Le coraggiose le scelte dell'Italia
della scherma. Le decisioni per la convocazione degli atleti per i Campionati Europei
Assoluti di Montreux ci dicono che i CT hanno preso il toro per le corna e in
previsione di Rio 2016 hanno cominciato le selezioni per lanciare i nuovi
nazionali italiani. Da quello che ho potuto vedere mi sembra che:
Il Fioretto
Gli uomini cominciavano
a dare segni di stanchezza ed il CT CIPRESSA con lungimiranza ha provveduto ad
un ricambio generazionale, che non vuol dire bocciatura per alcuni tra gli
atleti di spicco della nazionale. E’ doveroso evidenziare che alcune nazioni
stanno andando molto forte e tra queste la Russia e gli USA. Al momento attuale,
fra i nostri solo Cassarà si trova a veleggiare sempre vicino al podio, mentre altri,
strano a dirsi, cominciano a sentire il peso degli anni. Tra i nuovi entrati ci
sono giovani (Foconi e Luperi) particolarmente interessanti e sentiremo presto
parlare di loro ai massimi livelli, quindi quello di MONTREUX è un felice appuntamento
per testare i nuovi, tra i quali è presente anche il siciliano GAROZZO, il
quale, prima o poi, spiccherà il volo con le sue valenti capacità.
Tra le donne
non ci sono problemi se non quella di una lotta fratricida. Infatti quest’arma
non sarà presente nella gara a squadre alle olimpiadi, quindi la qualificazione
si giocherà a livello individuale ed allo stato attuale le nostre sono le prime
al mondo.
La Spada
La spada,
dagli ultimi risultati internazionali, deve mostrare pienamente le sue forze. I
tempi della scuola milanese o vercellese sono finiti da un pezzo, ora sembra
che il futuro sia in Sicilia e non può che fare piacere. Garozzo conduce il
ranking internazionale: la continuità è il suo forte e non delude quasi mai.
Pizzo, Garozzo, Santarelli e Fichera, dovranno sudare non poco per trovare il
risultato, specie Pizzo che difende un argento conquistato a Strasburgo, anche
perché la candidata principale per il titolo è la Francia, che da tempo miete
successi con una certa agilità, dividendosi il successo con i variegati slavi,
che la sanno lunga in quanto a risultati.
Le donne
invece con Bianca del Carretto, che detiene il titolo, e Rossella Fiamingo che è
campionessa mondiale in carica, sono le atlete di punta, che trainano il
quartetto e che è composto anche da Mara Navarria e Francesca Quondamcarlo.Tutte
che comunque faticano non poco in Coppa del Mondo di fronte alle slave, che da
tempo dimostrano di essere in crescita nella ricerca di metalli preziosi. La
strada della spada italiana sembra avere un tracciato misterioso ancora, perché
i talenti che vi sono e l'alto numero di spadisti italiani, non trovano
riscontro nella qualità dei risultati. Alla prima prova nazionale a Ravenna
quest'anno tra gli uomini vinse il cubano Carrillo, eppure tutta la nazionale
partecipava in grande spolvero.
C'è da
lavorare, ma non si sa dove.
La sciabola
silenziosi
gli sciabolatori, che hanno la squadra più longeva. Prima Gigi Tarantino
guidava la classifica dei veterani di rango al top nel mondo, con Montano e
Occhiuzzi che seguivano e bene anche. Ora i veterani sono proprio il livornese
e il napoletano che si trovano accanto due giovani, Berrè che da due anni cerca
di raggiungere i livelli consoni alla bandiera che porta sulla divisa e a
sorpresa Luca Curatoli che sostituisce il più blasonato Gigi Samele, una
squadra che sempre nel segno della continuità cambia la sua struttura con
giusto anticipo, ma anche in una gara importante, forse a Samele si poteva concedere
un ultimo campionato. Qui giocano un ruolo pesante i ranking nazionali e
internazionali, benché non si riesca a capire come i pochi, anzi pochissimi
ungheresi siano sempre a dei livelli altissimi. Merito di una classe
magistrale? di una tradizione? di un particolare allenamento? L'anno passato
venne svolto un allenamento collegiale ITA UNG di fioretto e sciabola, in cui
gli ungheresi diedero ampie lezioni agli italiani con la sciabola, ma le
presero sonoramente con il fioretto. Dovremmo aiutarci di più? Fare degli
scambi? Rinnovare la classe magistrale? Certo seguiamo a ruota, ma il podio
ultimamente lo vediamo poco e l'inno non lo cantiamo quasi mai.
Le donne
però sono in crescendo. La Bianco, la Gulotta, la Gregorio e la Vecchi stanno
compiendo un cammino lento ma positivo, sempre in crescita, benché l'ucraina
Kharlan pare non abbia avversarie e sembra destinata a infrangere tutti o quasi
i record nella specialità. Le italiane possono fare solo bene, rispetto alla loro
ultima prestazione, le attendiamo con impazienza.
Ho la sensazione
che stiamo comunque vivendo un momento di calo, fortunatamente tale sensazione
non è suffragata di dati certi, però se quello che penso fosse vero occorrerebbe
una visione d’insieme che ponga in evidenza gli attuali limiti e porre le basi
per un scatto in avanti di tutto il movimento.
Qualche
disfattista potrebbe affermare che talune armi scompariranno da regioni
storicamente molto forti, ritengo invece che la qualità e la capacità del
movimento schermistico italiano saprà sopperire ad una eventualità del genere.
IN BOCCA AL LUPO A TUTTA LA DELEGAZIONE!
Ezio RINALDI
P.S. l’articolo
è stato scritto prima della manifestazione europea ed è pubblicato solo ora poiché
ragioni di salute non mi hanno permesso di dedicarmi al Blog.
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