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21 aprile 2019

CI HA LASCIATO IL MAESTRO Carlo MACCHI


A sx Ezio RINALDI  a dx Carlo MACCHI
Questa Mattina,  Carlo MACCHI ha staccato il biglietto per l’ultimo viaggio, serenamente ha lasciato questo mondo confortato dalla moglie, Antonella e dai figli Simone e Leonardo oltre che dalle nuore e dai nipoti.
Non più tardi di 15 giorni fa ci siamo sentiti al telefono riferendomi sul suo stato salutare e sulle cose da sistemare prima che il buon Dio lo chiamasse a sé. Era consapevole di quello che sarebbe avvenuto e voleva lasciare tutto in ordine.
GRANDE UOMO CARLO.
in questi giorni ha rivisto molte persone con cui ha avuto dissapori nel passaggio in vita. Le ha riviste tutte con piacere. Ha detto di essersi riappacificato con tutti prima di andare. E di poter andare via in pace.
Ho conosciuto Carlo tantissimi anni fa, credo il 1985. Con lui ho attraversato grandissima parte del mio viaggio schermistico, durante il quale non sono mancate incomprensioni che ci hanno visto divisi per molto tempo. Era tanta la mia afflizione che ho fatto di tutto per ritornare a godere della sua stima ed amicizia e quando ci sono riuscito è stato come trovare un porto sicuro in cui approdare. Non voglio elencare tutte le cose che ha fatto per la scherma, vorrei parlarvi dell’uomo e per farlo ho preso a riferimento il pensiero di una persona che gli è stata molto vicino, pensiero che si attaglia benissimo al mio, tanto che non saprei aggiungere nulla di più e quindi lo riporto integralmente:
“Trovare un bravo Maestro è spesso una questione di culo. 
Io lo posso dire, perché prima di trovare quello giusto, in pedana, ne ho avuti molti. Da tutti ho imparato qualcosa. Al punto che, anche da quelli con cui non ho mai legato a livello empatico, sono riuscito ad imparare "come non si deve fare!!".
Poi ci sono stati Maestri dai quali ho imparato molto anche senza averci mai scambiato il ferro perché, pur senza avermi insegnato cavazioni o parate di contro, hanno saputo insegnarmi qualcosa di molto importante. Lo stile e i valori.
Ho osservato, osservo e osserverò sempre tanto - anzi tantissimo - le persone che mi stanno intorno ed è grazie a queste attente osservazioni che, nel corso degli anni, ho imparato a selezionare. 
Chi fa parte della mia vita - oggi - non lo sa, ma ha senz'altro superato un'attentissima selezione.
È importante per me questa cosa perché così come mi vanto del fatto di essere molto selettivo, sono altrettanto orgoglioso del fatto di non piacere a tutti. Non mi interessa proprio piacere a tutti, anche perché se avvertissi questa come un'esigenza prioritaria non potrei fare il lavoro che faccio.
Stasera mi va di scrivere e condividere questo pensiero perché poche ore fa ho ricevuto una lezione molto importante da uno di questi Maestri col quale, nel corso di questa mia lunga parentesi schermistica, non ho mai incrociato le lame, bensì il destino. Questa lezione odierna mi ha riaperto ferite che pensavo essersi - ormai - ben cicatrizzate ma, evidentemente, nella vita non è così che funziona. 
Tuttavia, voglio dire grazie a questo Maestro che nonostante lo conosca, lo osservi, lo viva come un riferimento da quando sono poco più di un bimbo, continua oggi ad impartirmi lezioni molto importanti. 
Grazie a te Maestro ho imparato molto e mi sono saputo ispirare. Sei per me un esempio. Ti stimo per il grande Maestro di scherma e di vita che sei.”
Ecco, Io da Carlo ho imparato molto e per questo gli sarò eternamente grato.
Nella giornata odierna molte persone si sono spese con splendide parole nei confronti di Carlo e questo mi ha fatto molto piacere.
AMICO MIO CI MANCHERAI MOLTISSIMO, SOPRATTUTTO A ME.
Alla famiglia le sentite condoglianze mie e di tutta la "Piazza".
Ezio RINALDI

7 commenti:

  1. Carlo Macchi sei stato un grande Uomo, di quelli che li riconosci subito a prima vista. Una passione vera la tua: l'amore per la scherma, per gli atleti, per i tecnici, volevi davvero il meglio per questo universo complicato e affascinante che tu rendevi "famiglia".
    Felice di averti conosciuto, onorata della tua amicizia e della tua considerazione fino all'ultimo.
    Ti ho fatto una promessa e la manterrò e so che mi aiuterai ancora.
    Grazie Carlo

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  2. Il mio personale ricordo di una grande persona che mi ha onorato con la sua stima e amicizia.
    "In questa giornata di serenità e gioia, purtroppo una brutta notizia porta le nuvole. Nella mattinata è morto il Maestro Carlo Macchi, mio amico personale e del nostro Circolo. Ci vorrebbero tante pagine per scrivere su una carriera e sui suoi meriti, quando ne basterebbe una sola per racchiudere tutto: umanità. Quando nel 2006 intrapresi l'avventura di creare il Circolo della Scherma Ramon Fonst, fu tra i primi ad incoraggiarmi, e non mancò mai di darmi consigli ed esempi. Autentico fenomeno dell'organizzazione e della promozione, proprio in questi giorni nel 2008 venne fino a Torino quale responsabile dellEPS CSAIN per aiutarmi a portare la scherma in paizza a Nichelino. Ne scaturì una manifestazione che ancora ricordano, e per me una esperienza unica, a cui ancora oggi attingo. Poi negli anni siamo diventati colleghi, e compagni di una avventura politica che, assieme a tanti altri, porteremo a compimento tra due anni. Voglio ricordarlo con una foto di quella magnifica giornata di sole e scherma solo per i bambini, che la terra ti sia lieve."

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  3. Ho sentito Carlo il giorno successivo all'incontro con i club della Toscana organizzato magistralmente nella Sua sala di scherma. Mi ha parlato del futuro della nostra federazione e dei tanti progetti che ancora aveva in mente. Insomma mi ha regalato ancora un po' della sua tenacia, passione, lungimiranza. Grazie Carlo

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  4. Grazie Carlo. Grazie per avermi onorato della Tua amicizia. Grazie per avermi permesso di essere,per qualche ora, un tuo rappresentante. Grazie per avermi fatto capire meglio il mondo della scherma e gli uomini che vi ruotano intorno. Per avermi mostrato di chi diffidare e di chi invece fidarmi. Per avere avuto le tue confidenze e per aver risposto senza remore a tutte le tante domande che ti ho posto per capire meglio ciò che mi stava intorno,chi mi stava intorno. Purtroppo la distanza geografica non ha permesso frequenza di rapporti, ma ogni telefonata era come se ci fossimo appena visti. Non potrò essere fisicamente accanto a te ed ai tuoi familiari nelle prossime ore ma il mio pensiero si. Credo che il mondo della scherma non abbia ancora capito cosa ha perso, ma il mio ed il nostro impegno, quello delle persone cui avevi passato il testimone, sarà quello di realizzare quel progetto,il tuo così come il nostro, di creare una federazione più democratica, più trasparente, più meritocratica, più vicina alle famiglie,agli atleti ed alle società, più attenta ai Maestri, più attenta ai ragazzi..ai talenti, più "libera", più madre , meno matrigna.
    Se n'è andato un uomo vero, libero,
    ho perso un AMICO.
    Tu continua ad aiutarci, noi non ti dimenticheremo vedrai.

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  5. Un grande Uomo, un grande Maestro, un grande Amico ci ha lasciati ed è volato in cielo.

    Ciao, Carlo

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  6. Ti conobbi nel 96 quando a Palinuro finale del Trofeo Topolino dimostrasti le tue capacità organizzative e promozionali e da li fosti per me fonte d'ispirazione. Abbiamo organizzato insieme, diverse manifestazioni promozionali, di cui una proprio a Casalgrande (allora sede dl C.S.Koala) che coinvolse centinaia di bambini e non ho mai smesso d'interpretare l'attività promozionale come tu la concepivi. Fosti e sarai per me fonte d'ispirazione e voglio continuare a ricordarti, con un fioretto in mano, circondato dai bambini giocare a Zorro. Ciao Carlo

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  7. Ciao Maestro.... ti ho conosciuto nel lontano ormai 98.... mi hai incoraggiato a fare le miei scelte schermistiche .... mi hai insegnato come si lavora nella scuola .... abbiamo condiviso una stagione ... a Pontedera dove io allievo istruttore regionale mi divertivo a insegnar la mia prima spada ....... mi hai sempre stimolato a fare le
    Lezioni come la
    Mia fantasia mi diceva .... poi nel 2000 dopo il mio spot della Campari ... mi hai detto .. ora può metterti una società e vai avanti per la tua strada .... quando ci vedevamo sulle pedane avevi sempre la parola giusta per me .... grazie ... sei stato uno dei primi a chiamarmi quando ho vinto un titolo italiano cadetto
    L’ultima volta che ti ho sentito al telefono mi hai fatto ridere dicendomi io non mollo ago ....
    Grazie Carlo riposa in pace MAESTRO e da lassù ogni tanto mandami notizie .. un abbraccio a Simone Leonardo e Antonella
    M Agostino GERRA

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