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06 novembre 2018

RIDIMENSIONATO MALAGO'


Giovanni MALAGO'
E’ di qualche giorno fa la notizia secondo la quale il Governo abbia inserito nella legge di bilancio una riforma del CONI e che vede MALAGO’ attapirato poiché tale iniziativa, di fatto, svuoterebbe di potere il presidente e l’ente. Infatti lo strumento di controllo in mano al massimo ente sportivo, ovvero la gestione del contributo governativo, il cui importo ammonta a circa 420 milioni di euro, passerà di mano, lasciandogli poco più di 40 milioni per la preparazione olimpica, mentre tutto il resto verrebbe gestito dalla partecipata SPORT e SALUTE spa, i cui vertici saranno nominati dal Governo.
Di fatto le federazioni riceverebbero il contributo necessario alla loro sopravvivenza direttamente dallo Stato per il tramite del costituendo nuovo ente, nel quale il CONI stesso non potrà più metterci piede, grazie a clausole di salvaguardia che impediranno ai dirigenti sportivi di occuparsi ancora di denaro, anche indirettamente (almeno temporalmente).
Sembrerebbe che MALAGO’ stia cercando aiuti presso altri autorevoli personaggi affinché si possa mettere un argine alla iniziativa governativa.
Questi in estrema sintesi i fatti. Alcuni media ritengono l’intervento del Governo sacrosanto ed avrebbero auspicato che detta riforma potesse essere applicata già dal 2018 o, al massimo, dal 2019, invece lo sarebbe dal 2020.  Al di là di qualsiasi opinione che ogni lettore potrà farsi, è d’uopo soffermarsi sul perché il Governo abbia ritenuto necessario tale azione e soprattutto senza concordarla con i vertici sportivi. Si è tanto parlato dell’immobilismo, per esempio, verso l’Atletica Leggera, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti; del disastro relativo al commissariamento della Federcalcio, dove ad un certo punto non si è capito più nulla; del maldestro intervento a protezione di qualche Presidente, autore di modifiche statutarie fatte passare come refusi; delle dimissioni del super procuratore del CONI, Gen. CATALDI; delle candidature di Milano, Torino e Cortina quali sedi per le olimpiadi invernali. Insomma da tutto ciò emergerebbe una gestione autoreferenziale tendente a non modificare lo status quo, peraltro evidenziato dal fatto di concedere ai presidenti in carica che stiano terminando il terzo mandato, o che lo abbiano addirittura superato, la possibilità di un ulteriore quadriennio.
Ebbene, a chi giova tutto questo? A chi giova che lo sport rimanga in questa stagnazione? Perché affidarsi sempre a soggetti che hanno già scritto la storia qualche decennio fa e che sarebbe il caso di lasciarli alle loro incombenze private piuttosto che trasformali sistematicamente nei nuovi traghettatori?
Vale la pena ribadire (lo ha già detto qualcun altro) che lo sport italiano non sopravvive esclusivamente grazie al CONI ed ai suoi sforzi ma più strumentalmente al fatto che la presenza dei Gruppi Sportivi Militari garantisce agli sport di nicchia di essere competitivi a livello mondiale e di vincere medaglie olimpiche. In buona sostanza i dirigenti del CONI e delle varie federazioni avrebbero fatto passare il concetto per il quale il merito dei successi sia da ascriversi alla loro azione.
La realtà ci dice che laddove inizia ad esserci professionismo, lo sport italiano perde competitività. Così è successo per diversi sport: finché gli stipendi statali sono stati competitivi con un mondo sportivo mediamente povero, gli sport di nicchia, e non solo, riuscivano ad essere concorrenziali a livello mondiale. Quando i soldi hanno iniziato a circolare, all’inizio del XXI secolo, l’Italia non è stata più in grado di competere alla pari in campo internazionale. Una siffatta situazione richiedeva un intervento che potesse disciplinare meglio le attività delle varie federazioni ed è in questo senso che va letta l’iniziativa governativa.
Tutto ciò detto devo anche segnalare il fallimento della governance sportiva se si è finito per consegnare lo sport alla politica, badate bene, non allo Stato ma alla politica, perdendo così la propria autonomia, e questo potrei definirlo, anzi lo definisco tragico. Lo sport indipendente dalla politica unisce le varie anime, senza distinzioni di colore o di partito ma da ora in poi, qualora il provvedimento venisse approvato, ma non ho dubbi che lo sia, potrebbe non essere più cosi: chi vivrà vedrà. Prendiamo atto che il presidente del CONI, in futuro, non potrà più operare come nel passato e questa forse è la nota positiva della riforma.
Ezio RINALDI

44 commenti:

  1. Egregio Rinaldi, lei ha sfiorato un tema, quello dei militari, che da una parte, quella degli atleti, giova allo sport nazionale, ma dall'altra nuoce. La sponda che nuoce è quella degli insegnanti. Anoveriamo casi eclatanti di personaggi che percepiscono tre emolumenti: 1) quello dello stato, senza peraltro svolgere la funzione che dovrebbero coprire (pagato con le tasse di tutti); 2) quello della società privata in cui lavorano; 3) quello della Federazione Scherma. Tutto ciò produce, sotto molteplici aspetti, un'ingiustizia avallata e sostenuta dall'attuale dirigenza sia del CONI che delle Federazioni, la FIS in particolare. Gli scompensi che questa situazione produce sono vari, tra i quali, mi viene da pensare, la concorrenza sleale tra società e il fenomeno, sempre più attuale, dell'emigrazione all'estero di molti giovani e spesso validi maestri. Sarebbe così facile impedire il conflitto d'interesse ma, come lei sottolinea, con la perdita dell'indipendenza, il CONI e le Federazioni hanno mutuato i peggiori mali dello Stato, primo tra tutti l'arroganza del potere e dell'impunito e, a seguire, la perdita della meritocrazia e del buon senso. Mi auguro che la riforma possa giovare allo sport nazionale e alla scherma in particolare.

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    1. a proposito di militari, a un torneo di fioretto GPG ho visto dei ragazzini con le borse del gruppo sportivo fiamme oro. Ho visto che anche che nella classifica erano indicati appartenenti a RMFFO. qualcuno mi saprebbe spiegare questa cosa?.

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    2. Squadra del dopo lavoro della polizia, non c'entrano nulla con il corpo di polizia, sono solo dei tesserati per la società. Il vantaggio è che eventualmente possono fare la gara a squadre assieme ai poliziotti effettivi.

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  2. da cantare sulla base musicale di Canzone esagerata (C'é chi c'ha) - Renzo Arbore


    C' è chi c' ha «i militari» c'è chi c' ha
    c' è chi c' ha «distacchi vari» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «maestri mai cari» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha è vero che chi c' ha
    ma c' è pure chi non c' ha.
    C' è chi c' ha «la previdenza» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «gli atleti a lenza» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «il diploma al Denza» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha è vero c' è chi c' ha
    ma c' è pure chi non c' ha.
    Io canto una canzone indifferente
    per chi c' ha tutto e per chi non c' ha niente
    io canto una canzone appassionata
    la mia canzone bella esagerata.
    C' è chi c' ha «i maestri boni» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «i soldoni» c' è chi c'ha
    c' è chi c' ha «in Fis gli amiconi» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha è vero c' è chi c' ha
    ma c' è pure chi non c' ha.
    C' è chi c' ha «tutti convocati» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «dagli altri stipendiati» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha «i sempre graziati» c' è chi c' ha
    c' è chi c' ha è vero c' chi c' ha
    ma c' è pure chi non c' ha.

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  3. Giorgio Scarso di Modica è il presidente della Fis.
    Alessandro Noto di Modica è il responsabile marketing e social media della Fis.
    Chiara Alfano di Modica è l'addetta al settore tecnico della Fis e segretaria dell'Amis.
    Giorgio Caruso di Modica è l'addetto stampa della Fis.
    Graziana Cicero Santalena è la moglie di Giorgio Caruso di Modica.
    Graziana Cicero Santalena di Modica è componente del Gruppo di lavoro – Autismo e Sindrome Down della Fis.
    Modica ha 54.000 abitanti e Roma 2,8 milioni.

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    1. Modica è una "contea" e Roma è una provincia di Modica.
      Non lo sapevate?

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    2. Modica CaputMundi o i tesserati Fis....caput e ca...........

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  4. Scusi Rinaldi ma oggi nella homepage di federscherma si parla del comitato organizzatore degli assoluti di Palermo. Ma chi è questa professoressa Santoro? Cosa ha a che fare con la scherma? e chi sono quegli altri due personaggi al centro tavolo ripresi nella foto a fondo pagina?
    A saperlo.....

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    1. Palermo, Belluno, Bolzano più che la Federscherma sembra un Master di geografia applica sui confini dell'Italia.
      Federgooglemaps

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    2. Probabilmente, la Santoro è originaria di Modica

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  5. LA SCHERMA SEMPRE PII' PER POCHI "ELETTI"

    La FIS ignara del calo iscrizioni che si sta avendo, persevera nelle scelte 'politiche' e non pratiche. Continua al mettere al centro del suo progetto e priorità gli interessi politico federali e le esigenze di atleti professionisti, totalmente lontana dalle esigenze della massa.
    La dimostrazione è la scellerata scelta del calendario gare che in 5 settimane concentra 3 trasferte per atleti U17/U20 in barba ai costi, per non parlare delle 6 gare consecutive per i Tecnici.
    Tutto questo ovviamente non considerando minimamente di scegliere e selezionare luoghi accessibili a tutti a costi ridotti, come possono essere capoluoghi di regione o comunque cittadine dove, l'alta velocità o i trasporti sia economici.
    Con la massima stima per i luoghi colpiti da disastri ambientali o altro, ma dopo l'assurda scelta che ha visto 3mesi prima autorizzare la Liguria a partecipare ad una gara nazionale determinante per il ranking, senza la qualificazione, adesso andiamo in assistenza ad un Comune colpito dall'alluvione.
    Fermo restando che siamo una Federazione sportiva e non una Onlus, siamo legati alle Olimpiadi estive e non invernali, perchè andare in una località sciistica dopo una alluvione e soprattutto con una situazione di trasporti che non permette arrivarci se non in auto o con aerei e treni dagli orari non certo facili. Una trasferta che per molti costa quanto una gara di Coppa a Parigi. Siamo un momento difficile e dobbiamo chiedere alle famiglie di spendere i soldi di due trasferte per farne una sola e dimostrare la rinascita di un Comune colpito dall'alluvione. Ma scherziamo, facciamo un CCpostale e facciamo donazioni, ma non chiediamo alle famiglie di far fare 3giorni fuori ai ragazzi.
    Si la gara era già stata decisa lì, dopo aver tolto Padova (luogo ideale per trasporti e altro) scelta già scellerata, ma dopo quello che è successo, con una emergenza maltempo e neve, mai rientrata, la FIS decide di confermare il tutto.
    L'unica risposta che sappiamo darci è che la FIS chissà quale impegno abbia assunto e che forse al presidente della Federzumba non interessa niente degli atleti, l'importante che i 'professionisti' dei gruppi sportivi partecipino e che il vincitore (convocato di diritto agli Europei di categoria) non sia un outsider.
    Grazie Federazione con questa politica allontaniamo sempre più la gente, gli appassionati, dal nostro sport.

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  6. Certo analizzando il calendario e le sedi delle gare scelte dall'eccellente Consiglio Federale, mi viene in mente la barzelletta che girava all'epoca di Papa Giovanni e sui suoi viaggi: "che differenza c'è tra Dio e il Papa. Che Dio è ovunque, ed il Papa già ci è stato"
    Che differenza c'è tra GoogleMaps e la Fis, uno ti trova e fa scoprire le località più amene, la Fis le ha già in calendario.

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  7. Ma non diciamo niente sulle scelte della FIS di confermare la gara di Slalom Gigante U23? Opps parliamo di scherma...

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  8. Ma la FIS prevede un esodo a proprie spese del personale CONI presso la sede di Gara di Belluno, con tutte le famiglie?
    Dal comunicato vedo si parla di 600 atleti e 2000 persone come movimento relativo alla gara U23 di Belluno. Ok che si vuole fare la gara a tutti i costi, ma le bugie hanno le gambe corte e rovinano la reputazione.
    Basta vedere che lo scorso anno, con una gara in centro Italia e in un periodo più consono, senza coincidenze con gare all'Estero e soprattutto con costi più bassi e senza emergenze, la gara ha avuto un totale di 528 partecipanti. Adesso, pur consapevoli che gli italiani sono mammoni, ma a 23 anni alle gare si va da soli e soprattutto con questi costi, quindi se tutto va bene e i numeri hanno una flessione del 10% come sta avvenendo da inizio anno, i partecipanti saranno circa 470. Quindi ogni atleta dovrebbe arrivare con 3 parenti al seguito, per arrivare ai 2000 preventivati.
    Ma la smettiamo di imporre le proprie scelte e di venderle pensando che tutti siamo 'idioti'.

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    1. APPUNTO smettetela voi della Federzumba, ne abbiamo le p...piene

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    2. Ormai la FederMaps fa il Calendario Gare come il Governo assegna contributi...ad personam politica! Infatti, assegnano le gare per dare 'contentini' a tutti. Poco importa se il modello USA, vincente è dire poco, prevede un unico evento da 10 a 100anni con gare delle diverse categorie e una unica città coinvolta per una settimana. Tutto si ferma e gira attorno a quell'evento con pedane e stand numerosi, il coinvolgimento di media e sponsor.
      In Italia potremmo creare 3 settimane in un Anno con le rispettive prove nazionali U14, U17, U20 e Assolute, e le finali nella terza settimana con un Week End extra precedente destinato solo alle Coppe Italia/Gare a Squadre. Requisire una FIERA o altre strutture ampie, allestire 50pedane e via alle SETTIMANE della scherma, concordando con MINISTERI e CONI agevolazioni scolastiche per gli studenti in quelle settimane.
      Una Utopia, credo solo una volontà politica che manca, perchè così si metterebbero al centro del progetto politico della Federazione, gli interessi di Famiglie, Tecnici e Atleti e non di politici e pseudo dirigenti.

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  9. La solidarietà e le questioni di principio sono sempre e solo a spese, materiali e fisiche, dei tesserati. Mister 1000miglia, onnipresente a presentazioni e altro, ovviamente non è andato alla Conferenza bellunese, come lui nessun membro del CF. Non sarebbe stato un buon segno di 'solidarietà'. Scusate ma quella la chiedete solo ai tesserati ed alle loro famiglie.

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  10. Quella di Belluno è realmente una grossa cattiveria per società, atleti e famiglie. Ricordiamocelo al momento giusto.

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  11. Bisognerebbe cominciare a premunirsi, per porre rimedio alla fantasia geografica federale e all'esborso economico conseguente, attraverso un boicottaggio degli appuntamenti agonistici "estremi" come, per esempio, quello di Casale Monferrato dei primi di maggio 2019. Estremi per difficoltà di raggiungimento con mezzi pubblici, per decentramento, per disponibilità alberghiera, per inconsistenza tecnica, specialmente per alcune specialità, per impegno economico. Che ne dite? Certo, ci saranno sempre gli adulatori e ruffiani di turno ma mi piacerebbe che le società si riappropriassero della federazione perché quest'ultima dovrebbe essere espressione della volontà delle prime.

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  12. Nessuno che mi commenta la Cassa del Mezzogiorno federale? Quella dei rimborsi per l'attività agonistica, ma solo per la direttrice sud-nord, perché noi del norde siamo ricchi, tutti. Una cassa del Mezzogiorno che arriva perfino a rimborsare chi già è pagato dallo stato per fare scherma.

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  13. All'ANSA Malagò ha riferito di incontrare il sottosegretario Giorgetti il 12 novembre e se non fosse sufficiente di rivedersi il giorno dopo e quello dopo ancora, perché venerdì 15 il Coni ha in programma le riunioni di Giunta e Consiglio ed è evidente che il Coni vuole trovare in questi incontri la soluzione.
    Intanto il presidente Bach del Cio non prende posizioni forti a favore del Coni.
    Piena soddisfazione per il ridimensionamento di Malagò da parte dei Cinque Stelle. Diversi onorevoli del Movimento sono ancora contrariati per la legge sui mandati, definita un testo approvato frettolosamente sotto le pressioni lobbistiche del Coni. Si fanno i nomi di Simone Valente, di Felice Mariani, judoka di bronzo a Montreal 1976, del velista Andrea Mura. I bene informati dicono che se nulla si può fare sul salva-Malagò voluto dal ministro Lotti, che porta a 3 i mandati del presidente Coni, diversa la posizione sui presidenti federali.
    Il programma sport del Governo chiarisce il limite di legge di 3 mandati per tutti cioè Coni, Federazioni e Cip. Con la possibilità di un 3+1 per le Federazioni. Voci affermano che per realizzare il ricambio generazionale dei vertici delle Federazioni saranno abolite le dinastie.
    Chi ha fatto 4 e più mandati può preparare la valigia.
    nel Programma 5 Stelle viene denunciata la progressiva occupazione delle più alte cariche amministrative, divenendo veri e propri centri di potere da gestire senza alcun riguardo verso il mondo dello sport. Basta presidenti rieletti per oltre un ventennio, che determinano una preoccupante condizione di occupazione delle cariche elettive e un’assoluta mancanza di ricambio all’interno degli enti sportivi.

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  14. Caro Rinaldi a leggere i commenti sembra che la "Piazza" inizi a ribollire.
    Ma c'era da aspettarselo. Nell'isola presidenziale (Sicily) è molto diffuso un antico proverbio "Dissi lu surci a la nuci: dammi tempu chi ti perciu" .
    Forse è già il tempo.
    Miyamoto Musashi

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  15. Quindi FederMaps sta per sciogliersi come 'neve' al sole.

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  16. Nessuno mi commenta le convocazioni di Berna con un Campione olimpico lasciato a casa, anche a spese proprie, per dare spazio a tre '98. Non vogliamo pensare che il 'diabolik' abbia autorizzato coetanei del figlio per giustificare le scelte ma soprattutto per ridurre la concorrenza ed auspicare che in un 'parterre' meno competitivo, spiccano anche le posizioni.
    Ma non ci pensate più, nel settembre 2016 il CT ha dichiarato apertamente che il figlio era proiettato alla qualifica di Tokyo2020.
    Quindi lui tutto potrà fare per realizzare quello che ha deciso da tempo? Al CF ed al presidente di FederZumba o FederMaps, la risposta.

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    1. Ovviamente non c'è risposta ma pare che la FederMaps giustifichi il tutto dicendo di dare spazio ai giovani. Azz (direbbe un noto comico) lo decidiamo nell'anno della qualificazione olimpica dove i giovani anno l'età del figlio? Lo facciamo con Giovani che poco spiccavano nel settore U20 e pensiamo possano farlo in quello Assoluto dando un contributo all'obiettivo della qualificazione a Tokyo2020? Alla faccia della coerenza poi. Se la Prova Nazionale di Qualificazione Assoluta, è tra le gare obiettivo, almeno l'intero podio dovremmo convocarlo o autorizzarlo?
      Grande CF continuate così sempre più in balia di un solo uomo che non è il presidente ma il CT della spada, non eletto ma reale burattinaio.

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  17. Nessuno mi commenta le clamorose défaillance dell'atleta in sospetto di doping tecnologico. Doveva essere riserva ai mondiali. Invece agli open 32 e alla coppa del mondo 128. Al CF ed al presidente di FederZumba o FederMaps, la risposta.

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  18. Qualcuno mi sa dire come sta Giovannino 7 bellezze?

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  19. Preview Capodanno 2019

    federzumba 2017 > federmaps 2018 >> federbotto 2019 >>>

    Kim 'o coreano

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  20. Quale presidente della ANPS (Associazione Nazionale Pendolari Scherma) propongo il Comandante Schettino alla guida federale per il prossimo quadriennio olimpico.
    Zucchero non guasta bevanda.

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  21. Ironico leggere su Facebook che PianetaScherma si definisce una organo federale e infatti intervista Cuomo sulla vicenda Tagliariol. Ma il presidente di FederMaps non era in grado di fare meglio?
    Vorrei solo ricordare a Cuomo che quando lui 'avrebbe' investito in Tagliariol, lo stesso vinceva e dimostrava già talento. Investì, quello si, anche nella convocazione, dopo 2 anni di stop, della Boscarelli, ma senza risultati. Quindi non capisco come possa usare quelle sue scelte a suo favore. Anche perché gli autorizzati, sicuramente bravi, non hanno neppuere un quinto dei risultati di Tagliariol nel duemila. Inoltre gli ricordo che nel 2015 investi negli 'esperti' inserendoli in squadre esistenti e vincneti. Quindi, ok non brillare per coerenza, ma almeno non ci prendesse per....
    Siamo certi che il fatto di avere un 'parente' del 1998 non sia la reale motivazione del cambio di rotta.
    ...

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    1. Rileggete il Corriere della Sera del 23 Luglio del 2010, per non dimenticare, parole sante, uno che aveva capito molto prima.

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  22. È assolutamente assurdo. Autorizzare tre elementi così per tenere a casa un campione.

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    1. Si uno che disse, profeta in patria, cosa fosse realmente il ruolo del CT. La cosa ridicola è che la FIS tutta, lo ha confermato negli anni, avallando quindi le sue scelte e facendole proprie. Quindi evidentemente la FIS vuole far politica con la spada! Un semplice sillogismo.

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    2. Certo il ritorno di Angelo Mazzoni come coach di Tagliariol, binomio che vinse l'oro olimpico e l'argento modiale, prima che FIS e CT allontanassero i due, fa paura soprattutto se questo COACH ha iniziato una avventura con altri esponenti della Nazionale e con colleghi tecnici medagliati olimpici. la "concorrenza non si batte in pedana, ma si allontana con la politica" sembra essere il motto di qualcuno.

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  23. Scusate io non vi capisco, pensate che un CT non debba assumere le sue scelte liberamente stravolgendo squadre e convocazioni, alla pari dell'allenatore della squadra della sua Città. Ops perdonatemi ma non parliamo di Ancellotti, ma di Cuomo. Non parliamo di Calcio con giocatori acquistati perchè già di alto livello internazionale, ma non parliamo mica di un cambiamento nella stagione della qualificazione olimpica e senza motivi. Mica parliamo di cambiamenti che destabilizzano invece di unire. A giusto parliamo di Cuomo non di Ancellotti. Ma forse dovremmo chiedere al presidente della squadra napoletana di fare un cambio, ricomincerei a sostenere anche io il nostro vecchio Allenatore...(Ancellotti ovviamente)

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  24. Leggendo il Blog vedo molta ipocrisia e allusioni.
    Ma voi veramente pensate che un ex campione olimpico, dipendente dello Stato, dipendente della FIS, voluto fortemente dal presidente della FIS, Direttore Tecnico della palestra di sua Moglie: sia uno che non convoca Tagliariol perchè allievo di Angelo Mazzoni, rivale e concorrente dagli anni 80.
    Veramente pensate che abbia voluto punire Tagliarol approfittando negli anni della sua prima debacle post operazione alla mano? Veramente pensate che abbia voluto allontanare Confalonieri dalla squadra perchè non aveva feeling con lui? Veramente pensate che la sua rivalità con Mazzoni e Candiani lo abbia portato sempre a fare di tutto per scoraggiare trasferimenti di atleti a Milano per allenarsi. Veramente pensate che negli anni abbia allontanato e demotivato chiunque non la pensi come lui? Veramente pensate che abbia convocato maestri senza atleti, per lo più, solo perchè cercava giovani tecnici che lo venerassero? Veramente pensate che inserisca giovani in squadra o allenamenti solo per favorire suo figlio? Ma voi veramente pensate che in questi anni abbia favorito convocazioni ed autorizzazioni di atleti e tecnici della Società della moglie? Veramente ritenete che lui anteponga gli interessi suoi a quelli della scherma? Penate veramente che per bloccare l'ascesa di qualcuno che potrebbe sostituirlo, farebbe cose che colpiscono anche i suoi atleti? Pensate veramente che il presidente della FIS e tutto il CF avallerebbero queste cose?
    Siete i soliti vittime di complottismo!

    Giulioe Andreottis

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    1. ....a pensar male si fa peccato........

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    2. Ironia per non piangere, ma ormai questo ci è rimasto. Quando si raggiunge il fondo e chi ci gestisce, non interviene e ratifica, ci rimane solo di togliere il saluto ed evitare contatti con certe persone. La vergogna non vi appartiene, coerenza una bestia sconosciuta ed estinta, rispetto altrui, un valore lontano dalla Federmaps...

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    3. Addirittura un mediocricissimo e colorito tiratore di discutibile livello autorizzato a Berna. Ma con che criterio si fanno certe scelte. Ma è proprio possibile progettare ascesa e declino di atleti con vero talento solo per interessi propri?

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    4. Con la FederMaps si può tutto! Lo vede il silenzio del CF è assordante, l'arroganza del Vertice federale ormai si è trasmessa come un virus anche ai dipendenti di medio, basso livello. La politica è in ogni scelta, dal far saltare la qualificazione agli atleti della Regione del vicepresidente, ad organizzare gare (contraddittorio ed incoerente dopo la decisione di non fare una gara regionale in Liguria) in luoghi logisticamente difficili da raggiungere ma anche devastati dal maltempo, all'assunzione di dipendenti Made In Modica, alla comunicazione su siti non federali ma che si definiscono tali...

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    5. La scherma italiana è l'unico sport al mondo che ha una obsolescenza programmata degli atleti

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    6. Obsolescenza programmata (o obsolescenza pianificata ), politica commerciale diretta a limitare il ciclo di vita di un bene (prodotto o macchinario) sia mediante canoni di progettazione che ne rendano impossibile o eccessivamente costosa la riparazione sia tramite l'immissione sul mercato di versioni tecnicamente più evolute.

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