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10 ottobre 2014

DATI, ANALISI, EFFETTI E IDIOSINCRASIA




strategia dello struzzoHo chiesto ad Ezio RINALDI una elaborazione dei dati del blog ( numero complessivo di accessi, numero di letture dei singoli post, numero di commenti etc.), in quanto il numero di accessi sta raggiungendo la quota di 100.000, e la successiva analisi mi ha indotto ad una seria  riflessione.

E’ curioso come i lettori si siano appassionati tanto ad argomenti chiamiamoli così di rottura, cioè quelli che hanno fatto riferimento a polemiche tecniche e politiche, molto meno ad argomenti di carattere generale, ancorchè di particolare importanza, come possono essere quelli attinenti alla giustizia, al codice etico, al trasferimento atleti, alle politiche federali e recentemente ad argomenti che coinvolgono le alte sfere del CONI.

Gli articoli che hanno suscitato una maggiore curiosità (sulla base dei commenti e non delle letture) sono quelli che hanno trattato le vicende sicule e le analisi tecniche.

Esprimendo una mia considerazione devo annotare che i lettori hanno premiato più il litigio o la messa in discussione di questo o quel personaggio e ciò è per me deludente poiché va bene la critica verso qualcuno ma di pari passo dovrebbe interessare l’ approfondimento di materie che attengono alla gestione federale in tutti i suoi aspetti (tecnici, regolamentari ed amministrativi).

In questi mesi mi sono domandato il perché la maggioranza degli “elettori” abbia dato il proprio voto a Giorgio Scarso. Provare, oggi, a dare una risposta sarebbe una perdita di tempo poiché credo che ciascuno di noi abbia già una propria idea, seppure raffinata da anni di indulgenza o da idiosincrasia, dalla quale non intende discostarsi. Per questo motivo è improbabile, anche se non impossibile, che la massa di quelle idee possa essere modificata. D’altro canto sono assolutamente consapevole che la “pancia” della FIS è costantemente agitata da equilibrismi, cautele, astuzie, distrazioni e, probabilmente, anche da tanto ottimismo.

Ma a cosa è dovuta la  longevità istituzionale del Presidente Scarso? Un successo che dura tanto a lungo può essere davvero casuale? Certamente che no!

L’abilità del nostro Presidente è quella di saper sfruttare al massimo ogni circostanza e moltiplicarne gli effetti in favore della propria immagine. La ripetizione di slogan e l'insistenza su fattori che, per quanto interessanti, non hanno nulla a che vedere con i problemi concreti degli schermidori,  delle loro famiglie e delle società sportive, hanno sempre la meglio.

Alcun interesse, questa Federazione, sembra mostrare per le questioni afferenti una riforma del sistema arbitrale in grado di assicurare sempre ed ovunque la terzietà di giudizio; né alcuna preoccupazione sembra sfiorarla per analoga questione che riguarda gli organi di giustizia nonché gli elevati costi del nostro sport.

Una grande virtù, se vogliamo, che però si alimenta  grazie al carattere remissivo della base a cui è facile poter vendere ogni tipo di merce  poiché, in assenza di alternative, non può fare a meno di acquistare.

E ciò avviene a qualunque  prezzo, salvo voler appendere definitivamente al muro il fioretto, la sciabola o la spada e con esse anni di notevoli sacrifici.

Eppure, non sono pochi coloro che ancora non riescono a farsene una ragione. Ogni volta che sono stato presente sui luoghi di gara ho ricevuto molte lamentele per ciò che accade all’interno della Federazione o per ciò che la Federazione non è in grado o non vuole fare. Non sono però io a dover pesare le responsabilità e, in genere, non esprimo mai giudizi se non su fatti o circostanze da me ampiamente conosciuti. Prendo atto, però, di una volontà federale di rinuncia al confronto con quanti, (per la verità pochi) manifestano il loro pensiero critico alla luce del sole, senza alcun timore.

Ritornando al “blog”, un fatto è certo.  C’è una grande discrasia fra il numero delle persone che leggono i post (migliaia)  e il numero dei relativi commentatori  (una scarsa decina).

Non saprei dire se tale circostanza rifletta, in qualche modo, una delle cause dell’attuale assetto federale o al contrario ne sia solo un effetto. Certamente essa è indice della generalizzata insicurezza o, (mi auguro proprio di no), dell’indifferenza dei consociati che sembrano aver definitivamente rinunciato alle proprie aspirazioni.

Eppure, temi come l’etica e, soprattutto, la giustizia non sono privi d’impatto sulla vita delle società sportive.

Forse, per la maggior parte di esse, con buona pace per tutte le altre, l’unico cambiamento tollerabile è che non cambi proprio nulla.

Ma per fortuna la speranza è sempre l’ultima a morire.
L’anonimo Maledetto Toscano
Carlo Macchi


 

2 commenti:

  1. A proposito di costi, qualcuno sa indicare a quanto ammontano le spese istituzionali e di rappresentanza ( viaggi, pranzi, cene, pernottamenti etc. etc.) sostenute del presidente FIS in un anno?
    Mi piacerebbe poter fare un confronto con quelle dei presidenti delle altre Federazioni Sportive Italiane e con quelle di Barack Obama.
    Grazie
    Antonello Fileccia

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  2. Il Maestro Macchi ha fatto un generico accenno ai problemi concreti degli schermidori, delle loro famiglie e delle società sportive. Al riguardo ho rivenuto sul sito ItalianKart (http://www.italiankart.it/ft-53756-0-presidente-csai.html ) un interessante commento risalente all’aprile del 2011, che riporto testualmente:

    “...Purtroppo avere una Federazione che svolga le proprie mansioni correttamente e nel rispetto dei praticanti è ad oggi, in Italia, da considerarsi pura utopia, in tutte le discipline.
    Porto nuovamente ad esempio la Federazione Italiana Scherma, sport dove è da trent'anni inserita mia sorella. Bene, due settimane fa una sua allieva ha battuto in finale per il Campionato Italiano nientepopo' di meno che Valentina Vezzali, ed è solo uno dei moltissimi risultati straordinari ottenuti dalle allieve di mia sorella, fra cui la figlia del Campione Olimpico Andrea Cipressa, che dubito affiderebbe le sorti agonistiche della figlia ad un Maestro che per lui non sia il Migliore sulla piazza. Risultato? Totale ostracismo nei confronti di mia sorella e delle sue allieve, convocazioni negate in Nazionale, nessun supporto da parte di chicchessia nella politica federale ne per loro ne per la Società che rappresentano, il piccolo Circolo Scherma Mogliano Veneto. Maestri e atleti convocati? Quasi tutti dal Circolo di Roma, con il risultato che la carretta la tira solo la Vezzali.
    E se lo sport che ha portato più medaglie Olimpiche all'Italia è ridotto così, figurati il karting che Olimpico non è.... “

    Saluti
    Antonello Fileccia

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