HOME PAGE

ARGOMENTI VARI

REGOLAMENTI

03 giugno 2019

INCOERENZA ED ILLOGICITA' DEL GOVERNO FEDERALE

Riporto dalla pagina facebook di Italia scherma l'articolo che segue, il quale pone in evidenza l'incoerenza del Governo federale.
Ricorderete tutti che in Assemblea straordinaria per le modifiche statutarie fu proposto da Italia Scherma un emendamento per la parità di genere nell'ambito del Consiglio federale. Tutti sappiamo come è finita. Ora la governance, tra le iniziative a contorno dei Campionati Italiani Assoluti di Scherma, organizza il dibattito sul ruolo della donna nello sport professionistico e dirigenziale. Insomma una presa in giro ed uno schiaffo alle donne. Se realmente fossero convinti di quello che dicono perché non hanno condiviso l'emendamento presentato da Italia scherma?
PAROLE, PAROLE, SOLTANTO PAROLE in una canzone interpretata dalla grande Mina!
Un' altra significativa dimostrazione di illogicità di questo Consiglio sta nella parte finale dell'intervento che il Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA ha effettuato a Palermo nel parlare di scherma e dei Maestri. Il Presidente così si è espresso:
“Non è senza significato che l’istruttore di scherma sia chiamato ‘maestro’, perché c’è molto di pedagogico e di trasmissione di valori che la scherma immette nel nostro Paese.”
Sergio Mattarella
3 giugno 2019
Auspico che il Tecnico federale Giorgio SCARSO ne voglia prendere atto.
Ezio RINALDI



31 commenti:

  1. non mi pare che il pensiero del Presidente Mattarella collimi esattamente con le idee del maresciallo Scarso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma non mi sembra neanche collimi con quelle contro Scarso

      Elimina
    2. non mi sembra neppure che ci sia feeling con le idee del commendatore

      Elimina
    3. Il Presidente Mattarella ha evocato la figura del maestro di scherma.

      Il Presidente Scarso ha cancellato dallo Statuto la figura del maestro di scherma, sostituendola con un generico e non definito 'tecnico federale', che poi cosa voglia dire non si capisce.

      Il Consigliere Lauria sostiene che la FIS rilascia il titolo di 'tecnico federale' su delega del CONI, ma cosa sarebbe in concreto questo tecnico non lo dice, lasciando intendere però che sarebbe un allenatore al pari degli allenatori di altre federazioni. Sulla base di quale norma non si sa...

      Il TAR sostiene che il CONI non ha questo potere di abilitare in Italia i maestri di scherma, ma per decreto legislativo 15 del 2016 il CONI si limita a valutare l'ingresso in Italia dei maestri di scherma abilitati all'estero.

      Il TAR ha sentenziato che per diventare maestro di scherma il candidato, in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore, deve superare l’esame abilitativo presso l’Accademia nazionale di scherma di Napoli.

      Lo stesso afferma lo Stato italiano nel 'Piano nazionale di riforma delle professioni' trasmesso all'Unione Europea ai sensi dell’art. 59 della Direttiva 2005/36/CE così come modificata dalla Direttiva 2013/55/UE,
      relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali.

      La scheda del maestro di scherma è a pagina 168 del 'Piano nazionale di riforma delle professioni' , che si può scaricare in pdf da
      http://fnovi.it/sites/default/files/Piano%20nazionale%20notificato%20alla%20Commissione%2C%20aprile%202016.pdf

      Per l'UE la base normativa del maestro di scherma è il R.D. 21/11/1880 dell'Accademia di Napoli ed "E' maestro di scherma chi cura la gestione della preparazione/ formazione / allenamento nella scherma nelle sue diverse forme olimpica, storica ed artistica (anche dal punto di vista psicofisico e coreografico), nel maneggio delle armi bianche e di altri attrezzi/strumenti, di singoli praticanti o gruppi (atleti/studenti/militari/artisti; squadre/classi/reparti/team), coordinando anche altre figure professionali coinvolte. Diffonde e promuove la cultura della scherma che è sport e disciplina storica e d’arte (anche marziale) aperta a tutti, volta a valorizzare le caratteristiche dei singoli ed a migliorarne il benessere psicofisico. Può operare in diversi contesti, in settori artistici, storici, sportivi, civili e nei Corpi dello Stato, che possono implicare il maneggio delle armi bianche e di altri attrezzi/strumenti, alti livelli performativi artistici, l’agonismo sportivo ovvero le attività ludico-amatoriali.Il maestro di scherma è anche osservatore (artistico o sportivo) quando seleziona talenti per avviarli alla carriera (artistica o agonistica)".

      La sezione del Maestro di Scherma regolamentata dall'Unione Europea è consultabile su

      http://ec.europa.eu/growth/tools-databases/regprof/index.cfm?action=regprof&id_regprof=40384

      Non mi sembra che le idee del maresciallo Scarso collimino con quelle dello Stato italiano e dell'Unione Europea.

      Elimina
    4. Finalmente un pò di chiarezza!

      Elimina
  2. L’idea di parità di genere proposta da Italia scherma è bigotta e contro ogni principio di eguaglianza...non è obbligando i numeri che si ottiene la parità di genere...se ci sono donne capaci, queste hanno il diritto di competere a qualsiasi tipo di posizione: che sia politica, sport, sociale...io da donna mi sentirei offesa ad avere una “corsia preferenziale “...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. speriamo che il maresciallo Scarso voglia ammettere nel suo cerchio magico almeno uno o due transgender

      Elimina
    2. Se ci sono donne capaci.....Ma quanto è ipocrita questa affermazione! Come se ci scrive non sapesse che le uniche donne presenti in consiglio sono dovute all'obbligo di parità di genere imposto per l'elezione del rappresentante degli atleti. Senza di quello con baffo che ti candidavano la Vezzali o la Uga. Ma da dove vieni caro anonimo/a? Secondo il tuo pensiero le donne della scherma evidentemente sono incapaci, che triste mondo maschilista che è il tuo.

      Elimina
    3. Peccato che la Consigliera Vezzali abbia effettuato addirittura due proposte in Parlamento successivamente approvate per la parità di genere e poi si sia allineata al volere del Tecnico Federale Scarso.

      Elimina
    4. Cara Anonima 3 giugno 2019 21:41 (sempre che tu non sia la Consigliera Vezzali). Però forse mi sbaglio. in ogni caso tieni presente che se non ci fossero state le leggi che hanno imposto la presenza femminile oggi la Consigliera Vezzali (che qualcuno vuol far credere sia dotata di doti e capacità di cui sembra che neanche il suo presidente ne sia convinto) non siederebbe su quella poltrona. Infatti pur avendo preso un numero inferiore di consensi grazie alla legge sulla parità di genere si è guadagnata la poltrona da Consigliera Federale.
      Cara anonima (sempre che tu non sia la Consigliera Vezzali) la Fondazione Bellisario ieri ha promosso un dibattito proprio sulla condizione femminile e l’istituzione del premio “Mela Rosa” creato da questa nobile fondazione è la conferma che ancora tanto c’è da fare per debellare il misogino pensiero che pervade questo Consiglio Federale. Cara anonima (sempre che tu non sia la Consigliera Vezzali) speriamo tu abbia ancora un po’ di lucidità che ti consenta di guardare al tuo futuro di donna con la consapevolezza che moltissimo c’è ancora da fare e che Italia Scherma ti sarà vicina.

      Elimina
    5. Scarso ha festeggiato i 110 anni della FIS nel covo dei "bigotti" a Villa Magnisi, con la fondazione Bellisario Sicilia paladina delle quote rosa e della parità di genere negli organi decisionali.

      Ma Scarso è "bigotto" a parole e per convenienza, ma non nei fatti, perché all'Assemblea di Riccione ha ordinato di bocciare la proposta di parità di genere. Tra l'altro come fa Scarso ad affermare di essere favorevole alla parità di genere se non applica il principio 1=1 cioè 50% donne 50% uomini?

      Per rimediare a questa gaffe palermitana di Scarso, vengono in soccorso gli addetti alla propaganda federale sul blog, che si camuffano da donna pur di affermare tutto e il contrario di tutto.

      L'uso del blog a fini di propaganda per Scarso è attestato dalle fedeli mani anonime ("Bombolone", "Gargamella", "Azzeccagarbugli", "Nano raccomandato", "Notaro nei sogni", "Formatore per finta") che creano ad arte disinformazione. Pensate che per farlo simulano persino l'appartenenza ad un sesso non proprio.

      Una donna non avrebbe mai dato del bigotto ad un'iniziativa tesa a garantire la parità di genere.

      Per la finta donna anonima l’idea di parità di genere proposta da Italia scherma è bigotta e contro ogni principio di eguaglianza...

      Ricordiamo che la proposta era di eleggere i 6 rappresentanti delle società affiliate come avviene per i due rappresentanti degli atleti: 50% donne e 50% uomini.

      Quindi per la finta donna anonima sarebbe bigotto anche il modo di eleggere il rappresentante donna degli atleti, perché da donna si sentirebbe offesa ad avere una “corsia preferenziale “...


      Ricordiamo alla finta donna anonima che l'unica rappresentante donna in consiglio è Valentina Vezzali che è giunta alle elezioni seconda dopo Pastore (maschio). Questa è la migliore prova che Valentina non sarebbe mai stata eletta senza la quota rosa.

      Il CONI fissa le quote rosa almeno al 33%: per la finta donna anonima anche il CONI è bigotto o meglio bigottino? E Scarso che si è limitato al limite del 33% è anche lui bigottino? Si, Scarso è bigottino (33%), mentre Italia scherma è bigotta (50%).

      Bombolone/ Gargamella/ Azzeccagarbugli/ Nano raccomandato/ Notaro nei sogni/ Formatore per finta siete ridicoli e soprattutto incongruenti.


      Elimina
    6. Valentina Vezzali non si è affatto offesa ad avere la "corsia preferenziale" in quota donna atleta

      Elimina
  3. Del Tecnico Federale Scarso vorrai dire. No a Mattarella nessuno l'ha detto che la federazione ha cancellato i maestri di scherma. Ne avrebbe dedotto che sono stati cancellati anche i valori legati a quel nome.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cancellazione di tutti i valori è l'obiettivo finale di Darth Sidious!

      Elimina
  4. Le quote rosa si rendono necessarie laddove non vi è parità di diritti.
    Anche io da donna non amo queste cose ma senza un 'obbligo' non si arriverà mai a considerare la donna tra le scelte dirigenziali. Forse non sarà il modo migliore, ma fintanto che la cultura del maschio prepotente non si ridimensionerà (e nella scherma ce n'è molto bisogno di ridimensionamento) può rappresentare un inizio.
    Qualcuno parla di meriti. E mi viene da ridere!
    Ma quali meriti hanno gli 'uomini del presidente'? Ditemelo voi.
    Uomini senza nerbo, fantozziani, senza personalità. I perfetti 'Yes man'! È questo il loro merito? C'è forse qualche donna che potrebbe fare peggio?
    Meriti. E continuo a ridere!
    Bambolotti che dove li metti stanno. Sì... sulla poltrona a cui si sono incollati. Gli manca solo il telecomando in mano! Ahahah...
    Suvvia... cambiamo canale che è meglio!

    RispondiElimina
  5. Mi incuriosisce molto il modo con il quale l'assemblea ha ingerito le modifiche statutarie che non sono nemmeno state lette, ma date per "conosciute", e quindi anche assimilate.
    Mi ha incuriosito la foresta di braccia armate di cartellini verdi e rossi che hanno obbedito con tanta ignoranza al comando dato dall'alto di votare non gli emendamenti o gli articoli modificati, ma solo ed esclusivamente contro Marco Arpino e la sua ghenga di facinorosi che ardiscono mettersi contro il potere, contro la maestà di chi il potere lo gestisce oramai da anni un po' cosi, cioè come cappero gli pare.
    Mi solletica l'idea di immaginare "il capo" verso il quale si rivolgono i valletti di camera dicendo: "capo, ci sono sudditi che si lamentano, gridano giustizia, pensano che lei non stia facendo bene, anzi che tutto vada male...che dobbiamo fare?". E la risposta è ancora più interessante: "si lamentano? Protestano? E fanno questo a me che sò lo re?".
    E così devono aver messo in atto le politiche migliori, quelle più convincenti e più chiare, quelle che nessuno avrebbe potuto rifiutare, che solo l'immaginazione può figurarsi... e che la mia penna si rifiuta di descrivere.
    Ecco sono incuriosito, e posso solo immaginare blandamente cosa sarà frullato per la zucca vuota di alcuni di quelli che hanno alzato la loro manina schierandosi con uno statuto che ipocritamente cancellava i vecchi e vetusti maestri mentre faceva nascere i nuovi, nuovissimi tecnici federali di cui non importa un beneamato cavolo a nessuno.
    E finché c'è lo re sullo trono federale, tutto potrà girare drittamente e stortamente a suo piacimento, che tanto, il gregge sordo a tutto, continuerà a brucare e belare a comando.
    Vostro pastorale
    Ugo Scassamazzo

    RispondiElimina
  6. Due osservazioni: ma il fatto di mettere il evidenza il grado di maresciallo viene scritto in senso dispregiativo? Non capisco questa ripetitiva’ di un titolo che non ha senso citare in questo contesto. Altra cosa: la parità di genere. La scherma è stata la prima federazione a inserire la donne nel ruolo di arbitro. Sbaglio o le donne arbitrano gli assalti di uomini? E poi quante donne sono tecnici di schermitori uomini? E quindi di cosa state parlando?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per curiosità, tra scherma olimpica e paralimpica quanti CT donna abbiamo avuto negli ultimi 20 anni? Quante donne ci sono state nei vari CF avvicendati dal 2004 a oggi senza la parità di genere? Quante donne negli ultimi 20 anni hanno presieduto un comitato regionale? Quante donne ci sono a presidente di società su oltre 300 società affiliate?

      Elimina
    2. Caro Anonimo 4 giugno 2019 12:26 si sbaglia. La prima donna arbitro non è stata della scherma. in ogni caso proprio perchè ci sono molte donne che dimostrano quotidianamente quanto siano capaci ed all'altezza (a volte meglio) degli uomini non si capisce perchè si voglia negare un diritto sacrosanto di poter concorrere al pari degli uomini. Infatti non bisogna MAI dimenticare che il nostro mondo è un mondo MASCHILISTA! se così non fosse allora si che staremmo parlando di niente!!!

      Elimina
    3. Perchè non è un maresciallo in pensione?
      Maresciallo, commendatore, tecnico federale, sono tutti titoli professionali e onorifici di cui non ci si può vergognare. Quindi non capisco la domanda delle 12:26!

      Elimina
    4. Negli ultimi 4 mandati olimpici, quante donne sono state segretario generale Fis con Scarso presidente Fis? Quante donne hanno rappresentato la Fis nel Board Fie con Scarso presidente Fis? Quante donne sono state proposte a rappresentare i tecnici nel consiglio federale con Scarso presidente Fis? Quante donne sono diventate presidente Aims con Scarso presidente Fis? Quante donne sono state proposte commissario del CONI Sicilia con Scarso presidente Fis e vice presidente vicario Coni? Quante donne sono state proposte come Direttrici della Scuola Regionale CONI Sicilia con Scarso presidente Fis, vice presidente vicario Coni e commissario del CONI Sicilia? Quante donne sono state nominate responsabile della comunicazione Fis a 80mila euri l'anno con Scarso presidente Fis? Quante donne sono state nominate responsabile del marketing Fis con Scarso presidente Fis? Quante donne sono state nominate presidente d'assemblea straordinaria Fis con Scarso presidente Fis? Quante donne sono state nominate presidente d'assemblea elettiva con Scarso presidente Fis? Quante donne hanno potuto fare a spese del contribuente 126 voli in un anno, con record italiano di volo di Mr. Millemiglia con Scarso presidente Fis?

      Elimina
  7. Due osservazioni sulle sue due osservazioni.
    La prima: è Giorgio Scarso che mette in evidenza il suo grado di maresciallo, il ripeterlo a cura di altri non può essere offensivo o elogiativo, bensì fattuale.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Scarso
    https://www.coni.it/images/organi_indirizzo_politico/Scarso_cv.pdf
    La seconda: certifichi con data e nome l'inserimento delle donne nel ruolo di arbitro federale di scherma in Italia, altrimenti la sua è un'affermazione apodittica.
    Da sardo ricordo con piacere un primato in rosa della cagliaritana Grazia Pinna, che nel febbraio del 1979 passò alla storia per essere stata la prima donna arbitro d’Italia, come riporta L’Unione Sarda del 14 febbraio 1979.
    Mi riporti gentilmente un nome di donna arbitro italiana prima del 1979.
    Una terza osservazione a conclusione del suo ragionamento: ma il fatto di mettere in evidenza quante donne sono tecnici di schermitori uomini viene scritto da lei in senso dispregiativo?

    RispondiElimina
  8. Mi piace il regalo di Arianna per la festa dei 110 anni di Scarsofis. Una bella causa a TAS.

    RispondiElimina
  9. Scusate ma avete visto quanta gente era presente a Palermo? Credo ci siano tutti i Presidenti dei Comitati Regionali i Presidenti di Commissioni varie, Legali, scagnozzi e tirapiedi vari. Ma tutto questo scempio di danaro pubblico è eticamente corretto? E poi, per le gare dei ragazzi assistiamo a liste di proscrizione dove oltre a partecipare a spese proprie, avere la tuta della nazionale per andare in premiazione è un traguardo quasi irraggiungibile. Il costo di solo uno di quei signori presenti a Palermo per 2 gg varrà bene una decine di tute da dare ai ragazzi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non credo ci fossero tutti i Presidenti Regionali ma solo alcuni

      Elimina
  10. Visto che ci tenete tanto al ruolo delle donne ma le donne vostre dov’è stanno? Finora ho visto Arpino, Scisciolo, Cuccu, e poi per l’accademia Basile ....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai visto Arpino, Scisciolo, Cuccu, e poi per l'accademia Basile che si sono candidati al Consiglio Federale? Suvvia, non fare l'ingenuo.
      Noi invece abbiamo visto solo la Vezzali, in quota rosa, tu e gli altri che votavate contro la parità di genere a Riccione.

      Elimina
    2. Ecco intanto 1 a 0.

      Elimina
  11. Un destino crudele e inclemente si è accanito contro questa FIS, sottolineando l'ignoranza e l'arroganza dell'attuale direttivo. La lotta per il potere fine a se stesso, che si è manifestata in tutta la sua eloquenza con l'approvazione delle modifiche statutarie a Riccione, è stata sbeffeggiata alla festa per il 110 anniversario della FIS. Chi poteva immaginare che la cultura e la sensibilità di un Presidente della Repubblica Italiana sottolineasse il significato profondo del termine "Maestro" proprio degli istruttori della scherma! Immediatamente il pensiero di molti maestri di scherma è andato alla scellerata decisione di accogliere, nel neonato statuto FIS, una nuova (sic!) scuola magistrale e, quale sua conseguenza (data la recente sentenza del TAR) l'obbligato declassamento terminologico dei futuri istruttori da Maestri a semplici tecnici. La nemesi ha colpito ancora e la realtà ha offuscato la fantasia. Una sottile e beffarda regia ha fatto sì che i festeggiamenti in pompa magna si ritorcessero contro chi li ha voluti evidenziando la grossolana gaffe del disconoscimento del termine "Maestro".

    RispondiElimina
  12. Facciamo finta di niente o lo diciamo: il caso Enrico al Tas ma non si poteva evitare? cosa vuole la FIS sempre e solo imporre i propri metodi politici? finalmente qualcuno che non ci sta.
    Non entro nel merito tecnico, ma una cosa è sicura, nel momento in cui avete concesso ad Arianna la prima gara, dopo non potete decidere per lei nel momento in cui tocca in entrambe le armi. Anzi lascia molti dubbi leggere che Arianna per due gare ha perso 15/14, con il massimo rispetto per la classe arbitrale, ma chi ha qualche capello bianco sa come funziona, spesso, in questo settore. Se la FIS non vuole Arianna sarà difficile che gli arbitri di tutto il Mondo possano non commettere neppure un errore.
    Ma il dittatore ha capito che non è più tempo di fare scherma con la politica o con il metodo Cencelli o ancora peggio con le scelte fatte a tavolino?
    Ascoltate in questa intervista c'è tanta verità in poche parole: https://sport.sky.it/altri-sport/scherma/2019/06/04/arianna-errigo-tas-losanna.html

    RispondiElimina
  13. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina