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04 giugno 2020

ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL C.F. 2021/2024: quali sono le sfide del futuro?

Arch. Fabrizio ORSINI

Gira notizia che il Presidente federale Giorgio Scarso abbia detto che si andrà a votare per il nuovo quadriennio federale entro la fine dell’anno corrente. Pertanto pongo alcune riflessioni ai lettori del blog circa i temi cui il futuro Consiglio federale dovrà certamente occuparsi fino al 2024.
Inutile dire che la federazione negli ultimi anni è cambiata enormemente, così come la stessa società, vedendo nascere ed evolvere i social, ma anche la crescita veloce della scherma storica e l’incremento del numero delle società sportive, al quale comunque non corrisponde un adeguato aumento degli iscritti, inteso come agonisti. La figura del maestro di scherma si è evoluta e con essa la formazione ha preso nuove sfaccettature, tutte positive.
Non si potrà quindi ignorare quei temi che per anni sono stati in embrione, mentre ora sono piuttosto maturi. Di certo non si potranno fare promesse e poi non mantenerle.
Ricordo il persistente carente numero di atleti in palestra e la scarsità di impianti dedicati solo alla scherma su tutto il territorio, sono temi imprescindibili che attendono una voce da parecchio tempo.
Il mio augurio quindi va in una sola direzione ovvero che tutto quanto si vorrà fare, si realizzi come se si amministrasse una azienda, che si sta giocando la migliore delle partite sul tavolo del futuro sportivo, per società, maestri, e atleti ed è per questo motivo che spero che i club votino i candidati che sapranno dare le più credibili garanzie sulla base dei programmi proposti.
Vedo però che si sta tergiversando un po’ troppo, infatti il presidente attualmente in carica non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua candidatura alle prossime elezioni, o se voglia passare il testimone ad altri successori, mentre di Italia Scherma, particolarmente attiva, comincia ad essere chiaro il percorso sul quale incamminarsi ed i nomi, ancorché in forma ufficiosa, cominciano ad essere noti. Dai rumors sembra che stia lavorando alacremente per la composizione di una squadra all’altezza delle sfide che nel prossimo futuro dovrà affrontare. Una squadra ed un programma degni delle aspettative degli elettori. Non mi è dato conoscere alcunché della squadra del Presidente in carica o del suo indicato candidato. Di certo dobbiamo attendere le decisioni ufficiali delle superiori autorità, sia in termini statutari che per lo svolgimento dell’evento assembleare.
Allo stato attuale e con le regole in vigore, se le elezioni saranno a novembre o , comunque, entro l’anno, non restano che 4/6 mesi, quindi, a mio avviso, meglio se si andasse a febbraio 2021. In ogni caso, prima di queste date vedremo le nuove riconfigurazioni dei Comitati regionali in tutta Italia, che in un certo modo possiamo definire il “girone prima della finale”. A questi seguiranno le elezioni dei grandi elettori e infine del Consiglio federale. I mesi che ci aspettano saranno parecchio infuocati, ed è certo che il nuovo Consiglio federale lavorerà per la prima e speriamo unica volta nella storia dello sport a due olimpiadi nello stesso quadriennio.
Buon lavoro alle squadre di lavoro e viva la scherma italiana!
Fabrizio Orsini

7 commenti:

  1. Analisi certamente precisa ma, dal punto di vista elettorale, molto ottimista. Voto a novembre o voto a febbraio? Io dico che prima del voto ci sarà l'evento olimpico e che tutto dipenderà dai risultati che si andranno a cogliere. Vogliamo scommettere?

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  2. Egr. Sig. Efix,
    non trovandomi d'accordo sui Suoi presupposti:
    - elezioni dopo le Olimpiadi;
    - esito del voto legato ai risultati olimpici,
    mi permetta non solo di dissentire, ma anche di invitarLa a non scommettere.

    Innanzitutto, perché, visto che le Olimpiadi di Tokyo (il cui inizio era previsto per il 24/7/20) sono state rinviate 12 mesi, queste si disputeranno non prima dei Luglio 2021; conseguentemente, considerato che i rinnovi di tutte le cariche di qualunque disciplina sportiva dovranno avvenire non oltre il 31 Marzo 2021, è del tutto ovvio che le elezioni si svolgeranno prima della celebrazione dei Giochi olimpici.

    Con riferimento al Suo secondo assunto, premesso che l'Italia (rispetto alle altre discipline) è sempre andata bene alle Olimpiadi, avendo portato ogni volta medaglie, la storia ci insegna che non è mai successo che gli elettori si siano basati sul "bottino olimpico", ai fini della loro espressione di voto: infatti, nel passato, anche recente, sia l'ing. Bertolaja, sia il Presidentissimo ing. Nostini, sia il prof. Di Blasi, sono sempre stati vincenti, eppure il "cambio di guardia" è avvenuto ugualmente.

    Non saranno, quindi, i risultati a determinare l'esito elettorale.

    Per cui, non me ne voglia se mi prendo la confidenza di suggerirLe di cambiare i termini della scommessa.

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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  3. Auspici per il futuro.
    Il dibattito politico nell'ambiente della scherma è una necessità, visto l'assoluto dominio di un gruppo dirigenziale che, eletto con una serie di plebisciti, in questi anni ha, a mio parere, rivolto la propria attenzione al mantenimento dello status quo e alla "coltura" di personaggi utili all'occupazione di tutti i settori federali. In passato ho più volte rivolto i miei complimenti al Presidente Scarso per l'opera meritoria messa in campo durante i campionati mondiali disputatisi in Sicilia a favore delle piccole federazioni, ospitandole nel periodo pre campionato e offrendo l'assistenza tecnica di ottimi Maestri italiani. Tutto questo mi faceva sperare in una attenzione verso le società minori che però non si è mai manifestata anzi, e mi considero un esempio, l'emarginazione che ci è toccato vivere ha spento entusiasmi e affievolito la passione di veri e disinteressati amanti della scherma. Il mio personale auspicio lo rivolgo a tutti i soggetti che scenderanno in campo nelle prossime elezioni. Una gestione delle risorse umane scevra da parentele, appartenenze territoriali, convenienze politiche, impegni, riguardanti le carriere di Maestri, arbitri, DT, componenti di commissioni ecc., presi in cambio di una particolare poltrona. Bisogna ricordarsi che la scherma italiana può vantare un palmares incredibile grazie ai gruppi sportivi militari, alle attenzioni che la FIS rivolge, giustamente, ai ragazzi più dotati ma anche al lavoro appassionato, paziente e quotidiano svolto nelle sale presenti su tutto il territorio nazionale. Non mi resta che sperare, da lucano, che la potentina Francesca Palumbo possa partecipare alle prossime olimpiadi e così, forse, anche la Basilicata potrà godere di qualche temporanea attenzione. Dopo più di 60 anni di attività ininterrotta è deprimente non poter fare il nome di qualche lucano che abbia fatto parte di una commissione federale o anche solo di un gruppo di lavoro. Il mio non è uno sfogo ma l'invito al prossimo gruppo dirigente di rivolgere lo sguardo verso le "periferie" della scherma italiana.
    Vito Manno

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  4. Perfettamente d’accordo , ma ,dico una banalità, assieme alle persone ci vuole un cambio di mentalità: quindi, per sillogismo PERSONE CON DIFFERENTE MENTALITÀ.

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  5. Prendendo spunto dai temi "politici" enunciati:
    - dall'arch. Orsini, che ha posto l'accento sul "persistente carente numero di atleti in palestra e sulla scarsità di impianti";
    - e dal maestro Manno, che ha auspicato una particolare "attenzione verso le società minori" ed una maggiore sensibilità per le esigenze delle "periferie";
    che il nuovo CF, indipendentemente da come e da chi sarà composto, si troverà ad affrontare, io aggiungerei anche quelli delle INCOMPATIBILITA' e soprattutto del CONFLITTO DI INTERESSI, veri punti nevralgici da dover realmente e definitivamente risolvere, per il bene comune.

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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  6. CONFLITTO DI INTERESSE. Chi copre una certa carica non può coprirne un'altra perché coprirle entrambe genera oggettivamente una situazione di conflitto di interessi. Come saggiamente recita il commento dell'avvocato Fardella. L'interessato deve quindi scegliere: se vuole coprire la carica X deve dimettersi da quella Y, semplice.
    Si dovrebbe varare un regolamento sul conflitto di interessi che riguarda i diversi ruoli. Il maestro di società non può far parte dello staff tecnico, palese che dovrà essere retribuito e a disposizione della Fis. Un arbitro non può nella maniera più assoluta insegnare presso una società schermistica. Il suo compito sarà formare aspiranti arbitri e sarà retribuito dalle regioni.
    Una follia fino ad oggi, che viola in maniera clamorosa il principio della uguaglianza dei diritti dei tesserati.
    Chi copre un incarico (o presunto tale) non può coprire un altro incarico, questo il succo. Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti 🤺 Michele Bonsanto

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  7. Nel ringraziare, preliminarmente, il maestro Bonsanto, sia per avermi citato, sia per aver iniziato a trattare l'argomento "conflitto di interessi", devo però precisare che tale fattispecie non si configura soltanto nel "cumulo delle cariche", come correttamente affermato dallo stesso autore, ma soprattutto - ed è l'aspetto più spinoso - allorquando un soggetto, che assume all'interno di un gruppo e/o associazione e/o sodalizio un ruolo con responsabilità decisionali, è anche portatore di un interesse privato, che lo pone in una situazione tale da non poterlo più considerare totalmente "imparziale".

    Per una più semplice e agevole comprensione di tale figura giuridica, tralascio volutamente di addentrami in noiose e barbose disquisizioni giuridiche, limitandomi a riportare la definizione data da Wikipedia: "Il conflitto di interessi è una condizione giuridica che si verifica quando viene affidata un'alta responsabilità decisionale a un soggetto che ha interessi personali o professionali in contrasto con l'imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno a causa degli interessi in causa.
    Può verificarsi in diversi contesti e ambiti: economia, diritto, politica, lavoro, sanità. Il conflitto di interessi può riguardare singole persone o cariche, ma anche enti di controllo, gruppi di soggetti, consigli di amministrazione".

    Tale fattispecie, in poche parole, indica la condizione in cui un soggetto, al quale viene affidata una certa responsabilità, è al tempo stesso portatore di interessi di natura personale o familiare o professionale, che rischiano di compromettere quell'imparzialità che invece lo stesso è tenuto a garantire.

    E', quindi, da questo principale aspetto che il governo della prossima Federazione dovrà - a mio sommesso avviso - cominciare a lavorare, al fine di eliminare tutte quelle posizioni che possano creare, anche solo potenzialmente, situazioni conflittuali.

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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