HOME PAGE

ARGOMENTI VARI

REGOLAMENTI

30 dicembre 2018

RIFLESSIONI SULLE NUOVE REGOLE RELATIVE ALLA NON COMBATTIVITA' NELLA SPADA, EMANATE DALLA FIE

E’ stata approva dalla FIE la nuova regolamentazione sulla passività negli assalti di spada e la cosa mi ha incuriosito molto, talché ho interpellato due fra i più autorevoli cultori ed insegnati dell’arma non convenzionale: il Maestro SPERLINGA Gianni ed il Maestro TORAN Giancarlo. Il secondo ha pubblicato su facebook in “La frase schermistica” il suo pensiero e devo dire in modo assai esauriente. Quindi non mi dilungo più di tanto nella disamina dello scritto dell’autorevole autore, mentre vi riporto la sintesi della chiacchierata con il Maestro SPERLINGA enunciandovi a tal proposito il mio pensiero.
La scherma, tra gli sport di situazione, è certamente tra quelli che richiedono una maggiore capacità intellettiva nel leggere i comportamenti, le intenzioni, gli automatismi degli avversari e nello scegliere le contrarie più adatte per portare a segno le stoccate.
Ovviamente accompagnata da una preparazione fisica e tecnica ottimale, questa “lettura” è quella che rende la scherma (in generale) e la spada (in particolare) sport “intelligente”.
D’altronde l’etimologia della parola intelligenza, non a caso deriva dall’unione dei due vocaboli latini “intus” e “ligere”: leggere dentro, in profondità.
M° Gianni SPERLINGA
Il Maestro Sperlinga afferma che questa premessa si accompagna, nella sua mente, alla esperienza nelle aule della scuola italiana, come docente di materie letterarie.
Durante, appunto, questa esperienza ha dovuto prendere atto che le istituzioni, recitando una certa preoccupazione per la presenza nelle varie classi di elementi meno capaci, hanno pensato di risolvere il problema abbassando il livello.
Questo parallelismo (assolutamente personale) lo porta in maniera spontanea alla proposta di cambiamento che la FIE ha approvato, relativamente al problema della presunta “non combattività” nella spada.
A suo avviso, il pretesto scatenante di questa ricerca di cambiamento risiede nel fatto che la scherma e la spada stentano a trovare spazio in televisione e sono poco comprese dal “pubblico”. Hanno, quindi, pensato bene di stravolgerne non solo le regole ma l’essenza stessa, eliminando proprio quella caratteristica che la rende non solo affascinante ma anche altamente formativa: l’intelligenza.
Il Maestro Sperlinga non si sofferma sulle cause dello scarso seguito da parte degli spettatori, bensì sulla presunzione e sulla carente lungimiranza tecnica della commissione (formata certamente da dirigenti, atleti ed ex “campioni”… quindi competenti) che è giunta alla conclusione di eliminare la caratteristica meno spettacolare: l’intelligenza. Probabilmente costoro hanno dimenticato in che modo hanno guadagnato i loro successi e non riuscendo più a “veder dentro” stanno finendo per uccidere la scherma.
Personalmente non riesco a credere che i rappresentanti (chi erano i presenti?) della FIS possano aver accettato passivamente l’approvazione di queste regole. Sarebbe interessante conoscere la posizione della FIS in materia, gli eventuali interventi e le argomentazioni sostenute. Non vorrei che un malinteso spirito di “collaborazione” li abbia spinti a tacere o a sostenere pedissequamente idee (si fa per dire) altrui.
La scherma è sempre stato lo sport più seguito in TV durante le Olimpiadi, al di là del fatto che fosse capita o no, semplicemente perché è vincente.
Il tifoso è attratto dalle medaglie, per il resto capisce assai poco di ciò che la TV gli propina e men che meno la comprensione delle regole!
Tant’è vero che la stessa commissione, anziché semplificarle le complica e le rende enigmatiche e incomprensibili alla collettività. La spada, libera dal vincolo della convenzione, è sempre stata la più compresa proprio perché, assegnando il punto a chi tocca per primo e uno ciascuno se toccano insieme, non ha bisogno delle innumerevoli e a volte acrobatiche spiegazioni dei “commentatori”, come avviene per sciabola e fioretto.
Ritengo che chi ha pensato bene di sostituire la “libertà” tipica della spada, mettendole una camicia di forza abbia deciso a priori un gratuito vantaggio a favore dei più forti, di coloro che sono più avanti nel ranking.
La scherma, secondo me, non deve assolutamente inseguire, in maniera innaturale, il favore di un pubblico che, fondamentalmente, conosce poco le regole e forse è anche giusto che non le conosca, e di una parte dei mezzi di informazione votati solo alla quantità e mai alla qualità. 
Si dice in giro che le nuove disposizioni per la passività piacciano al CT Sandro CUOMO, il quale in uno degli ultimi collegiali si sarebbe addirittura vantato di aver ideato il nuovo regolamento. 
Sulla sua pagina facebook ha scritto:” Approvato al congresso FIE il testo per contrastare la passività.
M° Giancarlo TORAN
Sono in attesa di leggere il testo definitivo, ma la proposta della commissione atleti In linea di principio si avvicina molto alla proposta della priorità alternata avanzata qualche tempo fa, ovvero viene sanzionata la passività con una stoccata, ma la differenza sostanziale è che la sanzione toccherà solo allo schermidore in svantaggio.
Se i tiratori sono in parità subiranno un punto di penalità entrambi. Alla quarta sanzione si viene squalificati dalla gara.
In caso di parità, verrà squalificato solo lo schermidore più basso di ranking.
Nella gara a squadre vale lo stesso principio, una discreta rivoluzione…”
La domanda è:” Perché abbia voluto una simile modifica? A chi gioverebbe? E perché non aprire prima un tavolo con i più autorevoli insegnanti dell’arma non convenzionale, per un confronto serio e produttivo? 
Con questo pensiero non intendo erigermi a sapientone della scherma e della spada in particolare, bensì fornire una riflessione, che nasce da una trentennale conoscenza dell’arma.
Vi consiglio la lettura integrale di quanto scritto dall’autorevole Maestro TORAN, il quale non polemizza, ma spiega esaurientemente i pro ed i contro di un simile provvedimento. A me non resta che augurarvi BUON 2019.
Ezio RINALDI

40 commenti:

  1. "priorità alternata", fa scassare dal ridere il solo pronunciarlo

    RispondiElimina
  2. Il CT Cuomo sembrerebbe che abbia colpito ancora con uno di quei controtempi di cui da atleta era tra i migliori interpreti. Diciamo che il Ct con queste regole non avrebbe avuto la brillante carriera che lo ha caratterizzato. Certo forse la volontà del 'lungimirante' Ct sta proprio nel suo controtempo, cioè favorire quegli atleti poco riflessivi, molto impulsivi, veloci, che hanno nella 'frecciata' l'arma principale della propria scherma e che magari essendo al primo anno assoluto, avranno modo di far subito carico di tale modifica.

    RispondiElimina
  3. Ho letto la modifica e mi chiedo: la FederMaps è pronta a recepirla nei suoi aspetti pratici. Abbiamo ancora gare senza apparecchi con il 'tempo'. Arbitri distratti che a malapena ricordano chi vince, figuriamoci se ricordano i Cartellini da Priorità, il minuto, il ranking. Inoltre, mi chiedo ma la FederMaps ha capito che adesso il ranking ha un valore maggiore e quindi sono finiti i giochini di assegnare punteggi a chi non partecipa o altre stregonerie del genere e soprattutto basta con i primi 16 che non fanno i gironi. Adesso si parte tutti alla pari.
    Come dire: "avete voluto la bicicletta....."

    RispondiElimina
  4. Grazie Scarso/Cuomo ancora una regola ad personam che più dell'intelligenza e della tecnica, premia impulsività e istinto. Praticamente altra arma. Ma poi mi chiedo, lo avete capito che la Scherma non è televisiva perchè durante l'anno nessuno se la ca...

    RispondiElimina
  5. Ovviamente sono finite le gare in due palazzetti. Considerando, caro Scarso, che non tutti hanno un tecnico per ogni atleta, come pensate sia possibile correre da una pedana all'altra, magari anche da un palazzetto all'altro e chiedere al proprio atleta, che frazione siete? quanti cartellini hai? bisognerà concentrarsi sui cartellini invece che sull'azione.
    Solo una mente assente dalla realtà poteva partorire una proposta del genere.

    RispondiElimina
  6. Certo che per sostenere una proposta così importante che sconvolge la spada, la FederMaps in una piena politica DEMOCRATICA aveva il dovere di interpellare la base e creare una scelta condivisa. Se come afferma il CT la proposta è venuta dall'Italia ed è stata sostenuta dall'Italia, ma non doveva essere l'Italia della Scherma a decidere? Se ne parla da 1 anno e più e quindi era così difficile portare all'attenzione dei tecnici e degli atleti, questa scelta? Ormai è stato raggiunto il fondo dell'anti DEMOCRAZIA, caro Consiglio Federale, continuate ad avallare queste cose o neppure voi ne sapete niente? sarei curioso di conoscere se la Spagna ha votato a favore, visto che ad ottobre avevamo atleti nostri ad allenarsi lì ed adesso un tecnico di staff è in Spagna per uno stage. Per non parlare degli altri voti magari di chi partecipa ai nostri Consigli.
    Grazie Scarso/Cuomo prima di sparire dal panorama politico della Scherma ci avete regalato qualcosa di cui sicuro non dimenticheremo.

    RispondiElimina
  7. Voglio proprio vedere le telecronache rai ... 2 giorni solo x spiegare i cartellini

    RispondiElimina
  8. Never in the history of human endeavor have so few screwed up a sport for so many

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, Gil Pezza, ho fatto questo commento su FB, ovviamente attribuendone la sostanza a Churchill, dato che l’ho parafrasato. Un anonimo la riportato qui sopra. Faccio questa precisazione perché io firmo sempre quello che scrivo ebony mi nascondo mai dietro l’anonimato

      Elimina
    2. Grazie Gol per la precisazione, purtroppo capita.Chiedo io scusa per l'incauto anonimo.

      Elimina
  9. Ma concretamente quali sono i vantaggi di queste scelte, in particolare quelle sulla non combattività? Va bene c'è l’assalto visto qualche tempo fa con i due atleti che si fissano per tutto il tempo, ma per il resto? Cosa sono, terrorizzati all’idea che possa succedere ancora??
    Spadista talebano

    RispondiElimina
  10. Purtroppo anche se non condividiamo le decisioni, dobbiamo farcene carico. Non capisco la decisione di usare i cartellini per definire la passività. Dobbiamo sempre complicare le cose semplici, sicuramente non aiuterà a comprendere meglio la scherma ( mia personale opinione). Il mio pensiero va ai nostri atleti che faranno fatica, come noi, a comprendere le sempre nuove complicate direttive.
    Giovanni D'Annata

    RispondiElimina
  11. Mi accorgo, da una lettura più attenta, che è sfuggito, a me come agli altri , un particolare di grande importanza.
    La regola recita : “quando c'è, per la prima volta, un minuto di non-combattività, l'arbitro sanziona uno o entrambi i tiratori con un cartellino P-giallo “.
    “Uno o entrambi” significa che può sanzionarne anche solo uno.
    Che senso ha il fatto che avendone sanzionato solo uno, gli assegni il punto nel caso che sia in vantaggio o, peggio, sia più alto nel ranking.
    Inoltre, con quale criterio individuerà quello dei due che evita di tirare?
    Immagino sia a sua discrezione.
    Il che realizza quello che, a mio parere , accade già nella sciabola e nel fioretto. Cioè il controllo dei risultati da parte del mondo arbitrale (che significa “di chi comanda e fa fare carriera”) che io pavento ogni volta che viene inserita qualche regola apparentemente senza senso.
    E’ risaputo ed evidente agli occhi di tutti che molte società e molti maestri si dedicano solo alla spada, non certo per antipatia nei confronti delle altre armi, ma per non sottostare al pressapochismo, ai capricci e alle prepotenze degli arbitri “in carriera”.
    E’ concreto il rischio che, così facendo, i numeri nella spada si ridurranno al livello di fioretto e sciabola; si ridurrà non solo la libertà di scelta tecnica e tattica ma anche quella di ambire ad un risultato frutto dell’abilità e della competenza.
    Così facendo si toglie dignità alla spada e si cancella quel che resta del valore formativo della scherma. Valore che,purtroppo , sembra definitivamente smarrito da chi gestisce le sorti del nostro sport.
    Gianni SPERLINGA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora comincia ad essere più chiaro l'entusiasmo del CT e della classe arbitrale italiana nell'accogliere questa nuova regola

      Elimina
    2. Maestro lei ha perfettamente ragione e forse da parte del "legiferatore" o promotore, c'è proprio la discrezionalità degli arbitri per tornare ai vecchi sistemi di 'gestione' delle Giurie. Detto questo il problema è che non credo sia l'arbitro a decidere la non combattività ma il solo cronometro. Perchè si dice: "C'è non-combattività quando si verifica un minuto di combattimento senza stoccate o senza stoccate portate fuori dal bersaglio valido". Nella spada il bersaglio non valido è il pavimento esterno alla pedana. Quindi per essere pratici, non esiste e quindi se io provo per 1 minuto a toccare con azioni precise e determinate ma non si accende la luce? E' non combattività? Ma se ci provo non ho voglia di non combattere, ANZI!
      Inoltre si dice che se non si è in parità e passa un minuto, viene sanzionato solo quello in svantaggio. Quindi oltre al danno la beffa, già sono in svantaggio, già rischio di più per toccare e mi espongo a maggiori pericoli di essere toccato perchè devo cercare il colpo obbligatoriamente, alla fine non tocco nonostante i tentativi ripetuti e vengo anche sanzionato. Ma stiamo fuori, il match si decide a chi tocca prima o chi ha il ranking più alto. Ma quando proponete queste ASSURDE e RIDICOLE modifiche ci pensate o lo fate la mattina dopo aver mangiato cipolla e peperoni la sera prima? Avete minimamente idea di cosa significhi fare spada? Soprattutto riuscite a non pensare solo al singolo atleta che ne prenderebbe subito i benefici?

      Elimina
    3. "Ma stiamo fuori, il match si decide a chi tocca prima" ovviamente intendo a chi mette la prima stoccata e poi "vive di rendita". Chi tocca prima sarebbe la base della spada.....almeno fin quando non ci cambiate anche questo.

      Elimina
    4. La peggiore è capire che un maestro di atleti di alto livello è più confuso della regola stessa....capisco che ancora è scritta in francese e in inglese...ma almeno attendere uno stupido che la traduca in italiano prima di commentare ciò che non avete capito!!!

      Elimina
    5. Le sfugge che già esiste la versione italiana della regola ed in ogni caso c'è un principio di base, la spada è arma tattica e la tattica sta anche nel fatto di indurre l'avversario all'errore e per farlo si avevano 3 minuti o 1 minuto senza ricorrere in stoccate di penalizzazione solo per aver fatto SPADA.
      Inoltre, le sfugge che con questa regola alle gare a squadre mai e poi mai si potranno avere sorprese con atleti di medio livello che vincono con i più forti perchè magari, l'elemento debole punta a non prendere stoccate dall'avversario più forte lasciando al proprio compagno il compito di chiudere. Adesso se l'elemento "debole" volesse decidere di non combattere sapendo di essere 'debole' rischia la di prendere minimo 3 stoccate e la squalifica per se e per la squadra. Complimenti ideona per far vincere sempre gli stessi.
      Nella gara individuale idem. L'unica speranza che aveva un atleti di vincere con un BIG era quella di puntare a giocarsela su una massimo due stoccate. Adesso o si butta o prende il cartellino. L'atleta BIG con ranking alto basterà che stia a guardare.
      Ridicolo chi la ha proposta, ma anche chi la difende e sostiene non opponendosi con tutte le forze.

      Elimina
  12. Un altro grande passo verso l'arma unica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido pienamente. E quindi alla scomparsa della scherma, più facile farla fuori

      Elimina
  13. Aderisco all’invito di Ezio Rinaldi e dopo aver letto le considerazioni sue e di Gianni Sperlinga ne aggiungo qualche altra: fermo restando che si tratta di mie personalissime opinioni.
    Comincio col dire che non amo fare processi alle intenzioni. Quello che hanno nella testa i promotori di queste nuove regole mi è del tutto sconosciuto. Posso dire però che l’impressione che ne ricavo è tutt’altro che positiva. Vedo che è largamente condivisa l’opinione, anche mia, secondo cui queste novità saranno deleterie per la spada e il suo futuro: potremmo sbagliarci tutti, e dovremmo, in questo caso, riconoscere che i dilettanti e gli incompetenti siamo noi, che la pensiamo diversamente. Ma se così non fosse, le conclusioni sarebbero deprimenti.
    A queste nuove regole siamo pervenuti in un modo che certo non si può definire democratico. Qualcuno, giustamente, ha fatto rilevare che la scienza non è democratica. Ma qui non si vedono, per arrivare a queste novità, né metodi democratici (consultazione dell’ampia base di competenze esistenti), né metodi scientifici: che partono da un’analisi fondata su statistiche serie, e proseguono con una sperimentazione ampia ed accurata.
    Ho ancora vivo nella memoria il ricordo dell’iter grottesco che portò alla modifica dei tempi di impatto: ha prodotto un forte aumento dei costi, costringendo tutti a cambiare o modificare gli apparecchi di segnalazione, senza riuscire a raggiungere l’obiettivo voluto, che era quello di eliminare i colpi di fuetto. In quell’occasione, ai miei occhi, ed anche a quelli di chi capiva qualcosa di elettronica, si evidenziò in modo drammatico l’incompetenza di chi, basandosi su desideri e impressioni, volle imporre il suo punto di vista.
    Non so se per le nuove regole le cose siano andate in modo diverso, o più ragionevole. Ma non ho questa impressione. Anzi mi sembra che complicandole, volutamente o per scarsa competenza, si otterrà l’effetto contrario dal punto di vista dell’aumento del gradimento da parte del pubblico. E forse snaturando ulteriormente la scherma, e in particolare la spada, si ridurrà il vantaggio di quest’ultima sulle altre armi, livellando però i numeri verso il basso.
    Non so se attribuire colpe alla nostra Federazione, salvo che non si scopra, un domani – cosa che mi sembra improbabile – che sia tra le promotrici di queste novità. Mi pare però che sia in difetto verso la sua base di tecnici (si sono fatti sentire, in qualche modo?) e praticanti, per non averla informata a sufficienza, e incoraggiata a fornire proposte. E mi pare giusto, e l’ho fatto anch’io più volte, sollecitarla a stimolare o frenare la Fie con l’autorevolezza che dovrebbe derivarle dalla sua importanza.
    Ora non mi resta che sperare di essermi sbagliato, vedere come andrà a finire, e forse anche a divertirmi, con un po’ di amarezza, ad osservare le soluzioni tattiche che tecnici e atleti saranno capaci di trovare.
    Giancarlo Toràn

    RispondiElimina
  14. Tutti ci lamentiamo della mancata partecipazione di Atleti e Maestri ai processi decisionali che stanno drasticamente cambiando la spada.

    È una questione politica o meglio di politica federale, che ha deciso che Atleti e Maestri non dovevano partecipare alle decisioni.

    Ma per questo Consiglio Federale chi sono i portatori d'interesse?

    Solo il CT della spada?

    O il CT del fioretto Membro della Commissione FIE?

    Per fortuna qualcosa sembra muoversi se si legge il commento di Marco Arpino Schoch al post del Maestro Giancarlo Toràn su FB:

    1. dare peso alla nostra presenza nel contesto internazionale, con strategie multidisciplinari (convegni, g.d.l., ricerca, pubblicazioni, ecc.).
    2. elevare culturalmente la dialettica con gli interlocutori.
    3. coinvolgere la base nazionale, a partire dalla classe magistrale.


    RispondiElimina
  15. Leggo il Comunicato della FIS all'indomani dell'approvazione e facendo seguito alle parole del Maestro Toran, mi pongo alcune domane: "Inoltre, sono state approvate dal ComEx e poi ratificate dal Congresso FIE, le nuove norme sulla non combattività della spada così come proposte dalla Commissione Atleti presieduta da Aldo Montano. Nelle prossime settimane, la Federazione Internazionale diramerà ufficialmente i dettagli regolamentari, le nuove disposizioni ed i tempi d'entrata in vigore".
    Siamo alla presidenza della Commissione Atleti e non mi pare il presidente si sia opposto? Siamo nel Comex e nel Congresso con alcune nazioni alleate grazie ai viaggi del presidente, ai gemellaggi, al sostegno tecnico, umano ed economico. Quindi come dice Toran, sarebbe "improbabile che l'Italia abbia sostenuto tali modifiche" bhè difficile da credere leggendo i fatti ed i dati. Delle due una: Hanno proposto e sostenuto tale modifica; oppure l'Italia non conta veramente niente politicamente che non è riuscita neppure a farla bocciare.
    In ogni caso, qualora fossimo contrari o comunque democratici da capire che all'Italia della Scherma e non della politica, la modifica non piace: forse un boicottaggio prima dell'inizio della Qualificazione olimpica, nel circuito U20 ed U17?
    O ci comunichi la FIS come ha intenzione di fermare e far rivedere tale scempio.

    RispondiElimina
  16. Ho contattato alcuni atleti di spicco della nazionale Italiana e anche straniri. Bhè, buon sangue non mente, la commissione Atleti FIE ha approvato tale modifica, ma nessun atleta di rilievo è stato coinvolto ne tanto meno lo sapeva. La democrazia quindi? Cosa si intende fare?

    RispondiElimina
  17. L'avete eletto nel 2016?.... Adesso ve lo piangete fino al 2020.
    Wiva l'Impero!

    RispondiElimina
  18. Tutti possono sbagliare l'importante è rendersene conto. Ma l'assurdo è il totale appiattimento del Consiglio Federale che nulla fa e nulla pensa di fare.
    Si è detto che qualcuno non ha votato il Bilancio in Consiglio. Chi è? Almeno confidiamo in lui o in loro per un intervento che ridia la scherma agli schermitori

    RispondiElimina
  19. No, non è vero, non è così, è molto peggio: l'avete eletto nel 2005 e ora ve lo piangete "sine die"

    RispondiElimina
  20. Gentile Rinaldi, rilevo, con molto piacere, che dallo sterminato mare di commentatori anonimi proprio oggi, 1 gennaio 2019, emerge un nome davvero notevole.
    Probabilmente quelli della Fis staranno lì a commentare l’accaduto, forse tutti giù a dire che davanti al mare sterminato dell’anonimato la firma del M° Toran sia davvero un po' troppo per questo blog; come le brioche di Maria Antonietta per il popolo che reclamava il pane.
    Ma l’evento è troppo entusiasmante per passare sotto silenzio. Non oso neppure immaginare cosa avrà pensato il presidente uscente G. Scarso.
    Tanto tempo fa De Andrè cantava che dai diamanti non nasce niente
    ma dal letame nascono i fior.
    E si dice in giro che qualche pezzo grosso della Fis continui a considerare questo blog al pari del letame. Ma ritengo che non c'è alcun bisogno di ascoltare De Andrè per sapere che dal letame nascono i fiori. E oggi più che mai convince questo roseto ardente di sogni che è diventato il suo blog, caro Rinaldi!.
    E dai fior, poi, nasce la bellezza. E dalla bellezza nasce l’insopprimibile senso di giustizia.
    Ma la domanda è questa: il colore abbacinante delle rose risveglierà il desiderio di giustizia e meritocrazia degli affiliati fis? Riuscirà a condurli per mano a guardare con occhi nuovi l’esperienza in cui sopravvivono da topi?
    Insomma, questo roseto provocherà, alla stregua di un boomerang, una collettiva presa di coscienza per eliminare definitivamente l’attuale assetto federale che con la propria condotta ne ha piantato i primi semi?
    Nel 2020 avremo finalmente la risposta.Incrociamo le dita.

    PREFETTO DEL IV PILASTRO


    RispondiElimina
    Risposte
    1. La curiosità in realtà è altra. Cosa dovrà subire il Maestro Toran per questo intervento e soprattutto per il suo intervento che ne sottolinea la presenza nel Blog di cui tutti parlano ma nessuno deve ammetterlo?
      Maestro ci aggiorni su cosa le sarà detto o proposto di positivo per allontanarla dal blog o di negativo per punirla.
      Sento spesso alle gare gente che dice: "dovremmo dirlo sul blog di Rinaldi" e prontamente scatta chi, filo presidenziale, afferma: "ma tanto non lo legge nessuno, lascia perdere e poi a che serve". Confermando così l'utilità del blog e che è l'unica vera voce che ha la base, pur se anonima.

      Elimina
  21. Io avrei proposto delle multe. Niente cartellini, ma multe in crescendo: 10 euro per la prima passività, 20 per la seconda, 50 per la terza e così via. Naturalmente multando entrambi gli spadisti ed i loro maestri, per responsabilità oggettiva. Il ricavato andrebbe metà alla FIS e metà al comune che ospita l'evento.

    RispondiElimina
  22. Toran, Arpino e chissà quanti altri saranno gli eroi che riscriveranno la storia della FIS nel III Millennio.
    Giorgetto & Co. possono iniziare a fare le valigie. Bon voyage,bye bye.
    Buen viaje e buen regreso a casa anche a tutti i cittadini onorari di El Salvador.

    RispondiElimina
  23. Dopo il lauto pranzo di capodanno e la lettura di questo post è certo che qualcuno avrà bisogno di una bustina di Anacid.
    (Leggere attentamente le avvertenze, il prodotto potrebbe avere effetti collaterali)

    RispondiElimina
  24. Hei avete notato che il Giornale Federale che inizia con la "p..." niente ha scritto sull'argomento. Soprattutto niente intervistone o altro.
    Fosse che la FederMaps si stia pentendo? Ha paura che emerga la mancanza di democrazia? Ma...

    RispondiElimina
  25. E' interessante vedere come la discussione che nei primi commenti è tecnica e su aspetti tecnici, a un certo punto viri drasticamente sulle frustrazioni personali di chi scrive, citando altri, nomi e cognomi che fanno parte di un'area politica ben precisa, che di danno ne ha fatti e non pochi, anche se alcuni passati sotto silenzio.
    E' questo che rende questo blog e in generale tutti gli scritti sul web potenzialmente interessanti, ma fattivamente inutili, perché tutti parlano non per commentare ciò che v'è scritto, ma per asservirlo al proprio desiderio di parola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi sembra che tutto si sia spostato sulla politica e su personaggi che abbiano fatto danni passati in silenzio. La verità e che non si accetta un confronto serio. Eppure mi sono sempre dichiarato disponibile, quindi sono qui a vostra disposizione. Cominciate pure, ma ad una condizione il confronto lo facciamo in chiaro, cioe senza anonimato.

      Elimina
    2. Fermo restando che lei sbaglia tutto ed è fazioso perchè screditare il blog che vanta sostenitori, uditori e un movimento di 'praticanti' che si è rotto le ..., è secondo voi l'unica possibilità di dialettica e di contrasto a cosa si scrive.
      Ripeto fermo restando questo, se pure fosse un mero desiderio di 'parola', ben venga il blog, la sua FEDERAZIONE ha tolto ogni libertà di parola (infatti, anche lei scrive in anonimo come tutti voi, pur se uomo federale) e di pensiero.
      Il blog NO, anzi...
      P.S. Fa riferimento a chi averebbe creato 'danni e non pochi': nomi e cognomi con i fatti. Almeno il criticato blog parla sempre di fatti concreti e senza tanti giri di parole.

      Elimina
    3. Il problema dell'anonimo del 2 gennaio delle 20.05 è che neppure lui può metterci la faccia firmando il suo astuto intervento.
      Però mentre io come tanti non firmo per liberare il consiglio federale, che è tanto oberato di lavoro, dalla fatica di chiedere al procuratore di indagare su di me, il nostro anonimo non può firmare perché se si sapesse chi è ci sarebbe proprio da morir dal ridere.
      Ma noi lo sappiamo bene chi sei e sei davvero ridicolo.

      Elimina
  26. Deve esserci un virus nel sistema del Blog...da qualche giorno si verifica il “copia-incolla” dei post su Facebook...con l’eccezione dell’anonimato o dell’invenzione della firma...difatti i “legittimi autori” non ne sanno nulla!!!...strano fenomeno...spero!...altrimenti che tristezza!

    RispondiElimina
  27. Per adesso ci limitiamo alla parola grazie al blog, poi passerempo ai calci nel culo (metaforicamente parlando!

    RispondiElimina
  28. BREAK:
    Inverno del 1944. Una mattina, Claretta Petacci si sveglia e nota che il duce non solo è già in piedi, ma si sta guardando assorto nelle mutande. “Benito, ma cosa stai facendo?” chiede incuriosita. “Guardo quel paio di coglioni che sono ancora con me”!
    Miyamoto Musashi

    RispondiElimina