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11 giugno 2025

OTTIMIZZAZIONE GARE ED INCASSI

È notizia fresca, tramite la voce del Presidente federale, che il prossimo calendario agonistico sarà rinnovato, benchè l’unica novità sembra essere che le gare Cadetti, Giovani e Assoluti, saranno accorpate in un unico evento.

I successivi cambiamenti saranno invece proposti dalla stagione successiva alla prossima, e non sembra che ci daranno per ora anticipazioni significative.

Come promesso in campagna elettorale le innovazioni nel calendario gare sono arrivate e di certo per le società e i tecnici, sarà un miglioramento in quanto gli spostamenti saranno ridotti al minimo. A questo si aggiunge il vantaggio che inaugurando il biglietto per guardare i Campionati italiani assoluti, grazie all’accorpamento dei tre campionati, l’afflusso di spettatori sarà decisamente più alto, con evidente beneficio economico per la FIS.

A valle dell’ottimo bilancio federale lasciato dalla precedente amministrazione guidata da Paolo Azzi, ricco e ben strutturato, anzi, che ha saputo elargire alle società ben più soldi rispetto all’anno precedente, ci chiediamo cosa ci farà con questi nuovi introiti la nuova amministrazione.

“Ci sono molte cose da fare” è stato detto da più voci, e posso solo crederci, anche se con molta circospezione mi sembra che non cambierà un gran che in pedana nei prossimi quattro anni, se non negli incassi federali.

In un passaggio della dichiarazione del presidente FIS si parla di un “aumento di gare regionali”. Si paventa quindi all’orizzonte uno scenario interessante, ovvero quello in cui aumenteranno gli introiti da gare regionali ben più facili da organizzare dai COL per le quali la FIS incassa 10€ ad atleta senza dover spendere nulla in organizzazione, e vedere diminuire le gare di carattere nazionale nelle quali la FIS va a compensare le spese organizzative che sono sempre superiori agli introiti ottenuti dalle iscrizioni degli atleti. In questo modo nel bilancio federale la voce “Spese per gare” diminuirà, con un conseguente aumento di quella “Introiti da gare”. Se poi ci si inserisce una probabile diminuzione del numero di partecipanti al Campionato nazionale, vorrà dire che l’organizzazione potrà posizionare un numero basso di pedane, accorciare i tempi di gara, e quindi le spese, evitando di andare in negativo sul bilancino di gara stesso.

A vincere alla fine sarà la FIS, mentre solo in maniera apparente saranno le società le quali avranno meno probabilità di portare i propri atleti.

Dietro quindi un evidente risparmio per società ed atleti, il valore sportivo e nazionale di un campionato, passa da assoluto a campionato di categoria. Gli atleti militari saranno i veri protagonisti di queste gare, per i quali sarebbe interessante creare un campionato a sé, visto che sono a tutti gli effetti dei professionisti.

Questa riforma calendaristica la trovo personalmente limitata e centrata più su vantaggi federali, che globali che pur ci sono.

Detta riforma va quindi sperimentata e allo stesso tempo migliorata, tenendo conto che l’abbandono sportivo è elevatissimo non solo nella scherma, ma anche negli altri sport. Servirebbe un lavoro più profondo non solo all’interno delle singole federazioni, la nostra compresa, ma anche a livello CONI e di Ministero dell’Istruzione.

Servono quindi idee, strategie, capacità di dialogo e divisione delle mansioni, e convincere la Scuola italiana che non dobbiamo puntare solo sulla cultura, ma anche sulla formazione della persona, cosa che avviene anche grazie all’attività sportiva, sempre se vogliamo rendere lo sport italiano un qualcosa di utile alla società.

Fabrizio ORSINI

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