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20 ottobre 2021

FIS/ANS: salvate il soldato AZZI

Non abbiamo fatto in tempo a rivedere la figura del Presidente FIS sotto nuova e positiva luce per l’accordo raggiunto a Napoli con l’ANS (a dimostrazione della nostra lealtà e obiettività) che il CdF boccia tutto e non ratifica.
Le possibilità, dunque, sono due, tertium non datur:
1)     il Presidente Azzi è andato baldanzoso a stringere l’accordo che porta anche la sua firma senza confrontarsi e prima riferire all’intero suo CD che, trovatosi davanti il testo concertato tra il suo Presidente, con una minoranza di consiglieri, e le controparti, lo ha bocciato;
2)     Il CD, ritualmente informato per tempo dell’accordo raggiunto (e solo da approvare), ha preso una direzione completamente diversa.
Il primo caso preoccupa, perché significherebbe che abbiamo un Presidente federale manifestamente inidoneo a ricoprire il suo ruolo. Chiunque abbia mai presieduto anche solo una riunione dei boyscout sa bene che il capo prima di dare il suo ok (e qui c’è addirittura la firma) si confronta con i suoi e poi l’approvazione finale diventa una mera formalità. Se Azzi non sa queste cose è bene che prenda la cassetta di cartone con le sue cose e liberi la stanza di viale Tiziano a velocità fotonica.
Il secondo caso è peggio. Avrebbe il sapore di un’imboscata, di un corto circuito istituzionale senza precedenti. Uno sgambetto intenzionale come segnale trasversale al presidente statutario per mandargli un messaggio forte e chiaro su chi comanda davvero la FIS. E i fatti ci dicono che, com’è noto, campeggia scura, ingombrante e inquietante la figura di un presidente onorario potentissimo e onnipresente, senza il benestare del quale da quasi un ventennio in federazione nessuno dice pio neanche per andare in bagno. “Io ti ho creato e io ti distruggo” sembrerebbe essere il messaggio. O forse, secondo i più raffinati osservatori, il deus ex machina potrebbe essere qualcuno, ancora più in alto. Si, ma chi?! E soprattutto perché?
Nel comunicato FIS odierno balza all’occhio una cosa curiosa, ossia che la bocciatura dell’accordo è stata deliberata “all’unanimità”. Quindi il presidente statutario ha votato contro l’accordo che egli stesso aveva accettato e firmato 5 minuti prima. E qui la cosa si fa preoccupante. Abbiamo un presidente che “qual piuma al vento, muta d’accento e di pensiero”, come nel Rigoletto di Verdi? Azzi si è conformato al CD per non farsi isolare e non aprire uno strappo istituzionale irrecuperabile ingoiando il boccone amaro? Secondo il comunicato di oggi dell’ANS sembrerebbe più la seconda.
Al momento non è dato sapere quali siano le motivazioni “formali” circa la mancata ratifica, sappiamo solo che sono “rammaricati”!
Però si tenga in considerazione che a Napoli c'erano: AZZI, DE BARTOLOMEO, AUTUORI per la FIS; PIZZO per il CONI e poi la dirigenza ANS, con Presidente, vice presidenti, tesoriere ed avvocati. La riunione si è tenuta in una sede istituzionale (C.R. CONI Campania). Pertanto, la mancata ratifica politicamente è uno sgambetto non solo al presidente statutario, ma anche al CONI, che di certo non starà a guardare.
Buttare scriteriatamente all’aria un accordo tutto sommato equilibrato che ha la condivisione di tutti, qualsivoglia sarà la motivazione che attendiamo tutti curiosi, mette l’attuale dirigenza FIS in una luce tetra e apre le porte a scenari inquietanti: qualcuno si dovrà dimettere, qualcosa di grosso dovrà succedere, qualche testa salterà.
È comunque impensabile andare avanti così. La nostra grande famiglia ha bisogno di serenità e non di istituzioni disorganizzate e in conflitto tra loro. Ha bisogno di un leader autorevole, preparato e carismatico.
Finora ci pare che si sia vista tanto autoritarismo e poca autorevolezza, e durante la campagna elettorale vi avevamo avvisati.
Si resta in attesa dello sviluppo degli eventi, ma tira aria molto pesante.



6 commenti:

  1. Ricevuta l'autorizzazione dall'autore, pubblico il pensiero del dott. Maurizio FUMO, peraltro già publicato sulla sua pagina facebook. Parte prima:
    "Come forse qualcuno sa, l’ente del quale sono vicepresidente, l’Accademia Nazionale di Scherma – fondata a Napoli nel 1861, da ben 141 anni (cioè dal 1880) si occupa, per legge, di esaminare e diplomare coloro che aspirano a conseguire il titolo di maestro di scherma. Per doveroso rispetto verso la Federazione italiana Scherma (FIS), tuttavia, nel corso degli anni, abbiamo costituito le commissioni di esame includendo anche componenti indicati dalla FIS. Questa collaborazione è andata avanti fino al 2016. In quell’anno infatti la FIS decise di espropriare un ente ultracentenario (noi) della sua principale funzione e ragion d’essere e “si organizzò” da sola gli esami. Data l’assoluta inerzia del CONI (al cui vertice era il già l’ultracelebrato Malagò), l’Accademia decise di impugnare bando ed esami FIS innanzi al TAR Lazio. Era infatti ovvio che lo "scippo" operato dalla FIS avrebbe segnato la nostra scomparsa (dopo 160 anni di storia). Il Tar ci dette ragione e il Consiglio di Stato, adito dalla FIS in appello, confermò in pieno la decisione del TAR, chiarendo che solo l’Accademia poteva organizzare e gestire gli esami in questione. Il bando e le sedute di esame della FIS furono conseguentemente annullati e la FIS fu condannata anche al risarcimento dei danni (che ci ha pagato). Invitata dal CONI (finalmente) a rispettare le sentenze, la FIS, per tutta risposta, ha continuato a fare esami e a rilasciare titoli “abusivi”. Non solo: ha varato un nuovo regolamento (incredibilmente approvato dal CONI che - ricordate? – l’aveva invitata a rispettare la sentenza), in base al quale anche essa si è attribuita la facoltà di fare esami e rilasciare titoli professionali, come se un regolamento di un ente privato, per quanto approvato dal CONI, potesse porre nel nulla una sentenza (applicativa della legge) emessa dal massimo organo di giustizia amministrativa. Abbiamo ulteriormente reagito, denunziando per esercizio abusivo di una professione (art. 348 cp), coloro che, senza titolo, esercitavano “il mestiere” di maestro di scherma. I primi sono già stati rinviati a giudizio. Forse impressionata da tali sviluppi, la FIS, anche per impulso (per quanto tardivo) del CONI, ci ha chiesto di risolvere transattivamente la controversia. Abbiamo accettato e così si sono svolti due incontri (anche con la presenza di un rappresentante CONI che, per la verità, molto si è speso a titolo personale per trovare un punto d’intesa). Il 7 u.s. ha avuto luogo il secondo incontro, cui hanno preso parte, oltre al nostro presidente, altri rappresentati dell’Accademia (incluso chi scrive), il presidente della FIS Azzi, il vicepresidente Di Bartolomeo e un consigliere federale; all’esito, le parti hanno redatto e sottoscritto un documento in cui si riconosceva l’esclusiva dell’Accademia a organizzare e gestire gli esami e si stabiliva che della commissione avrebbero fatto parte anche il presidente FIS e altri rappresentati FIS nella misura di 1/3 in relazione al numero dei componenti.".

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  2. Parte seconda:
    "Immediatamente FIS e Accademia hanno diramato un comunicato congiunto dai toni trionfalistici con il quale annunziavano che – finalmente – la annosa controversia aveva trovato composizione, con reciproco vantaggio e nell’interesse del mondo della scherma. Questo accordo, tuttavia, non è stato ratificato dal consiglio federale FIS (e già questo è strano perché, in tal maniera, si è sconfessato il presidente e il vicepresidente) ma … E QUI VIENE LA PARTE PIU’ DIVETRENTE - A CAVALLO TRA PIRANDELLO, IONESCO E KAFKA - hanno votato contro anche coloro che avevano sottoscritto tre giorni prima il documento (cioè Azzi, Di Bartolomeo e il consigliere sine nomine di cui sopra). Come se non bastasse, ieri la FIS ci ha recapitato una comunicazione con la quale si dichiara l’unico soggetto abilitato a organizzare e svolgere gli esami per maestro di scherma. Evidentemente pensa che la sentenza del Consiglio di Stato sia passata a miglior vita.

    Ogni commento mi sembra superfluo; ci tenevo però a farvi conoscere come viene trattata un’associazione ultracentenaria che, nel corso degli anni ha “prodotto” una classe magistrale che ha preparato atleti vincitori di ori olimpici e mondiali. Sfugge ai nostri contraddittori, evidentemente, che la scherma non è nata come uno sport, ma è diventata uno sport; ciò spiega perché la formazione della classe magistrale storicamente, da oltre un secolo, non compete alla federazione ma a un ente, ben più antico.
    Il resto alla prossima (paradossale) puntata,".

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  3. Signor Rinaldi, l'Accademia rilascia diplomi, se gli atleti vincono le medaglie e solo

    merito dei rispettivi Maestri.

    Quale sarebbe il merito della suddetta Accademia? Incassare soldi, e molti, in cambio di

    un pezzo di carta.

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  4. 23.10.21 ore 0854
    Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "FIS/ANS: salvate il soldato AZZI":
    Carissimo Ezio, l'ultimo messaggio delle 12.54 è partito erroneamente e on so perché
    Se intestato a Paolo Cuccu.
    Ti prego di eliminarlo.
    Cari saluti (Cod.36426972).
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    22.10.22 ore 2135
    Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "FIS/ANS: salvate il soldato AZZI":
    Si prega eliminare l'articolo delle ore 12.54, partito per un banale errore.
    Grazie per l'attenzione.
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    Per l’anonimo che si firma con cod.36426972, voglio precisare che il furto di identità è un reato ed in quanto tale perseguibile dalla legge. La richiesta di rimozione del commento postato a firma di Paolo CUCCU non può essere accolta poiché il vero Paolo CUCCU ha sporto denuncia alla polizia postale per furto della propria identità. Purtroppo, la voglia di difendere l’indifendibile, a tutti i costi, porta ad assumere comportamenti non solo censurabili sotto l’aspetto giuridico ed etico/morale ma anche ad un imbarbarimento dei rapporti tra le persone, arrivando appunto al furto di identità perchè non si ha il coraggio delle proprie azioni.
    Caro anonimo, che affermi di essere mio amico (i miei amici si manifestano e i miei nemici, quelli veri, mi guardano negli occhi) per colpa tua e di quelli come te sono chiamato a rispondere di responsabilità che non mi appartengono, ma essendo il titolare del blog non le sfuggo. Se desideri la rimozione del post devi metterti d’accordo con il vero Paolo CUCCU o, in alternativa, manifestarti pubblicamente sulla “PIAZZA” chiedendo scusa per il deplorevole comportamento. E non saprei dirti se in quest’ultimo sia sufficiente manifestarsi e chiedere scusa, tutto dipende sempre dal vero Paolo CUCCU che ti consiglio vivamente di contattare, in caso contrario credo che si andrà in tribunale ed ognuno pagherà per le sue responsabilità.

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  5. Questo tizio prima di tutto dovrebbe chiedere scusa a Piazza Scherma e a tutti i lettori per il suo comportamento inopinato e sconclusionato.
    Caro Ezio ti prego di identificarlo e di pubblicare il suo nome, contro questi soggetti inqualificabili tolleranza zero.

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  6. Le solite furbate coraggiose dei pusillanimi, ignavi anonimi; sappiano costoro che mai raglio d'asino salì in cielo.

    Gaspare Fardella

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