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03 giugno 2018

F.I.S. - A.I.M.S. - A.N.S.: quarto capitolo

ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA
ENTE MORALE FONDATO IN NAPOLI 1861 -ASD

Premessa: questa puntata contiene, accanto ad un breve (ma necessario) riepilogo della vicenda relativa alla incresciosa contrapposizione tra Accademia Nazionale di Scherma e Federazione Italiana di Scherma, alcune “novità” degne di nota che il lettore (e, a maggior ragione, l’aspirante maestro o istruttore) avrà tutto l’interesse a conoscere.
Nel clima di leale collaborazione che, per decenni, ha caratterizzato i rapporti tra FIS e Accademia Nazionale di Scherma, gli esami si sono svolti (in genere a Napoli e qualche volta anche a Norcia) innanzi a commissioni composte da rappresentati dei due Enti. La presidenza della commissione è sempre stata assunta dal presidente dell’Accademia e da un socio da lui delegato e ciò in quanto, come è noto, è l’Accademia Nazionale di Scherma e non la FIS il soggetto legittimato al rilascio del diploma di istruttore e maestro di scherma. Va da sé che l’Accademia ha sempre indicato quali suoi rappresentati persone tecnicamente competenti, vale a dire (per la gran parte) maestri o anche (ma in numero molto minore) dilettanti di provata esperienza. In ogni caso, la collegialità della deliberazione ha sempre garantito la obiettività e la “tecnicità” della valutazione.
Per decenni la FIS non ha mai messo in dubbio la legittimazione dell’Accademia, né avrebbe potuto
farlo, in quanto, come più volte chiarito e come si ribadirà di qui a poco, è l’Accademia l’unico ente
autorizzato per legge al rilascio del diploma. 
Tanto ciò è vero che, nel passato, la federazione ha addirittura sostenuto economicamente l’Accademia Nazionale di Scherma proprio per consentirle di svolgere la fondamentale funzione di organizzare gli esami per il conferimento della qualifica professionale. A titolo di mero esempio si può ricordare la delibera n. 40 del giorno 8 marzo 1999 che così recitava: “… preso atto che l’Accademia Nazionale di Napoli è l’unico Ente civile autorizzato da una legge dello Stato al rilascio dei diplomi magistrali, ……delibera l’assegnazione all’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli di un contributo straordinario pari a lire 12.000.000 (dodicimilioni) da imputarsi al Cap. 106050”.
Ora è davvero paradossale che, nel momento in cui la normativa nazionale riceve riconoscimento e  ratifica in sede europea (cfr. le direttive 2005/36/CE e 2013/55/CE, recepite con i decreti legislativi 206/2007 e 15/2016), la FIS abbia deciso, con un provvedimento violativo di norme di legge e del suo stesso statuto (art. 1 comma 12), di “avocare” a sé l’organizzazione e lo svolgimento degli esami e il conseguente rilascio del diploma. Risale infatti proprio al periodo tra il dicembre 2016 e il gennaio 2017 la (singolare) decisione federale che ha portato alla gestione unilaterale degli esami.
La ragione di tale comportamento non è mai stata resa nota e, a distanza di tempo, ancora “il mistero”  resta. Possono formularsi solo ipotesi.
A ben vedere, nel recente passato la FIS ha, per ben due volte, preteso dall’Accademia Nazionale di Scherma la modifica del suo statuto per renderlo “compatibile” – questa la ragione esplicitata - con le
direttive del CONI (quali, di preciso, non è stato mai chiarito). Ora, a prescindere dal fatto che la federazione non può imporre (ma caso mai suggerire) ad un ente del tutto autonomo, avente per altro
personalità giuridica, di modificare lo statuto (a suo tempo e più volte - nelle varie e successive versioni - approvato dall’autorità prefettizia), resta il fatto che l’Accademia, pro bono pacis, ha comunque (e, si ripete, per ben due volte!) accontentato la FIS, introducendo nella sua “carta fondamentale” quelle (minime e alquanto pretestuose) modifiche che le erano state richieste. Dunque i desiderata della FIS sono stati recepiti perché, in effetti (badate bene!), le modifiche furono addirittura concordate con i “plenipotenziari” federali designati dal presidente Scarso; per di più, all’esito del secondo incontro, il presidente della FIS indirizzò una lettera (22 giugno 2016) al presidente dell’Accademia, con la quale si rallegrava e si complimentava per i risultati raggiunti e per il clima positivo che aveva caratterizzato la riunione.
Eppure qualche mese dopo, senza che nessuna novità fosse intervenuta, la FIS, sconfessando di fatto i suoi “ambasciatori”, ha violato l’accordo, ha ignorato il contenuto della lettera “complimentosa” è si è fatta gli esami per conto suo.
Gli “ambasciatori”, per parte loro, sembrano aver incassato il colpo senza fare una piega. Ma, è ovvio, ognuno ha il suo stile, conseguenza della considerazione che ciascuno ha di se stesso.
Non basta: in un delirante (e pretestuoso) crescendo di volontà punitiva, la dirigenza FIS ha deferito alla giustizia sportiva alcuni soci dell’Accademia (tra i quali il nostro Segretario e l’olimpionico Michele Maffei) per il voto espresso nell’assemblea nel corso della quale il nostro Sodalizio aveva deciso di resistere alla spoliazione che la federazione stava perseguendo con determinazione degna di miglior causa. Costoro tuttavia (ben difesi dall’avv.sa Puglisi) sono stati assolti “con formula piena”. Come se non bastasse, il giudice sportivo ha chiarito (ad abundantiam, a nostro modo di vedere) che l’Accademia Nazionale di Scherma non ha alcun rapporto di subordinazione con la FIS.
Naturalmente è stato inevitabile da parte dell’Accademia Nazionale di Scherma adire il TAR, invocando la sospensiva dell’abusiva attività promossa dalla FIS. Il TAR non ha concesso la sospensiva ed ha riservato il giudizio definitivo “al merito”. La causa è fissata per il prossimo autunno. È infatti ovvio che l’Accademia resisterà con ogni mezzo e in tutte le sedi all’atto di usurpazione subìto (se necessario fino al Consiglio di Stato e alla Cassazione) perché ne va della sua principale funzione e della esistenza stessa di un Ente, unico al mondo (e conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo schermistico), che ha ben 157 anni di storia. Come tale dovrebbe, essere valorizzato e non certo svilito dalle istituzioni sportive nazionali (e non ci si riferisce solo alla federazione !).
Per altro (e francamente sembra il colmo), la FIS, non contenta di emettere in house i suoi diplomi, pretende di non riconoscere più il titolo conferito dall’Accademia e non si comprende se intenda fare ciò con valenza ex nunc o ex tunc; in questo secondo caso tutti i maestri di scherma presenti in Italia (compreso il presidente Scarso?) e molti nel mondo sarebbero – secondo la FIS – privi di legittimazione.
Questo per quel che riguarda il versante amministrativo, ma… esiste anche quello penale.
L’articolo 348 del codice penale (esercizio abusivo di una professione) è stato, come è noto, recentemente modificato (legge n. 3/2018) nel senso di una maggiore severità: non solo è prevista la pena congiunta della reclusione e della multa (come prima), ma: a) è imposta la pubblicazione della sentenza, b) è obbligatoria la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato (le attrezzature sportive e gli immobili nei quali l’attività ha avuto luogo) e, ciò che più rileva, c) è estesa la punibilità a chi ha determinato altri a commettere il reato, ovvero ha diretto l’attività di chi nel reato ha concorso.
E non ha forse determinato altri a commettere il reato colui il quale ha conferito un titolo professionale invalido in base al quale il malcapitato potrebbe aprire una sala di scherma, reclutare allievi e “insegnare” tale disciplina sportiva?
Ora non può essere dubbio che, per esercitare la professione di maestro o istruttore di scherma, sia necessaria una abilitazione, conseguente al superamento dell’esame presso il Soggetto che a tanto è - dalla legge - deputato.
La fonte normativa che attribuisce all’Accademia Nazionale di Scherma il titolo per conferire il diploma professionale ha forza di legge: si tratta - come ogni schermitore sa o dovrebbe sapere - di un decreto reale del 1880, più volte prorogato e recepito da successive fonti (in due occasioni previo parere del Consiglio di Stato). Da ultimo, come si diceva, la normativa europea, con le ricordate direttive 2005/36/CE e 2013/55/CE, recepite con i decreti legislativi 206/2007 e 15/2016, ha chiarito che per diventare maestro di scherma ai sensi del decreto legislativo 708/1947 (punto 11 dell’art. 3) “la normativa italiana prevede che il candidato, in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore, superi l’esame abilitativo presso l’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli, al quale è possibile accedere dopo la frequenza con esito positivo di corsi di istruzione e formazione ecc…..[omissis].
Né la norma può essere aggirata dando al titolo una dizione formalmente diversa (ad es. “allenatore”, invece che “maestro” o “istruttore”) perché ciò che conta è la effettività della condotta e non la mera
forma verbale della dizione.
Potrebbero (dovrebbero?) pertanto essere investite le competenti Procure della repubblica cui andrebbero segnalati quei soggetti che, magari in buona fede (finché non avranno letto la presente “puntata”), eserciteranno (e stanno esercitando) abusivamente (perché non regolarmente diplomati) la professione di maestro o istruttore di scherma.
Perché, sia ben chiaro, costoro potrebbero anche essere stati (fino ad ora) in buona fede (in fin dei conti hanno “un pezzo di carta” con l’intestazione FIS), ma chi ha rilasciato tale pseudo-diploma certamente in buona fede non è; e, poiché, come si è sopra chiarito, costui ha in qualche modo determinato altri a commettere il reato (cfr. art 348 comma 3 codice penale), egli potrebbe essere meritevole, secondo il Legislatore, della pena della reclusione da 1 a 5 anni e della multa da 15.000 a 75.000 euro.
E poi – è da chiedersi – chi abbia obbligo e chi abbia interesse a segnalare alla autorità giudiziaria una simile situazione contra legem.
La risposta alla prima domanda è ovvia: il CONI, ente di diritto pubblico, cui compete, tra gli altri, il compito di vigilare sul corretto svolgimento della attività sportiva e delle attività strumentali ad essa.
Altrettanto ovvia è la risposta alla seconda domanda: l’interesse è dell’Accademia Nazionale di Scherma.
Ma, abbandonando per un momento il versante strettamente legale, una domanda di comune buon senso si impone: ne valeva (e ne vale) la pena? Francamente non si afferra la ragione di tale assurdo modo di procedere; sfugge il motivo per il quale si è “buttata a mare” una collaborazione che durava da decenni e che ha sempre dato ottimi risultati, né è chiaro il fondamento di questo impulso distruttivo (ed autodistruttivo) di rapporti istituzionali ed umani che si erano (così pareva) sedimentati nel tempo, appare insomma difficile individuare la logica che ha indotto persone a dire una cosa e poi ad agire in modo completamente opposto agli impegni presi e ai vincoli normativi vigenti.
A meno che non si ipotizzi la presenza di “appetiti” che mal si conciliano con la esistenza di un ente terzo, indipendente e neutro (composto, in gran parte, di persone che “non vivono di scherma”), ente che tuttavia ha il potere di conferire un titolo professionale abilitante all’insegnamento di una disciplina sportiva. In fin dei conti, si tratta di “un brandello di potere” che può far gola a chi ha lo scopo e l’ambizione di amministrare le carriere dei professionisti della scherma. È un potere che può contare e pesare anche in termini di voti.
Si tratta però di una condotta dissennata perché espone la FIS (e di riflesso il CONI) a conseguenze tutt’altro che positive, ad una pubblicità a tinte fosche e, non da ultimo, espone i singoli (quelli che credono o vogliono credere di aver conseguito il titolo di istruttore o di maestro) a subire, come si è premesso, denunzie e - probabilmente – indagini, processi e (forse) condanne.
Il tutto in uno scenario e in un contesto già di per sé turbolento e poco rassicurante, considerata l’esistenza di una non sopita querelle per la registrazione in Prefettura delle modifiche dello statuto FIS, nonché l’esistenza di esposti, denunzie e querele che sembrano fiorire in siti, lontani da Roma, in siti, vale a dire, lontani dal luogo nel quale si esercita - in maniera non mediata (questo è un eufemismo) - il “potere centrale” (altro eufemismo) federale.
Ma ormai il dado è (a quanto pare) tratto.
                                                                                             

 Il Presidente Dott. Pasquale La Ragione

97 commenti:

  1. Adesso è tempo. Manderemo a Giorgetti un approfondito dossier sulla FIS e su Malagò. Ne sarà felice!

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  2. Gentile Presidente Dott. Pasquale La Ragione, ma parla proprio lei di rispetto delle regole?????? Ora comprendo che Lei è il Presidente e per tanto può stare in commissione ma se non sbaglio per esaminare i candidati, cosa che ha fatto per anni, bisogna essere Maestro di scherma e Lei non lo è! Per tanto non parli di regole...........predica bene ma razzola male!!!!!!!

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  3. Ma abuso di quale professione? I Maestri di Scherma non sono dilettanti? A buon intenditor...

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    1. Si, dilettanti come i commissari tecnici o i maestri di staff che credono alla fortuna a "comando". Gli unici dilettanti mi sembrano quelli che governano questa fis. Non riescono a tirare fuori una norma senza refusi e magari anche a rispettarla.

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    2. Nel caso dell'ANS invece proprio la FIS è quella che sta facendo rispettare le regole!

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  4. Caro amico anonimo delle 10.38, intanto beato lei che alle 10.38, appunto, non ha altro da fare che commentare in modo maldestro. Forse avrà trovato il cantiere sotto casa chiuso. Non credo esista una commissione dove un commissario sia interdetto dal valutare il candidato. Se le commissioni a cui lei partecipa fuori dall'ANS funzionano così allora funzionano male. Vuol dire che quella commissione è composta da commissari di serie A e commissari di serie B. Sarebbe come dire che agli esami di maturità un candidato che risponde ad un commissario non possa ricevere domande dal commissario che siede accanto al primo perché di altra materia. I ghetti, mi pare siano stati aboliti nella società civile, forse andrebbero aboliti nelle menti di chi vorrebbe (e per ora ci sta riuscendo) dominare gli esami mascherando le falle di una formazione che negli ultimi tempi, in barba ai numeri o forse proprio per quelli, non sembra più all'altezza. Forse gestire gli esami potrebbe corrispondere alla gestione di un potere politico che si credeva venisse sprecato dalla maggior parte (ma forse qualcuno ne ha beneficiato) dei soci dell'ANS.
    Lei è sicuro che chi ha preteso la sedia nelle commissioni di ieri e di domani sia veramente Maestro di scherma? C'è da fare attenzione perché per essere Maestro di scherma bisogna aver conseguito un diploma di Scuola Secondaria di 2°. Oggi, per essere seduto in qualsiasi commissione (in qualsiasi ambito accademico e non) non si può avere un titolo inferiore a quanto richiesto ai candidati che si stanno per esaminare. Sarebbe come dire che il "cozzaro" (omino dedito alla raccolta e vendita delle cozze che mai ha intrapreso alcuno studio formale, assentandosi fin da fanciullo dalla scuola e che mai ha ultimato neanche le scuole medie) esamini un avvocato, un medico, un perito o un qualsiasi diplomato per un posto da "impiegato di concetto" come recitava il collocamento. Non mi pare siano tutti laureandi (anche su quelli ci vorrebbe un minimo di decenza a scrivere il proprio curriculum) quelli seduti nelle commissioni FIS. Forse di persone come Pasquale La Ragione ne servirebbero di più.

    si informi, si informi

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    1. Gentile anonimo delle ore 15.49, mi permetto, sommessamente, di dissentire sulle sue addottorate affermazioni e precisamente:
      A) Per quanto riguarda la composizione delle commissioni di esami, l'Accademia ha sempre seguito la logica dell'opportunità. Ricordo che negli anni '80 e per diversi anni le commissioni erano formate mediamente da dieci elementi di cui soltanto due Maestri di scherma. Dire che nel tempo questo modo irregolare sia diventato una regola per l'Accademia, significherebbe offendere la sua intelligenza. Per il resto non mi dilungo in quanto l'argomento è stato ben rappresentato dall'anonimo delle ore 05.00.
      B) In riferimento ai Maestri diplomati con titolo di studio inferiore a quello previsto dalla legge, qualcuno ha sbagliato ad ammetterli agli esami (l'Accademia?). Per sanare il tutto, facciamo un elenco di tutti quelli che hanno usurpato il titolo e si provveda senza indugio a depennarli dagli elenchi ufficiali. Una volta che ci troviamo a togliere il "marciume" togliamo dagli elenchi anche tutti gli irregolari diplomati dall'Accademia.
      C) In relazione a quanto da lei affermato:"Forse di persone come Pasquale La Ragione ne servirebbero di più".
      A questo punto vien da chiedersi, quanti Maestri Honoris Causa ci sarebbero in circolazione? E a tutti questi regalare anche il titolo di Maestro di scherma Storica come si è fatto con il dottor La Ragione ? Ovviamente senza corsi ed esami e magari anche senza pagare la dovuta tassa di esame.

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  5. Caro anonimo delle 15.49, si vede che dalle sue parti i cantieri fanno orari diversi. Arrampicarsi sui vetri, questo è il valore del suo commento. Si può essere laureati in astrofisica e avere una seconda laurea in ingegneria nucleare, ma non per questo si siede nelle commissioni di medicina.
    E con i diplomi rilasciati negli anni a persone che non avevano frequentato regolarmente i corsi di formazione come la mettiamo? che giustificazione si inventerà per questo... sono proprio curiosa di sapere...ahaha

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    1. Ancora con questa storia fasulla di diplomati senza corsi, che è stata inventata dall'Aims per aumentare il suo potete. Siate sinceri e dite le cose come stanno. Chi era prima categoria faceva direttamente l'esame da Maestro, senza fare corsi di formazione. Diversi CT della Nazionale hanno fatto in questo modo l'esame. La Fis lo sa bene ma anche l'Aims. Fatela finita. Aspettiamo che il governo pentaleghista indaghi sul malaffare FisAims.

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    2. I prima categoria potevano fare l'esame da Istruttore Nazionale nell'arma di loro competenza. Il corso era comunque obbligatorio.
      Ci sono invece casi di persone che hanno dato l'esame senza il corso, direttamente da Maestro saltando quello da Istruttore e senza neppure essere mai stati prima categoria!!! Altro che regole. Certamente l'ANS deve essere stata essa stessa vittima di queste cose, ma che non sia riuscita a vigilare questo è un fatto. Quindi qualcosa doveva cambiare.

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    3. Leggi bene i bandi e le disposizioni dell'ANS. Le prime categorie potevano fare direttamente l'esame da Maestro.
      Questa ignobile storia della mancata vigilanza doveva coprire l'ignobile storia dei pizzini.

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    4. MENZOGNA. Ho tutti i bandi dell'Ans dal 1992 in poi e a un certo punto la regola dei prima categoria è cambiata. Nulla da dire per chi ha fatto l'esame direttamente da Maestro quando quella norma era in vigore. Ma DOPO CHE E' CAMBIATA, lì inizia il problema.
      Chi ha orecchie per intendere intenda, chi ha cervello per capire capisca, gli altri continuino pure a farsi buttare fumo negli occhi.

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    5. Vi consiglio di leggere bene i bandi con tutti gli articoli nonché di studiare con i vostri avvocati i diritti acquisiti. Ho scritto avvocati non attempati studenti di materie umanistiche.

      Chi ha orecchie per intendere sa che quella categoria di diritti, una volta entrati nella sfera giuridica di un soggetto, sono immutabili.

      Tale condizione permane anche di fronte ad eventuali cambiamenti dell'ordinamento giuridico, leggasi modifiche dei bandi.

      Non buttate fumo negli occhi ma dite la verità e cominciate a parlare del sistema AIMS.

      I presidenti federali con più di tre mandati hanno bisogno di una maggioranza qualificata per essere rieletti.

      Il voto dei tecnici è perciò importantissimo.

      Per controllare gli esami in modo da creare consenso elettorale tra i tecnici avevate bisogno di gestire l'ANS ma non ci siete riusciti.

      Allora è stato necessario fare questo casino.

      Se fossi in voi non dormirei sonni tranquilli con questo governo.

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    6. Concorderà con me che i diritti acquisiti magari, ma quelli mai acquisiti invece è tutta un'altra storia. Prima o poi le cose si sapranno e ci sarà chi proprio non potrà più dormire sonni tranquilli.

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    7. Scusate ma qui leggo di diritti acquisiti che avrebbero permesso ai prima categoria di fare direttamente l'esame da Maestro.
      Ma allora non capisco una cosa!!!
      Olimpionici e quindi prima categoria come Borella, Bortolozzi, Trillini, Mazzoni, Resegotti, Sanzo, Vanni, Confalonieri, Rota, Marzocca, Tarantino, solo per citarne alcuni, hanno fatto l'esame da Istruttore Nazionale e solo dopo anche quello da Maestro, come prevedeva il bando sia prima che dopo l'introduzione del Regolamento SNaQ. E il bando prevedeva anche la frequenza al corso di formazione, tant'è che per gli ultimi due, Marzocca e Tarantino, proprio l'ANS organizzò (penso su delega della FIS) un corso apposta a ulteriore comprova che tale obbligo vigeva.
      Altro che diritto acquisito! Se il bando lo prevedeva, allora l'ANS avrebbe violato i diritti di tutti questi campioni non permettendo che facessero subito l'esame da Maestri???
      Bene ha fatto chi l'ha fermata prima che potesse continuare a fare questi casini.

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    8. Fantastici commenti tra anonimi che anonimi non sono.

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  6. Comunque davvero uno spregevole tentativo questo dell'accademia di fare del terrorismo psicologico Sulla pelle dei maestri che hanno fatto un regolare esame preso la federazione.
    Quale paura dovremmo avere noi che non abbiamo fatto l'esame ANS? Che domani ci tolgano il titolo preso?
    Di nuovo ahahahah!

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    1. La FisAims non doveva mettere i candidati tecnici in queste condizioni.
      Bene ha fatto l'Accademia che ha segnalato i rischi penali.
      Poi ciascuno sceglie come meglio crede.
      Ma lo fa da persona informata.
      La disinformazione FisAims finirà.

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    2. Parlando dell'ANS degli ultimi anni vengono subito in mente le certificazioni europee, quelle di qualità, i maestri professionisti,e altre innumerevoli cose che hanno contribuito solo a far confusione, non chiarezza. Peer cosa? per la brama di protagonismo di qualcuno!

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    3. "Anonimo7 giugno 2018 09:59

      Parlando dell'ANS degli ultimi anni vengono subito in mente le certificazioni europee, quelle di qualità, i maestri professionisti,e altre innumerevoli cose che hanno contribuito solo a far confusione, non chiarezza. Peer cosa? per la brama di protagonismo di qualcuno!"

      Il livello dell'intervento si commenta da solo. Le certificazioni di qualità diventano "confusione" e "brama di protagonismo". Il riconoscimento professionale del Maestro viene criticato. Pur di difendere l'indifendibile azione della FisAims, cosa si è costretti a fare: andare a leggere il blog di Rinaldi, accertarsi che gli articoli o i commenti non siano troppo contro, da ultimo scrivere un post pro FisAims senza capo ne coda.

      Scarso & Compagnia andate a casa


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    4. L'ignoranza teme ciò che non comprende. L'importanza di certi risultati per tutta la categoria sono ora marchiati come brama di protagonismo ma non portano il nome di qualcuno. Erano solo i legittimi passi di un lavoro, c'è anche chi tende a migliorarsi e questo può portare benefici a tutti. Non lo sapremo mai cosa poteva venire dopo, avevo sentito parlare di un contratto nazionale, valido per professionisti e per dilettanti ma poi il caos, fine dei giochi e tutti allineati a dire si nei seminari dove tit tirano dei Pipponi clamorosi su questo e su quello che ha fatto l'Ans. Tenere l'Ans in scacco equivale a tenere i maestri sotto controllo. Nessuna voce fuori dal coro anche nelle situazioni più scabrose (vedi doping tecnoclogico ad esempio). Oggi, comunque, sono tutti esaminati da maestri Ans mi pare, quindi mi chiedo come sia possibile non riconoscere esami in base ai quali ancora oggi (dopo centinaia di abilitazioni di ogni grado direi) sfrutto persone che non ho certificato io. Come dire che apro una università privata che usa i titolati di altri anche se ne ho centinaia miei. Delle due l'una: o i miei sono scadenti, invalidi ( a giudicare da come si muovevano alcuni nella lezione durante gli esami potrebbe essere, potrebbe intervenire anche il CIP, oppure erano troppo timidi e quindi segnalati direttamente al presidente fis che gli potrebbe conferire anche qualche incarico, così per prendere fiducia in se stessi magari, osi i pizzi i non servirebbero più) o gli altri sono i migliori, quelli validi (e legali aggiungerei). L'importanza della validità di un titolo non si vede al momento di riceverlo ma quando ti nasce un problema, un contenzioso con una assicurazione ad esempio e per non parlare di reati magari. Ne vedremo delle belle, questo è certo.

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    5. Probabilmente il lavoro dell'Ans avrebbe dato un buon frutto. Purtroppo tutto ciò che di buono poteva esserci per la categoria è stato sciupato dalla mania di qualcuno di farsi vedere. Sbagliati i modi, sbagliati i tempi. Se l'Accademia cambiasse in toto la propria dirigenza, sicuramente, almeno credo, la Federazione potrebbe riallacciare un discorso.

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  7. Per non dimenticare.....
    https://video.repubblica.it/cronaca/mr-millemiglia-126-voli-in-1-anno-e-l-italiano-che-ha-volato-di-piu/255655/255892

    Black Panther

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  8. A proposito di qualità, sul sito della scherma siciliana è stato publicato l'invito diretto alle società locali per l'organizzazione delle gare 2018/2019. Leggiamo però sui quotidiani che il sindaco di Mazara del Vallo ha denunciato un grave stato di precarietà igienico-sanitaria in cui versa il suo paese a causa della mancata raccolta dei rifiuti. Pare che Mazara sia ridotta ad una discarica a cielo aperto. Mi aguro che il buon Manzoni sia abbastanza saggio e non assegni alcuna gara ai Bucca e a Pugliese perché a dire del sindaco Mazarese la situazione è gravissima sia per la salute e l'ingiene pubblica che per l'ordine pubblico.

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    1. Ma il comitato siciliano non potrebbe distribuire dei vaccini in caso di necessità?

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  9. Credo doveroso fare un PLAUSO alla FIS per il suo senso democratico e soprattutto per aver raccolto le numerose istanze che provengono dalla base, nella stesura del Calendario. Averceli Consiglieri e presidenti come il direttivo della FIS. Subito hanno recepito, dal calo di presenze e dalle numerose contestazioni, che le cose non andavano con il precedente calendario e hanno modificato sedi e date.
    Infatti, il GPG si fa a fine maggio in concomitanza con la fine dell'anno scolastico così come la finalissima Giovani e Cadetti e la Coppa Italia assoluta e giovanile. Tutto a Maggio ovviamente come hanno chiesto da più parti atleti e famiglie che denunciavano accumularsi delle gare nel periodo più delicato per gli studenti di ogni fascia d'età. Infatti la FIS ha modificato tutto, addirittura la A2 la ha staccata dalla Coppa Italia, per paura che 4 gare su 5 week end fossero poche, ecco che esce la quinta gara.
    Avevate contestato la sede di Erba come prima prova, infatti, la FIS la mette come seconda. Novara troppo distante per molti come prima prova Cadetti, infatti, si va a Legnano ed a Novara si va per le gare a squadre.
    Avevate letto che Palermo si candidava ad ospitare gli Assoluti coinvolgendo tutta la città e le relatà schermistiche. Il vulcanico presidente quando pensa agisce subito senza troppe burocrazie. Lo ha pensato e 'olè' ecco Palermo come sede dei prossimi Assoluti.
    Non lamentatevi più che la FIS non ascolta e ritarda a prendere decisioni. Il calendario dimostra tutt'altro. Infatti, ascoltata la base, ascoltate le critiche costruttive, indetti premi per gli studenti: adesso gestiamo il calendario in modo da ridurre il numero di vincitori delle borse di studio. Se nn è acume politico questo? accettate la realtà siamo dinanzi ad un Consiglio Direttivo attivo e attento alle esigenze di tutti. le gare spacchettate aumentano il numero di organizzatori e di 'politici' contenti, poco conta che le famiglie, i tecnici e le Società siano al collasso.

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    1. Leggo che per i Diplomati dalla FIS si paleserebbe il reato di 'abuso della professione'. Al pari mi chiedo: ma posso denunciare la FIS per avermi portato alla chiusura della società e quindi al fallimento? Mi spiego, avevo numerosi e faticosamente reclutati, iscritti. Ho fatto investimenti in strutture ed attrezzature, ma lo scorso anno ho iniziato a perdere iscritti, soprattutto perché impossibilitati a partecipare alle gare ritenute troppo costose e distanti. Ho più volte fatto presente ai 'politici' della zona, rispettando le gerarchie, che questo fenomeno era pericoloso e la FIS non può considerare solo chi ha disponibilità economiche e i 'professionisti', ma deve rispettare le tante famiglie che amano la scherma e si sacrificano. Ovviamente il Calendario di quest'anno va nella direzione opposta alle mie segnalazioni. La cosa che mi sconvolge è che interpellando alcuni 'politici' ai quali mi ero rivolto, mi dicono che questo verrebbe stilato senza ascoltare la base e sarebbe fatto solo seguendo le esigenze organizzative. Ma allora a che servono i tanti comunicati sui progetti di propaganda, i soldi spesi per le pubblicità della scherma sulla Gazzetta o le dirette Rai o le borse di studio tanto pubblicizzate, se poi quando si tratta di fare qualcosa di concreto come rispettare il calendario scolastico alla pari di quello sportivo, non avviene. Per non parlare del Gpg di Riccione ancora una volta lontano dal ponte del 25aprile e 1maggio. Nel 2019 con 1/2 giorni di ferie si sarebbero potute seguire tutte le gare, ed invece i genitori saranno costretti a prendere le ferie per seguire i propri figli.
      Grazie FIS

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    2. Su Palermo chissà cosa accadrà? Probabilmente il sindaco di quella città non ha ancora conoscenza delle denunce sui contributi siciliani e non ha neppure conoscenza dei procedimenti che da circa un anno pendono preso la Procura romana. Chissà....chissà..... Nel frattempo sembra che qualcuno sia già sull'orlo di una crisi nervosa e stia manifestando i segni di un preoccupante cedimento!

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  10. Volevo fare i miei complimenti per aver riconfermato Treviso come location per il grand prix gpg di fioretto.
    Dopo le lamentele dello scorso anno invece di cercare un luogo più consono se ne sono usciti con la genialata di aggiungere un giorno di gara. Tanto i genitori degli under 14 non vanno mica a lavorare possono tranquillamente perdere un giorno di lavoro in più. Ah no dimenticavo, questo è uno sport per gente che vive di rendita. Cmq quest'anno al minimo sentore di sovraffollamento faccio il numero dei pompieri e poi ci facciamo del ridere

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  11. F.I.S. - A.I.M.S. - A.N.S.: quarto capitolo

    Gentilissimo dottor. Rinaldi,
    mi riferisco all'articolo di domenica 3 giugno, apparso sul suo BLOG, a firma del Presidente dell' Accademia di scherma di Napoli.
    Mi rivolgo a lei per sapere, da voce certa e credibile, se la mia posizione di Maestro di scherma (titolo conseguito il 18 giugno 2017, con esame sostenuto presso gli impianti dell'Acqua Acetosa, a cura della F.I.S.) sia da considerarsi valida o meno.
    Questi i fatti in sintesi. Dovendo sostenere gli esami da Maestro (tecnico di III livello), evitai quello indetto dalla F.I.S. per il 12 marzo 2017 in quanto seppi che l'Accademia di Napoli aveva fatto ricorso al TAR del Lazio, chiedendo la sospensiva d'urgenza di detti esami.
    Come tutti ormai sappiamo, a ridosso dei suddetti esami il TAR respinse il ricorso dell'Accademia con la seguente motivazione:" RITENUTA LA INSUSSISTENZA - IMPREGIUDICATA OGNI QUESTIONE RELATIVA ALLA "PREGIUDIZIALE SPORTIVA" - DI SUFFICIENTI MOTIVI DI FUMIS BONI JURIS RELATIVAMENTE ALLE CENSURE LAMENTATE NEL RICORSO, AVUTO RIGUARDO ALLA ASSENZA DI ESPRESSI ATTI NORMATIVI DI RICONOSCIMENTO DELLA COMPETENZA ESCLUSIVA IN CAPO ALLA ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA IN ORDINE AL RILASCIO DEI SUDETTI DIPLOMI MAGISTRALI ECC.ECC.
    P . Q . M .
    Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ( Sezione Prima Ter ), respinge la suindicata istanza cautelare ".
    All' occhio del profano, sembrerebbe che la suddetta sentenza abbia legittimato l'operato della Federazione. Ne discendenderebbe quindi che l'intervento del dott. La Ragione sia
    da ritenersi un goffo tentativo di terrorismo psicologico. Gradirei il suo autorevole pensiero.
    Grazie per l'attenzione e cordiali saluti, oltre agli auguri di buon lavoro.

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    1. Caro anonimo del 11 giugno 2018 ore 10,43, la problematica è assai complessa ed è molto difficile trattarla in modo esaustivo in un semplice commento, quindi ti esprimo soltanto il mio pensiero, che non può e non deve essere considerato come il verbo assoluto. Vale la pena ricordare che il ricorso al TAR è tutt’ora in essere in quanto il Tribunale non ha concesso all’Accademia la sospensiva cautelare degli esami indetti dalla FIS, ritenendo, quindi, quest’ultima legittimata all’indizione degli esami ed al conseguente rilascio del titolo abilitativo all’insegnamento della Scherma. Su questo punto mi espressi in passato, affermando che la F.I.S. ha tutto il diritto di qualificare i propri tecnici, ma dissi anche che il provvedimento/iniziativa fu assunto in evidente contrasto con le sue stesse regole, poiché, ancora oggi, lo Statuto federale riconosce l’Accademia quale ente autonomo preposto al rilascio di diplomi magistrali di scherma. Peraltro, se non ricordo male, la FIS ha modificato il regolamento SNaQ, senza che questo poi fosse approvato dal CONI. In buona sostanza, personalmente ritengo che i titoli rilasciati dalla FIS siano validi esclusivamente in ambito federale. A me non sembra che l’Accademia faccia del terrorismo psichico altrimenti dovremmo pensare che qualsiasi notizia sia fonte di disagio psicologico. Credo, invece che l’Accademia, per il tramite del suo Presidente, abbia semplicemente messo in guardia gli aspiranti tecnici sulla validità a tutto tondo del titolo rilasciato dalla FIS, il quale, a mio avviso, non può ritenersi un diploma ma semplicemente un attestato. Può darsi che la mia opinione sia la più grande delle castronerie, ma, credo, sarà il tempo a dircelo.

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    2. A me non sembra di leggere nella lettera dell'ANS null'altro che terrorismo, psicologico. Un sottile gioco di detti e non detti, simulati e dissimulati per portare il lettore a capire quel che si vuole fargli capire, che non è però necessariamente la verità.

      "Credo, invece che l’Accademia, per il tramite del suo Presidente, abbia semplicemente messo in guardia gli aspiranti tecnici sulla validità a tutto tondo del titolo rilasciato dalla FIS, il quale, a mio avviso, non può ritenersi un diploma ma semplicemente un attestato".

      Ma leggiamo la lettera ANS:

      "E non ha forse determinato altri a commettere il reato colui il quale ha conferito un titolo professionale invalido in base al quale il malcapitato potrebbe aprire una sala di scherma, reclutare allievi e “insegnare” tale disciplina sportiva?"

      "Potrebbero (dovrebbero?) pertanto essere investite le competenti Procure della repubblica cui andrebbero segnalati quei soggetti che, magari in buona fede (finché non avranno letto la presente “puntata”), eserciteranno (e stanno esercitando) abusivamente (perché non regolarmente diplomati) la professione di maestro o istruttore di scherma."

      Però dott. Rinaldi, su un punto lei ha pienamente ragione:
      "In buona sostanza, personalmente ritengo che i titoli rilasciati dalla FIS siano validi esclusivamente in ambito federale."

      Infatti le norme che richiama l'ANS, se confermate, riguardano solo l'esercizio professionale del Maestro di Scherma, in chiaro contrasto con i dettami dello sport dilettantistico previsti dal CONI per la scherma (che giova ricordarlo, non è classificata come sport professionistico al pari del calcio, ciclismo, golf, ecc. Sono cinque in totale gli sport professionistici tali riconosciuti dalla legge in Italia ma non li ricordo tutti.)

      Quindi i Maestri che vogliono diplomarsi all'ANS abbeverandosi alla tanto agognata idea del "professionismo" e di diventare professionisti, lo facciano pure con tanto di tesserino con certificato europeo di qualità. Ma nelle società dilettantistiche troveranno posto solo quei due o tre che avranno la fortuna di trovare un club disposto a pagare loro i contributi e la tredicesima.
      Tutti gli altri, realisticamente, va detto ai giovani su cui l'ANS cerca di far leva col sogno del professionismo, troveranno solo porte chiuse perché la realtà è diversa da quella sognata dall'ANS.
      Il sogno sia chiaro è condiviso e legittimo, quello di dare maggior dignità alla categoria dei Maestri, ma l'ANS ha incominciato a "vendere" il sogno prima ancora di averlo realizzato.
      Quindi il titolo FIS permette realisticamente di lavorare laddove la scherma esiste veramente, cioè nell'ambito delle società affiliate alla FIS, mentre il titolo dell'ANS permette di lavorare solo in un ristrettissimo numero di queste e poi in altri contesti come la scherma del teatro e quella del cinema e magari nelle arti marziali insegnate ai militari, ma va da se che è un ambito molto ristretto.

      Questa è la verità. Il resto sono chiacchere fatte un po' perché non si sanno le cose, un po' perché chi le sa a volte fa finta di non saperle per tirare acqua al suo mulino.

      E a volte crede veramente in quello che dice e questi sono i soggetti più preoccupanti, cui non si dovrebbe lasciare mai il timone, altrimenti si va a fondo come ci è andata l'ANS.

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    3. Non intendo fare polemiche, ho espresso, come sempre, il mio pensiero. Vada a leggersi, in tutta onestà, la storia completa di questa faccenda e noterà che tutto parte da un certo punto (i pizzini), poi ognuno ha le sue idee, il suo credo, ma di una cosa sono certo: NESSUNO HA LA VERITA ASSOLUTA.

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    4. Gentile anonimo quella del Tar non è una sentenza. È soltanto un'ordinanza che ha pronunciato sulla sussistenza delle esigenze cautelari e non sul merito. Quando si concluderà la fase di merito, allora e soltanto allora, ci sarà una sentenza.

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    5. anonimo 11 giugno 2018 16:56 ti devo contraddire sugli attuali titoli rilasciati dalla fis che possono essere dichiarati non validi in caso di un controllo svolto da un’autorità terza competente. facciamo chiarezza senza terrorismo perché entrambi sappiamo che la fis non ha mai rilasciato titoli da sola e ci ha pensato da sempre l’accademia di napoli che certifica i maestri di scherma dal milleottocento. dopo gli anni ottanta dello scorso secolo in italia c'è la normativa a favore del dilettantismo sportivo e il maestro di scherma insegna come volontario dilettante o come professionista con contratto mentre all’estero è sempre professionista con contratto per cui ha bisogno di un titolo professionale abilitante all’insegnamento della scherma da lavoratore e i maestri di scherma italiani che sono all’estero hanno sempre dato senza problemi il loro diploma di napoli. la fis può rilasciare i titoli per l’insegnamento della scherma su delega del comitato olimpico ma per farlo deve farsi autorizzare dal comitato olimpico e la fis non lo ha fatto in quanto non ha mai sottoposto il regolamento degli allenatori al comitato olimpico che non ha mai approvato il regolamento federale sui titoli rilasciati dalla fis. ci sono tante cose che la fis non può fare e che sta facendo come non riconoscere i titoli rilasciati da napoli o rilasciare titoli da maestro di scherma in quanto su delega del comitato olimpico la fis può rilasciare i titoli per l’insegnamento della scherma da allenatore ma non da maestro di scherma.

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    6. Gentile anonimo delle 12:40, il suo punto di vista è rispettabile. Ma altrettanto rispettabile credo siano alcune domande lecite e che in parte lo mettono in discussione.
      La Accademia di Napoli non può invocare leggi del 1800 precedenti alla legge del 1947 che istituisce il CONI e che a partire da quella data per quanto concerne tutte le attività sportive supera le leggi precedenti e attribuisce competenze esclusive in materia alle FSN.
      La FIS, nell'adempimento delle funzioni che il CONI le attribuisce in quanto FSN, decide comunque nel tempo di affidare all'ANS quale soggetto terzo il compito del rilascio dei diplomi, per un principio di continuità, almeno così possiamo immaginare. Finché la FIS un paio di anni fa decide di non riconoscere più tali prerogative all'ANS. E' quindi da chiedersi, se in FIS siano diventati tutti matti all'improvviso tanto da andare contro il proprio statuto che comprende l'ANS con quel ruolo, oppure se la FIS decide questo passo per qualche atto commesso dall'ANS che di fatto da sola è venuta a porsi al di fuori dei dettami statutari federali. A questa domanda ad oggi non è mai stata data risposta. Ma qualcosa deve essere successo, perché non credo che in FIS siano così fuori di testa da fare qualcosa del genere senza un valido motivo.
      Di sicuro può imputarsi alla FIS poca trasparenza o meglio poco coraggio nel dire le proprie ragioni, alimentando di fatto il dubbio di essere nel torto. Ma sono abbastanza certo che se la FIS tramite i propri legali dicesse perché ha estromesso l'ANS, chiuderebbe la bocca a molti per lo stupore.
      Ciò che accade all'estero e che lei cita, non sembra rilevante per il caso di specie, che è affare del tutto interno al nostro Paese. Non dimentichi che quando un Maestro Italiano va all'estero, la Federazione del Paese ospite si rivolge alla FIS per sapere del titolo di costui e non all'ANS, che non rappresenta un'autorità sovranazionale e neppure europea come ci vorrebbe far credere. Solo le FSN in quanto parte del sistema CONI su su fino alle ramificazioni internazionali hanno questa valenza.
      Infine, sembra strano vedere che il Dirigente della Scuola dello Sport del CONI sieda regolarmente al tavolo del Comitato della Scuola di Scherma SNAQ della Federazione, se fosse vero che non vi è un'autorizzazione del CONI a monte di detto regolamento come recepito e messo in atto dalla FIS.
      Come qualcuno più sopra ha detto giustamente, possiamo discutere ciascuno con le proprie idee quasi all'infinito, ma sarà solo un Tribunale a dire speriamo presto come stanno davvero le cose.

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    7. Il Dirigente della Scuola dello Sport del CONI non autorizza i regolamenti federali.

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    8. Bene, davvero la Fis vuole che a decidere siano Tar, Garante della concorrenza, Governo o Parlamento? Complimenti, bel risultato presidente Scarso.

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    9. Certo ma il CONI non lo autorizzerebbe a sedere a quel tavolo se non avesse autorizzato il regolamento SNaQ della FIS.

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    10. Caro anonimo del 12.06.2018 ore 23,41, per completezza di informazione e perché potrebbe porre fine a questa vicenda, ci potrebbe dire con quale delibera il CONI ha approvato il regolamento SnAQ?

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    11. Semmai sarà l'ANS che deve dimostrare che non è stato approvato, visto che afferma il contrario e su questo basa la sua azione. Anzi a dire il vero, questa cartuccia del regolamento non approvato l'ANS ha iniziato a spararla solo a partire da un certo punto0 in avanti, quando gli altri colpi erano andati a vuoto. Sa come si dice, se il buongiorno si vede dal mattino...

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    12. Caro anonimo del 13 giugno ore 09,58, da indagini e ricerche fatte, al CONI al momento non risulta essere stata assunta alcuna delibera sullo SnAQ. Per tale ragione se qualcuno può dimostrare il contrario, la Piazza sarà ben lieta di pubblicare il documento in argomento.

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    13. Caro Rinaldi, può citare precisamente la normativa del CONI che prevede l'obbligo di approvazione nel caso del Regolamento SNaQ? Grazie

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    14. Rinaldi ha fatto la sintesi che supera tutte le diatribe personalistiche.

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    15. Tutti i regolamenti emanati dalla FIS devono essere approvati dal CONI, in quanto questi devono essere uniformati ai principi informatori dell'ente. Per citare un esempio: il Regolamento Organico, quello di Giustizia etc. non sono esecutivi se prima non siano stati approvati dal massimo ente sportivoI. Se poi Lei fosse a conoscenza di norme diverse me le citi, forse a me sfugge qualcosa. Ribadisco che al momento è la FIS ad essere in errore, avendo adottato un provvedimento in contrasto von il proprio statuto. Probabilmente, nella prossima assemblea straordinaria verrà proposto la cancellazione dell'ANS dallo statuto, ma fino ad allora ad essere in errore sarà la federazione.

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    16. Allora mi sa che anche tutte le gare disputate in Italia sono irregolari, perché il documento con "Le disposizioni per l'attività agonistica" non è mai stato mandato all'approvazione del CONI!!

      In realtà non tutti i "regolamenti" devono essere approvati dal CONI. Quello Organico, quello di Giustizia, quello Amministrativo semmai, ma non quello per le Onoreficenze, tanto per citarne uno, o quello del cerimoniale o quello per le borse di studio agli atleti ecc.

      Non riconoscere la diversità insita in questo elenco significa ragionare in modo puerile oppure di parte.

      Certamente la questione dello Statuto è un altro conto e le do ragione, ma penso che la vicenda con l'ANS sia ancora in corso di chiarimenti e perciò la Federazione non si risolve a cambiare lo Statuto.
      La Federazione vuole sicuramente salvare l'Accademia e la sua storia centenaria e se non ha cambiato lo statuto sta dimostrando proprio questo.

      Dall'altra parte, se i dirigenti dell'ANS vogliono davvero bene all'Accademia e alla sua preziosa storia invece che solo a se stessi e al loro protagonismo, che si dimettano in blocco e diano la possibilità di un nuovo corso per questa prestigiosa Istituzione.

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    17. Non credo di essere di parte, sono stato Vice Presidente e consigliere dell FIS e come tale ho acquisito una certa esperienza e conoscenza delle cose. Con questo non affermo la mia verità, tutt'altro, cerco solo di dare un contributo. Ciò detto, ribadisco che i regolamenti disciplinanti le attiva della federazione devono essere approvati dal CONI. Quello sulle onorificenze o quello sulle borse di studio non rientrano tra quelli da sottoporre all'approvazione del massimo ente sportivo, mentre il regolamento sull'attività agonistica credo proprio di si.
      Con quale diritto si chiedono le dimissioni in blocco dei dirigenti di un ente autonomo? Questo è essere di parte: la FIS deve imparare a dialogare e non ad imporre, deve essere autorevole e non autoritaria. Che l'Accademia debba cambiare, adeguandosi ai tempi attuali è un dato di fatto, volerlo imporre attraverso la richiesta di dimissioni della sua classe dirigente è un'altra cosa. Come la metterebbe se l'Accademia chiedesse le dimissioni del Consiglio direttive FIS in carica da decenni? Quando chiedo di mettere da parte i personalismi non dico una fesseria, ma semplicemente di usare il buon senso. Comunque l'attuale dirigenza federale sarà destinata a rinnovarsi completamente perché ad imporlo è la legge e forse allora il dialogo potrà essere più costruttivo.

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    18. Non si chiedono le dimissioni dei dirigenti ANS per campanilismo ma perché essi con la loro pessima scelta di tempo e di modalità di dialogo sono quelli che pur avendo avuto magari anche delle buone idee le hanno completamente sfatte disfacendo anche l'ANS. Questo non significa che i dirigenti FIS non debbano migliorare, ma limitatamente al problema dell'ANS i suoi dirigenti sono la causa del suo tracollo, non la FIS. Se non vogliamo essere di parte non dobbiamo sovrapporre confondere i due problemi. non dobbiamo usare le vicende dell'ANS per rafforzare la critica alla FIS, perché in questo caso la FIS si è comportata in maniera da essere vera garante delle istituzioni.

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    19. Ma Lei conosce tutta la vicenda? Sa da dove è partita? Si è letto tutto quanto pubblicato? E' anche a conoscenza di incontri FIS(ANS nei quali erano state concordate delle azioni (incontri che hanno visto la partecipazione del Vice Presidente vicario della FIS) disattese dalla FIS? Ho l'impressione che di tutta la storia conosca ben poco e quel poco glielo hanno riferito male. Non è mettendo da parte questo o quell'altro personaggio l'azione che possa portare ad appianare le divergenze e nemmeno mettersi su un piedistallo pensando di essere nel giusto. Quando due parti litigano le responsabilità sono a capo di entrambi i contendenti. Se non si capisce questo allora sì che si è faziosi. Sull'argomento non interverrò più.

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    20. Ho letto tutto quanto concerne la vicenda e se le responsabilità possono essere da due parti come in ogni litigio, fatto è che non è stata iniziativa della FIS dall'oggi al domani quella di estromettere l'Accademia ma è l'Accademia a quanto leggo, che si è messa da sola in questa situazione.
      Era inserita nel quadro di una proficua e duratura collaborazione con la FIS, nel rispetto dei ruoli e delle autonomie, poi ha preteso di più (basta guardare la smania di apparire che traspare dal sito dell'ANS) e la FIS ha reagito di conseguenza, perché la FIS e nessun altro è l'Ente preposto a gestire le cose della Scherma in Italia e per l'Italia. Poi possiamo discutere se la FIS le gestisca bene o male, ma questo non è il punto. Certificazioni Europee e affari vari che l'ANS ha messo in piedi senza la FIS sono stati atti che volevano porla al di sopra o alla pari della Federazione, cosa che non esiste se non nelle menti smaniose dei protagonisti della vicenda all'interno della dirigenza ANS. Torno a ripetere, l'ANS è un Ente rispettabilissimo, ma come tale è fatto da persone che fanno delle scelte e ne pagan0o le conseguenze. Le scelte sono state sbagliate a quanto leggo e a quanto vedo. Le dimissioni sarebbero opportune e lasciare spazio a persone più equilibrate nel portare avanti le ragioni dell'ANS sarebbe doveroso per la tutela della storia di questo Ente. Inoltre della vicenda ANS non si sarebbe neanche mai parlato se non si fosse inserita (o apposta scatenata) in un momento politico in cui v'era da parte di alcuni la necessità legittima di togliere consenso al governo federale. L'essere di parte non è certo una colpa, ma non va negato, perché è evidente che il gioco delle parti pone la vicenda ANS e tutto ciò che ne è conseguito, come uno dei cavalli di battaglia contro la Presidenza di Scarso.
      Anche io non interverrò più sull'argomento.

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    21. Quindi il piano era questo, farla fuori in silenzio e magari dall'interno? grazie delle informazioni, lei è un genio. Gli amici in FIS la adoreranno ma si guardi le spalle, per aver svelato i segreti piani, potrebbero deferirla. Scusi, che ingenuo, forse è per questo che non si firma.
      Noto la singolarità di un commento quasi accorato che enfatizza in modo unilaterale la visione di fatti ormai noti, ulteriormente distorti nella visione FIS: solo noi siamo la scherma (e il pentathlon dove lo mettiamo ad esempio? ma restiamo concentrati), il resto non esiste o non conta.
      Se si fosse in grado di guidare correttamente il movimento il dibattito si potrebbe aprire ma, sfortunatamente, non è il nostro caso o, almeno, non è così nella attuale FIS. Da bravo disinformatore populista filo FIS, lei ha postato un commento ignorando volutamente i fatti (esposti perfino qui sul blog e comunque noti agli addetti ai lavori e lei lo è) che vedono la continua ricerca di dialogo verso la FIS. Ciò, peraltro, è stato più volte riconosciuto anche per iscritto dalla FIS verso l’ANS e, cosa grave, lei blatera di una realtà che, a questo punto è evidente, conosce per aver sentito una sola campana: quella che la paga probabilmente! Cosa comprendiamo da un quadro di questo tipo: esattamente ciò che lei trasmette e cioè avversione cieca e sorda oltre alla negazione della realtà. Ora si che abbiamo un esempio da seguire!
      Reputo sincera la sua visione solo se ricopre un ruolo in FIS o AIMS, altrimenti tristezza alle stelle e paura, qualcuno domani potrebbe perdere la sedia in suo favore. Ora che ha fatto il suo proclama provi a vedere oltre, provi a vedere l’unico merito vero che ha questa FIS: riunire su un solo lato chi vede le cose in modo diverso e, mi piace ricordarle, in modo LEGALE. Ricordi che la diversità è ricchezza, sempre. Forse le hanno detto che gli altri sono il "nemico", al massimo "avversari" e anche istruiti.
      Per la propria sua tutela l’Ente ANS non ha avuto altra strada che denunciare nelle sedi competenti e questo lo hanno ribadito gli stessi giudici federali in occasione della tentata vendetta tramite processo ai consiglieri ANS tesserati. Quindi di che parliamo?
      Le altre cosette, la qualità ad esempio; fu applaudita in seno al Comitato Operativo, salvo essere demonizzata prima e poi scimmiottata: oggi si designano membri per la qualità ma a controllare cosa? chi? certo non se stessi. Forse sono depositari di qualcosa, della qualità o di qualcos’altro? Forse di un moderno metodo dei bigliettini, riportanti il nome di un candidato timido, bigliettini denominati in alcuni ambienti “raccomandazioni", basta “pizzini” è obsoleto; ormai siamo certi che siano stati proprio i bigliettini la scintilla di tutto. Mi pare sia anche stato scritto in una puntata dell’ANS. Fa bene a restare anonimo, poteva esserci il suo il nome su uno di quei bigliettini, forse no, non credo, lei non mi pare timido. La qualità, in particolare, non piace se evidenzia i limiti culturali e operativi di un sistema che non riesce a gestire nemmeno le crisi più gravi (leggi doping tecnologico), figuriamoci gestire i limiti di una formazione scadente (uguale percorso per i vari livelli) e di un esame che si è cercato di imbrigliare in ogni modo. Parecchi oggi sono maestri, timidi e con diritto di voto grazie alla loro piccola ASD con lo statuto approvato dalla FIS.
      Signor Anonimo mi compiaccio per la sua scelta di non scrivere più, la condivido e farò altrettanto, L’apice è raggiunto e per definizione non è superabile.
      A proposito, invece di chiedere continuamente norme o di biascicarle, usate la ricerca di google, senza paura, non vi giudicherà da come scrivete, risponderà comunque.

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    22. Il suo è un commento legittimo, di una legittima stanchezza. Ma mi creda, ha le idee parecchio distorte da una sola campana. Quella dell'ANS. Perché l'altra campana, quella della FIS, qui non parla perché si vede che ha scelto di parlare solo nelle sedi opportune.
      Questo fa la differenza tra un Ente serio e uno meno.
      Saluti

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  12. Oltre a chiedere a Lei, Rinaldi, ho cercato ovunque. Da quello che ho trovato io siamo in mancanza di una specifica previsione normativa per questa attività di tipo pubblicistico attivata dalla Fis, siamo ancora tutt’oggi nella situazione in cui la Fis (anche alla luce dei contenziosi) non si è dotata delle norme che la autorizzino al rilascio di titoli, attestati o altro. In sostanza tutto ciò che rilascia può rilasciare, potrebbe/dovrebbe restare nel primo livello, Snaq, cosa che accade ad esempio agli enti di Promozione Sportiva che, ovviamente, non hanno proprie previsioni di legge o di norma per i titoli. Per i titoli rilasciati per legge dall’Ans o da altri soggetti autorizzati, La Dis potrebbe procedere, dato il suo statuto, solo al rilascio di abilitazione (rigorosomente a domanda è senza esame sempre secondo Snaq).

    Forse “maestro” Fis

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    1. ma cosa sta dicendo? La FIS è una Federaizone come tutte le altre Federazioni che rilasciano doplomi e non attestati di primo e anche secondo e terzo livello SNAQ. Le Federazioni lo fanno perché fanno parte del CONI, questa è la previsione normativa che lei cerca.

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    2. può indicare gli estremi di quello che dice?

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    3. Lo Statuto del CONI art 3. comma 4-bis, art 21 comma 1, art 23 comma 1.
      Ciao

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    4. Forse a causa di un refuso ha indicato solo articoli che parlano di formazione. Vuole indicare quelli corretti o lo farà scrivere da un commissario ad acta e poi ci trasmette il tutto il coni (ovviamente con timbri e firme)

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    5. Non faccia il Pierino di turno, la formazione comprende il rilascio dei titoli. E' così per tutte le Federazioni Nazionali.

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  13. Anonimo del 11.06.2018 delle ore 16,35. E' molto chiaro, direi chiarissimo, che la Sua posizione ideologica la porta ad essere vicino, fiancheggiatore, dell'attuale dirigenza. Non dico, e mi sembra di essere stato chiaro in proposito, che la FIS non possa rilasciare attestati (per quanto mi riguarda son o ancora tali) che qualifichino i propri tecnici, anzi credo esattamente il contrario, ma proprio per questo ritengo che una esatta applicazione delle norme/regolamenti in aderenza a quanto previsto dallo Statuto debba essere azione prioritaria da parte della FIS. La quale, se sono bene informato, non ha sottoposto alla approvazione del CONI il nuovo Regolamento SnAQ ed in base a ciò ho qualche dubbio sulla validità di tali attestati. Mi piacerebbe che, al di la dei convincimenti personali, si valutasse il tutto con oggettività, mettendo da parte i personalismi. In tal senso mi permetto di affermare che con questi ultimi non si va da nessuna parte: si mettano da parte le questioni politiche (voti) e si parli concretamente per risolvere una questione che, credo, stia a cuore a tutto il movimento schermistico.

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  14. La FIS ha deciso di far fuori l'ANS, ma non voglio entrare nella discussione se poteva farlo o meno. Mi interessa discutere sulla singolarità delle giustificazioni addotte dalla FIS e dall'AIMS . Trovo singolare che per 150 anni l'ANS abbia svolto bene i propri compiti e poi, improvvisamente, è diventata una banda o di delinquenti o di incapaci. Viene da ridere o da piangere se pensiamo che i maggiori rivali dell'ANS sono tutti Maestri diplomatisi a Napoli. Trovo altrettanto singolare che a sostegno dell'azione di estromissione si siano esibiti argomenti ridicoli. Il primo fra questi è la rivendicazione sindacale di avere solo Maestri nella commissione d'esame. Ci sono sostenitori meno intransigenti che si accontenterebbero di membri di commissione non Maestri ma a condizione che non pongano domande di scherma ai candidati. L'argomento è insostenibile e non giustifica l'azione federale di estromissione. La commissione esaminatrice dei magistrati non è composta unicamente da magistrati, ma ci sono anche esperti di materie giuridiche. La commissione esaminatrice dei notai è composta da notai, magistrati e docenti universitari. Gli esempi possono essere assai numerosi: ritengo siano stati sufficienti i casi riportati. Un secondo argomento è l'assenza di democraticità nelle carte sociali dell'ANS. Si sostiene che lo Statuto dell'ANS deve contenere norme che consentano la scalata alle cariche sociali da parte dei Maestri. L'argomento può essere interessante in via astratta ma non possiamo dimenticare che lo Stato italiano ha assegnato alla Prefettura di Napoli la competenza sullo statuto dell'ANS. Un terzo argomento, che è il cavallo di battaglia dell'AIMS, è rappresentato dall'incapacità dell'ANS di controllare i requisiti dei candidati. Si sostiene che alcuni Maestri abbiano avuto dei percorsi agevolati, con procedure di ammissione illecite. Ai recenti Europei in Olanda ho obbiettato che la tesi non regge per tanti motivi, ma mi è bastato ricordare che il Presidente FIS con la sua firma sul diploma ha attestato per loro la regolarità della certificazione. Poi ho ricordato che io sono stato allievo di un istruttore militare diplomatosi a Napoli. Il mio Maestro mi ha sempre detto che l'ANS venne incontro ai primi istruttori militari che vollero diplomarsi a Napoli nella sessione estiva del 1968. Il bando prevedeva per gli istruttori militari l'esame da aiuto Maestro, ma per intervento del grande Pignotti fu fatta una deroga nella sessione estiva del 1968 e da quel momento tutti gli istruttori militari furono direttamente ammessi all'esame da Maestro. In realtà fu fatta un'altra deroga importante: gli istruttori militari non potevano insegnare nelle società civili, ma lo Stato Maggiore Difesa ebbe la grande intuizione di donare all'intera scherma italiana questi validissimi istruttori militari, che nelle società civili forgiarono numerosi campioni. All'AIMS suggerisco meno ipocrisia nonché di evitare di correggere il prossimo per esaltare sé stessi. In tutti gli ambienti, anche in quello schermistico, sarebbero meglio non avere occhiuti e farisaici censori del prossimo, ai quali non sfugge la benché minima pagliuzza altrui. Si ergono altezzosi, convinti di essere investiti dalla loro carica di una missione, consacrati al servizio della verità e della giustizia. In realtà, essi si crogiolano nel gusto sottilmente perverso di sparlare degli altri e si guardano bene dall’esaminare con lo stesso rigore la loro coscienza, inebriati come sono del loro compito di giudici. Purtroppo, dobbiamo tutti confessare che questo piacere perverso di spalancare gli occhi sulle colpe del prossimo è una tentazione insuperabile che ci lambisce spesso.

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  15. A proposito di “Pizzini”, di cui si parla ancora oggi, mi permetto intervenire sperando di fare cosa utile.
    Sono venuto a conoscenza, sperando che la notizia risponda al vero che ai primi di dicembre 2015, il Sostituto Procuratore della FIS, sentito anche il parere della Procura Generale del CONI ha emesso: “provvedimento di archiviazione”, relativo alla denuncia a suo tempo presentata per il caso dei “Pizzini” come denunciato sul vostro Blog dal Presidente dell’Accademia di Napoli Dott. Pasquale La Ragione.

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    1. Visto il grado delle sue conoscenze ci potrebbe dire anche quali iniziative ha intrapreso il Procuratore della Repubblica di Roma in merito alle denunce presentate contro Malagò, Scarso e gli altri compari?

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    2. a noi siciliani però interesserebbe di più conoscere i fatti sulla gestione dei contributi siciliani. Se l'anonimo delle 10 07 ci desse qualche notizia gliene saremmo grati.

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    3. A noi italiani intereserebbe conoscere il sistema Aims. Se l'anonimo ci desse anche notizie sulla regolarità dal 2012: dell'approvazione dello statuto Aims da parte della Fis, dell'occupazione di spazi al palazzo Coni di viale Tiziano a fronte dell'affiliazione con un ente di promozione sportiva, dei contributi Fis, della convenzione con la Fis. Per la convenzione, se l'anonimo ci desse l'articolo di riferimento dello statuto Fis gliene saremmo grati.

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    4. Articolo 1 comma 11. Articolo 51 comma unico.
      Cercando ho trovato anche che all'art. 52 si dice che come per l'AIMS anche lo statuto ANS deve essere approvato dalla FIS.
      E' mai stato approvato?
      Perché se non è stato approvato allora la FIS ha ben ragione di sospendere le attività dell'ANS finché lo statuto non sia conforme.
      Mi pare che lo stesso accadde nei confronti dell'AIMS intorno al 2018 o 2010 non ricordo, ma poi i due Enti hanno trovato un accordo. e tutto è tornato a funzionare.
      Perché l'ANS non riesce a trovare un accordo?

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    5. All'Anonimo del 15 giugno 2018 11:57
      Ho letto l'Articolo 1 comma 11, ma non ci ho trovato la Convenzione. La Convenzione è citata soltanto per l'A.N.S.
      Giusto?
      L'Articolo 1 comma 11 prevede che la F.I.S. riconosce l’Associazione Italiana Maestri di Scherma - ex Accademia - che svolge compiti ad essa delegati dalla Federazione.
      Quali sono i compiti che la F.I.S. può delegare all'A.I.M.S.?
      "Delegatus non potest delegare" ("il delegato non può delegare").
      La F.I.S. sostiene che come tutte le Federazioni riconosciute dal C.O.N.I. anch'essa forma i tecnici e rilascia i diplomi per delega del C.O.N.I., quindi la F.I.S. è un delegato del C.O.N.I. e non può delegare questi compiti all'A.I.M.S.
      Giusto?
      Lo Statuto della F.I.S. non prevede la Convenzione con l'A.I.M.S. ma la prevede con l'A.N.S.
      Giusto?
      Cercando ho trovato che all'art. 51 dice la F.I.S. approva lo Statuto dell'A.I.M.S.
      L'A.I.M.S. è stata creata dalla F.I.S.
      Giusto?
      L'A.N.S. è nata prima della F.I.S.
      Giusto?
      Perché il C.O.N.I. approvò nel 2012 la modifica dello Statuto F.I.S. contenente il nuovo articolo 52?
      Ti sei mai chiesto in virtù di quale norma la F.I.S. approva gli Statuti?
      Te lo scrivo adesso.
      Lo Statuto del C.O.N.I. all'Art. 29 – Ordinamento e riconoscimento delle società ed associazioni sportive, prevede che le società ed associazioni sportive aventi la sede sportiva nel territorio italiano sono riconosciute, ai fini sportivi, dal Consiglio Nazionale o, per delega, dalle Federazioni sportive nazionali.
      La delega del C.O.N.I. alla F.I.S. può essere esercitata soltanto per approvare gli Statuti delle società ed associazioni sportive che la F.I.S. intende affiliare.
      L'A.I.M.S. è affiliata alla F.I.S.?
      No, giusto?
      L'A.N.S. è affiliata alla F.I.S.?
      No, giusto?
      Perché se lo Statuto dell'A.I.M.S. è stato approvato dalla F.I.S. l'A.I.M.S. non è affiliata alla F.I.S.?
      Forse è materia di indagine per la Procura della Repubblica di Roma?

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    6. Anonimo delle 14:48, suvvia, la tua disamina è quella di chi si arrampica sui vetri o che quando legge una cosa non è poi in grado di trasportarla nella realtà.
      Ma provo a risponderti comunque: la FIS non delega all'AIMS la formazione come dici tu, ma l'organizzazione dei corsi, che sono e restano della FIS, non dell'AIMS, concertati nel Comitato Operativo della Scuola Magistrale della FIS, di cui l'AIMS è una parte. Lo era anche l'Accademia, finché sua sponte non ha deciso di uscirne.

      L'ANS vuole dei compiti dalla FIS? che faccia una convenzione allora! Ma se come avviene per l'AIMS è la FIS che delega all'ANS sulla base di una convenzione, è chiaro che pur nella sua autonomia l'ANS non può prendere strade che non siano approvate dalla FIS fingendo di agire per suo conto.
      Altrimenti succede quello che è successo, cioè che nel rispetto dell'autonomia di ciascun Ente, la FIS saluta l'ANS con rammarico, ma non ha altra scelta.

      Se sei un dirigente dell'ANS e non hai capito il gran pasticcio che avete combinato, prova a scendere con i tuoi colleghi dal piedestallo del narcisismo e a essere più ragionevole, che vi riempite la bocca di leggi e leggiucole che nemmeno voi capite.

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  16. E nel frattempo il Blog di Rinaldi ha già superato i 500.000 contatti. Povero Scarso, certamente questo dato statistico non giova alla sua immagine soprattutto se continua a restare in silenzio!

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  17. http://www.giornalone.it/prima_pagina_la_verita/

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  18. "Stadio della Roma, anche Malagò indagato: chiese lavoro per il compagno della figlia"

    http://www.repubblica.it/cronaca/2018/06/15/news/stadio_della_roma_tra_gli_indagati_anche_malago_chiese_lavoro_per_il_compagno_della_figlia-199072302/?refresh_ce

    CARO GIOVANNINO SI STA GIA' METTENDO MALE PER TE; L'IMPRESSIONE E' CHE MOLTO PRESTO DOVRAI FARE LE VALIGIE!

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  19. http://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/29362-scuola-magistrale-il-presidente-del-coni-giovanni-malago-ha-dato-il-via-agli-esami-per-maestro-ed-istruttore.html

    Il CONI è con la FIS.

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    1. Non potrebbe essere altrimenti! Qualunque azione che preveda il coinvolgimento del CONI ne sancisce anche le relative responsabilità.

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    2. Infatti, anonimo delle 15,04, già ridiamo a crepapelle pensando a colui che seguirà Giovannino nel suo viaggio verso il futuro ignoto dell'oblio più profondo!

      aaahahhahhahhahhahhahhahhahha

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    3. Leggiamo dai giornali che Malagò, appena appreso di essere indagato, avrebbe dato mandato al suo legale di chiedere di essere interrogato al più presto per chiarire la sua posizione.
      E' un bene che cominci ad abituarsi ad essere interrogato dai magistrati della Procura di Roma perchè è probabile che tanti altri chiarimenti gli verranno richiesti anche nell'ambito dei vari procedimenti penali già aperti sulla vergognosa storia dello statuto fis.

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    4. vuoi vedere che Malagò non affonderà per colpa di Scarso ma succederà l'esatto opposto.

      Il karma

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  20. A leggere questa notizia pare che Giovannino stia perdendo il suo tradizionale aplomb
    http://www.forzaroma.info/rassegna-stampa/la-gazzetta-dello-sport/stadio-capitale-linchiesta-non-si-ferma-piu-malago-indagato-e-arrabbiato-estraneo-interrogatemi-presto/

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  21. https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/15/stadio-roma-indagato-giovanni-malago-il-coni-da-lok-ai-parcheggi-poi-parnasi-offre-lavoro-al-compagno-della-figlia/4428579/

    C’e’ anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, secondo la Procura di Roma, fra i destinatari delle “utilità” dispensate dal costruttore Luca Parnasi nel tentativo di oliare la macchina per la realizzazione dello stadio dell’As Roma.

    A nostro modesto parere l'olio di oliva extravergine siciliano è per il momento il migliore che si possa trovare sul mercato.

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  22. Mettiamo un pietra tombale sulla ricostruzione storica della Scuola Magistrale.

    Il progetto della Scuola Magistrale parte da lontano, dopo l’elezione di Scarso del quadriennio 2009-2012, e attraversa tre mandati CONI, più due commissariamenti straordinari della FIS per modificare lo Statuto.

    Il progetto, che è stato oggetto di varie campagne dei vertici dell’AIMS, nasce già con l’intento di assegnare alla FIS il rilascio dei diplomi magistrali.

    Chi ha interesse può leggersi le carte ovvero chiedere l’accesso agli atti al Segretario FIS.

    Il CONI adottò lo SNAQ nel 2009, portando delle modifiche sostanziali, in termini di iter formativi, e ritardando i piani federali di eutanasia dell’ANS.

    Hanno poco valore le successive scaramucce tra ANS e il duo FIS AIMS, ma anche la storia dei bigliettini di raccomandazione, che ha agito al massimo da acceleratore.

    La struttura stessa dell’attuale potere federale si sta trasformando: dall’alto il CONI e il Governo premono, e dal basso preme l’AIMS.

    L’azione dell’AIMS ha definitivamente cambiato la strutturale federale che da piramidale è diventata reticolare.

    Le commissioni federali sono infarcite di rappresentanti AIMS, con una piccola spolverata di AMIS, l'altro elettore organizzato.

    Un presidente plurimandatario deve essere in permanente campagna elettorale, alla continua ricerca della maggioranza qualificata del 55% dei voti.

    Lui è costretto a cedere pezzi di potere.

    Gli organi federali si vedono erodere le loro prerogative da attori navigati (i grandi elettori organizzati) capaci di influenzare e modellare i processi decisionali.

    In altre parole, i punti di forza di questa FIS rischiano di trasformarsi nella più perniciosa delle vulnerabilità.

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  23. Già rido all'idea di Scarso & Co. chiamati a deporre sulla vicenda Statuto. Possibili scenari distopici:

    1. Scarso accusa Cannella
    2. Cannella accusa Scarso
    3. Malagò accusa Fabbricini, De Tullio, Cannella e Scarso
    4. Fabbricini accusa Scarso e Cannella
    5. Scarso chiama in ballo Malagò, giunta coni e prefettura
    6. Cannella chiama in ballo commississione statuto e Consiglio federale
    7. avvocatura dello stato chiama in ballo prefettura e Scarso
    8. Scarso chiama in ballo commissario ad acta
    9. commissario ad acta denuncia tutti quanti

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    1. In effetti nella questione statuto il commissario ad acta è stato tirato in ballo a sua insaputa. Se ne verrà a conoscenza probabilmente farà un culo così a tutti quanti.

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  24. http://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/29357-noleggio-auto-sottoscritta-una-convenzione-tra-federscherma-e-sicily-by-car.html
    NOLEGGIO AUTO - SOTTOSCRITTA UNA CONVENZIONE TRA FEDERSCHERMA E SICILY BY CAR

    DOPO IL PRESIDENTE FEDERALE, L'ADDETTO STAMPA, IL RESPONSABILE MARKETING, LA SEGRETARIA AMIS, ANCHE LE AUTO A NOLEGGIO EMANANO IL FORTE SAPORE DELLA TRINACRIA.

    A COMPENSARE I GUSTI ISOLANI CI PENSA L'ARIA DEL TUSCOLO

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  25. Ci manca solo la sartoria di prestigio; magari trovano qualcuno in zona Acqua Acetosa.

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  26. Mercatino delle Pulci

    Permuto ampia area parcheggio con offerta di lavoro per mio figlio.
    Accetto soltanto proposte referenziate

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    1. Vendo giubbotto elettrico sciabola come nuovo. Funziona anche su Marte.

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    2. Offriamo, scontatissime, prestigiose manette vintage (made in Italy- anni novanta) usate solo una volta in occasione dell'inchiesta "MANI PULITE".

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  27. E' il momento giusto per indossare le scarpette da danza perché siamo certi che gli faranno ballare la zumba in modo sfrenato!

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    1. Se si parla de zumba allora qualche buon consiglio lo potrebbe dare anche il famoso presidente della federzumba

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    2. ma questa volta Giovannino ballerà da solo o in coppia con la Kostner?

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  28. Premetto che io di leggi non capisco granché e mi fido del parere dei giuristi che qui si esprimono. Però una cosa mi sembra chiara. Tutte le citazioni di leggi provengono dalla parte dell'ANS, mentre la FIS tace sulle leggi in base alle quali afferma i suoi diritti.
    Anche le lettere sono solo dell'ANS, la FIS non scrive mai.
    Potrei iniziare a dubitare delle ragioni della FIS e ne sarei tentato, però poi mi sorge spontaneo il dubbio che la parte che ha meno ragione è sempre quella che si affanna per dimostrare di averne, mentre la parte che tace in genere è quella che non ha motivo di affannarsi a trovare giustificazioni perché sa di aver ragione e lascia che i lupi ululino senza spaventarsi.
    Ieri il Presidente del CONI era presente agli esami della FIS.
    Mi sembra un chiaro segnale. Non penso che una personalità così in vista anche politicamente si sarebbe esposto così per una cosa di cui non si sa chi abbia ragione.

    La teoria del complotto anti ANS maturata negli anni…? Mah...potrebbe anche essere vera, ma anche questo mi sembra il classico piagnisteo dei bambini presi con le mani nella marmellata e cui la mamma poi deve dire di no.


    Dai NO si impara. L'ANS sicuramente saprà imparare e risollevarsi al rango che merita.

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    1. È una chiave di lettura ma non si può escludere che questo squarcio di storia schermistica racconti la fortissima tensione alla quale può essere sottoposto il CONI nel caso di una sua iniziale inconsapevolezza delle reali vicende FIS, dai refusi non sostanziali alle beghe napoletane.

      Non sarebbe la prima volta che nei momenti più difficili di una istituzione, soprattutto quando essa è sotto attacco, praticare l’eccezione alla regola di diritto potrebbe rappresentare l’unica soluzione per salvare l’intero sistema della convivenza civile tra CONI e Federazioni.

      Si tratta di una deviazione dall’ordinario, da quella che dovrebbe essere l’inviolabile regola del “governo delle leggi”, che conduce nel sentiero ambiguo, fosco, e discrezionale del “governo degli uomini”.

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  29. ZUCCHERO NON GUASTA BEVANDA

    https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_dicembre_28/stadio-olimpico-dirigente-coni-rischia-processo-lavori-tribuna-monte-mario-92842032-eb44-11e7-aee4-bc31285a7c38.shtml

    MA IO 'UN SO MAI NULLA!

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  30. PIAZZA DELLA SCHERMA: un Blog che non uccide ma te rompe li cojoni!

    Forza R (come Roma e Rinaldi)

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  31. Anonimo del 16/6/18, ore 15:00 afferma: "la parte che tace in genere è quella che non ha motivo di affannarsi a trovare giustificazioni perché sa di aver ragione".

    Mi permetto di dissentire: chi tace non sa cosa dire, perché sa di non avere alcuna ragione e di non poter spiegare alcunché.

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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  32. https://www.youtube.com/watch?v=24Uud5U6x0s&feature=youtu.be

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  33. https://www.youtube.com/watch?v=TEUEOB5dxoM&feature=youtu.be

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