Ricevo la seguente e-mail, la quale espone un problematica
che se corrispondesse al vero merita una adeguata risposta. Personalmente non
ho dubbi sulla veridicità di quanto segnalato, ma trattandosi di lettera
anonima il beneficio del dubbio e d’obbligo. Qualcuno potrebbe, ed anche
legittimamente, chiedersi del perché pubblico una segnalazione anonima: la
risposta sta nel contenuto della stessa. Peraltro la sua pubblicazione la
intendo come un contributo al miglioramento del sistema. Per lo scrivente anonimo
preciso che la missiva è stata corretta nei tratti da me ritenuti gratuitamente
offensivi.
“Ho letto l'ultima variazione del manuale Attività
Agonistica di questa stagione. In questo passaggio l'ho trovata quantomeno
divertente: "preso atto delle difficoltà segnalate dalle Società in
occasione della partecipazione alle gare del Circuito Europeo Cadetti"............la
difficoltà in questione non sta nel pagamento della "quota arbitri"
sul luogo di gara, che in ogni nazione è cosa semplicissima: basta aprire il portafoglio
e fare sgusciare fuori i biglietti da 10/20/50euro che rapidamente passeranno
nelle mani dell'organizzatore (senza nemmeno una ricevuta), ma nel totale
abbandono dei ragazzi e delle società per queste gare.
A Cabries, gara internazionale del circuito cadetti, per quanto concerne gli
arbitri, che il regolamento impone di portare in base al numero di iscritti,
nessuno si è preoccupato di coordinare i 40 ragazzi italiani concorrenti, cosicché
i solerti amici francesi hanno potuto applicare la regolamentare multa di
500euro per ogni arbitro mancante. I giudici italiani erano solo due, portati
da Pisa e Frascati con iniziativa personale, e pagati 350euro l'uno, + altri 4
di multa per un totale di 6 giudici. Il massimo che richiede il regolamento.
Ora io mi chiedo : chiedere un contributo di 80euro a ragazzo/a mi pare
eccessivo. Moltiplicando questa cifra per 40, ovvero il massimo di atleti
iscrivibile, si ottiene un totale di 3.200euro. Se il massimo della multa è
500euro ed il massimo di giudici richiedibile dal regolamento è 6, si evince
che il massimo pagabile è 3.000euro (la matematica non è un'opinione). Quindi i
casi sono due :
a.la FIS sottovaluta queste gare,
preoccupandosi solo di "girare" i soldi dai ragazzi (leggi: famiglie)
alla Confederazione Europea, per le multe, trattenendosi un obolo di 200euro.
b.Convoca gli arbitri, per 350euro
cadauno, trattenendosi 150euro per ognuno, che per x6 significa 900euro. Non
male se si pensa a tutte le gare di questo circuito che ci sono ogni anno.
Questo atteggiamento penalizza oltremodo la passione dei
ragazzi e delle famiglie, senza per questo assicurare un sia pur minimo
appoggio logistico per l'organizzazione della gara. Sarebbe più utile impiegare
il dazio con un servizio, anche ridotto, magari con la nomina di un
responsabile per settore che si occupi di convocare gli arbitri e sia di
riferimento per il COL della gara. Invece nulla, da adesso anzi sarà necessario
giustificare l'iscrizione alla gara specificando che i 100euro complessivi andranno
ripartiti in 20 euro per la competizione e 80 euro per gli arbitri.
Da notare che non sempre gli iscritti italiani raggiungono il
massimo, e che quindi non sempre è necessario portare 6 arbitri. Nel caso, per
esempio, che i ragazzi italiani siano 3 il regolamento non richiede che venga
fornito alcun arbitro, anche in questo caso è obbligatorio versare l'obolo? Ed
a quale titolo? Altro esempio, se i ragazzi sono 9 l'arbitro richiesto è 1
soltanto. Anche pagando la multa di 500euro, la spesa pro-capite sarebbe di
55euro. Siamo lontanucci dagli 80 euro richiesti. Ed anche in questo caso a che
titolo, visto che nessuno si preoccupa di convocare un arbitro?
Già in passato la FIS cercò di "tassare" queste
gare, ma allora il contributo fisso richiesto fu di 50 euro, e fu tolto prima
di natale proprio sull'onda delle tantissime proteste sollevate per leragioni
sopra esposte. Adesso non credo che le famiglie siano diventate più ricche, ne
mi pare che da parte della Federazione sia richiesta una partecipazione per
delle spese effettivamente sostenute dalla stessa, o per un servizio che viene
offerto ai partecipanti. Per la cronaca a Cabries, dove tutto è stato lasciato
al caso, se la sono cavata tutti con 62,50euro a testa.
La ragione di questa lettera sta nel fatto che voglio
contribuire a migliorare il sistema e non essere solo critico e, soprattutto,
non voglio minimamente pensare che delle lamentele, peraltro fondate (assenza
della Federazione), siano state strumentalizzate in maniera generica al solo
fine di "fare cassa". Se veramente c'è questa volontà di collaborare
con famiglie e società per la migliore riuscita dell'organizzazione di queste
trasferte, invece di fare pagare una tassa, che di per se è fatto sempre
odioso, perché invece non fare pagare 20 euro di tesseramento alla
Confederazione Europea in luogo dei 10 euro richiesti attualmente e girare la
somma ad un responsabile che si occupi di coordinare il reperimento degli
arbitri di volta in volta? Valuto la somma attorno ai 3.000euro annui, non male
di questi tempi per fare qualche telefonata e mandare delle email. E daremmo
anche un servizio tangibile in cambio di un piccolo contributo.
Da spiegare invece, sempre nell’ambito delle modifiche
apportate alle regole dell’Attività agonistica, la parte riguardante il ranking
da prendere in considerazione per i convocati a spese proprie lascia molte
perplessità. Ciò rende proprio l'idea di quello che sarà il vero lavoro del
futuro: il complicatore.
Prima la chiarissima, e priva di ogni equivoco, dicitura
"ranking aggiornato a 15gg prima" era troppo facile, adesso abbiamo
"il ranking attualizzato". Ok, ma a cosa?? ci sarà una data limite
oppure possiamo "attualizzare" fino alla sera prima. Così i ragazzi
dovranno dormire con la valigia a fianco del letto, pronti a scattare di corsa
al termine dell'ultima "attualizzazione"
Pare ovvio che sarà
l'ultimo ranking utile alla data limite per le iscrizioni, quindi sarà 15gg prima
come da regolamento FIE.
Ma è possibile che
chi è preposto al controllo delle regole non veda o legga queste cose? “
Fin qui la lettera, personalmente segnalalo alla F.I.S.:
· una maggiore sensibilità a problemi di questo genere;
· in un
momento di grave crisi economica, come quello attuale, una maggiore attenzione alla tasca dei genitori;
· il probabile allontanamento dalla F.I.S. dei genitori e conseguentemente degli atleti per questioni economiche ed organizzative .
Auspico un
significativo intervento della Federazione per la soluzione di tali problematiche.
Ezio RINALDI