Siamo ufficialmente nell’anno olimpico. Alla fine di luglio comincerà l’olimpiade parigina che ci farà, come sempre, sognare e sperare nelle medaglie e nei nostri campioni. Ma l’anno olimpico non regala solo nuovi podi e nuove emozioni, ma anche un nuovo scenario federale, sia a Roma che nelle venti regioni italiane.
Pare ci sia movimento un po’
ovunque, con volti nuovi e qualcuno conosciuto, compreso anche il pensionamento
politico di qualche personaggio che per legge non potrà più candidarsi per
eccesso di mandati. Se lo vorrà fare dovrà spostarsi di poltrona oppure farsi
da parte. Qualcuno sale e qualcun altro scende, perché il mondo, dopotutto, è
fatto a scale, ma anche, in senso metaforico, di affamati, di potere, di quel
voler fare che nella scherma è motivo di aspirazioni più che legittime.
Qualcuno dice che tante cose non
vanno, qualcun altro che è sufficiente fare piccoli aggiustaggi, altri ancora
che affermano con grande sicurezza che tutto va bene, e che se qualcosa va
cambiato, lo deciderà democraticamente il Consiglio federale.
Grandi poltrone ovviamente sono
ambitissime. Per prima quella di presidente, la più prestigiosa e la più
faticosa da gestire, ma anche quella del presidente del GSA non è male. Meno
interessanti le poltrone dei Comitati regionali, ma ottime per fare gavetta,
per dialogare con il Consiglio centrale, per stare vicino alla gente, le gare,
le società, per visitarle, per toccare con mano le questioni dei singoli, per
saggiarne le qualità. Un modo come un altro per mettersi anche in mostra e
provare a scoprire la bellezza dell’ascesa ai cieli federali. Se ci sono
regioni poco visibili, per numero di atleti e di società, è bene sapere che
qualche altra potrebbe essere una federazione a sé, come la Lombardia per
esempio o il Lazio, che hanno numeri da capogiro, non solo sul territorio, ma
anche nelle gare. Essere consiglieri, o presidenti in queste regioni, aiuta non
poco per l’ascesa all’olimpo federale. Se poi hai anche delle doti tecniche,
delle capacità professionali, unito a del tempo libero, come minimo si può fare
carriera. Le commissioni sono dopotutto moltissime e vanno in un certo modo
riempite o per lo meno guidate e poi, non va dimenticato, che c’è una
Federazione internazionale che necessita di egual numero di persone con egual
capacità nelle ossa. Il tutto a discapito dell’età. Eh già, perché se per fare
l’arbitro internazionale l’età massima è fissata a 60 anni, per tutto il resto
si è liberi di operare anche passati i cento, sempre che la natura ti assista.
Ecco, poi ci sono quelli che
votano. Il sistema di voto, che vi rammenteremo a tempo debito come se quattro
anni fa fossero un’era geologica, è studiato per assicurare una elezione
democratica, ma vi posso garantire che il potere delle promesse elettorali
supera il potere del giudizio del singolo, sulla base delle capacità. Il potere
ha infatti sempre un suo carisma che è impossibile da scalfire, se il sistema
che quel potere ha installato funziona, anche se ai più non piace.
Fatta questa premessa ci sono
rumors per quali qualche personaggio molto in vista stia preparando una squadra
per rinnovare il Consiglio federale, da quel che mi risulta sono solo voci,
forse messe in giro ad arte, che, secondo me, sono finalizzate a creare una
certa fibrillazione. In realtà, nessuno si sbottona e la verità, come sempre,
sta nel mezzo. Nel senso che sicuramente qualcuno non è completamente
soddisfatto dell’attuale Consiglio, che magari qualche consigliere in carica
non sia risultato adeguatamente simpatico o, se volete, all’altezza del compito.
Ma da qui a parlare di preparazione di una intera squadra ce ne corre. Peraltro
a me non risulta che personaggi cosiddetti importanti abbiano manifestato
contrarietà verso l’attuale establishment, probabilmente qualcuno di essi non ha
fornito le risposte che tali personaggi attendevano, ma questo è un altro
discorso.
Certamente ci saranno delle
uscite, io dico almeno due/tre, e a quanto è dato capire le aspirazioni possono
essere quattro o cinque, quindi una certa battaglia ci sarà sicuramente, molto
dipenderà dal Presidente uscente, che per me sarà sicuramente confermato, il
quale avrà una notevole incidenza sull’argomento. Dò per certo la sua
riconferma poiché, al di la di inciampi nelle prime settimane di gestione, vds
la questione dell’Accademia con la quale furono firmati degli accordi e poi disattesi,
non mi pare che le cose siano andate male. Qualche rumore per l’attività
agonistica (calendario gare) ma nulla di particolarmente rilevante, le medaglie
sono arrivate, il settore tecnico, pur in presenza di un inevitabile
miglioramento, viaggia molto bene, non ho sentito lamentele sulla parte
amministrativa. Pertanto non vedo la necessità di un cambio al vertice o di un
consistente rinnovo.
Se ci sono delle ambizioni sarebbe opportuno manifestarle apertamente ed organizzarsi per esporle al Gran Premio Giovanissimi, nel qual caso si dovrebbe arrivare a quell’appuntamento con una squadra già al completo ed un programma semplice ma efficace e soprattutto deve essere capito dalla gente, viceversa ai cosiddetti aspirati dò un consiglio, non richiesto: LASCIATE PERDERE! In buona sostanza, per quel che mi suggerisce l’esperienza, ci saranno sicuramente dei nuovi innesti ma tutto dipenderà dal numero e dalle scelte che farà il presidente uscente (come dicevo prima, lo vedo riconfermato).
Su molti quotidiani, nazionali e
non, è riportata la notizia circa la partecipazione della Russia e Bielorussia alle
prossime olimpiadi, ebbene molto probabilmente potrebbe aversi la presenza di
una ristretta delegazione delle due nazioni. Il presidente della Federazione
Internazionale di Atletica Leggera, Sebastian Coe ha detto no alle due nazioni.
Ovviamente egli può decidere per la sua Federazione. Sicuramente quelli che seguiranno
gli indirizzi del CIO saranno presenti, ma Russia e Bielorussia daranno il loro
benestare? Non credo, cosicché nella scherma l’Italia, ma non solo, sarà
avvantaggiata e questo si è visto anche ai mondiali di Milano. Sull’argomento mi
sono espresso in altri articoli, quindi non ritengo di farlo anche adesso.
In bocca al lupo soprattutto ai
nostri ragazzi ed all’intera delegazione Italiana partecipante alle Olimpiadi,
ma anche ai competitor nelle elezioni regionali e nazionali.
Ezio RINALDI