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14 aprile 2015

CONSIDERAZIONI di Italo ROSSI


SRisultati immagini per campionati del mondi di schermaig. Rinaldi, lei come sempre fa delle giuste e doverose considerazioni sull’esito finale delle due manifestazioni internazionali U17 e U20. Mi consenta una sola piccola digressione, sono Italo Rossi quello vero e ritengo che i tentativi di destabilizzare questo Blog con l’uso del mio nome e colpendo la buona fede del gestore, sia squallido e denoti soprattutto la mancanza di personalità e maturità nel gestire argomenti delicati o futili che siano. Spesso si dice che tacere è meglio quando non si sa cosa dire, ma qui forse il problema non è riferito al saper cosa dire, ma alla consapevolezza di non poterlo e doverlo dire. Quindi come nelle migliori realtà non democratiche, screditare chi dice la verità o quanto meno ne parla, sembra l’unica cosa utile. Anche in questo caso è questione di personalità, chi ha la reale forza del proprio potere non lo ostenta, lo applica e lo motiva proprio a casa del “nemico”. I veri politici ci insegnano che non si tirano indietro quando c’è un confronto, anche in trasmissioni tv ed alla presenza di giornalisti di opposti pensieri.

Veniamo a noi. L’analisi dell’Europeo differisce da quella del Mondiale poiché ritengo ci sia un panorama internazionale diverso. A mio avviso, allo stato attuale, l’Europa non è più il leader indiscusso della scherma e quindi il quadro cambia e di non poco. Inoltre, il calendario internazionale U20 e U17 prevede gare quasi esclusivamente in Europa e quindi non sempre c’è, durante l’anno, il confronto con le altre nazioni o continenti. Infine e non ultimo, quasi solo l’Italia e in parte gli Usa, investono in modo concreto nella scherma ad una età così bassa. Mi risulterebbe che negli Stati Uniti, sono i College a investire e quindi sia più territoriale che nazionale. In ogni caso in Italia alle gare del circuito Europeo U17 mandiamo maestri di staff, a quelle di Coppa una intera rappresentativa nazionale con tanto di atleti e tecnici. Forse se considerassimo il rapporto economico, ma dai bilanci federali è impossibile capire le reali spese, almeno per noi poveri mortali, ne uscirebbe fuori che in relazione agli investimenti l’Italia raccoglie la metà di quanto spende, rispetto alle altre nazioni. Detto questo c’è da precisare anche che le medaglie dell’Italia sembrano essere inversamente proporzionate agli investimenti fatti e alle scelte politiche (metodo Cencelli) oltre agli stessi numeri dei praticanti. La spada maschile, dove le scelte tecniche, come già ampiamente letto su questo blog, sono state “discutibili” (un eufemismo), ha raccolto meno di tutti sia a livello individuale che a squadre. Per la spada femminile dove non c’è stata tensione nelle scelte, i risultati sono arrivati. Nella sciabola è stato confermato l’andamento della stagione, con alti e bassi, ma più alti che bassi, con qualche esponente al di sopra della media. Nel fioretto sembra esserci una inversione di tendenza a livello individuale, rispetto al settore assoluto. Infatti, se tra i ‘grandi’ dominano le donne con podi mondiali e olimpici, nel settore U20 la ribalta è per gli uomini.

Discorso diverso per le competizioni a squadre. Non vorrei sbagliarmi, ma non tutte le nazioni nel loro programma prevedono competizioni a squadre U17. Direte che questo è un merito per la nostra federazione. Certamente, ma quanto costa ai tesserati questo investimento? Il gioco vale la candela? Certo non dico di non partecipare o voler vincere, assolutamente, ma magari senza investire tanto durante la stagione (affermazione ipotetica visto che la FIS non fornisce un bilancio per arma e per settore) basterebbe lasciare che parli il ranking e magari modificarlo in modo che diventi realmente valutativo.

Ha ragione il Sig. Rinaldi a dire che forse le maggiori preoccupazioni vengono proprio dalla Spada. Infatti, ad una eccellente prova a squadre delle ragazze, affiancando la pessima prova individuale di tutti gli uomini, le preoccupazioni sono legittime. Mi chiedo: ma meno divismo e meno politica nelle scelte, aiuterebbe? Vediamo vincere gli Stati Unici, lì è tutto solo meritocratico, non mi si dica che a squadre non hanno raccolto come noi, forse è anche difficile in una Nazione che è decisamente più ampia delle nostra, creare squadra e gruppo, come da noi, è assai complicato. Loro hanno una politica molto diversa dalla nostra, in termini di investimento ed organizzazione del settore tecnico. Ritengo, anche se non sono un tecnico, che a sorprendere siano i giovani di altre nazioni, i quali si dimostrano maturi già per il settore assoluti e per verificarlo basti leggere il ranking il ranking, mentre i nostri spesso hanno difficoltà a decollare, tranne rare eccezioni. La ricerca del risultato a tutti i costi nel settore giovanile non limita un po’ la crescita futura? Parlando con qualche maestro ho potuto capire che esistono scuole di pensiero diverse. Da una parte c’è chi investe per primeggiare a livello GPG e chi, invece, costruisce l’atleta guardando al futuro, cioè a lungo termine. La situazione della spada non è valutata con appropriatezza e continuando di questo passo potrebbe fare un po’ come la politica internazionale, la quale ha sottovalutato la portata della crisi economica ed ora si trova a fare salti mortali per portare il paese ad uno stato di normalità, dico normalità non di eccellenza. Ho come l’impressione che continuando di questo passo a breve dovremo ricominciare da zero. E’ la mia impressione e spero fortemente di sbagliarmi.

La domanda al termine di queste mie riflessioni un po’ sparse, è sempre una sola: siamo sicuri che gli indirizzi federali siano quelli giusti? Non vorrei che si mirasse più alla poltrona da conservare o da raggiungere che non ad una gestione appropriata, portatrice di frutti copiosi. La politica federale è stata indirizzata a collaborazioni con nazioni tecnicamente scarse al fine di far crescere il movimento mondiale, e se da una parte è comprensibilissimo che una nazione come l’Italia, all’avanguardia in questo sport, aiuti i più deboli cosa si fa poi per non essere battuti dai cosiddetti nostri “allievi”? Questo tipo di politica a chi giova? E se le nazioni alle quali prestiamo la nostra collaborazione cominciano ad ambire a ruoli più consistenti sotto l’aspetto politico, noi come ci comporteremo?

Verrebbe da dire che la terra è sempre in movimento, quindi anche gli altri vogliono evolversi e non ci sarebbe da meravigliarsi delle loro eventuali giustificate ambizioni e magari un giorno potremmo vederle ai vertici della FIE e ci inviterebbero a seminari e stage nei loro Paesi per formare i nostri tecnici. Siamo sicuri che questo sia un viatico conveniente per il nostro movimento?

Italo Rossi

5 commenti:

  1. OMERTA' o OPPORTUNITA'

    Leggiamo su Facebook alcuni commenti sull'analisi fatta su questo Blog e relativa ai Mondiali ed Europei U17/U20. Fermo restando che non abbiamo alcun risvolto politico, ma solo, appunto, di chiarimento. Ci preme evidenziare, come già fatto sul Social, che forse chi ha risvolti politici è chi 'tace' o chi fa le regole a proprio piacimento e per questo non le rende pubbliche, prima.
    C'è poi chi sostiene di non tirarsi dietro al confronto e di farlo, però, nelle sedi opportune. Ci dispiace far notare che nel 2015 le sedi "opportune" sono anche e soprattutto i 'media' come questo blog. Poi quello che ci pare notare, non è la mancanza di chiarezza su questo blog o altro, ma la mancanza di chiarezza e basta. La mancanza di libertà di dialogo e la consapevolezza che l'omertà rende più di ogni vittoria e ci trasforma in opportunisti.
    Vince ancora una volta, come in passato, la 'politica' del zittire i media e portarli dalla propria parte magari facendogli pubblicare foto dalla eloquente e mirata comunicazione. Sono, sempre e comunque, parziali risposte a questo blog, che ci sembra non si faccia comprare, ed anzi offre spazio a critiche costruttive e non strumentali. Il numero di visite in continua crescita, lo dimostra. Forse è proprio questo che rende assurdo l'atteggiamento di chi "comanda" e lo rende sospettoso di interessi, il non accettare le critiche costruttive e reagire con politiche di comunicazione e 'intimidazione' scontata e non manifesta.
    Immaginiamo che l'elenco degli accessi e le loro identità, per qualcuno varrebbero Oro vero, ed il fatto stesso di non poterle avere dal sig Rinaldi, rende tutto ancora più duro e pieno di omertà.
    Basti pensare che alle gare, spesso, si è al Bar dello Sport e si parla di scherma. Tanti, molti citano il Blog senza mai parlarne o farne il nome.
    Questo credo sia solo la vittoria del Blog e dello spirito con il quale il sig Rinaldi lo porta avanti e quindi a noi viene da sorridere a pensare che a tanto opportunismo, qualcuno creda, non ci siano altrettanti veri interessi. Non vogliamo credere che siamo messi così male che si sia accondiscendenti ed omertosi per niente e che chi non accetta critiche lo faccia solo per orgoglio e non interessi economici.
    Ci si chiede dove vogliamo arrivare con i nostri scritti: a questo alla dimostrazione della piega che stiamo prendendo come mondo della scherma e all'aver portato uno sporto 'nobile' alla banalità della politica spicciola che niente ha di nobile.
    N.B. Rispondiamo a chi dice che la Fis ha sempre un potere in campo internazionale. Sicuro? a che costo per il nostro movimento e per i nostri tesserati? se si chiede potere e voti si deve anche dare! siamo certi che questo continuerà oppure l'avanzare di altre realtà dal punto di vista dei risultati, provocherà la voglia di rappresentanze sulle 'poltrone' che contano? e quindi dell'Italia cosa ne sarà?
    Italo Rossi

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  2. Gentile Signor Rinaldi ,non so come farle pervenire questo mio scritto e quindi utilizzo questo mezzo, forse improprio. Ho appena appreso che questa mattina, 16/04, si svolgeranno in Roma diverse udienze davanti il Giudice Federale della Federazione Italiana Scherma , ed in particolare fra le altre quelle che vedono imputati esponenti del mondo schermistico nazionale di rilievo, uno il Presidente del C.R. Sicilia, l'altro l'ex capo del G.S.A. Nazionale, entrambi siciliani. Parrebbe che l'uno sia accusato di aver falsamente certificato in merito alla affiliazione di una società del palermitano, l'altro invece di aver percepito somme da società schermistiche del capoluogo siciliano in dispregio dei dettati regolamentari federali cui era sottoposto vista la carica che rivestiva,. E' da rilevare che l'uno , il presidente, riveste ancora la carica senza che la federazione abbia ritenuto di chiedergli di fare un passo indietro vista la apparente gravità dei fatti contestati, o che lui stesso abbia sentito la necessità di autosospendersi nelle more del procedimento , l'altro invece sia stato costretto a dimettersi dalla carica rivestita visto che pare essere abbastanza grave l'accusa, poiché la carica di designatore e coordinatore del Gruppo Schermistico Arbitrale,quindi equanime ed imparziale per definizione, pretendeva che lo stesso non avesse alcun tipo di rapporto con qualsivoglia società operante sul territorio nazionale al fine di evitare facili e scontate maldicenze nel caso di eventuali presunti favori arbitrali in favore della società o delle società in cui veniva svolta, taci maci, l'attività magistrale. Oltre al non trascurabile fatto di, avendo goduto di uno stipendio federale , di aver omesso di dichiarare alla Federazione stessa ed al fisco il cumulo degli emolumenti percepiti impropriamente
    Duole ancora una volta dover rilevare che la Federazione non sia stata capace di evitare la realizzazione di tali incresciosi , se veri, fatti. Che questi siano “uomini del Presidente” è notorio. Il che mina ancor di più, in questo momento, la credibilità del sistema organizzativo e gestionale federale fortemente voluto, forse preteso, dal Presidente stesso. Duole dover notare che questi fatti siano accaduti nella sua terra, anche questo presta il fianco a facili luoghi comuni. Giova però ricordare che proprio nella sua terra, è in crescita un fenomeno, quello della fine del silenzio, dell'omertà, della passiva sopportazione del “ potere” quando questo viene esercitato a senso unico. Per la prima volta, forse, si sta assistendo alla crescita del desiderio di pulizia, della volontà di manifestare apertamente il proprio dissenso, senza paura, col coraggio delle proprie idee e dei doveri etico-morali cui tutti, ancor più se sportivi, dovremmo sottoporre ed uniformare i nostri comportamenti.
    Chi mi ha dato queste informazioni mi ha promesso ben altro, la mia talpa è anch'essa stanca evidentemente di un sistema nel quale quotidianamente non si riconosce più.
    Spero voglia ospitarmi nel Suo blog, oggi ed allorquando avrò le ulteriori e circostanziate informazioni promesse, nel frattempo Le rinnovo la mia stima per il lavoro che svolge, così egregiamente, col dare voce ai mal di pancia di chi ama veramente la scherma,mondo cui in passato ho appartenuto, e che forse ho lasciato per motivi simili ,ma per il quale oggi vedo, all'orizzonte un'alba, chiara,limpida, luminosa e che ho ricominciato a frequentare anche grazie al suo blog.
    Con rinnovata stima
    Marcello Gagliani

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  3. Egr. SIg. GAGLIANI, mi preme comunicarLe, unitamente a tutti i lettori di questo Blog, che il Presidente del GSA non percepisce retribuzioni ovvero non è un dipendente FIS. Allo stesso vengono rimborsate le spese inerenti il vitto l'alloggio ed il viaggio, su presentazione di giustificativi oppure forfettariamente. Inoltre il Sig. INGARGIOLA si è dimesso per ragioni " personali, familiari e professionali" : questo è quanto ha comunicato la FIS.
    RingraziandoLa per il contributo La saluto cordialmente, sperando di leggerLa ancora.
    RINALDI

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    1. Gentilissimo Sig.Rinaldi, La ringrazio per le precisazioni circa la non appartenenza come dipendente del Sig.Ingargiola alla FIS.Evidentemente , non conoscendo a fondo il sistema ho commesso un errore ,ma ciò non cambia ,a mio parere, il dovere da parte dell'Ingasrgiola di non prestare la propria attività magistrale in alcuna società affiliata alla FIS.Certo che così è molto facile fare cattivi pensieri.E' evidente che la FIS non si sia resa conto della pericolosità insita nell'avallare questo comportamento, e solo a querelle scoppiata abbia cercato di far rientrare tutto imponendo le dimissioni all'Ingargiola, perchè, me lo lasci dire, nessuno che abbia un minimo di intelligenza e capacità critica può credere che solo a stagione abbondantemente inoltrata e solo dopo il deferimento subito il signor Ingargiola si sia reso conto che "ragioni personali,familiari e professionali" rendevano opportuno rassegnare le dimissioni da quell'incarico che gli permetteva la sussistenza !! .Dalle informazioni sin qui avute sono certo che non sbaglio dicendo quanto appena scritto. Non appena sarò in possesso dei documenti promessi sarà mia cura e premura metterli a disposizione Sua e dei lettori del blog.Nel frattempo però ho letto sulla pagina della Giustizia Federale dei due provvedimenti presi quest'oggi nei confronti dell'Avv. Seminara e dello stesso Ingargiola, nonchè nei confronti del Presidente del C.R. Sicilia Manzoni . Lei era presente, mi è parso di capire, può meglio spiegarci quanto è accaduto ed il perche delle ammonizioni comminate, che mi sembrano ben poca cosa rispetto alle ipotesi di reato contestate?
      Grazie per 'l'ospitalità
      Marcello Gagliani

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  4. Egr. Sig. GAGLIANI, purtroppo non mi è stato consentito assistere al dibattimento. Il Presidente del Collegio Giudicante mi ha fatto presente che la seduta, come da regolamento, si sarebbe svolta in Camera di Consiglio, pertanto non era aperta al pubblico. Non Le nascondo che sono sempre più perplesso poichè non capisco quali e quanti possano essere gli argomenti tanto delicati da non poter essere resi pubblici. Siamo nel mondo dello sport, dove chiarezza, franchezza, rispetto dovrebbe essere i valori fondanti l'organizzazione sportiva: fino ad oggi penso sia così, ma forse mi sbaglio. Però se le regole sono queste, e purtroppo lo sono anche se un pò pasticciate, bisogna rispettarle.
    Ezio RINALDI

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