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05 gennaio 2017

L’A.N.S. TRA DIMISSIONI E POTERI RIDOTTI: CUI PRODEST?

Mattia BORETTI
Lo scorso 22 dicembre Piazza Scherma ha ospitato l’intervento di Antonello Fileccia a proposito delle prospettive che rischiano di aprirsi, o sarebbe meglio dire chiudersi, per l’Accademia Nazionale di Scherma (A.N.S.) a partire dalla decisione della F.I.S. di bandire direttamente i corsi per tecnici di II e III Livello, rilasciando i relativi titoli ed eliminando  l’equiparazione degli atleti appartenenti a Paesi UE che hanno partecipato ad Olimpiadi, Campionati del Mondo, Campionati Europei, cat. Assoluti, ai tecnici di I livello ai fini della partecipazione all’esame per la categoria superiore.
A questa decisione, che di fatto priva l’A.N.S. di uno dei suoi poteri principali in quanto organo deputato alla formazione e all’abilitazione dei Maestri di scherma in Italia, si è aggiunto circa una settimana dopo, il 28 dicembre per la precisione, un nuovo capitolo: la decadenza del Consiglio Nazionale della stessa A.N.S. dopo l’Assemblea riunita lo stesso giorno. All’origine la richiesta, presentata dai Consiglieri Luigi Campofreda e Aldo Cuomo (fratello del Ct della spada azzurra, Sandro), di dimissioni di alcuni dirigenti dell’Academia Nazionale di Scherma: al rifiuto di questi di accogliere l’ istanza, i richiedenti hanno provocato la decadenza del Consiglio dimettendosi a loro volta, portando con essi la maggioranza del Consiglio, il quale resterà ora in carica per l’ordinaria amministrazione fino alla nuova Assemblea elettiva, che già si annuncia combattuta nel suo esito finale. Sarebbe comunque interessante conoscere le motivazioni della richiesta del Dirigente Federale e Cuomo.
A completare il quadro, sullo stesso Consigliere Campofreda e sull’omologo Consigliere Salvatore Lauria pende a sua volta la spada di Damocle dell’incompatibilità nell’incarico “doppio” di Consigliere F.I.S. e Consigliere A.N.S. (per Campofreda) e di Consigliere F.I.S. e Vice Presidente dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma (per Lauria), situazione che la stessa F.I.S. non potrà continuare ad ignorare ancora per molto: non risulta infatti sia stata prevista una deroga agli Statuti vigenti che prevedono l’impossibilità del “doppio incarico” in Enti o associazioni affiliati al CONI. Non risulta altresì che i due Consiglieri citati abbiano mai esercitato l’opzione di scelta su quale carica delle due voler ricoprire.
A.N.S.
La vicenda, al netto dei contorni surreali (si potrebbe dire “politici”) che si sovrappongono l’uno con l’altro, appare nelle due facce di una sola medaglia: la tentazione, che i fatti portano a dimostrare, di una trasformazione dell’A.N.S., fondata lo stesso anno dell’Unità d’italia (1861) e riconosciuta come Ente Morale per Decreto Reale nel 1880, nonché punto di riferimento essenziale per la formazione e la tradizione della scuola magistrale della scherma italiana da un secolo e mezzo, in una specie di guscio vuoto. Un mausoleo e poco più, in memoria forse di un tempo in cui per gli ambiti, le competenze e soprattutto i limiti di potere, vi era un rispetto oggi sempre più dimenticato. Una sconfessione sul nascere, sempre in apparenza, per la cosiddetta “innovazione nella continuità” che dovrebbe essere la cifra del quarto mandato consecutivo della presidenza Scarso, ma che al contrario con evoluzioni, o piuttosto involuzioni, come questa dovrebbe suscitare attenzione in chi ancora vorrebbe mettere il benessere e il progresso della scherma italiana un passo avanti alle ambizioni personali o di qualche gruppo di potere.
Piazza Scherma, che la sua “scelta di campo” l’ha fatta sin dal primo momento e senza mai avere alcuna esitazione o cedimento, continuerà a seguire le vicende e a tenere aggiornati i propri lettori. Occhi aperti: l’impegno per il nuovo anno è nel comandamento di sempre.

Mattia Boretti 

2 commenti:

  1. Sic transit gloria mundi.
    Ave atque vale.
    Gaspare Fardella

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  2. Gaspare ma che parli siculo? Lo che molti non capiscono i vari dialetti italiani! Ah,Ah,Ah.

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