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22 ottobre 2017

IL DISOBBEDIENTE

Cari autori, scrittori, opinionisti, pensatori, frequentatori a vario titolo del blog, che però omettono di sottoscrivere ciò che espongono, vi reco una lieta novella: finalmente, potrete (e, forse, dovrete) firmarvi.
Perché si possa comprendere il motivo per cui dico ciò, devo inizialmente citare il seguente passo, tratto da un recentissimo racconto: <<Qui è così, se non ti va bene, piglia su le tue cose e vattene in Inghilterra, vattene in Canada, vai dove c…. vuoi, ma non qui. L’Italia è il paese dei furbi; se vuoi vivere onestamente, qui, hai vita dura».
E' la frase, piena di dolore, del padre al figlio che ha fatto la cosa giusta, quella che lui stesso gli ha insegnato. Verrebbe da dire che è semplicemente stato onesto, se non fosse che, nell’Italia di oggi, per fare emergere l’onestà, questa deve spesso diventare disobbedienza.
Lo racconta bene Andrea Franzoso nel suo "Il Disobbediente", un racconto in prima persona della vicenda del perché ha scelto di diventare un whistleblower, termine che da anni fatica a trovare una traduzione adeguata in italiano, ma che serve ad indicare quel soggetto che, dall’interno di un’organizzazione, sceglie di denunciarne le malefatte, spesso pagando un prezzo altissimo in termini personali.
Il paradosso della vicenda, in questo scritto, è che Franzoso fa ciò che è esattamente pagato per fare. Nel 2015, da incaricato dell’audit interno di Ferrovie Nord, rileva le gravissime irregolarità della disinvolta gestione dell’allora presidente Norberto Achille, il quale aveva utilizzato, a fini personali e familiari, carte di credito, telefoni e auto dell’azienda partecipata, per oltre € 400.000,00.
Quando le segnalazioni interne non sembrano sortire nessun effetto, Franzoso, ex-carabiniere e novizio dei gesuiti, denuncia tutto agli ex-colleghi dell’Arma. Nel farlo commette un’imprudenza: invece di fare una denuncia anonima, per venire poi convocato a rispondere come gli altri suoi colleghi, sceglie di metterci la faccia. Una scelta che gli costerà mesi di mobbing, di spese in avvocati e, infine, il posto, ma soprattutto molte amicizie e un fortissimo scontro con la sua stessa famiglia.
Quella di Franzoso è una scelta alta e meditata, intrisa delle letture di Thoreau e Dostoyevski, ma certamente poco pratica in un paese come l’Italia dove «veni, vidi, tacqui» sembra il comportamento più saggio.
La buona notizia è che forse i prossimi “soffiatori di fischietto” italiani non dovranno più affrontare le stesse peripezie di Franzoso. È stata approvata dal Senato (e ora dovrà passare alla Camera) la prima legge italiana sul whistleblowing. Il testo, con emendamenti sostenuti sia dal Pd che dal M5S, non ha avuto finora vita facile, rischiando di arenarsi al Senato; ma, se approvato così come si presenta oggi, ci porterebbe al livello di alcune delle democrazie più avanzate.
Quattro le novità di rilievo, degne di nota:
- l’estensione della protezione dei whistleblowers anche alle aziende private;
- l’introduzione di un “fondo di ristoro” per sostenere le spese legali di chi decide di denunciare;
- la cancellazione del requisito della buona fede: non è più da considerare importante se chi denuncia ne trae vantaggio, per esempio eliminando un rivale, perché ciò che importa è che l’illecito venga rivelato;
- infine, nelle strutture pubbliche vengono inasprite le sanzioni per il responsabile che ha ignorato una segnalazione poi dimostratasi veritiera.
Concludo, quindi, con la seguente esortazione: Anonimi lealisti e non, finalmente potrete firmarvi.
Firmate, anonimi, firmate.
Cordialmente
Gaspare Fardella

45 commenti:

  1. The Black Page of sicilian saber!

    coming soon......

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  2. Solite vergogne in terra natia?

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  3. Per favore siculi non teneteci in sospeso dateci ancora un altro motivo (anche se non ne abbiamo biogno) per non poggiare piede nell'isola tanto cara al nostro presidente.

    Miyamoto Musashi

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  4. Scusa Fardella invece di fare domande a questo whistleblower perchè non lo inviti a rivelare il suo nome?
    Compaesani molto curiosi

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    1. Caro Anonimo del 23/10/2017, ore 18,31, forse ti sarà sfuggito che più di una volta ho invitato gli anonimi (come te) a palesarsi.
      Inoltre, e penso che sia sfuggito anche a tutti gli altri, che il mio articolo tendeva a rendere noto un futuro provvedimento legislativo che il Parlamento, ove "lavora" l'On.le Vezzali, si appresta ad emettere.
      Non intendevo assolutamente né svelare, né rilevare, né sottintendere la sussistenza di eventuali magagne siciliane, che non credo esistano e di cui, comunque, io non ho notizia alcuna.
      Quindi, per favore, restiamo al tema.
      Cordialmente.
      Gaspare Fardella

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  5. Rinaldi ci risiamo. Torno dall’ufficio sfinito da una estenuante giornata di lavoro accendo il computer e leggo di altre novità dalla Sicilia? Noooooooo, per favore nooooooooooooooooooo!.
    Non mi interessa neppure conoscerle queste novità perché sono ormai assuefatto e mi sono ripromesso di non cedere più alle tentazioni! Il tuo blog, però, è per me come il pomo di Adamo ed Eva e quindi mi vedo costretto a ripetermi per l’ennesima volta:
    SE NE DEVONDO ANDARE TUTTI A CASA ( e, se vi fa piacere), ivi comprese le combriccole siciliane

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  6. Roba da matti, in questo blog si dibatte persino del nulla.
    Basta un niente e parte la claque......

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    1. Basta non leggerlo come fanno tanti altri

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    2. Gentile Sig. Anonimo del 23/10/17, h. 19:31, che ha avuto l'ardire di affermare: "Roba da matti, in questo blog si dibatte persino del nulla. Basta un niente e parte la claque......"
      ciò che viene qui evidenziato da tanti, e soprattutto dall'Anonimo del 24/10/17, h. 10:35, Le sembra il "nulla" o una "roba da matti"?
      La prego, continui nelle Sue letture di Tex Willer o Topolino, che forse Le sono più congeniali e adatte.
      Cordialmente.
      Gaspare Fardella

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  7. In Sicilia?...solite cose, solite persone...che non riescono a capire che anziché prendersi cartellini neri a quasi ogni gara il loro compito sarebbe quell di educare i nostri figli ...sicuramente non con le risse!

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    1. Mi fa piacere che anche fra i siciliani ci sia qualcuno come lei che è d'accordo con il nostro pensiero: la sicilia è da bandire dalla scherma. Se poi ci aggiungiamo campania e calabria sarebbe con vincere un terno al lotto!

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    2. Ma se ci bandite, il presidente lo tenete con voi o viene esodato anche lui?

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    3. Senza dubbio...è l’unico modo per “abbattere” i tanti campioni che la Sicilia sforna! Complimenti, pensiero sportivo!....ahahahahah ...lei vinca il terno al lotto mentre i Siciliani le medaglie olimpiche...tutt’al più vista la sua sportività , le potremmo cedere volentieri qualche maleducato nostrano!

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    4. Se dipendesse da noi lo restituiremmo al mittente. Magari potrebbe avere fortuna proprio nella sua città ed intraprendere finalmente una brillante carrierra da sindaco.

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  8. whistleblowing parte prima. pare e scrivo pare, che la fis sia stata inserita dall'istat nell'elenco delle pubbliche amministrazioni. se fosse vero, la fis dovrebbe rispettare maggiori obblighi di tracciabilita' delle spese federali. pare che gli organi vigilanti siano il coni e la corte dei conti. pare che la fis abbia convocato all'estero un arbitro e che la trasferta abbia comportato spese di trasporto terrestri e aeree, spese di vitto e albergo. pare che l'arbitro non abbia arbitrato, ma sia stato costretto, suo malgrado, a fare il turista. pare che la fis non abbia infatti tesserato alla federazione internazionale l'arbitro. pare e scrivo pare, che questo comportamento della fis possa essere qualificato come danno erariale.

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    1. Pare, dico pare, che lei si stia sbagliando...l’arbitro era lì in veste personale dando la propria disponibilità ad arbitrare

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    2. ...l’arbitro era lì in veste personale dando la propria disponibilità ad arbitrare
      Totò ha trovato un erede

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  9. il blog di rinaldi si lamenta da anni per i viaggi intercontinentali del presidente scarso.

    rinaldi denuncia che i viaggi sono inutili per il movimento scherma italiano, in quanto servono unicamente ai fini politici di scarso.

    i viaggi intercontinentali hanno lunghe durate, quasi dieci ore da roma a doula in camerun.

    la nuova politica federale ha deciso di temprare i giovani atleti e le loro famiglie secondo schemi che ricordano la pedagogia dell'europa orientale prima della caduta del muro di berlino. gli allenamenti si devono fare in caserma piuttosto che nei collaudati alberghi dell'appennino tosco-emiliano.

    la carta igienica è un bene di lusso che viene concesso 'ottriato', cioè 'calato dall'alto'.

    il leader maximo federale è il modello di riferimento per le giovani leve. se il leader maximo si strema per decine di ore in voli intercontinentali, le giovani leve si devono anch'esse cimentare in pari sforzi orari di volo.

    cosi le trasferte all'estero sono organizzate come gli allenamenti in caserma, cioè all'insegna del sacrificio e della marziale resistenza allo sfinimento.

    le sveglie di notte per le partenze servono per rafforzare il cameratismo.

    ai voli diretti che sono espressione di un lassismo borghese, la fis risponde con un piano voli ricco di scali, orari e soste infernali.

    i biglietti devono essere assolutamente economici e i bagagli ridotti al minimo.

    se ci si mettono dieci ore invece che due, il giovane sarà temprato e potrà in futuro giocare al presidente federale in viaggio per il mondo.

    se poi non ti imbarcano le armi perchè la federazione ha sbagliato a segnalare il bagaglio, il giovane sarà temprato a schermare con mezzi di fortuna.

    se poi la trasferta raccoglie i peggiori risultati di sempre, i giovani sapranno che la vita è come una scala di un pollaio, cioè corta e piena di merda.

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    1. SE POI IL BIGLIETTO NON È AFFATTO ECONOMICO PERCHÉ CI SAREBBERO STATE SOLUZIONI MIGLIORI TIPO VOLI DIRETTI E MENO CARI
      SE POI L'ALTERNATIVA COSTAVA MENO
      SE POI LA COMPAGNIA AEREA DEL VOLO DIRETTO È MEGLIO QUOTATA DELL'ALITALIA NEL RANKING MONDIALE
      SE POI I GENITORI HANNO VIAGGIATO CON QUELLA COMPAGNIA AEREA E SONO ARRIVATI MEZZA GIORNATA PRIMA
      SE POI NESSUNO SI LAMENTA È GIUSTO TENERSI SCARSO E CANNELLA

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  10. Si è tenuto il 23 ottobre 2017- nel Salone d’Onore del CONI – il convegno “La Governance dello Sport”, incentrato sulle nuove sfide strategiche e organizzative del sistema sportivo e sulla gestione del cambiamento.
    I lavori sono stati aperti dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e all’approfondimento hanno partecipato il Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, il Presidente del Collegio di Garanzia del CONI, Franco Frattini, e il Presidente della Nedcommunity, Paola Schwizer. Valeria Panzironi, Direttore Affari Legali Coni Servizi, ha chiuso la prima parte del convegno affrontando il tema dell'autoregolazione e sistema sportivo (Foto Mezzelani-GMT).
    Il Presidente del Collegio di Garanzia, Franco Frattini, ha sviluppato l’argomento legato all’ordinamento sportivo e al diritto di accesso agli atti. "Lealtà e probità sono i pilastri della carta olimpica scolpiti nel sistema dello sport italiano. Principi alla base di una seria politica di prevenzione e contrasto alla corruzione. La trasparenza previene opacità dietro cui si annida il fenomeno corruttivo. La difesa dell'autonomia del sistema organizzativo della giustizia sportiva si coniuga bene con l'assoluta trasparenza e la circolazione della conoscenza, per fare sempre di più del sistema sportivo italiano una casa di vetro".
    Si era tenuta il 22 gennaio 2017 - nella sala A del Palazzo delle Federazioni Sportive a Roma - la seduta di gennaio del Consiglio federale. I consiglieri eletti che hanno affrontato i numerosi punti all'ordine del giorno. Tra questi vi è stata la discussione consiliare sulla proposta del Presidente circa la nomina dei Commissari tecnici delle Nazionali olimpiche. Il Consiglio federale ha quindi apportato alcune modifiche al regolamento attuativo SNaQ. http://www.federscherma.it/homepage/media/news/7-news/27936-consiglio-federale.html
    La FIS non ha mai trasmesso al CONI il Regolamento attuativo dello SNaQ, non ottemperando a quanto previsto dallo Statuto del CONI e dallo Statuto della FIS.
    L’ANS ha fatto richiesta alla FIS di accesso agli atti.
    La FIS è stata sino ad oggi inerte.
    Ci si interroga se l'inerzia della FIS serbata su questa richiesta di accesso agli atti possa o meno profilare il reato rubricato all'art. 328 c.p. quale "omissione di atti d'ufficio".
    La legge che prevede e regola l'accesso agli atti del procedimento è la L. n. 241/90, testo più volte novellato, da ultimo dal DL 21/6/2013 n. 69, che statuisce espressamente all' art. 22 c. II che "L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza", inoltre lo stesso provvedimento legislativo ha "expressis verbis" statuito con forza, l'obbligo per le P.A. di concludere i procedimenti amministrativi, quindi anche la richiesta di accesso agli atti, entro il termine generale di 30 gg (art. 2 c. II L. 241/90) e comunque mai oltre i 180 gg (art. 2 c. IV L. 241/90).
    La FIS è inserita nell’Elenco ISTA delle P.A.
    La FIS doveva concludere il procedimento amministrativo della richiesta ANS di accesso agli atti, entro il termine generale di 30 gg (art. 2 c. II L. 241/90) e comunque mai oltre i 180 gg (art. 2 c. IV L. 241/90).
    Anche i 180 gg sono abbondantemente trascorsi.

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    1. Lei s'affanna troppo caro signore.
      Ieri ho prenotato a mie spese un biglietto di viaggio cumulativo. Provi ad indovinare il motivo?
      SE NE DEVONO TORNARE TUTTI A CASA. E' TEMPO CHE COMINCINO A PENSARE COSA VOGLIONO FARE DA GRANDI!|

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  11. Cari amici anonimi non è ancora giunto il momento della caduta dell’asse Roma-Sicilia. La scherma per un po’ di tempo continuerà a parlare un rosolato siciliano da sarde a beccafico intinto nel romanesco dell'abbacchio e della pasta alla carbonara. Sono infatti ancora attive certe falangi che seppure disarmate dell’ingegno riescono ancora a fornire il loro sostegno con la testa rivolta all'indietro, fra ceri funerari e lapidi abbellite da marketing di circostanza.
    A tutti costoro, appena un consiglio: lasciate perdere ogni progetto in cantiere. Chi di dovere si ricorderà di voi. Il ciclo con risciacquo non funziona più!

    PREFETTO DEL IV PILASTRO

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  12. Ma quanti sono i disobbedienti?

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    1. 39...ihihihihihih...a proposito...ma se tanto fastidio vi da la Sicilia...com’è che all’ultima elezione entrambi i candidati erano siciliani?...nessuna mente eccelsa in zona centro-nord?

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    2. Mi spiace leggere di questa stupida contrapposizione nord sud, più precisamente nord Sicilia. Il problema non è questo, bensì la distribuzione delle gare su tutto il territorio nazionale. Non sono d'accordo sul boicottamento di alcune competizioni, in particolar modo quelle che si svolgono nelle isole. Detto questo è innegabile che ci siano crepe nell'organizzazione generale del movimento schermistico ed è su questo che bisognerebbe concentrarsi, mettendo da parte la stupidità della contrapposizione territoriale.

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    3. Ciò è frutto di un meccanismo mentale di istintiva autodifesa per cui si tende a trasferire schemi di sentimenti e di pensieri negativi, afferenti la relazione con una persona, su oggetti, luoghi o individui che da quella persona dipendono o alla quale sono strettamente collegati.

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    4. Quindi, secondo te, se venisse meno il problema principale si risolverebbe anche quello secondario, o di riflesso?

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    5. Dipende. Quello che potrebbe definirsi "problema principale" non costituisce caso isolato ma soltanto il caso "principale", l'origine. Gli stanno attorno alcuni altri "problemi satelliti" che dal primo traggono il loro alimento e che andrebbero risolti in unica soluzione. Intendo dire che per liberarsi dalla polvere la scherma italiana dovrebbe ripartire da zero, con un taglio netto rispetto al passato!
      Ma questo risultato dipende dal grado di emancipazione e consapevolezza degli affiliati; un livello (escluso il ristretto gruppo di "fortunati" beneficiari) dimostratosi fino ad oggi alquanto insufficiente. Occorrerebe che qualcuno li illuminasse su ciò che la scherma attualmente è e ciò che potrebbe e dovrebbe diventare. Un radicale cambio di passo convertirebbe anche gli ostinati ed egoisti beneficiari alla nuova religione della reale meritocrazia e delle "pari ooportunità".

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  13. https://video.repubblica.it/sport/anna-frank-lotito-prima-della-visita-alla-sinagoga-famo-sta-sceneggiata/287976/288590?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

    Ecco un chiaro esempio dei valori dello sport in pieno stile romanesco dell'abbacchio e della pasta alla carbonara.

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    1. Meno male che di Lotito ce n'è uno solo. A Roma non ci sono solo laziali e i laziali di quel tipo sono una sparuta pattuglia. Conosco i veri laziali e non sono ne antisemiti ne razzisti. Comunque, come cittadino romano mi vergogno e spero tanto che la mia vergogna contagi quei laziali cretini e mentecatti.

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    2. e Malagò che ne pensa di questi commenti sottovoce? A saperlo......

      I VALORI DELLO SPORT

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    3. Come al solito si salta da palo in frasca!
      Si può conoscere cosa è successo in sicilia o no?

      LegaNerd

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  14. Lettori assidui come la Signora Puglisi, Seminara o Fileccia potrebbero illuminarci...solitamente sono presenti a queste gare!...attendiamo, almeno da loro, i fatti, colpevoli, incriminati, innocenti e vittime...

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    1. Ma è possibile che l'anonimo del 25/10/17, h. 21:00, sia il principe di Myškin, cioè quello stesso "grand'uomo" che mi indusse a rispondergli a fine Agosto?
      Ahhh.... saperlo e, comunque, i miei deferenti ossequi, principe.
      Gaspare Fardella

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  15. sig, Prefetto lei ha proprio ragione, il mondo dello sport viaggia ancora rasoterra:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/27/aero-club-rieletto-il-presidente-leoni-nonostante-la-condanna-per-peculato-e-linterdizione-a-vita/3688498/

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  16. Gioacchino Maurizio Seminara26 ottobre 2017 alle ore 00:50

    Egregio Anonimo delle 21.00, di diverse cose io ho molto rispetto,ne elenco alcune fra queste .Innanzitutto Le regole, le norme....ho molto rispetto delle norme che regolano il vivere civile e di quelle che riguardano gli ambienti nei quali mi esprimo. Ho quindi grande rispetto del lavoro di chi è chiamato a giudicare l'altrui operato, ed in questo momento il silenzio e l'attesa sono la migliore delle attività che io possa esetcitare, visto il lavoro di indagine che si sta svolgendo in attesa del giudizio cui verranno sottoposti i protagonisti di quanto accaduto domenica. Ho poi grande rispetto, come dicevo, delle norme che regolano le attività cui attendo e la scherma è una di queste. Da quasi un anno ormai reclamo il rispetto delle norme da parte di tutti i partecipanti a vario titolo alle attività schermistiche italiane, protagonisti e comprimari. Purtroppo in pochi mi ascoltano, ma sono ogni giorno sempre di più, si fidi. . Ma io non desisto, otterrò quanto dovuto. Ho poi ancora grande rispetto degli esseri umani, tutti, soprattutto dei meno fortunati, e per questi sono disponibile a qualunque gesto occorra per la loro difesa in danno degli imbecilli e dei meschini. Non potrei permettere a nessuno di esercitare su loro una prepotenza, di offendere chi non può difendersi, anche a costo di un danno estremo. Può quindi immaginare quali sentimenti abbia provato.... Infine egregio anonimo, come ho già troppe volte detto, ho molto rispetto per chi ha il coraggio del proprie idee e l'onore del proprio nome. E' quindi assolutamente inutile che lei, anonimo, cerchi la provocazione, che si aspetti da me pettegolezzi,giudizi,espressioni negative su questo o su quell'altro,prese di posizione o difese ad oltranza, che stimoli quella che lei ritiene essere la mia voglia di protagonismo. E mi creda , sono sicuro di poter parlare anche a nome dei Signori Puglisi Fileccia, siamo troppo intelligenti per lei, ci faccia il favore!! Non continui anche lei a sottovalutarci. Ci metta un nome, uno vero,verificabile, una mail o un numero di cellulare e dimostri di non essere come gli altri, di avere attributi, e io sarò ben felice di confrontarmi con lei, ma alla pari, senza falsi opportunistici schermi. Io ci metto la faccia L'ho fatto, lo faccio e lo continuerò a fare, suo malgrado, malgrado lei.Abbia poi rispetto di tutti, Non abusi però oltre della cortesia di Ezio, si, perchè solo per cortesia Lui permette l'ingresso agli anonimi, perchè rispetta , ma per davvero, il prossimo, non gli nega la parola, gli permette l'esercizio della democrazia,del confronto.
    Tornando quindi a noi, non possiamo illuminare nessuno, non fintanto che il Giudice Sportivo non farà conoscere le sue decisioni, Solo allora io e certamente anche gli altri da lei invocati, le racconteremo ciò che è veramente accaduto a Mazara del Vallo domenica scorsa, con onestà e puntualità, la cronaca dei fatti, colpevoli,incriminati,innocenti e vittime. Ma una cosa le posso già dire adesso, chi domenica ha perso c'è gia.
    La aspetto

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  17. Le è stato inoltrato solo un invito a raccontare i fatti...poi se mi permette, la critica sugli “anonimi” è sempre nei confronti di chi scrive nel suo senso contrario...quindi si decida: il problema è l’anonimato o la direzione ideologica?

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  18. Allora, ho colto nel segno: Lei è proprio il Principe.
    Principe, mi permetta di farLe osservare che mi sono sempre schierato contro gli anonimi e l'articolo lo dimostra, ma, forse, il senso Le è sfuggito.
    Inoltre, se posso porLe una domanda, sig. principe, quale sarebbe la "direzione ideologica", cui Sua Altezza fa riferimento? Quella stessa, unica e sola direzione verso cui muovono, in modo scriteriato ed illogico (caso Maffei su tutti), i fede-lealisti?
    Si decida Lei, piuttosto, ad uscire dal poco nobile e per nulla aristocratico anonimato, in cui pavidamente si nasconde soltanto per lanciare ignobili ed insulse provocazioni, ed affronti cavallerescamente, come scherma insegna (se l'ha mai fatta), un sano e leale confronto dialettico.
    Si disanonimizzi, principe, si disanonimizzi.
    Gaspare Fardella

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  19. Gioacchino Maurizio Seminara26 ottobre 2017 alle ore 15:29

    Gentile Principe, se avesse voglia e tempo potrebbe rileggere i miei pochi interventi sulla moltitudine di argomenti ultimamente proposti nel blog e troverebbe in più d'uno un esplicito rimprovero agli ostinati anonimi commentatori, di cui a volte ho persino condiviso le opinioni che lei invece chiama ideologie. Sono certo che non le fa difetto l'intelligenza o la favella ma il coraggio forse si. Gradirei molto conoscerla, mi aiuterebbe a comprendere cosa intende lei per "direzione ideologica", ma temo che ciò non accadrà. Comunque Le ho risposto, il suo invito non è caduto nel vuoto, a suo tempo saprà. Certo ha ragione, se la verità è una ideologia i suoi scritti mi infastidiscono, perché anonimi ed ideologicamente indirizzati.

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  20. Gioacchino Maurizio Seminara26 ottobre 2017 alle ore 16:24

    E comunque mi permetta , Principe,di consigliarle qualche lettura chiarificatrice. Hume,Marx, Mario Stoppino. Le apriranno un mondo che forse non immagina nemmeno possa esistere, leggerli o rileggerli,se mai lo ha fatto, le saranno di grande conforto.Digitando sulla crinita tastiera che le è di supporto l'assioma verità ideologia scoprirà la differenza. Se dovesse ancora avere difficoltà non esiti a contattarmi, sarò felice di poter esserle utile.
    A presto
    Gioacchino Maurizio Seminara

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  21. Carissimo, ho seguito il suo consiglio. E così stamattina mi sono dedicata alla lettura. In particolare quella dell’ultimo provvedimento del giudice sportivo. Almeno le ho risparmiato di perdere tempo nel suo racconto.

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