IKSAN |
Virale il video di Bebe Vio
Grandis nel descrivere la felicità nell’essere Capo delegazione per questo
evento, rinunciando per la prima volta alla casacca di atleta, come dice lei,
anche a causa di qualche acciacco fisico.
Atleti esordienti assieme ad
altri veterani che parteciperanno all’evento che li vede protagonisti in una
gara a sé, posizionata ben lontana da quella degli olimpici, che tempo addietro
li vedeva accorpati o per lo meno consequenziali a questi.
Tale separazione darà loro di
certo una visibilità ben diversa, tenendo conto che la scherma su carrozzina è
uno sport completamente diverso da quello che siamo abituati a vedere, capace
di entusiasmare, mi si conceda la civetteria, ben più di altri sport
paralimpici.
L’anno scorso in questo periodo si sono svolti i mondiali Master, che invece si svolgeranno a Manama, capitale del Bahrein, ma dal 10 al 20 novembre. Anche in questo caso, delegazione nutrita, da tenere d’occhio le categorie 1 e 2, dei quaranta e dei cinquantenni, non da meno le altre due dei sessanta e over settanta, che sono un inno alla longevità di questo sport e alla passione di chi lo pratica.
Bebe VIO |
Stagione
sportiva quindi sui blocchi di partenza, con le novità relative all’aumento dei
costi, e alla creazione di una serie di nuove gare così suddivise:
GPG
Campionato
regionale a squadre, di nuova concezione, accoglie favorevolmente la
possibilità di chiedere in prestito 1 o 2 atleti da altre società per formare
la prima squadra, non la seconda. Ipotesi che da anni da questo blog invocavamo
ad alta voce. (Art.23 del Regolamento attività agonistica)
Campionato Giovani
Il
Campionato regionale Silver regionale di fioretto viene eliminato, per
introdurre un Trofeo Outsider di Fioretto, a cura dei Comitati regionali, posto
su due gare al fine di qualificarsi per il Campionato Gold nazionale. (Art.33
del Regolamento attività agonistica)
Assoluti
Rimane
invariato, benché sia stato sistemato il Campionato Regionale/interregionale
per il Gold e il Silver nazionale.
Poiché molto lungo e dettagliato, rimando la lettura della
descrizione del Campionato Silver a livello nazionale, (Art.34 del Regolamento
attività agonistica, pag.40 e seg.) che a nostro avviso diventerà uno dei
campionati più frequentati dell’intera stagione agonistica e quello che sarà
oggetto di continue modifiche nel corso dei prossimi anni, evidenziando che
l’attività agonistica di medio e basso livello, rimane quella che regala numeri
(e introiti) migliori, ma si svolgerà solo a livello regionale e per categoria
Cadetti e nelle armi di Fioretto Maschile, Spada Maschile e Femminile, in
quanto non vi sono numeri parificabili a queste, nelle altre armi.
Importanti allo stesso modo le
prescrizioni per il Campionato Assoluto e quello Gold. Cambiano le percentuali
e i qualificati per la fase finale.
Invariate le prescrizioni per le
divise e le armi, anche se ci chiediamo perché sia valido avere: Giacca 350N e
Corazzina 800N, ma non il contrario.
Al di la della valenza che le
nuove riforme impongono ad una attività agonistico ed al suo calendario ciò che
rimarchiamo è una sensibilità inferiore verso i costi a carico di famiglie ed
atleti: per esempio avrei evitato l’aumento delle iscrizioni alle gare ed
avremmo posto una maggiore concentrazione sui materiali (divise-armi etc) senza
abbassare il livello di sicurezza. Non è facile, lo sappiamo, ma in un momento
in cui tutti lamentano una crescente povertà e che gli stipendi o salari in
Italia sono bassi rispetto alla media europea, far spendere meno sarebbe una
buona cosa.
In relazione
a tutto ciò vedremo cosa ci riserverà il futuro prossimo.
Nella certezza che, come sempre,
i nostri ragazzi sapranno farsi valere, in bocca al lupo a tutta la nostra
rappresentativa per i mondiali in Korea del Sud.
A tutti gli
atleti della scherma buon divertimento per l’inizio della nuova stagione sportiva/agonistica.
Ezio RINALDI
Sono pienamente d’accordo con ciò che hai posto in evidenza: il nodo centrale non è solo l’organizzazione del calendario agonistico, ma la crescente difficoltà economica che pesa su famiglie e società.
RispondiElimina🤺 Una domanda concreta alla Federazione Italiana Scherma
Quali azioni strutturali si possono mettere in campo per sostenere davvero, in modo efficace e duraturo, le piccole società di scherma?
Parlo di quelle realtà che, pur prive di grandi numeri e risorse, rappresentano un presidio fondamentale per la diffusione della disciplina su tutto il territorio nazionale. Società che operano in contesti periferici, spesso con grandi sacrifici, garantendo formazione tecnica, educativa e sportiva a tanti giovani.
Un primo passo immediato e sostenibile potrebbe essere quello di ricalibrare i costi di affiliazione, tesseramento e iscrizione alle gare in base alla dimensione della società.
Oggi, infatti, un club con 10-15 tesserati affronta gli stessi costi fissi di una realtà con oltre 100 agonisti: un modello che crea squilibri, scoraggia la crescita e mette a rischio la sopravvivenza di tante società virtuose ma fragili.
Alcune misure possibili:
Affiliazioni e tesseramenti agevolati per le società con pochi iscritti.
Quote d’iscrizione alle gare ridotte.
Premialità e contributi per chi mantiene viva l’attività giovanile.
Maggiore tutela per i territori sportivamente “deboli”, dove una singola sala è spesso l’unico punto di riferimento.
L’obiettivo non è solo quello di garantire equità, ma di costruire un sistema sportivo più solido, inclusivo e capillare, dove anche le società più piccole possano continuare a svolgere con dignità il proprio ruolo formativo.
Un sistema lungimirante non guarda soltanto ai risultati, ma investe in chi costruisce ogni giorno le fondamenta della scherma italiana. Michele Bonsanto