è sempre un piacere incontrarmi con te e avere la possibilità di confrontarci sugli
aspetti di questa nostra disciplina che tanto dà all’Italia in termini
sportivi. Tante cose positive ci sono all’interno del circuito schermistico ma
tante altre vanno migliorate e ridiscusse al fine di rendere il lavoro delle
tante piccole realtà schermistiche, esistenti nel territorio nazionale,
proficuo e soddisfacente.
Approfitto della tua disponibilità
nell’ascoltare la voce di ogni singola Accademia volendo evidenziare la
difficoltà riscontrata, da tutti i nostri atleti ed accompagnatori (genitori
compresi), nell’affrontare e gestire la trasferta di Lucca in occasione della
Prima Prova GPG Under 14.
Da un confronto avuto con il mio Staff
Tecnico e con i genitori presenti alla gara, è emersa la cattiva organizzazione
che, per certi versi, ha caratterizzato questa prova. Premetto che siamo tutti
coscienti degli sforzi e dell’impegno che ci vuole per poter organizzare e
realizzare una prova nazionale di questa portata ma è doveroso far notare ciò
che di sbagliato c’è stato, non per fare una critica distruttiva ma al
contrario per cercare di migliorare in futuro.
Di seguito ti elenco i punti che per noi
sono stati indici di cattiva organizzazione e che hanno arrecato disagi a
noi, ai nostri atleti in gara e ai genitori in termini economici e di
logistica.
STRUTTURA NON IDONEA
1) la struttura non era un
palazzetto dello Sport adeguato e logisticamente strutturato per ospitare
54 pedane e 1500 atleti. La mancanza di tribune o spalti ha fatto
si che si ammassassero a bordo pedana, in corridoi molto stretti, sia i tecnici
che i genitori (vogliosi, come è giusto, di immortalare i propri figli) ma con
i quali bisognava condividere lo spazio nel tentativo di dare il supporto
adeguato ai propri atleti in gara;
2) gli spogliatoi, ricavati
in degli spazi divisi da pareti provvisorie, non erano adeguati al numero degli
atleti presenti, molti partecipanti si sono adeguati cambiandosi sulle sedie
all’ingresso della struttura creando molta confusione e mettendo l’attrezzatura
a rischio smarrimento o guasto;
3) la gran parte delle
pedane installate sul parterre erano delle pedane tappeto alcune delle quali ubicate in una tenso-struttura
ricavata nel parcheggio del Polo Fiere e quindi sull’asfalto. Sistemazione di certo non ottimale per
l’incolumità degli atleti, oltre ad essere chiaramente non idonee e
regolamentari per lo svolgimento di una prova nazionale di scherma.
ECCESSIVI RITARDI PER LE CHIAMATE IN PEDANA
Troppo tempo è passato ,dalle 2 alle 4
ore, fra la fine dei gironi e l’inizio delle dirette per alcune categorie con
conseguente ritardo nell’orario di fine gara. Una gara con inizio alle 8.30 del
mattino ha visto il suo termine alle19.00 circa.
Tutto questo, naturalmente, a discapito
dei giovani atleti presenti che non hanno le capacità psico-tecniche e
tattiche di un adulto. Quindi fattori essenziale quali concentrazione, tenuta
fisica, riscaldamento corporeo e mantenimento calorico dell’organismo, sono
risultati deficitari caratterizzando, a volte, in maniera negativa la
prestazione sportiva.
Disagi anche per molti genitori che, causa i forti
ritardi, hanno subito la perdita del volo di rientro con ulteriori gravi
economici per la riorganizzazione del viaggio di ritorno. Inoltre questo tipo
di esperienze potrebbe indurre i genitori, che per la prima volta affrontano
una gara nazionale, a non far ripetere ai propri figli altre prove, con grossi
disagi per gli atleti e l’Accademia di appartenenza.
ERRATA GESTIONE DEL CALENDARIO DI GARA
Negli anni il numero di atleti under 14
preseti alle prove nazionali di fioretto e sciabola è cresciuto in maniera
esponenziale. Si continua così con l’errato accoppiamento delle categorie delle
due armi nelle stesse giornate, causa dello slittamento e allungamento di ogni
singola prova.
Non so se altre Accademie o altri Maestri
ti abbiano segnalato, via mail o a voce, le stesse considerazioni sopracitate,
certo è che la cattiva organizzazione logistica della prova nazionale ha
caratterizzato negativamente l’esperienza dei nostri atleti condizionandone in
parte la propria prestazione sportiva in senso fisico, psichico e
tecnico-tattico. Il disagio avvertito dai genitori, invece, si è riversato
anche sul piano economico dovendo, alcuni di essi, rinunciare ai voli di
ritorno già prenotati e rifacendo i biglietti ex-novo ad un prezzo decisamente
alto.
Il gravo quindi non tocca solo il livello tecnico della nostra Società e degli atleti, ma anche il livello economico dei nostri associati.
Il gravo quindi non tocca solo il livello tecnico della nostra Società e degli atleti, ma anche il livello economico dei nostri associati.
Mi auguro che questa mail possa essere per
te spunto per un articolo sul blog da te gestito e che possa aiutare il mondo
schermistico giovanile a migliorare sempre più l’organizzazione di eventi che,
nella loro essenza, devono essere puro divertimento per questi giovani
schermidori pieni di entusiasmo e voglia di crescere.
Queste considerazioni le condivido con te
non solo come amico ma anche, in maniera ufficiale, come Maestro e Presidente
dell' ASD Scherma Ragusa
Un caro saluto
Roberto Molina
Ringrazio il Maestro Molina per avermi scritto e, come egli ben sa, l'unica cosa che posso fare è dare pubblicità alla sua missiva pubblicandola sul blog, certo di dargli soddisfazione rendendo partecipe il nostro movimento del suo pensiero. Ero presente a Lucca e posso confermare che quanto scritto risponde al vero. Molte persone si sono, per così dire, amabilmente lamentate. Credo che quanto riportato non debba essere preso come una critica agli organizzatori, ai quali va sempre il nostro ringraziamento per quanto fanno, ma semplicemente un contributo costruttivo per migliorare quanto di buono già c'è.
Ezio RINALDI