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13 luglio 2022

IL DECENNALE DEL BLOG: analisi e numeri

Forse non tutti sanno che quest’anno ricorre il decennale della nascita del Blog “piazzadellascherma”, essendo stato pubblicato il primo articolo nel febbraio 2012.
Per celebrare doverosamente tale ricorrenza, credo sia opportuna una corretta analisi, aperta e sincera, dell’attività fin qui svolta, dovendo inizialmente precisare che il Blog prese vita per esigenze comunicative, legate, in particolare, alla campagna elettorale che avrebbe visto il rinnovo delle cariche elettive della FIS, per il quadriennio 2013-2016: evento che mi vide candidato alla Presidenza della Federazione. Dopo di che avrebbe dovuto cessare la sua attività, ma tanti mi chiesero di non chiudere, poiché rappresentava una voce libera nel panorama schermistico.
Da allora, 1.380.000 sono stati i contatti ed il picco massimo in un mese si è verificato a luglio 2019, con 47.300 visualizzazioni (i famosi c.d. “click”), 834 i post pubblicati e 15.524 i commenti. La “PIAZZA” è stata ed è, tutt’ora, seguita da altri paesi, in particolare:
Stati Uniti: 80.571
Germania: 21.062
Francia: 8.781
Ungheria: 7.224
Regno Unito: 6.189
Russia: 5.438
Kuwait: 4.570
Ucraina: 4.446
Filippine: 4.006
Belgio: 3.559
Svizzera: 1.930
Giappone: 1.729
Polonia: 1.660
Paesi Bassi: 1.571
Regione sconosciuta: 1.566
Spagna: 1.470
Emirati Arabi Uniti: 1.287
Kenya: 845
Altro: 41.388.
Naturalmente, il numero maggiore di contatti viene dall’Italia con 1.180.000.
Gli argomenti trattati sono stati principalmente focalizzati sull’attività federale nel suo insieme. Quello che ha suscitato il maggior interesse riguarda il “doping tecnologico”, con vari articoli pubblicati sul tema ed i correlativi commenti, che furono tantissimi, il 99% dei quali, però, anonimi: spessissimo, costoro si posero ai limiti della decenza, del rispetto di tutti e del buon vivere comune. Tant’è che, nel mese di maggio 2020, fui costretto a chiudere il blog. Successivamente, sotto la spinta di tanti frequentatori della “Piazza”, nel mese di giugno 2020, ripresi le pubblicazioni, visto che, a detta di molti, il blog era divenuto un punto di riferimento per un libero confronto e, soprattutto, era avvertito da tutti come una voce fuori dal coro, affrancato da interessi o condizionamenti di sorta.
Ezio RINALDI
In proposito, devo precisare che ciò non costituiva un mio personale convincimento, ma rappresentava un sentire comune, stanti le continue conferme che ricevevo (e seguito a ricevere) tra i tanti commenti postati sulla mia pagina Facebook, che erano soliti affermare che, appunto, il Blog “rappresentava una fonte d'informazione libera da cui era stato possibile apprendere fatti poco noti”.
In tanti mi chiesero quale fosse stato il reale motivo della sospensione delle pubblicazioni. Mi fu riferito che circolava, addirittura, una diceria secondo la quale la sospensione sarebbe stata causata dall'intervento della Polizia Postale. Chiaramente smentii questa e altre più romantiche e fantasiose ricostruzioni, di cui mi era giunta voce; ma la verità è stata che interruppi le pubblicazioni perché ritenni l’anonimato un modo sbagliato di relazionarsi, poiché, inutile negarlo, stando nascosti, si poteva attaccare chiunque senza assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
Quel periodo fu caratterizzato da un’impennata esponenziale delle letture e dei commenti. L'anonimato e la pressoché totale mancanza di limitazioni spinsero molte persone ad esprimere le proprie opinioni sui diversi argomenti di volta in volta proposti e mentre alcuni correttamente si attenevano all’argomento trattato, con modi assolutamente rispettosi, molti di loro intervenivano attaccando questo o quello in maniera offensiva.
Pur non potendo sottacere, da un lato, il fatto che l’anonimato, servì per preservare i commentatori da una sovraesposizione mediatica o da possibili ripercussioni disciplinari; dall’altro, però, non posso negare che certe volte si trascese in pettegolezzi, anche abbastanza imbarazzanti, e gossip di bassa levatura. Certamente, il Blog fu, è lo è tuttora, una vetrina assai utile, soprattutto per gli addetti ai lavori: un luogo dove ci si confrontava in piena libertà e senza alcun condizionamento; a quel tempo, l’approssimarsi delle elezioni indusse taluno a sentirsi talmente libero, perché protetto dall'anonimato, da postare commenti non soltanto non pertinenti al tema trattato, ma addirittura anche irriverenti.
L’aver consentito che si abusasse della libertà concessa fu un errore, del quale mi pento ancora oggi, ma ne trassi insegnamento per ripartire con nuovo vigore e maggiore slancio all’insegna di una informazione libera e colta, che permettesse, in tutta trasparenza e in chiaro, di descrivere e commentare le cose belle e brutte della scherma.
Quindi, ritenni indispensabile stabilire nuove regole, poche ma certamente significative, con il supporto di un gruppo di redazione, con la naturale conseguenza che, da quel momento, gli anonimi non hanno trovato più ospitalità.
Ancora oggi chiedo scusa a coloro che in qualche modo sono stati offesi ingiustamente e gratuitamente da squallidi e volgari commentatori. Naturalmente, avrete tutti notato che, dalle decisioni assunte, il numero dei contatti è notevolmente sceso, però ciò ha giovato al blog e mai decisione fu più saggia.
In questi anni tante sono state le attestazioni di stima, vicinanza ed amicizia ed anche tantissime sono state e, probabilmente sono ancora, le persone che non hanno di me una grande considerazione ma ringrazio soprattutto queste ultime poiché senza di loro non avrei potuto individuare i fattori negativi del mio operato.
Oggi, dopo un periodo di assestamento, la FIS naviga tranquillamente e ne sono felice, però c’è ancora molto da fare, soprattutto in termini di libertà (il codice etico a mio avviso va rivisto in alcuni passaggi) ed auspico che la Dirigenza FIS, il Presidente per primo, voglia essere un po’ più sensibile sull’argomento.
Ezio RINALDI

2 commenti:

  1. Caro Ezio,
    non ho avuto molto tempo per seguire la questione di questo codice e non l’ho letto.
    1. Specificamente, chi all’interno della FIS l’ha redatto?
    2. Trattasi di codice etico o di comportamento?
    3. Include anche una sezione che regola gli arbitri?
    4. Chi è soggetto a questo codice?
    Grazie
    Gil PEZZA

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    Risposte
    1. Caro GIL il codice etico è redatto da una gruppo di lavoro o da una commissione. Potrei dirti quella Statuto e Regolamenti e non credo sia questo il punto poiché esso viene reso operativo da una delibera federale, conseguentemente è corretto affermare che è di emanazione del Consiglio Direttivo. Il codice etico è un insieme di norme che regolano il comportamento di ogni tesserato, arbitri compresi. Pertanto è uno strumento che si applica ad ogni tesserato FIS.. Il Codice lo trovi sul sito federale ma anche sul blog.

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