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30 giugno 2019

OPPOSIZIONE

Nei recenti articoli pubblicati sul blog si sono trattati problemi inerenti l’ANS ed il CT della spada e per gli stessi tantissimi sono stati i commenti, non tutti attinenti al tema illustrato. Tra questi alcuni lamentano l’esistenza di una opposizione all’attuale governo federale, dando la sensazione che detta resistenza non abbia ragione di sussistere. A mio avviso una opposizione seria, che entri nel merito gestionale di chi amministra non fa altro che legittimare la maggiorana. Ma cosa significa opposizione, perché esiste e come si fa? Volendo darmi una risposta ho dovuto fare delle ricerche ed approfondire quanto già scritto sull’argomento da autorevoli personaggi. Documentarsi oggi è facilissimo, basta cliccare su google ciò di cui si ha bisogno ed arriva la risposta. Così ho fatto anch’io. Non che non sapessi cosa significhi “opposizione” e quando la si fa, volevo semplicemente avere una illustrazione più completa.
Da Wikipedia: “L'opposizione, nella terminologia della politica, indica una rappresentanza politica che in un sistema decisionale non copre la maggioranza dei decisori e che spesso si assume l'impegno o obbligo come alternativa di governo alla maggioranza parlamentare o consiliare. Il termine viene usato in ambito politico per indicare le forze politiche che non esercitano il potere esecutivo, ma generalmente si oppongono alle decisioni di questo. Nell'ambito delle organizzazioni non prettamente politiche, l'opposizione indica l'insieme di chi esprime una opinione condivisa solo da una parte minoritaria. Questo è il nostro caso! Sempre su Wikipedia: “Chi vuole fare opposizione dev'essere un'alternativa, non copiare chi vince.
Parlare dei propri avversari politici non è facile: se si commentano le loro iniziative per criticarli si finisce per fare da cassa di risonanza, se si ignorano, si rischia di sembrare compiacenti. La chiave per fare opposizione è anticipare i temi e non copiare i toni e le strategie dei rivali”.
Mi fermo qui poiché credo sia sufficiente per argomentare sul tema.
A me non piace parlare delle persone per il loro privato ma per il ruolo che esse ricoprono e certamente non posso essere accusato di mancanza di rispetto verso tutti quei soggetti che sono stati sottoposti alle critiche nei miei scritti, però è indubbio che la “PIAZZA” abbia cambiato il modo di fare politica ed opposizione. In passato, nessun governo federale ha avuto una resistenza come quella attuale, aspra, dura, quasi ai limiti della liceità ma sempre nei binari del consentito.
Questa opposizione va a fondo alle varie tematiche, agendo su molteplici fronti, non copia chi è attualmente al potere ma ha un’anima propria ed ha la pretesa di non suscitare odio, ma cercare di gestire le varie reazioni convogliandole in canali giuridici e politici consentiti dalla legge.
Ho letto commenti che ironizzavano sia su Marco Arpino che su Marcello Scisciolo ed ho capito che sono soggetti che incutono, in qualche modo, paura per un cambiamento che ai più apparirebbe nefasto. Essi sono nuovi (non hanno mai fatto parte di un Consiglio federale e per Arpino men che meno di quelli periferici, cosa che ha esercitato Scisciolo per un brevissimo periodo), non hanno quella aggressività (e dico per fortuna) di cui i politici sono quasi sempre dotati, però sono loquaci sanno affrontare un tema, andando diritto al cuore del problema. Da qui ho tratto l’impressione che è assai difficile affrontarli su un piano politico/ amministrativo ed organizzativo. La loro azione, al momento, viene bollata come turbativa per l’attuale governo federale, invece, a mio avviso, essi stanno svolgendo una grande atto di democrazia, che è governo della maggioranza nel rispetto dei diritti della opposizione. Io credo nelle loro idee, credo in quello che fanno perché non c’è governo, non c’è maggioranza e, direi, non c’è democrazia senza una opposizione seria ed efficace.
Ezio RINALDI

34 commenti:

  1. Oppure, semplicemente, non hanno convinto di poter essere un'alternativa più valida dell'attuale governo.

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    1. Dai, non facciamola ancora tanto lunga. Quanto vuoi per convincerti?

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    2. Caro anonimo del sembra che invece il CONI (presente all'assemblea) sia rimasto abbastanza convinto. E' infatti notizia di qualche ora fa che il CONI abbia rimandato al mittente (Consiglio Federale) lo statuto che quest'ultimo ha fatto approvare in assemblea a Riccione in quanto non presentabile alla Giunta Nazionale. Questo vuol dire due cose: Lo statuto come lo ha fatto approvare Scarso non è accoglibile, Arpino e Scisciolo (e tutte le società che avevano presentato gli emendamenti) avevano ragione!

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  2. Non devo difendere a tutti i costi Arpino e Scisciolo, però una valutazione delle persone si come si fa e quali siano i parametri per farla. In oltre 45 anni di carriera militare di cui quasi 23 da Ufficiale di valutazioni ne ho firmato tantissimi. Pertanto, caro anonimo, questi sono di gran lunga più preparati di molti consiglieri, ma soprattutto del Presidente.

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    1. Sono tutti preparati finché si tratta di correggere gli errori degli altri. Purtroppo i componenti di Italia Scherma, ancorché preparati, non si sono saputi presentare se non come comari arrabbiate. Tra essere preparati e essere adatti a governare c'è un abisso. Anche molti 5S sono persone preparate.
      Lei a Riccione non c'era. Mi creda, la sua valutazione sarebbe cambiata vedendoli. Non tutti i poliziotti preparati sono adatti a sostenere davvero un conflitto a fuoco quando dovesse succedere. E non faccia facile ironia, l'Assemblea non è un conflitto, ma sono certo che ha capito ciò che intendo.

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    2. Caro anonimo dell 19,23,intanto a Riccione c'ero, non in sala ma negli spazi antistanti, quindi ho avuto i resoconti immediatamente. Se Lei fosse un pochino più onesto non affermerebbe certe cose. Chiunque governerebbe meglio di Scarso e, mi creda, glielo posso affermare con assoluta certezza. Ciò non significa non riconoscere che qualcosa di buono Scarso lo abbia fatto, ma La prego di analizzare tutto il ventennio con onestà intellettuale e vedrà che ho ragione. Per quanto riguarda la presentazione credo che Lei abbia visto un altro film: non c'é stato rispetto per le proposte presentate, nel senso che non è stata data la stessa possibilità, in termini di tempo, di poterle spiegare con la necessaria dovizia. Scarso ha parlato per 50 minuti, Arpino 4 e non hanno permesso che potesse fruire del tempo che altri avrebbero rinunciato a suo favore. Una assemblea la si conduce in un altro modo, ma Scarso aveva deciso che bisognava chiuderla subito e le conseguenze sono state quelle annunciate/denunciate da Arpino. Infine, ritiene davvero che un dirigente come Arpino non sia in grado di amministrare la FIS? Se è così Lei viene da un altro mondo: venga sulla terra, si documenti sulle persone e poi si esprima. Grazie per l'attenzione e sempre lieto di ospitarLa.

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    3. Caro Rinaldi, rispetto il suo pensiero. Io e diversi altri in totale democrazia abbiamo il nostro e non riteniamo la compagine di Italia Scherma in grado di governare proficuamente la complessità di una Federazione.

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    4. Caro anonimo delle ore 10, 26.di grazia mi saprebbe dire quale sia la squadra di Arpino? E se affermativo può farmi una fotografia di ogni componente?

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    5. Quelli che hanno parlato in Assemblea a suo supporto o delegandogli parola. Rinaldi, mi stupisco di lei. Non faccia l'ingenuo.

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    6. In Assemblea ha parlato Scisciolo, Cuccu, Arpino e non so chi altri. Il Maestro Cuccu non ha mai espresso il desiderio di candidarsi al consiglio, quindi sono fermo ad Arpino e Scisciolo. Adesso mi dica Lei, forse ha notizie a me sconosciute.

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    7. Rinaldi non babbiamo. 20 società hanno indicato Arpino come loro delegato a parlare in Assemblea. Il suo ruolo era chiaro. Perché negarlo adesso?

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    8. Anonimo delle ore 07,51 é Lei che babba e la risposta se l'è data da solo. A parte Scisciolo e Viscardi non mi risultano altri che abbiano manifestato la volontà di candidarsi. Però see fa piacere può considerare quelle 20 persone che hanno delegato Arpino tutte candidate al consiglio. É soddisfatto?

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    9. Anonimo del 2 luglio 2019, 10:26, invece l'attuale dirigenza ha dimostrato in quest'ultimo periodo di essere "in grado di governare proficuamente la complessità di una Federazione"?

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  3. L’Assemblea di Riccione doveva servire a modificare lo Statuto per renderlo conforme alle nuove disposizioni di legge o del CONI, almeno questa era l’intenzione dichiarata. In realtà questo Governo federale ha tentato di provocare modifiche in profondità che sono la conseguenza del particolare rapporto che si è innestato tra un Presidente federale plurimandatario bisogno di una maggioranza qualificata e l’AIMS. Non è casuale che il gradimento su Scarso di molti consiglieri sia arrivato ai minimi storici. Scarso non poteva permettersi la frattura tra rappresentanti e rappresentati, ma la fiducia è arrivata ad un punto delicato e preoccupante. La gestione muscolare dell’Assemblea di Riccione ha ottenuto il risultato paradossale di spalmare la crisi di credibilità di Scarso fuori dai confini federali, al punto da lambire la crisi democratica. Il Governo federale in apparenza vive nell’ambito di quanto previsto dalle norme e tuttavia opera con un continuo ricorso a sistemi che non sono una modalità normale e richiamano fin troppo da vicino regimi precedenti che la Storia ha condannato. Coloro che sostengono il Consiglio federale, che hanno comprensibile ritegno a parlare di una vera e propria maggioranza politica duratura, lavorano entro limiti ristretti di manovra, per di più in un mutato contesto di governo dello sport italiano che ha oggi la novità di Sport e Salute e questo pesa. Molti sono consapevoli che l’assenza di dialettica democratica non può continuare in eterno con queste modalità, come vorrebbe Scarso e probabilmente anche buona parte del Consiglio federale, che non a caso insieme non hanno consentito a Riccione un sereno confronto sui contenuti, ma hanno imposto all’Assemblea il voto a blocchi e palese, determinando una maggioranza bulgara con dibattito interno inesistente. Chi vuole trarre vantaggio dalla crisi di Scarso cerca di non spaventarne gli elettori che cerca di portare nel suo ambito elettorale in un modo o nell’altro. I delfini di Scarso devono decidere, per parte loro, cosa intendono fare. Del resto non è casuale che Valentina Vezzali ritiene che Scarso sia il suo Presidente di riferimento anche per le prossime elezioni. Tuttavia nelle dichiarazioni di Paolo Azzi e di Salvatore Lauria sembra di cogliere la consapevolezza dell’esigenza di preparare una fase politica nuova, da offrire al voto degli elettori. Nelle scelte di Scarso e dell’attuale Consiglio federale c’è una tendenza a coinvolgere gli elettori, con decisioni federali che impegnano la FIS per periodi più lunghi di quello che separa dalle prossime elezioni di mandato quadriennale. Non si può ignorare che tra gli elettori si stanno aprendo spazi per contrastare la linea imposta da Scarso o dal delfino Azzi. L’ossessione per l’avversario, che impone la sua trasformazione in nemico impresentabile agli occhi di chi vota, sta condannando alcuni consiglieri al disastro di consensi. La questione di un diverso sviluppo della FIS, sarà sempre più al centro di un confronto tra alternative diverse. La FIS non può essere fuori da questo contesto. Per questo Scarso e i Consiglieri federali temono la preparazione dell’alternativa politica, che è questione di contenuti e di capacità di muovere energie sociali ed umane senza il cui sostegno questo non sarebbe possibile. La strategia di contrasto messa in atto è però primitiva, poiché si basa sulla richiesta di nomi agli avversari, per poi delegittimarli ledendo l'onore e la credibilità di queste persona ovvero infamarne l'immagine allo scopo di intimidirle, punirle o condizionarle. Del resto non è pensabile che l’alternativa a Scarso o al delfino designato venga preparata da un ristretto gruppo dirigente; occorre predisporre una grande occasione di partecipazione democratica alle scelte, che è molto di più di quanto fatto sino ad ora da Italia Scherma. Occorre un movimento di società, atleti e tecnici in grado di dare forza e credibilità all’alternativa politica.
    Flora Solomon

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  4. «Nel corso della seduta, poi, si sono affrontati i punti inerenti l'area funzionamento. Tra questi, il Consiglio ha preso atto della decisione del TAS di Losanna in merito al ricorso avanzato dall'atleta Arianna Errigo, così come del ricorso avanzato da quattro società affiliate per l'annullamento della delibera adottata dall'Assemblea Nazionale Straordinaria dello scorso 19 maggio a Riccione, con la quale è stato modificato lo Statuto Federale. Inoltre, il Consiglio federale ha poi preso atto degli emendamenti, espressamente richiesti dal CONI, da apportare allo Statuto Federale ai fini dell'approvazione da parte della Giunta Nazionale» https://www.federscherma.it/homepage/media/news/14-news/top-news/30360-si-e-svolta-a-mercatello-sul-metauro-la-seduta-di-giugno-del-consiglio-federale.html

    Le dichiarazioni diffuse oggi dal sito federale ci ricordano che l’Assemblea Nazionale Straordinaria di Riccione è stata oggetto di scherno. È la morte della democrazia in Federscherma, ma è anche la prova provata che prima, durante e dopo l’Assemblea Nazionale Straordinaria qualcuno in Federscherma ha clamorosamente sbagliato.

    A questo punto mi chiedo: delle due l'una. O l'esperto Magni, il Commissario ad acta Giancarlo Guarino e il Consiglio federale hanno avuto una tale ignoranza giuridica che ha costretto il Comitato olimpico a correre ai ripari oppure Arpino e Scisciolo non avevano torto, ma l’abuso di posizione del Consiglio federale si è ormai tanto diffusa che a nessuno viene in mente che questo dominio dell’esecutivo senza controlli potrebbe avere anche un altro e radicalmente diverso significato. In entrambi i casi la situazione mi sembra assai preoccupante: nel primo per la sorte di molte pratiche federali affidate a quanto pare a chi non riesce a gestire correttamente una questione squisitamente tecnica, nel secondo per la nostra povera democrazia schermistica che sta davvero perdendo la bussola.

    Se il CONI ha espressamente richiesto di apportare degli emendamenti allo Statuto, ad oggi, sulla base delle dichiarazioni federali, non è più possibile affermare che il lavoro fatto dal Consiglio federale e sottoposto all’Assemblea Nazionale Straordinaria con la votazione a blocchi sia stato corretto. Non solo, hanno ragione le società che contestano, a gran voce, che sullo Statuto Scarso ha collezionato troppi errori, con incarichi inutili, tutti retribuiti, senza affatto spiegare oggi a chi attribuire la paternità di un così alto numero di errori: lo Statuto fatto votare all’Assemblea Nazionale Straordinaria viene dopo lo Statuto fatto dal Commissario ad acta, su esplicita richiesta di Scarso.

    DIMISSIONI!

    IL CONSIGLIO FEDERALE SI DEVE DIMETTERE: ANDIAMO A NUOVE ELEZIONI!

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    1. ..... dalla seduta a Mercatello sul Metauro : "Inoltre è stata anche approvata la definizione degli staff tecnici ed i criteri per la selezione degli aventi diritto a partecipare agli allenamenti Azzurrini 2019."
      Ecco, quali criteri fantasiosi saranno usati questa volta ?? ... e gli staff tecnici invece, sempre gli stessi ??

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    2. Ovvio, anzi peggio con scambi di convocazioni dei tecnici in favore poi della partecipazione degli allievi a questo piuttosto che a quel camp estivo, uno di questi organizzato dal responsabile u20 😳😳 uno spettacolo

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    3. ..... sono vergognosi, ma loro si piacciono così 😳😳

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  5. È una vergogna. Questo è un golpe!

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  6. Chi le fa le modifiche? Scarso? Allora perché siamo venuti a Riccione!

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  7. Dott. Rinaldi, io sono imbufalito!
    L’assemblea non ha ricevuto un ordine del giorno con l'attribuzione al presidente federale di deliberare eventuali modifiche allo statuto.
    L'obbligo della preventiva informazione degli aventi diritto di voto, con l’avviso di convocazione, riguardo al contenuto degli argomenti posti all’ordine del giorno dell'assemblea straordinaria, non risponde a esigenze di astratto rigore formale, ma serve a far comprendere ai convocati, sia pure in termini non analitici e minuziosi, l’oggetto essenziale degli argomenti da trattare, in modo da consentire agli stessi di partecipare – direttamente o a mezzo delega – con cognizione di causa alla successiva delibera.
    Per la validità delle deliberazioni della maggioranza il codice civile richiede infatti che tutti i partecipanti siano stati preventivamente informati dell’oggetto della deliberazione. Tanto al fine di far conoscere agli aventi diritto di voto, con un certo preavviso, gli argomenti che saranno discussi nella riunione al fine di poter votare consapevolmente oppure al fine di poter dare direttive specifiche a chi li rappresenterà se desiderano essere assenti.
    I deleganti non hanno saputo nella convocazione di questa possibile attribuzione al presidente federale, cioè di modificare lo statuto.
    Non è cosa da poco, considerato che su 232 società votanti, 108 società erano rappresentate per delega.

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  8. Io ho dato delega basandomi su questo ORDINE DEL GIORNO:
    a) Costituzione del'ufficio di presidenza dell'assemblea (nomina del presidente e del vicepresidente)
    b) Discussione ed interventi sulle proposte di modifica;
    d) Approvazione delle modifiche allo Statuto federale.

    Non c'è il punto all'o.d.g. che consente di approvare gli emendamenti espressamente richiesti dal CONI.

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  9. Non v'illudete: il rapporto tra Malagò e Scarso è talmente solido come amicizia e collaborazione che non può essere messo in discussione da alcunché.

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  10. Il Coni chiede alla Fis di modificare lo Statuto: una verità tanto più amara se non altro perché già anticipata pubblicamente da Marco Arpino in assemblea a Riccione. A questo punto è lecito pensar male, anche se si commette peccato: ci sarà un altro ricorso? Scarso non si potrà lamentare, almeno questa volta.

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  11. "Signori, quello che io compio oggi, in questa Aula, è un atto di formale deferenza verso di voi e per il quale non vi chiedo nessun attestato di speciale riconoscenza.
    Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti. Aggiungo, perchè ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenziare al massimo grado la rivoluzione dei "piastroni neri", inserendola intimamente come forza di sviluppo, di progresso e di equilibrio nella storia della federazione.
    Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti.
    Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non ci abbandona dopo la vittoria.
    Con 30mila tesserati armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare la mia federazione..
    Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco per i miei manipoli: èpotevo sprangare l'assemblea e costituire un consiglio direttivo esclusivamente di federlealisti.
    Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.
    Credo anche di interpretare il pensiero di tutta questa Assemblea e certamente della maggioranza dei tesserati, tributando un caldo omaggio al CONI, il quale si è rifutato ai tentativi inutilmente reazionari dell'ultima ora, ha evitato la guerra civile e permesso di immettere nelle stracche arterie della federazione la nuova impetuosa corrente federale uscita dalla ultima tornata elettorale ed esaltata dalla vittoria.
    La federazione costituirà una commussione unica, perfettamente attrezzata, di grande mobilità e di elevato spirito morale; mentre la scuola magistrale, gloriosissima e cara ad ogni Maestro, sotratta alla mutazione della politica parlamentare, riorganizzata e potenziata, rappresentante la riserva suprema di voti della Federazione.
    Signori! Da ulteriori comunicazioni apprenderete il nuovo statuto federale, nei suoi dettagli per ogni singolo articolo.
    Io non voglio, finchè mi sarà possibile, governare contro le famiglie: ma le famiglie devono sentire la loro particolare poszione, che le rende mucche da mingere fra due giorni come fra due anni.
    Così Santa Veronica Giuliani mi assista nel condurre a termine vittorioso la mia ardua fatica."

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  12. Aspettiamo di sapere su cosa vertono gli emendamenti richiesti dal CONI prima di guazzabugliare a casaccio.
    Finché ci comportiamo come cani che scodinzolano ogni volta che gli si fa vedere l'osso, vuol dire che la predunta opposizione è solo una misera pantomima priva di fondamenti convincenti.

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    1. Cane che scodinzola è chi fa finta di non capire la gravità del fatto. È gravissimo anche una sola correzione richiesta dal CONI: non oso pensare se le richieste del CONI coincidono con quanto letto da Arpino in assemblea.

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    2. Ma dai? C'è di più : Il coni ha completamente stravolto lo statuto sostituendo le parti approvate in assemblea con tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione.
      Ahahha grulli

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  13. Impugniamo! Ricorriamo!

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    1. Anonimo del 2 luglio 2019, 00:24, rivolgiti ad Ancarani, Delfino e Magni, loro sapranno aiutarti

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  14. Qualcuno ha letto gli emendamenti? Perché non sembra proprio che riguardino le cose proposte da Arpino in assemblea.

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    1. Riguardano le cose anticipate da Arpino.

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  15. Risposte
    1. Proprio si invece. Leggete i commenti all'articolo sullo statuto.

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