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25 ottobre 2021

MISTERO, MITO, LEGGENDA, OVVERO TRE PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE


Si dice che, nell’antica Grecia, il "mistero" fosse il padre del "mito" e che questo, una volta consegnato alla “mitologia”, divenisse poi leggenda (diversa, ovviamente, dalla storia).
Gli eventi degli ultimi giorni, riferibili alla questione ANS-FIS, mi inducono fondatamente a temere che si stia per consegnare alla mitologia Azzi, De Bartolomeo ed Autuori (che acquisirebbero, così, il titolo di “mitici”), perchè ciò che è successo in terra partenopea, ma, soprattutto, ciò che è avvenuto al loro rientro nella natia patria FIS è avvolto nel più assoluto MISTERO.
Il paventato timore si è trasformato, però, in assoluta certezza dopo aver letto sul Blog:
- la cronistoria degli accadimenti, opportunamente corredata dal documento/accordo, regolarmente e liberamente sottoscritto da tutti i partecipanti alla riunione (non credo che qualcuno sia stato sottoposto a tortura, specialmente i leggendari emissari della FIS);
- la lucida analisi del dr. Fumo.
Ora, anche a voler riconoscere agli intrepidi eroi l'alto sprezzo del pericolo nell'essersi coraggiosamente mossi alla volta di Napoli, aver valorosamente affrontato, dopo essere penetrati addirittura nella tana del lupo, i temibili guerrieri ANS (in effetti, dei tre federali, solo uno ha calcato, con discreto successo, le pedane di scherma), essersi confrontati, seppur in condizioni di inferiorità anche numerica, con i granitici avversari, riuscendo ugualmente a strappare un accordo di tutto rispetto per la propria compagine (non si dimentichino le reiterate conferme giurisprudenziali da parte dei GIUDICI DELLO STATO), non è dato comprendere il motivo di questo poco onorevole revirement, sorto soltanto al ritorno al focolare domestico, allorquando avranno dovuto riferire il risultato conseguito, che evidentemente avrà destato le ire funeste di qualche divinità dell’Olimpo o di certe eminenze grigie.
Infatti, se soltanto si pone mente al primo comunicato FIS, che narrava, con viva soddisfazione, la ricucitura dello strappo con i rivoltosi dell’ANS e la raggiunta vantaggiosa tregua, dopo un “confronto positivo e costruttivo, per una proficua collaborazione” quale “volontà reciprocamente emersa”, del tutto MISTERIOSO appare il motivo per cui i vertici federali, attraverso lo stesso organo di propaganda, abbiano sentito la necessità diramare un ulteriore comunicato, a poche ore di distanza dal precedente, dai contenuti totalmente differenti, visto che riporta la sussistenza di una “diversità di vedute in merito alla fase attuativa di un’eventuale collaborazione”, e tenendo peraltro ad evidenziare che la delibera consiliare che ha rigettato l’accordo è stata adottata all’unanimità, quasi dimenticando o, meglio, sperando che ai più sfuggisse il piccolo particolare che il “mitico, leggendario ed eroico trio”, firmatario del rigettato accordo, fa anche parte del CF!!! In poche parole, Presidente e Vice-Presidente, coadiuvati da un Consigliere, avrebbero stipulato un accordo con la parte avversa, ritenendolo valido, utile e conveniente; poi, i medesimi personaggi, in sede di CF, al momento della votazione, non hanno sentito la necessità quanto meno di astenersi e, partecipando al voto, lo hanno anche loro rigettato, smentendo se stessi e prendendo le distanze da loro stessi. Grottesco, oltre che totalmente MISTERIOSO.
Qualcuno mi perdonerà se la mia ignoranza non è pari alla sua, ma nel documento contenente il sottoscritto accordo, pubblicato nei vari siti, io non ho rilevato alcun trappolone, né insidia, né inganno orditi dall’ ANS ai danni della FIS; di contro, però, non posso fare a meno di notare che, accanto al misterioso comportamento che i “mitici proconsoli” di Roma FIS hanno tenuto in fase di stipula dei patti ed in sede consiliare, si è pure consumato un sicuro strappo con il CONI, per via del sonoro schiaffo dato con l’immotivato rifiuto ad una proficua, duratura e durevole PAX tra Associazione e Federazione, con indubbi benefici per l’intero mondo schermistico.
In conclusione, al di la dei vari “miti” e delle tante figure “mitologiche” che albergano in Federazione, a me tutto ciò porta a considerare l’esistenza in FIS di una forte regia occulta, che, pur senza avere una valida legittimazione giuridica, riesce ugualmente ad influenzare, determinandole, moltissime delle scelte federali.
Brunetto Latini scrisse nel PATAFFIO: “Aperte son le papice agli sciocchi”.
Meditate, gente, meditate.
Gaspare Fardella

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