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15 ottobre 2020

LE DIMISSIONI DEL MAESTRO Salvatore LAURIA

M° SalvatoreLAURIA
Con il comunicato che segue, scritto in data 12 ottobre 2021, sulla sua pagina facebook,  il Maestro Lauria Salvatore comunica le sue dimissioni da Consigliere FIS e da consigliere dell’AIMS: Cari Amici, desidero informarvi che la scorsa settimana mi sono dimesso dal Consiglio della Federazione Italiana Scherma e dal Consiglio dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma. Resto a disposizione dei colleghi per qualsiasi informazione o chiarimento e ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno sostenuto.

Salvatore Lauria.".

Indiscrezioni riferiscono che le motivazioni delle dimissioni risiedano nella gestione federale circa la scuola di tecnici di scherma, il che significherebbe che il Maestro Lauria possa essere entrato in conflitto con il Presidente FIS o con la maggioranza del Consiglio direttivo. Ho sentito l’interessato e mi ha semplicemente informato che qualsiasi atto che intendesse porre in essere lo concorderà con il Vice Presidente Federale Paolo AZZI, di cui il Maestro è un forte sostenitore.

Destano curiosità anche le contestuali dimissioni dal Direttivo dell’Associazione Maestri. Non credo di essere lontano dalla realtà se affermo che l’uscita dal direttivo A.I.M.S. possa essere ricondotta al mancato sostegno dell’Associazione sulla presa di posizione nei confronti del direttivo F.I.S..

Sui siti ufficiali dei due enti non viene riportata alcuna notizia circa l’atto del Maestro LAURIA ed anche qui non si comprende la loro condotta nel sottacere un atto di alta rilevanza politica. Come se fosse possibile di questi tempi tenere la cenere sotto il tappeto. Infatti è stato sufficiente che il LAURIA abbia fatto uno stringato comunicato sulla sua pagina facebook perché il caso esplodesse.

Le dimissioni, sono l'atto con cui un  soggetto che ricopre una carica recede unilateralmente da una nomina che lo vincola ad un ente nel suo rapporto di collaborazione.

Quando ciò avviene vuol dire che la collaborazione o l’armonia o gli interessi comuni non trovano più le stesse convergenze. Dunque, informare il movimento di un atto di tale importanza è un dovere sia di chi l’atto lo ha posto in essere sia di chi lo ha ricevuto.

Adesso attendiamo gli ulteriori sviluppi. Intanto il maestro ha ricevuto la solidarietà di tanti colleghi ed atleti, alcuni dei quali non si sono risparmiati in espressioni negative nei confronti dell’attuale governo federale.

Ezio RINALDI

3 commenti:

  1. Dimissioni da Fis e da Aims. Quindi sono collegate? E in che modo? Pressioni? Interessi?
    É un colpo di scena che non ci si aspettava davvero, e come tale adesso qualche equilibrio sarà da ricalibrare, tra Fis e Ans e Aims...
    Molto interessante!
    Fabrizio Orsini

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  2. Non è dato sapere il perché delle dimissioni di Salvatore Lauria che, quale rappresentante dei maestri, avrebbe fatto bene a divulgare a coloro che rappresenta, gli screzi nel consiglio federale e nell'ambito dell'AIMS.
    Salvatore fu fortemente voluto quale rappresentante dei maestri dall'AIMS che, quattro anni fa riusciva a muovere 45 dei 46 grandi elettori. Feci personalmente un tentativo di propormi quale candidato ma di fronte al blocco monolitico dei fedelissimi dell'AIMS preferii desistere. Anche coloro che mi dovevano qualcosa in termini di riconoscenza per la loro formazione preferirono rimanere allineati alle disposizioni avute. Fu soprattutto la dichiarazione di un amico, grande elettore, che mi convinse a mollare. Chiedo a Scarso se posso dare il sostegno alla tua candidatura, mi disse. Eppure Lauria, unico candidato, non ebbe il pronosticato plebiscito. Cinque maestri grandi elettori votarono scheda bianca.
    Scrissi una lettera aperta a Lauria a pochi giorni dalle elezioni che lo incoronarono mio rappresentante augurandogli buon lavoro e suggerendogli temi cari a noi maestri, soprattutto quelli relativi al nostro riconoscimento quali professionisti.
    La storia successiva è sotto gli occhi di tutti. L'immobilismo più completo se si eccettua il sostegno al presidente Scarso nella disgraziata e perdente lotta contro l'Accademia Nazionale di Scherma e alle dichiarazioni presidenziali che decretavano il dilettantismo della nostra categoria.
    Oggi Lauria si dimette e, poiché non spiega il suo gesto, mi piacerebbe pensare che sia stato consigliato dalla vergogna per un ruolo non svolto, per un fallimento annunciato.
    Si ripropongono le elezioni dopo quattro anni e la speranza è che i miei colleghi non restino ingessati, nuovamente bloccati, fascinati dal piccolo tornaconto personale (una convocazione, un apparecchio elettrico, ecc…). L'augurio è che il voto sia libero e la scelta intelligente, indirizzata verso chi ha interesse per la categoria e i suoi problemi, non per chi parta da condizioni di privilegio che inducano a considerare solo una piccola fetta del nostro variopinto universo.
    Mi auguro ancora che venga istituita una commissione federale magistrale che, come quella voluta dagli atleti, parli dei nostri problemi e ci tuteli. Spero, inoltre, che tanti miei colleghi possano trovare gli stimoli e i riconoscimenti morali ed economici che invertano la diaspora che li vede soggiornare e lavorare all'estero. Augurarmi, infine, che liberata da zavorre che la tengono ancorata in paludi, l'AIMS possa cominciare a navigare in mare aperto mi sembra troppo anche perché ci vorrebbe una rivoluzione culturale profonda della nostra categoria.
    Alberto Coltorti

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  3. Con un laconico (e forse anche un po' melanconico) comunicato, il maestro/tecnico Lauria ha reso noto ai suoi elettori e ai suoi colleghi di essersi doppiamente dimesso, senza però svelarne i motivi.

    Anche se è evidente che in questo gesto - per tempistica e modalità - c'è una sicura presa di distanze dai vertici dei due enti, FIS-AIMS, presieduti da coloro che sono sempre stati i suoi mentori, ritengo che, per il doppio ruolo da lui rivestito, il suo elettorato ed anche i suoi colleghi meritassero una maggiore considerazione e rispetto, piuttosto che una fredda, vuota e non motivata informativa, confinata e limitata ad un semplice invito di "chiarimenti a richiesta".

    Tuttavia, al di là del modus agendi del protagonista della vicenda, resta comunque la "grandezza" del gesto, soprattutto se si pensa che chi lo ha compiuto è sempre stato "in linea" con tutte le decisioni prese da entrambi gli organi consiliari di cui ha fatto parte, e ciò non perchè la sua attività fosse stata sonnecchiante in contesti soporiferi.

    Allora, le domande sorgono spontanee: Ha per caso subito un torto? Chi è stato?

    Meditate, gente, meditate.
    Gaspare Fardella

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