Sono
trascorsi oltre sei mesi da quando, considerato il silenzio mantenuto dalla
Federazione, insieme a mia moglie ho affidato a questo blog il compito di
divulgare tutto quanto occorso in danno del Presidente di Sala d’armi Trinacria.
Come i lettori avranno avuto modo di comprendere, si tratta di una storia di
biasimevole irriconoscenza nei confronti di chi, avendo offerto conforto ed
amicizia, è stato ripagato con condotte
molto poco nobili. Ma è anche, e soprattutto, la storia delle costanti
abdicazioni dei vertici FIS a fronte delle molteplici segnalazioni pubblicate
sul questo blog!
Non c’è dubbio che tale
comportamento non stupisca più nessuno seppure sia abbastanza notorio che la
politica dello struzzo è indice di un
implicito riconoscimento della propria inadeguatezza nel gestire vicende
apparentemente semplici ma nei fatti complesse. Riflettere su come poter far
passare la piena e rimanere indenni è un esercizio mentale abbastanza agevole; pensare
invece a come esercitare il proprio ruolo con spirito di servizio e abnegazione,
ponendosi al di sopra delle parti e restando garanti della trasparenza e della buona
amministrazione, implica un esercizio
mentale un po’ più complesso; e non è sufficiente l’ambizione di vedere la
propria fotografia pubblicata sui media per conseguire risultati accettabili.
Dalle mie parti si dice spesso
che non c'è peggior sordo di chi non vuol
sentire, e i vecchi adagi raramente sbagliano.
Abbiamo assistito ad uno spettacolo
desolante frutto del connubio tra silenzio e realtà dei fatti, di prese in giro
e di dichiarazioni laconiche e improvvisate, ad un governo da pifferai magici
che continuano a far finta che tutto vada bene, che tutto si possa aggiustare e che nessuno degli amici sarà lasciato solo.
Da qualche giorno, però, sembra che
la Fis si sia risvegliata improvvisamente.
Poche ore dopo la pubblicazione
dell’ultimo commento su questo blog, il segretario Cannella si è ricordato di notificare un
multa da 50 euro al presidente di Sala d’armi Trinacria per omessa
comunicazione di mancata partecipazione alle prove del GPG di Riccione 2014 da
parte di un atleta già iscritta alle gare. Ovviamente l’importo della sanzione
è stato condiviso fra tutti gli associati di Sala d’Armi Trinacria e non c’è
dubbio che la sanzione sia stata regolarmente applicata. Tutto qui ci si domanderà? No, c’è dell’altro.
Desta non poco stupore il fatto che il Cannella, o chi per lui o per
conto della federazione, si sia accorto solo in questo particolare momento di
tale manchevolezza, a distanza di venticinque giorni, mentre in passato, per
circostanze analoghe, non si è fatto altrettanto.
I responsabili Fis, ad esempio,
non hanno mostrato eguale solerzia
nell’applicazione dei regolamenti nel 2013 quando, appena affiliata Accademia
Scherma Palermo, l’allora maestro affiliante di Sala D’Armi Trinacria, Gianfranco
Antero, con una precisione cronologica da primato, ha deciso improvvisamente di
dimettersi lasciando il presidente di
Sala D’armi Trinacria in grave
difficoltà. Non è inutile ricordare che
il m° Antero, (al pari della Rosa Inzirillo per Accademia Scherma Palermo), aveva fatto solo da prestanome per consentire l’affiliazione di Sala D’armi
Trinacria e rendere un personale favore al
presidente del GSA Pietro Ingargiola, consentendogli di svolgervi
clandestinamente l’attività di maestro ben remunerato in nero.
Curiosamente, però, nonostante
gli organi Federali fossero consapevoli
che Sala d’Armi Trinacria, ormai ufficialmente
priva di maestro, dovesse regolarizzare la propria posizione, le hanno
consentito di esercitare l’attività senza nulla osservare, ammettendola regolarmente
alla gare ufficiali sia regionali che nazionali! E’ certo, allora, che a quel
tempo, qualcuno della FIS avrà voluto che Sala D’armi Trinacria passasse
indenne nonostante la rilevante menomazione organizzativa che aveva subito suo
malgrado. Diversamente dovremmo ammettere che presso la Federazione Italiana Scherma è possibile affiliarsi o riaffiliarsi ed
esercitare attività agonistica senza bisogno di avere un tecnico sia pure di
facciata.
Inoltre, nessuna remora sembra
avere avuto il Cannella nel non portare a termine l’incarico assegnatogli dal Consiglio Federale, ovvero
quello di accertare i fatti relativi alla nota vicenda dell’Istruttore Rosa Inzirillo. Che fine hanno fatto le verifiche
che avrebbe dovuto condurre con massima attenzione e puntualità presso l’organo
territoriale? E se questo era l’incarico conferitogli dagli illustrissimi
Consiglieri Federali, così come dallo stesso Cannella ufficialmente comunicato, perché la vicenda
ha visto protagonisti il presidente del Consiglio Regionale Sicilia, Manzoni, e
il suo segretario, Torregrossa, in
funzione di ambasciatori impegnati nel
tentativo di silenziare l’intera vicenda al prezzo scontato di una
stretta di mano? Sarà stato forse per evitare negative refluenze sull’immagine della federazione e del suo Presidente Siciliano? A
tali conclusioni non posso non giungere sia perché tale finalità è stata
espressamente manifestata dai due rappresentanti locali sia perché sono
trascorsi sei mesi, (certamente troppi), e nessuna notizia sull’esito di quelle
indagini è stato fornito dal Cannella che con tale omissione ha tradito perfino l’impegno formalmente assunto il
18 dicembre u.s.
Può darsi, tuttavia, che essendo
la Sicilia una regione a Statuto Speciale per essa non valgano le regole che la
FIS impone nel resto del paese!
O è
piuttosto vero che nella vita ci si imbatte in tante ipocrisie mascherate da
verità, anche se oramai ho una certa età e l’esperienza mi ha insegnato a
distinguere.
L’ipocrisia è il peggiore di
tutti i vizi, quello che il Cristo Signore deprecava con massima determinazione.
Ma sono trascorsi 2000 anni e
qualcosa è cambiato. Gli appelli di Nostro Signore riguardavano la l’incoerenza
tra il predicare bene e il razzolare male. Ritengo che nessuno oggi creda che un
tale invito possa trovare ascolto negli odierni destinatari. Sarebbe comunque auspicabile
che fossero almeno coerenti nelle azioni
e nel pensiero.
Saluti
Antonello Fileccia