbe non avere legami di sorta o vincoli (leggi: tesseramento) con società, tecnici, atleti e quadri federali.

      Se ci fosse un GSA davvero autonomo, con propri rappresentanti liberamente eletti tra i rispettivi componenti di categoria, e totalmente indipendente, sia finanziariamente che economicamente, dalla FIS, non ci sarebbe questo perdurante "conflitto di interessi" che Lei ha magistralmente descritto, ed il singolo arbitro non si troverebbe in questa strana, inconcepibile ed anacronistica situazione di "incompatibilità compatibile", che conviene solo a pochi.

      Da molti anni sento parlare di questa idea di distacco, ma davvero pochi sono gli illuminati che la auspicano e che tentano di realizzarla.

      Vi siete mai chiesti perché esiste questa difficoltà che ne impedisce l'attuazione? Forse, perché a qualcuno non conviene? Forse, perché questo qualcuno perderebbe fette di potere o sfere di competenza?

      Ah, saperlo!

      Cordialmente.
      Gaspare Fardella

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    2. Errata Corrige
      Scusate, al terzo capoverso c'è un "non" di troppo, che va ovviamente tolto.
      GF

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    3. Vede, la scherma, checché se ne dica, proprio in questi anni sta facendo un salto di qualità numerico e anche tecnico, sua fra gli atleti che fra gli arbitri. I numeri però sono ancora bassi per poter garantire una classe arbitrale indipendente sia professionalmente che economicamente. Da un lato siamo costretti a tenerceli così, dall'altro li vorremmo indipendenti. Qualcuno suppone che vi siano interessi, altri reputano la cosa solo casuale. Personalmente non posso escludere che qualcuno non sia in malafede, chi sia non so dirle, e poco mi interessa. Vero è che vi sono molti arbitri in gamba e onesti, che indico come tali ai miei atleti durante le gare.
      Che dire di più se non rilanciare una esortazione a mostrarli pubblicamente con prove inconfutabili?
      In maniera del tutto serena mi piacerebbe che si assegnassero premi anche agli arbitri, dati dagli atleti durante ogni gara, in forma anonima, sulla base della gentilezza, collaborazione, garbo e preparazione tecnica. Che sappiano distinguere un traversone da una parata (il primo genera stoccata, la seconda no) e che un semplice sbattere di piede non sia attacco.
      Dico questo con spirito di collaborazione e nulla più.

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    4. Egr. dr. Orsini,
      condivido la sua disamina, sia sulla qualità tecnica della categoria (il livello medio è buono), sia soprattutto sulla sua dimensione numerica ("numeri troppo bassi"), ma insisto nel dire che il GSA dovrebbe essere svincolato gerarchicamente dalla FIS ed avere dei propri organi direttivi e disciplinari.

      Buona domenica.
      Gaspare Fardella

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  4. Ma delle due società antagoniste una non è quella dei Bucca's family?

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    1. il M° Antero più che "Bucca's Family" mi sembra abbia detto "Quattro amici al bar"

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  5. Scusate se allarghiamo un po’ il tema del dibattito. Ma secondo voi non sarebbe opportuno dotare di moviolone audio anche il giudice sportivo?
    Prendete ad esempio l’ultima sentenza in cui Lo Schiavo pone a sostegno della sua decisione ciò che lui stesso afferma essergli stato riferito per telefono da un direttore di torneo e da una maestro di nome Giurdanella. Nella realtà, però, cosa i due abbiano riferito al giudice mai nessuno potrà saperlo perché non vi è alcuna registrazione di quelle telefonate che, al contrario, in un processo democratico avrebbero dovuto essere messe a disposizione della difesa per eventuali controdeduzioni. Ma questo in FIS non è ammesso.
    Orbene, tale modalità di acquisizione e gestione delle prove, che il giudice Lo Schiavo ritiene sufficiente per fondare la sua sentenza di condanna, ove trasposta in un processo penale dello Stato sarebbe inamissibile e assolutamente paradossale. Ma alla FIS conviene far finta di non capire. Insomma, loro se la suonano e loro se la cantano.Finché dura.......

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    1. Parole Sante e in questo clima di terrore e di 'giustizia'(?) loro fanno quello che vogliono in ogni settore. E tutto tace, per paura di...

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  6. ATTENZIONE: come dice Orsini l'arbitraggio nella spada è facile, quindi non possiamo dare colpa agli arbitri. Ma la sconfitta a Parigi della nostra Nazionale vicecampione olimpica, dai Paesi Bassi, al 36esimo posto nel Ranking FIE, è colpa del CT? Io la risposta la affido ad un ragionamento. Gli atleti sono gli stessi di Rio 2016, il Ct contestato da loro non è cambiato, forse loro sono scoppiati con questo Ct?
    Forse aver cambiato Staff tecnico ogni anno prendendo maestri dall'U20, già non si sapeva cosa ci facessero lì, mettendoli nell'Assoluta perchè come caratteristica principale hanno l'accondiscendenza ad ogni parola del Ct?
    E la FIS guarda, osserva e prepara la vendetta, sui poveri atleti ovviamente, perchè il Ct come in ogni dittatura, non sbaglia mai.

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  7. Squadre B: Malagò, aggiustamenti in corsa.

    Non so perchè ma questa frase "aggiustamenti in corsa" mi richiama alla mente la storia dello statuto refusato e delle elezioni presidenziali del 2016.
    Sarà forse un Déjà vu?
    A saperlo....
    “Birra, e sai cosa bevi! Meditate gente, meditate!”

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  8. Quanta ignoranza sull’argomento...eh si...più che meditare, sorrido per certi post.

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  9. Mio caro, non sarebbe meglio controbattere punto su punto, invece di soffermarsi alla semplice affermazione " quanta ignoranza sull'argomento"?

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    1. Scherza????è molto più divertente così !!!

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  10. Gentile Rinaldi non consideri questo sfogo come una questione di campanilismo.
    Dalle notizie comunicate sul sito della Federazione risulta che in questi giorni il nostro Presidente sia andato a Palermo per sondare il terreno al fine di concedere a questa città l’organizzazione dei campionati assoluti paraolimpici del 2019.
    http://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/29270-palermo-si-candida-ad-ospitare-i-campionati-italiani-assoluti-e-paralimpici-2019-siamo-pronti-a-far-tornare-la-grande-scherma-in-questa-citta.html
    Lo slogan proposto per l’occasione è stato questo: PALERMO SI CANDIDA AD OSPITARE I CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI E PARALIMPICI 2019. "SIAMO PRONTI A FAR TORNARE LA GRANDE SCHERMA IN QUESTA CITTA'" .
    A leggere l’articolo sembra che parecchio entusiasmo agiti 1’amministrazione comunale palermitana nella prospettiva dell’evento;"Palermo ha bisogno della scherma e noi siamo pronti a fare la nostra parte - avrebbe detto il Vicesindaco della città palermitana.
    Ciò nonostante, secondo il comunicato federale, sembra che attorno al tavolo di confronto, per vagliare la possibilità dell’organizzazione dell’evento schermistico, la pubblica amministrazione locale abbia presenziato in persona di da tale Marco Mancini e di tale Angela Antinoro.
    A prescindere dalla presenza del vicesindaco di Palermo, organo politico, abbiamo cercato su internet quali fossero le professionalità maturate sul campo dell’organizzazione di eventi sportivi di così grande respiro dai due soggetti sopra citati.
    Ben poco risulta dalla rete: Marco Mancini pare che sia un impiegato part time del comune di Palermo del settore turistico mentre Angela Antinoro un dirigente della ragioneria dell’assessorato regionale, politiche sociali e lavoro.
    Ci domandiamo come mai nessun esponente pubblico appartenente al peculiare settore sportivo, come ad esempio il dirigente dell’Ufficio Sport ed impianti sportivi del Comune di Palermo, fosse presente a quell’incontro e non vi fosse presente neppure un rappresentante del CONI o, al contrario, se presenti, di loro non sia stato fatto alcun accenno.
    Cosa strana, inoltre , è che il sito ufficiale del Comune di Palermo ha pubblicizzato l’evento nel seguente modo:
    http://sport.comune.palermo.it/noticext.php?id=1135705004&sel=1
    “PALAORETO: MANIFESTAZIONE DI CHIUSURA "FENCING FOR CHANGE" - SCHERMA - CM ESERCITO SICILIA
    12-MAG-18Lunedì 14 Maggio 2018 dalle ore 09:00 alle ore 13:00, presso il Palaoreto di Via Santa Maria di Gesù 11, si svolgerà la manifestazione di chiusura del progetto "Fencing for Change" specialità scherma 2^ fase, destinato a studenti residenti in aree a rischio di otto Istituti Scolastici, organizzata dal Comando Militare Esercito Sicilia.”
    Come noterà, sig. Rinaldi, non vi è alcun accenno alla previsione di un “tavolo” in cui si sarebbe discussa la fattibilità dell’organizzazione dei campionati assoluti paraolimpici nella città di Palermo tra il presidente Scarso e i rappresentanti del'amministrazione locale. Sicché è tanto più strana la diversa notizia che è stata diffusa dalla Federazione: " Si è svolto infatti questo lunedì pomeriggio nei locali del Circolo Ufficiali del Comando Regione Militare Sicilia a Palermo, l'incontro tra il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ed i soggetti che a vario titolo hanno avanzato la candidatura del capoluogo siciliano ad ospitare la rassegna tricolore 2019.”
    Ma chi sarebbero questi soggetti la FIS non lo racconta e su di essi sembra incombere il più assoluto riserbo!

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    1. Amici non ci cascate. Lo stratega, non dimenticate che trattasi di un ottimo maestro di scherma, presidente della Federazione ha così creato due presupposti politici. Riportare la scherma a Palermo minimizzando il movimento già esistente che ha come leader gli stessi candidati suoi avversari e colo i quali lo hanno denunciato per Statuto ed altro.
      Di contro se questo non dovesse succedere, cioè niente Assoluti e quindi come dice il Comunica, conseguentemente, niente scherma a Palermo. La colpa sarebbe di "chi la scherma a Palermo la fa e in modo polemico o altro" si direbbe che "non ci sono le condizioni politiche e culturali per farlo". Da buon schermitore il presidente mette a segno il colpo qualsiasi sia l'esito. Del tipo, stoccata valida la sua o cartellino rosso all'avversario? in entrambi i casi il colpo a lui.

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  11. Per il tavolo, probabilmente avranno utilizzato uno di quelli che possono essere facilmente trasportati, da campeggio intendo dire. Per i soggetti a cui fa riferimento, saranno certamente persone sulle quali il Presidente avrà fatto diverse valutazioni e delle quali avrà una infinita fiducia e non potrebbe essere altrimenti visto i vari anelli che li tengono uniti, formando una eccellente catena.

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  12. Sicilia for change

    Aaahhaahhhaaaahhhhhh

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  13. Ma questi Mancini e Antinori sono per caso parenti di un atleta del M° Ingargiola?

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  14. Sabato scorso si è svolta a Roma la CONSULTA DEI COMITATI REGIONALI FEDERSCHERMA che, secondo quanto riferito dalla FIS, avrebbe registrato l'incontro tra il vertice dell'organismo, il consigliere federale De Bartolomeo e i Presidenti dei Comitati regionali. Nella foto collettiva dei partecipanti a tale seduta risalta però l’assenza del Presidente del CR Sicilia, Sebastiano Manzoni e guardando le facce dei soggetti ritratti nella foto non rinveniamo alcun volto siculo familiare, quale, ad esempio, quello di qualche altro componente del CR Sicilia che avrebbe dovuto intervenire come supplente del sig. Manzoni. Allora ci domandiamo quali possono essere i motivi di tale eclatante assenza proprio da parte della Sicilia tanto cara al Presidente Scarso?

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  15. Ovviamente come è stato ampiamente scritto nel blog, tutto tace dal Giudice Unico in merito al cartellino nero dato alla gara Nazionale a Squadre U20 di 15 giorni fa. Non voglio credere che sia perchè la società è quella dove come vicepresidente c'è un Consigliere Federale. Sappiamo che alla pari di Abbagnale presidente della Fercanottaggio (denunciò la mancata presentazione del figlio al controllo antidoping con la conseguente squalifica a 1settimana dalle olimpiadi di Rio), gli esponenti della politica federale e del Consiglio, sono i primi a pretendere decisioni esemplari per loro parenti, amici e affiliati.
    Non pensiamo neppure che il Giudice sia in ferie, considerando che ha espresso già un provvedimento per una gara in Sicilia nello stesso weekend, ma diversi interlocutori.
    Seneca

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    1. Ironico notare che la sentenza numero 7 del Giudice Unico è, appunto, l'unica degli ultimi mesi a riportare la ricostruzione dei fatti. Il solerte Giudice, nelle precedenti decisioni parla solo di cartellino nero e che ...sentite le parti si assegna una giornata di squalifica...
      Mentre nel caso della decisione numero 7, entra nello specifico riportando le parole usate e i fatti. Un plauso ci piacerebbe che questo avvenisse per tutte le sentenze al fine di far conoscere a tutti cosa succede e anche essere da esempio, le sue decisioni. Magari anche il perchè alcune tardano ad arrivare.

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  16. Scusi Rinaldi, ma di questo tavolo apparecchiato a Palermo per l'assegnazione degli assoluti paralimpici non c'è traccia neppure sul sito del comitato siciliano né su Facebook regionale. Ma che strano! Un evento così importante per Palermo e il comitato sicilia non ne parla?

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    1. Al momento in sicilia hanno problemi più importanti poichè si dice che devono ancora fare i conti con i conti.

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  17. Anonimo del 15 maggio 2018 12:23 ma chi sarebbero gli amici a cui ti rivolgi e in quale trappola non dovrebbero cascare? Il tuo pensiero è molto poco chiaro. Quanto poi al tuo giudizio circa l'abilità del presidente di metter a segno ogni colpo che dà, a leggere questo blog sembra che sarebbe più opportuno parlare di reiterato tentativo di suicidio politico federale.

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  18. Marco Montemagno Mancini e Angela Antinoro sono genitori di Marcello Montemagno Mancini atleta di Accademia Scherma Palermo in cui il m° ingargiola svolge la sua attività. Vuoi sapere di più?

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    1. Ci scusi ma visto che Lei sembra così informato ci sa dire se per caso sono in qualche modo parenti della dottoressa Maria Antinoro che leggo sul sito della regione sicilia essere il Dirigente competente in materia di sport e contributi?

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    2. Sono molto parenti, moltissimo^^^

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  19. Sig. Rinaldi ho letto il post ed anche alcuni commenti che, come spesso avviene, nulla hanno a che vedere con l’argomento trattato. Tuttavia alcuni dei commenti in parola mi sono apparsi abbastanza stimolanti ed è per questo che intendo coinvolgerla in un elementare attività di valutazione.

    1. I dati riportati sull’Agenda del Presidente registrano, per il giorno 14 maggio, la previsione di un incontro nella città Palermo:
    Lunedi 14 maggio - A Palermo per evento conclusione 2° fase progetto "Fencing for Change"

    2. L’esito dell’evento "Fencing for Change" tenutosi a Palermo il 14 maggio presso il PalaOreto è stato reso noto dalla FIS con il seguente comunicato: http://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/29269-si-e-conclusa-a-palermo-la-seconda-fase-del-progetto-fencing-for-change-la-passione-per-la-scherma-ha-coinvolto-i-giovani-studenti-palermitani-2.html

    3. Sull’Agenda del presidente NON risulta annotata la previsione di incontro con le istituzioni palermitane anche in merito alla possibile designazione di tale città per lo svolgimento dei campionati nazionali assoluti paraolimpici 2019.

    4. Sul proprio sito internet la FIS ha però dato comunicazione POSTUMA di un secondo incontro tenutosi con le istituzioni locali - http://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/29270-palermo-si-candida-ad-ospitare-i-campionati-italiani-assoluti-e-paralimpici-2019-siamo-pronti-a-far-tornare-la-grande-scherma-in-questa-citta.html - nel pomeriggio dello stesso giorno -14 maggio- presso il circolo ufficiali del Comando Regione Militare Sicilia a Palermo, dove sarebbe stato aperto “un tavolo di confronto” tra il Presidente FIS e non meglio definiti soggetti che a vario titolo avrebbero avanzato la candidatura del capoluogo siciliano per ospitare la rassegna tricolore 2019.

    5. Tale incontro, di peculiare oggetto, sembra però essere stato SOTTACIUTO dalla FIS non risultando che la federazione si sia mai preoccupata di informare preventivamente tutte le società affiliate circa la possibilità di presentare candidature cittadine per l’assegnazione della gara paraolimpica e per la costituzione di un COL. Né tantomeno notizia ne hanno avuto le società siciliane, sebbene ancor più interessate da quell’evento localizzato sul loro territorio.

    5 Sicché l’eventuale designazione di Palermo per lo svolgimento dei campionati nazionali assoluti paraolimpici 2019 dovrà ritenersi frutto, ancora una volta, di un scelta valutata ed imposta unicamente dall’alto seppure dissimulata dalla diversa prospettiva secondo cui (casualmente?) alcuni soggetti a vario titolo avrebbero offerto la candidatura del capoluogo siciliano (candidaura senza competizione) per ospitare la rassegna tricolore 2019.
    PREFETTO DEL IV PILASTRO


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    1. Ma ancora non avete capito che Scarso fa il c**** che gli pare, senza informare niente e nessuno???

      SVEGLIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

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  20. http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2018/05/12/news/ecco_come_malago_vuole_bloccare_l_elezione_di_abete-196187840/

    Chissà perchè nel novembre 2016 non gli sarà venuto in mente di bloccare la rielezione di Scarso visto che per statuto - quello non refusato - avrebbe dovuto ritenerlo incandidabile.

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    1. Troppo forte questa!
      Secondo il giornalista, Fabbricini dovrebbe indire elezioni entro 60 giorni ma non lo farà perchè a Palazzo H stanno studiando come bloccare tutto; Malagò si starebbe consultando non solo con il suo scatenatissimo ufficio legale ma anche con esperti di diritto amministrativo.
      Ma dove è finito quel Giovannino che non sapeva mai nulla e che non si intrometteva mai nelle vicende delle federazioni?

      aaahhahhhahhahhahhhahhaahhhaMALAGO&FABBRICINItogether forever

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  21. Egregio signor Rinaldi domani inizia il Gpg 2018 ma io non consentirò a mia figlia di andare in Qatar anche se dovesse uscirne campionessa https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-annuale-2017-2018/medio-oriente-africa-del-nord/qatar/

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    1. Signore/a la vogliamo rassicurare guardi cosà ci sta scritto sul Qatar sul sito Viaggiare Sicuri
      "le tensioni e i recenti episodi di violenza in Medio Oriente non consentono di escludere il rischio di possibili atti terroristici, anche indiscriminati, per loro natura imprevedibili e che possono riguardare anche luoghi frequentati da turisti (alberghi, ristoranti e siti di interesse turistico) o mezzi di trasporto". E poi ci sta anche scritto che per le donne italiane in gravidanza che si recano in Qatar, anche se accompagnate dal coniuge o dal padre del nascituro, è consigliato di contattare immediatamente l’Ambasciata nel caso in cui necessitino di controlli sanitari imprevisti perché la normativa locale impone alle strutture sanitarie di quel paese l’obbligo di segnalare alla polizia quando donne straniere in stato interessante si presentano in ospedale per cure mediche, con la possibilità che vengano trasferite in una stazione di polizia e sottoposte a lunghe ore di interrogatorio.
      http://www.viaggiaresicuri.it/paesi/dettaglio/qatar.html?no_cache=1

      No Alpitour?Ahiahiahihahihaihiiiiiiii -

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    2. ma perchè sta fis predilige sempre sti paesi troppo esotici?

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  22. Caro Ezio non demordere perchè il sussulto della autentica passione sportiva che sei riuscito a produrre con il tuo blog continuerà a sostenere nella storia del nostro movimento i valori della speranza e della resistenza.

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  23. Egr. dr. Orsini,
    il 6 giugno la campionessa Arianna Errigo compirà 30 anni e alle Olimpiadi di Tokio ne avrà 32.

    Secondo lei fa bene la Fis a impegnare questa splendida fiorettista nella Coppa del Mondo di sciabola? Dall'inizio dell'anno non ha mai superato i 64.


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    1. Alla Errigo è concesso essere biarma, ai fratelli Di Veroli no.
      Complimenti FederZumba!

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    2. Gentile amico,
      Per fortuna mia e della Errigo non sono il CT della nazionale di sciabola, alla domanda quindi preferirei non rispondere. Però se la Errigo, a livello nazionale è più brava di altre sciabolatrici, credo che il posto sia ampiamente meritato.

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    3. Ma i fratelli Di Veroli fanno spada e il Ct lo sappiamo, ha un figlio coetano del Di Veroli che ha "scelto" fioretto? Poi le nazionali giovanili, non avendo livelli tecnici definiti, è utile anche per equilibri politici e se ci mettiamo a fare due armi vincendo anche...

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    4. Cosa intende "non avendo livelli tecnici definiti"?

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    5. La Errigo in Cina ha perso al primo march nei 64. Anche nel fioretto non trova soddisfazione. Gestita male dalla FIS?

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  24. Salve ci siamo, il giudice ha emesso la sentenza e questa apre a molte riflessioni, non prima di complimentarci con il Giudice che, finalmente, ci propone una attenta disamina dei fatti e delle norme applicate.
    Andiamo per ordine: si precisa che il referto arbitrale sarebbe arrivato solo il 10 maggio, quindi la posta dalla Sicilia arriva in poche ore e dalle Marche ci mette 5 giorni. Ma non sarebbe l’unica ammenda che il Giudice farebbe, in modo indiretto, alla Direzione di Torneo. Infatti, si dice che la stessa e l’arbitro non avrebbero controllato la presenza di un ‘non tecnico’ a fondo pedana e quindi nel ‘campo gara’.
    Nella memoria difensiva però escono delle considerazioni che per un dirigente di società hanno dell’assurdo. Lo stesso direbbe di essere stato provocato, ricordiamoci gara U20 e lo stesso è un adulto dirigente di società, magari le provocazioni dovrebbe saperle gestire, se di tali si tratta. Inoltre, non dovrebbe essere sanzionato poiché non doveva essere lì: quindi se io faccio una rapina in banca dopo la chiusura nessuno mi deve arrestare perché non sarei dovuto essere in banca a quell’ora. Si accuserebbe anche l’arbitro di non aver sanzionato l’avversario del figlio, quindi era lì come padre o come dirigente?, reo di aver avuto una condotta violenta. Quindi se non ci pensa l’arbitro, giusto farsi giustizia da soli, sembrerebbe la considerazione finale. Nella stessa memoria si preciserebbe che lo stesso era lì come ‘capo delegazione’ figura prevista a livello diplomatico per le competizioni internazionali. Figura che in ogni caso rappresenta il mediatore politico istituzionale che sana eventuali controversie, non le crea.
    Il Giudice pur rigettando tutto e affermando che lo stesso non è tesserato come Atleta o Tecnico, gli commina solo una multa senza tener conto di due cose fondamentali: la prima che un Dirigente dovrebbe essere da esempio sportivo e umano e quindi la condotta, riconosciuta dalla sentenza come scorretta, sarebbe aggravata dal ruolo ricoperto dallo stesso. Inoltre, manca la responsabilità oggettiva della Società e quindi la citazione nella sentenza anche della stessa.
    Ovviamente il fatto che lo stesso sia dirigente nella società con il Consigliere Federale, non ha indotto a riflessioni diverse e quindi ci chiediamo solo se l’inibizione e la sospensione di un Dirigente di Società e la relativa responsabilità anche del presidente della stessa Società, non sarebbero state opportune considerando anche l’atteggiamento ed i termini usati dallo stesso e riportati in sentenza.

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    1. All'ultima domanda risponderei SI, la Fis, ma anche la sua Società dovrebbe dargli una punizione esemplare. Ma la politica è politica!

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    2. Sarà difficile che la sua Società prenda provvedimenti se leggiamo i Post del dopo gara e della Maestra della Società. In nessuno dei quali si condanna la condotta del loro dirigente.

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    3. Alla luce di un dirigente a fondo pendana, non squalificabile e senza responsabilità di altri, ma la FIS rivedrà a decisione di Accreditare a Riccione chiunque basta sia maggiorenne? Come da Comunicato FIS ufficiale.

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    4. Signor Rinaldi nei post della Maestra della Società del Dirigente condannato, leggerà il commento della mamma dell'atleta aggredito. Tutto mi sembra tranne che lo stesso si sia 'redento' o scusato. Lo si evince anche dalla sentenza del Giudice Unico. Quindi forse la pensa doveva essere più grave? Spesso il Giudice scrive nelle sentenze che la giornata di squalifica e una pena commisurata, valutando che lo stesso si è scusato e pentito del comportamento. Visto che dalla sentenza e dalla memoria difensiva, tutto c'è tranne che il pentimento.
      Non ritiene il Giudice che se il pentimento è un merito per non aggravare la pena, la recidività sia invece motivo di aggravio?

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  25. Un blog di avvocati :-)))

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    1. Direi di menti sane dai valori sociali e culturali che lo sport dovrebbe dare, ma che ad alcuni ..dirigenti, evidentemente, mancano.

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    2. E già, certi professionisti legali sono uno problemuccio per la FIS e il presidentissimo lo sa molto bene.

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