30 dicembre 2023

GOVERNO MELONI, LEGGE FINANZIARIA ED ANNO NUOVO

BUON 2024

Ho avuto modo di confrontarmi con un paio di amici, persone per bene e dall’onestà intellettuale ineccepibile e da loro sono gratificato da vecchia amicizia. Il tema dell’argomento è stato quello di tutti i giorni: il Governo Meloni.
Si è parlato di riforma Costituzionale, della quale qualche perplessità la si potrebbe anche nutrire. Non ho letto il testo della riforma, peraltro portata avanti dall’ex presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sembra che la senatrice poco ci pigli in fatto di affari costituzionali, avendo trattato più tematiche civilistiche. Certamente, se fosse vero quello che leggo dai vari commenti qualche perplessità sulla bontà della riforma potrei averla anche io, però sono convinto che al momento in cui dovrà fare l’indispensabile passaggio parlamentare saranno stati fatti i necessari cambiamenti. Pertanto sull’argomento aspetterei la proposta definitiva. Sul fatto poi che il Presidente del Consiglio possa schiantarsi sul voto referendario la vedo un po' difficile. Infatti, a differenza di altri premier la Meloni non ha inteso personalizzare il voto sul referendum ed ha fatto bene, poiché se si dovesse tenere conto di questo allora le riforme costituzionali non si faranno mai. Il Presidente del Consiglio porterà in parlamento la proposta di riforma, cercando di ottenere la maggioranza dei due terzi per la sua approvazione. Qualora non vi riuscisse, cosa molto probabile, passerà la palla ai cittadini dicendo loro: come da programma, proponiamo la riforma sull’elezione diretta del premier per assicurare una maggiore stabilità governativa. Qualora non sia di vostro gradimento, ovvero la bocciate, si continuerà con le vecchie regole. Quindi non vedo perché la Premier dovrebbe dimettersi. Comunque, volendo fare dei conti è sotto gli occhi di tutti che il centrodestra abbia il 46% dei voti, ai quali a mio avviso, andranno aggiunti quelli di Italia Viva e di Paragone, ergo il raggiungimento del 51% è possibile.
Questo è il ragionamento da uomo della strada, è chiaro che a me possano sfuggire alcune dinamiche sia in termini giurisprudenziali che politici. Da qui la mia attesa per un testo definitivo.
Tanto si è detto e si continua a dire sul mancato mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale e di quelle fatte durante la gestione governativa. In particolare il blocco navale per limitare il flusso migratorio e le accise sui prodotti petroliferi. Ebbene, a mio avviso, il blocco navale non si può fare perché, come dicono alcuni esperti, esso rappresenterebbe un atto di guerra ed allora bisogna cercare vie alternative. Il presidente del Consiglio ha investito l’Europa, portando a Lampedusa e successivamente a Tunisi la Presidente della Commissione europea unitamente al Premier olandese. In quella sede sono stati sottoscritti accordi con il premier tunisino Saied affinchè controllasse le partenze dal suo paese. In cambio della collaborazione tunisina ci sarebbe stato l’impegno della UE e dell’Italia a che il FMI liberasse gli stanziamenti già previsti (2 miliardi di dollari) per aiutare l’economia tunisina. Se tali accordi stanno trovando una serie di ostacoli non credo si debba darne responsabilità al Governo Italiano, infatti è l’Europa totalmente assente. La premier Meloni, con intelligenza, ha stipulato un accordo con l’Albania affinchè collabori con l’Italia per limitare il flusso migratorio verso il nostro paese. Anche qui critiche a non finire, una parte politica italiana vuole che i migranti sbarchino tutti sul nostro territorio e solo per dire al Governo che non è capace di gestire il problema. Pertanto consiglio di attendere che siano esplicitate compiutamente le modalità attuative di tale accordo, compreso, ovviamente, la conoscenza degli oneri finanziari da sostenere.
Per la tassa sugli extra profitti delle banche ma anche della grande industria, la nostra premier ci ha messo la faccia ma non è stato sufficiente perchè, a quanto pare, non si potrebbe fare se non attraverso un accordo con le parti interessate, quindi il Governo avrebbe le mani legate e bisognerà trovare una soluzione: a me è dato sapere che ci stanno lavorando.
Per quanto riguarda le accise, dopo aver promesso il loro taglio la Premier ha dovuto fare un mezzo passo indietro, nel senso che si è accorta che le risorse economiche per affrontare il tema non ci sono, peraltro sono subentrate altre ed improrogabili necessità del Paese che non hanno consentito il loro taglio: si potrà fare nell’arco della legislatura, almeno lo spero.
Sono un liberale ed antifascista, nel passato ho condiviso la sinistra votando per due rappresentanti di quella parte politica. L’ho fatto convintamente, evidentemente sbagliando, e alle ultime elezioni ho appoggiato la destra e credo di poter affermare che nel panorama politico italiano, data la pochezza di intelligenze e personalità (lo vediamo tutti i giorni nei vari talk televisivi), la Meloni svetta è ad un piano superiore. Non a caso ha portato il suo partito dal 3% al 26% ed oggi, nonostante gli innumerevoli attacchi portati fin dall’inizio del suo mandato, secondo i sondaggi pubblicati da giornali di sinistra, veleggia tra il 28 ed il 29%, quindi con un balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni amministrative. Inoltre, nelle varie consultazioni elettorali, susseguitesi dopo il 26 settembre 2022, il partito della Premier ne è uscito sempre vincitore: una ragione ci sarà o gran parte degli italiani sono coglioni?
Infine la legge di bilancio, ovvero la manovra finanziaria. Non sono un economista, ma per fare una finanziaria occorrono alcuni indispensabili elementi:
·       Debito pubblico;
·       Spesa dello stato;
·       Disponibilità finanziaria.
Del debito pubblico sappiamo già tutto, veleggia intorno ai tremila miliardi di euro e non è possibile indebitarci ancora; la spesa dello stato la conosciamo e la disponibilità finanziaria è data dal differenziale tra spesa ed incasso. A quanto pare detta disponibilità sia di 15/18 miliardi di euro e per completare la manovra è stato necessario trovare altri 10 miliardi di euro, i quali sono stati messi a debito o deficit, non saprei quale sia l’esatto termine.
Licenziata la legge di bilancio a stragrande maggioranza (200 favorevoli, 112 contrari e una quarantina di astenuti), sono state fatte le opportune analisi. La maggioranza afferma che la manovra rispecchia la situazione attuale del paese cioè interventi a favore dei più poveri: mantenimento del cuneo fiscale, aumento delle pensioni minime e non solo, riforma del fisco con l’eliminazione di una aliquota (prima erano 4 ora sono tre) con grande vantaggio per chi è sotto la soglia dei 35.000 euro lordi l’anno, ma non è che gli altri siano andati male, semplicemente ne beneficeranno meno; investimenti sulla sanità per tre miliardi di euro. Sulla sanità sarei stato più incisivo proprio per venire incontro alle esigenze di medici ed infermieri. Però se le disponibilità economiche sono scarse, di più non si poteva proprio fare.
Per le opposizioni è una manovra lacrime e sangue e non tiene conto delle donne, anzi impoverisce di più il ceto medio poiché, a loro dire, ci sarebbero molte più tasse a gravare sui cittadini. Insomma, pare che la legge non abbia una visione di ampio respiro. Secondo me proprio i più poveri, quelli con reddito sotto i 15.000 euro ed i pensionati con la minima vedranno gli aumenti più significativi e se avranno apprezzato lo vedremo alla prossima tornata elettorale (europee 2024).
Non va dimenticato che la legge di bilancio è stata preventivamente sottoposta al vaglio della commissione europea che ne ha dato parere positivo, le agenzie di rating hanno promosso l’Italia, la borsa continua ad essere positiva e lo spread cala. Non dico che ora siano tutte rose e fiori perchè non è così ma, sinceramente, di più non si poteva fare. Noto con piacere che gli aiuti al calcio sono finiti: era ora! Ciò non significa avere meno attenzione per lo sport, auspicherei una maggiore sensibilizzazione del Governo verso quelli impegnati nel sociale, che tolgono i ragazzi dalle strade e che contribuiscono a far crescere meglio i nostri giovani.
Molto ci sarebbe ancora da dire ma rischierei di annoiare i lettori, però non dimentichiamoci il superbonus ed il disastro dei banchi a rotelle: gli esperti dicono che le conseguenze amministrative dei provvedimenti che li hanno istituiti le subiremo per molti decenni, una tragedia. Moltissimo c’è ancora da fare e mi auguro che venga fatto.
Non credo che la Sinistra al Governo potesse fare meglio anzi credo il contrario poiché avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani con una bella patrimoniale e fatta pagare l’IMU sulla prima casa.
La Premier Meloni, ha dato dimostrazione di sapersi muovere, in particolare in ambito internazionale, riscuotendo ovunque consensi e, personalmente, ho la sensazione che ci sia una maggiore sensibilizzazione nei confronti della nostra cara Italia. Sono altresì convinto che le promesse debbano essere mantenute e ciò può avvenire anche nell’arco di una intera legislatura e non, come afferma l’opposizione, con immediatezza.
Diciamolo francamente chi ha governato prima di Meloni non è che abbia fatto bene, tutt’altro, infatti poteva cambiare la legge elettorale, poteva annullare la legge Bossi/Fini, poteva migliorare stipendi e pensioni, poteva annullare completamente i decreti Salvini sull’immigrazione. Hanno lasciato debiti che non si sa quando potranno essere saldati.
L’Italia ora avrebbe bisogno di una opposizione seria e non isterica, una opposizione che sappia giocare il proprio ruolo, ma al momento non tocca palla né possiamo pensare che gli anti Meloni possano essere i vari Conte o Schlein: Insomma manca una vera leadership capace di impensierire la Premier e di questo ne è consapevole tutta l’opposizione.
Mi auguro che alcuni fondamentali e sentiti problemi possano trovare una giusta soluzione.
Mi auguro che le guerre abbiano termine, mi auguro che tutti rispettino tutti, mi auguro libertà di religione in tutto il mondo, mi auguro un mondo migliore.
Non mi sono mai espresso pubblicamente sulla politica, lo faccio ora perché ho sentito il bisogno di farlo. Chiunque voglia commentare lo faccia su facebook.
BUON 2024 A VOI TUTTI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE
Ezio Rinaldi

27 dicembre 2023

SOSPESO IL PRESIDENTE DEL CdA USA FENCING Sig. Ivan LEE

Atteso che al Sig. LEE spetta la presunzione di innocenza, le iniziative intraprese, per casi analoghi, sarebbero state assunte da altre Federazioni? Quella Statunitense fa sul serio e spero che tutte si adeguino.

Ezio RINALDI






 

23 dicembre 2023

ASSEMBLEA AIMS: modifiche statutarie

Buonasera Signor Ezio Rinaldi, 

sono Francesco Conte un appassionato di scherma e nostalgico delle vecchie glorie, sono anche un assiduo lettore del suo Blog, che trovo estremamente utile al movimento schermistico Italiano. 

Ci tenevo a segnalarle che un amico mi ha fatto visionare, come esperto in materia per un parere personale, le proposte di modifiche statutarie previste nell'Assemblea dell'Associazione Italiana Maestri di Scherma che si terrà a Roma il 28 dicembre p.v. e ho potuto riscontrare un interessante sovrapposizione di ruoli che le segnalo per il suo Blog.

Le trascrivo parte dell'Articolo n° 15 del vigente Statuto A.I.M.S. visionabile sul loro sito:

“I soci eletti, pena la immediata decadenza, non possono ricoprire cariche Federali Centrali e Territoriali nell’ambito della Federazione Italiana Scherma. Fanno eccezione i rappresentanti dei Tecnici e i Commissari d’arma.”.

Ad oggi, se non erro, mi risulta che ci sia un Consigliere A.I.M.S. che ricopre anche la carica di Presidente di Comitato Regionale, trovandosi pertanto in condizione di incompatibilità (sopravvenuta?), con conseguente obbligo di optare per una delle due cariche ricoperte.

Guardo con piacere al movimento dall'esterno oramai da parecchi anni, ma credo che sia stato eletto ad entrambe le cariche nel lontano 2021 e mi sembra molto strano che nessuno fino ad oggi si sia accorto di questa sovrapposizione.

Inoltre dalle modifiche che sono state proposte risulterebbe anche che per quest'articolo sarà prevista una modifica che dovrebbe permettergli di ricoprire entrambi i ruoli.

Sono certo che tale informazione possa essere di interesse a tutto il movimento schermistico. 

Cordiali saluti

Francesco Conte 

19 dicembre 2023

FATTI SALIENTI 2023

Tra un pezzo e l’altro si allunga il tempo della loro pubblicazione, ma questo 2023 è stato un po' faticoso, sia dal punto di vista personale che familiare. Però non voglio affliggervi con i miei problemi, anzi. Ho visto e preso atto che nonostante il mio rallentamento vi siete collegati lo stesso al blog per leggere quei pochi pezzi che sono riuscito a pubblicare. In tal senso, devo ringraziare l’amico Gil PEZZA per i suoi continui ed interessanti articoli. Egli ha contribuito a sensibilizzare i lettori sulla piaga delle molestie sessuali, raccontandoci fatti accaduti negli USA. Altra persona che intendo ringraziare è l’amico Fabrizio ORSINI, pur impegnato con il proprio lavoro, non mi ha fatto mancare la sua vicinanza; infine, anche e soprattutto l’avvocato ed amico Gaspare FARDELLA. Ma vediamo i fatti salienti di questo 2023. Innanzitutto le guerre, in particolare quella relativa all’invasione russa in Ucraina. Questa ha determinato decisioni a livello sportivo spesso contraddittorie. La FIE ha deciso di ammettere alle gare tutti gli atleti russi che avessero dichiarato la loro contrarietà alla guerra ed in questo senso avrebbero gareggiato da indipendenti. La decisione non ha sortito l’effetto che tutti o quasi, soprattutto i favorevoli, si sarebbero aspettati. Infatti, in molte circostanze gli atleti ucraini non hanno voluto incrociare il ferro con i loro colleghi russi. Il caso più eclatante ha riguardato la sciabolatrice Olga Kharlan, la quale, durante i campionati del mondo di scherma di Milano, dopo l’assalto vittorioso con una atleta russa ha salutato la stessa porgendo la propria lama, l’atleta russa ha rifiutato, pretendendo il normale saluto con la mano. Kharlan veniva squalificata. Ne è nato un caso internazionale con l’intervento del CIO che ha assicurato l’ucraina che avrebbe preso parte comunque alle olimpiadi. Un comportamento delle Istituzioni fatto di contraddizione. Ne abbiamo parlato abbondantemente sul blog. Vale la pena ricordare che il Comitato Olimpico Russo è stato sospeso dal CIO. Questo è stato un provvedimento particolarmente significativo, in quanto lo sport ha chiuso le porte a Mosca.
Altro argomento, molto sentito, è stato quello riguardate le molestie sessuali ai danni di giovani atlete, per le quali sono tutt’ora in corso indagini a carico di tesserati FIS. Su questi argomenti è bene non abbassare mai la guardia: stiamo a fianco delle donne ed aiutiamole a denunciare ma, soprattutto, rispettiamole sempre e comunque.
Il Mondiale di Milano, al di là di piccole discrasie o, se volete, piccoli inconvenienti, è stata una manifestazione di grandissimo successo: chi dice il contrario non direbbe la verità. Va detto, però, che tale successo non si è tramutato in un incremento di tesserati e qui bisognerebbe fare una analisi seria e corretta. Probabilmente la FIS ci starà già lavorando.
Spesso ho letto e sentito di genitori che vedono la scherma da angolazioni opposte, nel senso che alcuni lamentano un calendario intenso e mal collocato in termini di sedi, altri vorrebbero avere più gare perché i loro figli, bucate le gare di categoria, non hanno altre possibilità di confronto. Tutto è migliorabile, però, è bene dirlo, non è facile. Il calendario è stato riformato e come ogni riforma, dopo un periodo di assestamento, si può ottimizzare, magari ascoltando anche i pareri dei genitori, i quali sono i primi sponsor della FIS con le loro trasferte, pagamento delle rette e l’acquisto di materiali. Ciò che ha fatto male è leggere di furti di armi sui luoghi di gara, azioni queste a dir poco deplorevoli: assoluta mancanza di rispetto verso genitori ed atleti che spendono fior di quattrini per partecipare all’attività agonistica. Personalmente giudico questo comportamento al pari dello sciacallaggio.
Non posso non rimarcare le pessime figure che l’Italia sportiva ha fatto e sta facendo con le olimpiadi invernali di Milano-Cortina, con il caso della pista di bob per la quale è passato il messaggio di una nazione incapace di realizzare un progetto, evidenziando la sconfitta di tutto il sistema sportivo e del paese. Si parlava della ristrutturazione del vecchio impianto di Cortina, poi della costruzione di una nuova pista ma niente di tutto questo accadrà. Ad affermarlo è stato proprio il Presidente del CONI Giovanni MALAGO’ in occasione della 141/a sessione del CIO che si è svolta a Mumbai. A ciò si aggiunga il laboratorio antidoping, il quale avrebbe potuto finire in Francia, poiché attualmente insiste sul terreno del CONI e, quindi, in chiarissimo conflitto di interesse. Pertanto la struttura necessita di un trasferimento presso altro sito, pena il ritiro dell’accredito da parte della WADA, e per farlo ci vogliono adeguati fondi. A ciò ci ha pensato il Governo, stanziando quanto necessario a Sport e Salute, evitando così una ulteriore pessima figura all’Italia.
Altro fatto che ha destato scalpore riguarda i mandati per il presidente del CONI e, conseguentemente, quelli dei presidenti federali che possano non avere fine. Infatti, è passato un emendamento che annulla il limite dei tre mandati. Ne abbiamo parlato abbondantemente sul blog. Sapete benissimo come la penso: ho sempre affermato che due quadrienni fossero più che sufficienti per dare il proprio contributo alla gestione ed al miglioramento del sistema federale, poi fu consentito di candidarsi per tre mandati: decisione a metà strada ma accettabile. Ora, sembra, che tale limite sia stato superato: insomma la casta non vuole andare a casa e di questo passo non ci sarà mai un rinnovamento sistematico. Che dire? Resto basito.
Molto altro è accaduto ma ho ritenuto significativo porre in evidenza questi argomenti poiché ritengo che siano stati momenti e situazioni di particolare importanza.
Il 2024 vedrà lo svolgimento della massima manifestazione sportiva planetaria: le Olimpiadi estive. Incrociando le dita e toccandoci le parti intime, ci auguriamo che la scherma qualifichi tutte le squadre e che possa continuare a dare il proprio significativo contributo al medagliere azzurro.
Infine, auguro a tutti voi i migliori auspici per le prossime festività con l’intento di ricaricare le energie per affrontare il 2024 al meglio delle possibilità di ognuno di voi.
BUON NATALE, BUONE FESTE e BUON 2024
Ezio RINALDI

29 novembre 2023

THE HAMZA CASE: AN OPEN LETTER TO MEMBERS OF THE FIE EXECUTIVE COMMITTEE

Distinguished members of  COMEX:

On November 7, 2023, the Safesport Center in the United States issued a lifetime ban from fencing to Mr. Maher Hamza for sexual misconduct against minors. Note that Mr. Hamza had also been suspended for sexual misconduct in 2014. In my (11/12/23) article entitled: Allegations of sexual misconduct involving minors: The Hamza case within the FIE, I raised the following  question:

Should an individual who is banned from a national federation for sexual misconduct involving minors be allowed to participate in FIE International events representing another country? https://piazzadellascherma.blogspot.com/2023/11/accuse-di-molestie-sessuali-nei.html

I am not sure whether this matter was raised or addressed at your recent November 24, 2023, meeting ahead of the FIE 2023 Ordinary Congress in Sharm El Sheikh, Egypt. Regardless, I respectfully submit my thoughts and recommendations on this matter for your review and consideration.

A. General Observations

1. Experience shows that sport federations, although equipped with an internal structure to manage disciplinary problems, tend to cover up and hide incidents of "sexual harassment" and sexual abuse crimes in particular; especially when these infractions and/or crimes are committed by prominent figures within the federation.

2. Public  prosecutors worldwide have backlogs of cases and archive many of them even when there is evidence against the suspect and tend to prosecute cases where the chances of victory are certain.

3. Many minors and young adults do not reveal the abuse in real time or reveal it only years later (when the testimonies are more problematic, not to mention the statute of limitations) or do not reveal it at all. Furthermore, in countries where women are considered second class citizen, women and young girls are reluctant to make accusation of sexual misconduct against men. So, there are many cases in which for one reason or another, the justice system DOES NOT work. Therefore, having a process within a federation that relies exclusively on judicial authorities for crimes of moral turpitude is insufficient to protect athletes from sexual abuse.

B. Safe Sport within the IOC and the FIE.

Based on the  relevant sections on Safe Sport listed below, the FIE has an affirmative duty to prevent the sexual abuse of athletes and to take measures to do so.

The Olympic Charter at Section 2, (Mission and Role of the IOC) and subsection (18) states: to promote safe sport and the protection of athletes from all forms of harassment and abuse.

The FIE dedicates a webpage to Safe Sport https://fie.org/fie/documents/safe-sport, which states in pertinent part;

“The FIE is committed to ensuring fencing is practiced in a safe environment, where athletes can develop harmoniously and all the members of the FIE Family are granted respect and are protected from all forms of harassment and abuse.” INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

Safeguarding policies and procedures are found, respectively, at Chapter 13 of the FIE Statute and at Chapter 14 of the FIE Administrative Rules

PREVENTION OF ABUSE AND HARASSMENT: The FIE shall develop measures to prevent abuse and harassment to keep athletes and non-athletes safe. These measures may include:

• Gathering information over time to take action if any person or group stands out as a risk;

• Establish a process of liaising with member federations regarding individuals who may have been disciplined for abuse or harassment;

• Establish information and educational program to engage all member federations in the fight against abuse and harassment

C. Regulations in FIE member countries.

Although all countries have a judicial system and penal code, national federations have different approaches and structures to protect athletes from sexual predators. A selective examination of these differences by the FIE would only complicate things unnecessarily, but it is important to understand the key distinguishing factors. Safesport in the United States presents an interesting case study.

SAFESPORT in the United States has its genesis in an amendment of the Ted Stevens Olympic and Amateur Sports Act Statute aimed at protecting American athletes from any type of abuse, and to protect victims of abuse from retaliation. SAFESPORT has four main functions: educational, criminal background check (mandatory for coaches), investigative, and disciplinary. The last two are functions of the SAFESPORT CENTER, which is a private, non-profit corporation located in Colorado Springs, Colorado and organized under the laws of that state. It was originally funded by the United States Olympic Committee with a $3 million capital infusion and received an additional $2 million from the national governing bodies of the fifty U.S. sports.

The investigative and disciplinary functions are managed by the SAFESPORT CENTRE, which upon receiving a complaint assigns one of its investigators to the case. The reporting party as well as the responding party can hire a consultant during the investigation phase and if the matter goes to arbitration, the responding party must pay the cost. Once the SAFESPORT process is completed, SAFESPORT may implement a variety of disciplinary actions ranging from a written warning to mandatory educational training, suspension and/or lifetime ineligibility. In any case, the individual investigated can be suspended ad interim immediately.

Public prosecutors and district attorneys aside, the SAFESPORT CENTER has exclusive authority over (a) actual or suspected sexual misconduct by certain individuals; (b) misconduct that is reasonably related to an underlying allegation of misconduct sexual. This means that the corresponding federation refers to SAFESPORT CENTER all matter that fall within these two categories.

The SAFESPORT Center uses a preponderance of evidence standard that in the United States is applied to civil proceedings. This means that the Center can find a violation of SAFESPORT even if an individual has been found not guilty in a criminal trial, which instead uses the higher standard of  “beyond a reasonable doubt.” 

To better understand this, please refer to the OJ Simpson case in the mid-90s. The famous American football player and celebrity was found not guilty for the murder of his wife in criminal court. Nevertheless, he was found “responsible” for the wrongful death of his wife in a civil action ( under a preponderance of evidence standard) filed against him by his wife’s relatives and was ordered to pay them $33.5 million in damages. By way of analogy, the SAFESPORT CENTER has been authorized to conduct investigations using the civil proceedings standards and to issue sanctions as penalties (rather than monetary damages).

( D) Recommendations

1. The FIE is charged by its own charter to prevent sexual abuse of the athletes by predators. Disseminating within the FIE the public information on sanctioned individuals is the first step to take in this direction. More specifically, the FIE should consider creating a link on its Safe Sport FIE WEB page and list ALL individuals sanctioned by their national federations, including those suspended temporarily. This would require creating a reporting protocol  for the national federations to inform the FIE in a timely manner of sanctioned individuals.

2.. No national federation can impose its own system for others to adopt; nor would it be realistic for the FIE to first investigate  the viability of a Safesport national system before deciding to honor a sanction imposed by the corresponding national federation. The FIE must find a way to reconcile its mandate to protect its athletes (and prevent their abuse) with the various structures, which countries and national federations use to protect their own athletes. Therefore, the most functional solution for the FIE would be to recognize the sanctions imposed by the legitimate institutions of each country, i.e., national federations, state institutions and other entities (e.g., the Center for Safesport in the USA). 

Gil PEZZA

IL CASO HAMZA: LETTERA APERTA AI MEMBRI DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA FIE

Egregi membri del COMEX:

Il 7 novembre 2023, il SAFESPORT CENTER  negli Stati Uniti ha radiato a vita dalla scherma Americana il signor Maher Hamza per molestie sessuali nei confronti di minorenni. Si noti che il signor Hamza era già stato sospeso, sempre per molestie sessuali,  nel 2014. Nel mio articolo del 23 Novembre u.s., intitolato: Accuse di  molestie sessuali contro minorenni: il caso Hamza all'interno della FIE, ho sollevato la seguente domanda:

Può un individuo che è stato radiato (per molestie sessuali nel confronto di minorenni) da una federazione nazionale, partecipare a gare FIE rappresentando un’altro paese? 

 https://piazzadellascherma.blogspot.com/2023/11/accuse-di-molestie-sessuali-nei.html

Non so se la suddetta questione sia stata sollevata o affrontata durante il vostro recente incontro del 24 novembre 2023 in vista del Congresso ordinario della FIE a Sharm El Sheikh, in Egitto. Indipendentemente da ciò, sottopongo rispettosamente le mie  osservazioni e raccomandazioni su questo argomento a voi tutti,  affinché possiate valutarli e prenderli in considerazione.

A. Osservazioni generali

1. L'esperienza dimostra che le federazioni sportive, pur dotate di una struttura interna per la gestione dei problemi disciplinari, tendono a insabbiare e  nascondere infrazioni di “sexual harassment” e reati di abuso sessuale; in special modo quando queste infrazioni e/o reati sono commessi da personaggi di spicco all'interno della federazione.

2. I pubblici ministeri di tutto il mondo hanno un arretrato di casi e ne archiviano molti anche quando esistono prove contro il sospettato e quindi tendono a perseguire casi in cui le possibilità di vittoria sono certe.

3. Minorenni e giovani adulti tendono a non rivelare l’abuso sessuae  in tempo reale o lo rivelano solo anni dopo (quando le testimonianze sono più problematiche, per non parlare poi della scaduta dei termini di prescrizione) o non lo rivelano affatto. Inoltre, nei paesi in cui le donne sono considerate cittadine di seconda classe, le donne (sia adulte che minorenni) sono riluttanti ad accusare gli uomini di molestie sessuali. Quindi, nella maggiioranza dei casi,  per un motivo o per l’altro, il sistema giudiziario NON funziona. Pertanto, avere una procedura all’interno di una federazione che si affida esclusivamente all’autorità giudiziaria per reati di turpitudine morale non è sufficiente a tutelare gli atleti dagli abusi sessuali.

B. Safe Sport all'interno del CIO e della FIE

In base alle sezioni pertinenti a Safe Sport elencate di seguito, la FIE ha il dovere affermativo di prevenire l’abuso sessuale degli atleti e di adottare misure a tal fine.

La Carta Olimpica nella Sezione 2 (Missione e ruolo del CIO) e nella sottosezione (18) afferma: promuovere Safe Sport prottegere gli atleti da ogni forma di molestia e abuso.

La FIE dedica una pagina web a Safe Sport  https://fie.org/fie/documents/safe-sport, dove si legge nella parte pertinente

La FIE si impegna a garantire che la scherma venga praticata in un ambiente sicuro, dove gli atleti possano svilupparsi in modo armonioso e dove tutti i membri della Famiglia FIE ricevano rispetto e siano protetti da ogni forma di molestia e abuso.”INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

lo statuto FIE al capitolo 13 a pagina 62, dà alla FIE la base per poter intervenire nella questione HAMZA:

PREVENZIONE DI ABUSI E MOLESTIE:

La FIE svilupperà misure per prevenire abusi e molestie per garantire la sicurezza degli atleti e dei non atleti. Queste misure possono includere:

• Raccogliere informazioni nel tempo per agire nel caso in cui una persona o un gruppo rappresenti un rischio;

• Stabilire un processo di collegamento con le federazioni nazionali riguardo agli individui che potrebbero esserre stati disciplinati per abusi o molestie;

• Stabilire un programma informativo ed educativo per coinvolgere tutte le federazioni affiliate nella lotta contro abusi e molestie.

C. Regolamenti nei paesi membri della FIE

Sebbene tutti i paesi abbiano un sistema giudiziario ed un codice penale, le federazioni nazionali hanno approcci e strutture diverse per proteggere gli atleti dai predatori sessuali. Una disamina di queste differenze da parte della FIE non farebbe altro che complicare inutilmente le cose, ma è importante comprenderne i principali fattori distintivi. SAFEPORT negli Stati Uniti presenta un caso di studio interessante.

SAFESPORT negli Stati Uniti ha la sua genesi in un emendamento allo Statuto del Ted Stevens Olympic and Amateur Sports Act volto a proteggere gli atleti americani da qualsiasi tipo di abuso, e a tutelare le vittime di abusi da ritorsioni. SAFESPORT ha quattro funzioni principali: educativa, controllo dei precedenti penali (obbligatorio per gli allenatori), investigativa e disciplinare. Gli ultimi due sono funzioni del SAFESPORT CENTER, che è una società privata senza scopo di lucro con sede a Colorado Springs, Colorado e organizzata secondo le leggi di quello stato. È stato originariamente finanziato dal Comitato Olimpico degli Stati Uniti con un'iniezione di capitale di 3 milioni di dollari e ha ricevuto altri 2 milioni di dollari dalle federazioni dei cinquanta sport statunitensi.

Le funzioni investigative e disciplinari sono gestite dal SAFESPORT CENTRE, che al ricevimento di una denuncia assegna al caso un suo investigatore. Sia la parte segnalante che la parte convenuta possono avvalersi di un consulente durante la fase istruttoria e, se la questione finisce in arbitrato, la parte convenuta dovrà pagarne le spese. Una volta completato il processo SAFESPORT, SAFESPORT può implementare una serie di azioni disciplinari che vanno da un avvertimento scritto alla formazione educativa obbligatoria, alla sospensione e/o all'inidoneità a vita. In ogni caso, la persona indagata può essere sospesa ad interim con effetto immediato.

Senza contare il pubblico ministero e/o il procuratore distrettuale, il SAFESPORT CENTER ha autorità esclusiva su (a) cattiva condotta sessuale effettiva o sospetta da parte di determinati individui; (b) cattiva condotta ragionevolmente correlata a un'accusa di fondo di cattiva condotta sessuale. Ciò significa che la federazione corrispondente rinvia al SAFESPORT CENTER tutto ciò che rientra in queste due categorie.

Il Centro SAFESPORT utilizza una preponderanza delle prove  (preponderance of evidence) come standard; che negli Stati Uniti viene applicato ai procedimenti civili. Ciò significa che il SAFESPORT CENTER può riscontrare una violazione di SAFESPORT anche se un individuo è stato giudicato non colpevole in un processo penale; che invece utilizza lo standard più elevato di al di là di ogni ragionevole dubbio (beyond a reasonable doubt).

Per capire meglio questo concetto, facciamo riferimento al caso OJ Simpson della metà degli anni '90. Il famoso giocatore di football americano fu dichiarato non colpevole dell'omicidio di sua moglie in sede penale. Tuttavia, fu poi ritenuto "responsabile" della morte di sua moglie in un'azione civile (con lo standard di una preponderanza delle prove) intentata contro di lui dai parenti di sua moglie e fu condannato a pagare loro 33,5 milioni di dollari di danni. Per analogia, il SAFESPORT CENTER è stato autorizzato a condurre indagini secondo le norme del procedimento civile e ad emettere sanzioni a titolo di penalità (anziché di risarcimento pecuniario).

(D) Raccomandazioni

1. La FIE è incaricata per proprio statuto di prevenire gli abusi sessuali sugli atleti da parte di predatori sessuali. Diffondere all'interno della FIE le informazioni pubbliche sui soggetti sanzionati è il primo passo da compiere in questa direzione. Più specificamente, la FIE dovrebbe prendere in considerazione la creazione di un collegamento sulla sua pagina WEB Safe Sport FIE ed elencare TUTTI gli individui sanzionati dalle rispettive federazioni nazionali, compresi quelli sospesi temporaneamente. Ciò richiederebbe la creazione di un protocollo di segnalazione per le federazioni nazionali per informare tempestivamente la FIE delle persone sanzionate.

2. Nessuna federazione nazionale può imporre il proprio sistema affinché altri lo adottino; né sarebbe realistico per la FIE indagare sulla fattibilità di un sistema nazionale Safesport prima di decidere di onorare una sanzione imposta dalla corrispondente federazione nazionale. La FIE deve trovare un modo per conciliare il proprio mandato di tutela dei propri atleti (e prevenirne gli abusi) con le varie strutture di cui i paesi e le federazioni nazionali si avvalgono per tutelare i propri atleti. Pertanto, la soluzione più funzionale per la FIE sarebbe quella di riconoscere le sanzioni imposte dalle legittime istituzioni di ciascun Paese, ovvero le federazioni nazionali, istituzioni statali e altri enti  come, per esempio,  il SAFESPORT Center negli USA.

Gil PEZZA


19 novembre 2023

GARE ITALIANE

Si parla tanto di competizioni, ma non di formule per rinnovare le grandi gare italiane. Su questo blog si sono spese molte parole per demolire la formula dei “girone e a casa”, cui segue l’altra un po’ più felice dei “girone-diretta e a casa”. Altre formule di gara per di più private si stanno facendo strada, ma sono solo embrionali e non pare che la Federazione voglia sperimentarne di nuove.

Per la verità sarebbe interessante aprire un tavolo di discussione per migliorare questo settore, proprio per non avere in casa solo gare costruite con la medesima formula, che per moltissimi atleti è una forma di ripetizione oramai poco stimolante, mentre per altri è molto congeniale. Le antiche gare con due turni di gironi, e i ripescati, con tabellone della diretta solo dai 64 o dai 32 in poi, sono ricordi del passato. Anche gare con gironi fino alla finale sono ridotte a memorie archeologiche sepolte nella storia della scherma. I maestri di una certa età e anche atleti che queste formule le hanno sperimentate di persona, talvolta le rimpiangono.

Proviamo a fare quindi una riflessione per migliorare il senso della gara.

Se guardiamo le ultime gare di qualificazione, è evidente un dato, ovvero i migliori di ogni girone passano il turno con tutte vittorie o quasi. Vi risparmio la statistica che potrebbe essere molto noiosa, ma solo in rari casi ci sono gironi in cui la testa di serie (cioè il più forte del girone su base ranking) non ha ottenuto tutte vittorie, o peggio non si è qualificato.

Facciamo quindi una riflessione e propongo che almeno una gara del circuito nazionale sia strutturata come ora vi dirò.

I primi 24-36 del ranking iscritti alla gara non fanno i gironi, ma si posizionano direttamente nel tabellone della diretta. Tutti gli altri iscritti devono classificarsi, ma senza eliminazione al girone. In questo modo il girone è più leggero e i meno forti tirano per lo meno nella fase iniziale con avversari più abbordabili.

In questo modo si eliminano dai 3 ai 5 gironi, diminuendo la durata di gara, cosa evidentemente molto comoda ad atleti e organizzatori, migliorando però la fase preliminare e quella successiva. Gli eliminati corrispondono alle teste di serie che sono già al tabellone della diretta.

Per le gare con meno iscritti, sostengo calorosamente l’idea di fare gironi di qualificazione e gironi della finale con eventuale spareggio. I ragazzi tirano di più, specie in certe armi che come si sa sono al lumicino per numero di iscritti e la gara acquista più valore dal punto di vista dell’impegno.

Pur non incoraggiando una formula del genere per tutte le gare, propongo che ve ne siano di diverse fra loro, così come sono apparse le gare a squadre Lei-lui, o miste a 4, con due schermitrici e due schermitori, interessanti, ma con pochi numeri e sporadiche. Così da stimolare l’idea che la gara sportiva, specie di scherma, sia un luogo di incontro, non ultima anche una sorta di marathone fleuret, cui candido Milano come città per ospitare una maratona spada, e magari Roma o Napoli per una maratona sciabola.

Fabrizio Orsini

12 novembre 2023

ACCUSE DI MOLESTIE SESSUALI NEI CONFRONTI DI MINORENNI: Il caso Hamza nel contesto FIE. Allegations of sexual misconduct involving minors: The Hamza case within the FIE.

 Mauro “Maher” Hamza
Il 7 Novembre ultimo scorso, Safesport, l’organo indipendente istituito dal Congresso USA per proteggere gli atleti USA, ha comunicato la sua decisione di radiare a vita Mauro “Maher” Hamza  dalla scherma USA, citando come causa molestie sessuali nei  confronti di minorenni. Il caso rimane oggetto di ricorso da parte di Hamza.  Fencing coach Mauro Hamza ruled ineligible by US Center for SafeSport (usatoday.com)

Queste accuse sono scaturite da una causa civile portata avanti da Jane Doe nel 2021 contro Hamza e la federazione scherma  Americana. Da notare che Jane Doe è un nome fittizio usato per proteggere l’identità delle donna che asserisce di essere stata molestata da Hamza quando era minorenne.  Link per la copia della causa civile è in calce alla pagina.

Da notare che Hamza -sempre secondo il sito Safesport, fu gi
à sospeso nel 2014 sempre per molestie sessuali. Centralized Disciplinary Database | U.S. Center for SafeSport (uscenterforsafesport.org). Hamza poi ritornò in Egitto dove si trova tuttora. Hamza è ora il CT di  Fioretto per l’Egitto ed infatti si trovava appunto ad Istanbul per le prove FIE di fioretto.

La FIE ora deve risolvere la seguente  questione. Può un individuo che è stato radiato (per molestie sessuali nel confronto di minorenni) da una federazione nazionale,  partecipare a gare FIE rappresentando un’altro paese? La FIE tra l’altro ha anch’essa adottato il programma Safe Sport. Vedi sito FIE.

La FIE si impegna a garantire che la scherma venga praticata in un ambiente sicuro, dove gli atleti possano svilupparsi in modo armonioso e dove tutti i membri della Famiglia FIE ricevano rispetto e siano protetti da ogni forma di molestia e abuso.”INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

Ad ogni modo, per risolvere questa questione in maniera definitiva , l’esecutivo FIE dovrebbe modificare lo statuto FIE e codificare la reciprocità di riconoscimento delle sanzioni di Safesport.

Gil PEZZA

ENGLISH VERSION FOLLOWS THE ITALIAN ONE

On November 7, 2023, Safesport announced its decision to ban for life Mauro “Maher” Hamza from US fencing, citing sexual misconduct against minors as the reason for the ban. The case is subject to appeal. Fencing coach Mauro Hamza ruled ineligible by US Center for SafeSport (usatoday.com)

It seems that Safesport’ s ban arose from a civil lawsuit brought by Jane Doe in 2021,  against Hamza and USA Fencing  Note that Jane Doe is a fictitious name used to protect the identity of the woman who claims she was molested by Hamza when she was a minor. Link to the copy of the civil case is at the bottom of the page.

It should be noted that Hamza –  according to the Safesport database, had already been suspended in 2014, for sexual misconduct. Centralized Disciplinary Database | U.S. Center for SafeSport (uscenterforsafesport.org) Hamza then returned to Egypt where he remains today. Hamza is currently the national foil coach for Egypt and in fact he was in Istanbul for the FIE foil event.

The FIE now needs to resolve the following issue. Should an individual who has been disbarred from a national federation, for sexual misconduct of minors, be allowed to participate in FIE competitions representing another country? It is important to  note that the FIE has also adopted Safe Sport. In fact, the FIE Safe Sport webpage states in pertinent part:

“The FIE is committed to ensuring fencing is practiced in a safe environment, where athletes can develop harmoniously and all the members of the FIE Family are granted respect and are protected from all forms of harassment and abuse.” INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

Regardless, the FIE executive committee should amend the FIE statute so that permanent bans arising from national federations are also recognized and enforced  by the FIE.

Gil PEZZA

https://drive.google.com/file/d/10ll8rPkVNoh2JoqEOqlxVhBfI_6XEBxD/view?usp=sharing










05 novembre 2023

OMAGGIO AL MAESTRO EZIO TRICCOLI

Alberto PROIETTI MOSCA
Particolarmente interessante il commento di Alberto PROIETTI MOSCA, pubblicato su facebook, sulla figura del Maestro Ezio TRICCOLI e ricevuta l'autorizzazione dell'autore lo pubblico sulla "Piazza", certo di una maggiore diffusione anche a livello internazionale.
" Venerdi 27 ottobre ho assistito con molto piacere alla proiezione, presso il teatro Pergolesi di Jesi, del cortometraggio “Ultima stoccata” dedicato alla vita del maestro di scherma Ezio Triccoli, capostipite della scuola schermistica jesina. Mentre scorrevano le immagini venivo sempre più coinvolto poiché mi sentivo di essere stato il ”regista” di una parte della vita reale raccontata nel film a partire dal 1976 quando ricoprivo, all’interno del Club Scherma Jesi, la carica di vice presidente e la successiva elezione nel 1980 a presidente, carica che ho ricoperto fino al 2021.

Nel libro “Le lame dell’imperatore” scritto da Alessandro Vespignani per raccontare la storia del Club Scherma Jesi a pag. 54 si legge: “Quando, nel 1973 si taglia il nastro della palestra, sul labaro spiccano già 10 medaglie d’oro. E’ il frutto del lavoro collettivo coordinato da Triccoli e Magini. Due personaggi che segnano la storia della scherma Jesina pur non trovando un punto d’incontro, tra di loro si instaura un rapporto burrascoso caratterizzato da litigi. E’ stato lo scontro tra due caratteri fortissimi e vincenti che all’inizio si sono attratti e successivamente respinti, spiega Angelo Romagnoli, per uno come Triccoli, che aveva creato tutto dal nulla, non era facile accettare indirizzi e decisioni sulla gestione della società. Dall’altra parte Magini agiva secondo le sue convinzioni. In sostanza fu un problema di ruoli.”

Ad inasprire ulteriormente i rapporti tra i due ci fu la decisione del CONI di nominare Magini direttore dell’impianto assegnandogli due maestri di scherma: Luigi Novelli e Giulio Tomassini, unitamente alla somma di cinque milioni annui per cinque anni per la gestione dell’impianto. Una cosa mal digerita dal maestro Triccoli poiché veniva ad aumentare il potere decisionale di Magini che tra l’altro non accettava le sue continue interferenze.

“Il nostro rapporto, racconta Lamberto Magini, non è stato facile e ad un certo punto è stato impossibile.” Infatti nel 1978 rassegna le dimissioni da presidente chiedendo chiaramente al Consiglio Direttivo di scegliere tra lui e Triccoli. Una decisione difficile da prendere. Io, che stimavo ed apprezzavo il lavoro di entrambi, riuscii a fargli ritirare le dimissioni promettendo che tutto si sarebbe risolto nelle elezioni della società previste per il 1980, sperando nel frattempo di riuscire a ricomporre il loro rapporto. Magini rimaneva nell’idea che per una società sportiva di provincia, quale era Jesi, avere fatto partecipare tre atlete alle olimpiadi era un risultato più che appagante. Triccoli, invece, sosteneva che era sicuro di poter far vincere ai suoi atleti una medaglia olimpica. Nei due anni precedenti le elezioni le cose non migliorarono anzi peggiorarono creando un forte disagio ed una spaccatura anche all’interno della società. Magini nel frattempo si era attivato per far trasferire, dalla Scuola Militare di Educazione Fisica di Orvieto (SMEF) all’aeroporto di Falconara, il maestro Barbarossa con il proposito, nell’eventualità che fosse stato riconfermato alla presidenza del club, di fargli prendere il posto del maestro Triccoli. Si era giunti in prossimità del rinnovo delle cariche sociali ma non si riusciva a trovare alcun candidato per la presidenza. Come ricorda Gianni Goffi, uno dei primi allievi del maestro Triccoli ed ancora socio del club, il presidente della Federazione Italiana Scherma, Renzo Nostini, unitamente al segretario Stefanini si precipitarono a Jesi per contattare personalmente i membri del C.D. ed alcuni personaggi di spicco della scherma locale, tra cui anche lui, per vedere di trovare un candidato alla presidenza ma con esito negativo. Io avevo espresso le mie perplessità a candidarmi per rispetto a Magini ma ero anche attratto dalle capacità tecniche del maestro Triccoli e dalla determinazione con cui le sosteneva. Nello stesso tempo ero consapevole che una riconferma di Magini significava per il Club Scherma Jesi perdere il maestro Triccoli. Prima di sciogliere la riserva parlai con il maestro Triccoli, il quale era visibilmente preoccupato per la situazione che si stava creando. Gli dissi chiaramente che la mia candidatura era per riconfermare lui come maestro a condizioni che tra noi ci doveva essere la massima collaborazione ma con una netta divisione dei ruoli, lui si doveva occupare della parte tecnica ed io della parte gestionale, senza nessuna interferenza. Lui mi diede la più ampia assicurazione ed io mi candidai con la certezza di essere eletto poiché potevo contare sui voti di coloro che frequentavano i corsi di ginnastica serale, tenuti da Mario Mimmotti, che erano tesserati come soci. Magini, da gentiluomo quale era, si ritirò in buon ordine ed il maestro Barbarossa andò ad insegnare presso il club scherma Ancona. Come ho detto la sera della proiezione al sindaco Fiordelmondo, se Proietti nel 1980 non avesse fatta quella scelta sicuramente Triccoli, data la sua bravura, avrebbe ottenuti gli stessi risultati ma in altra società e con altri atleti e forse questa sera i festeggiamenti invece di farli a Jesi si sarebbero fatti ad Ancona oppure a Senigallia. Ma di tutto quello che ha fatto Proietti per la città di Jesi né questa né le altre amministrazioni comunali ne hanno mai tenuto conto.

Alberto PROIETTI MOSCA"

Brevissima biografia del Maestro Ezio TRICCOLI, tratta dal Comitato regionale FIS delle Marche.

 

Maestro Ezio TRICCOLI
Tutto iniziò in Sudafrica durante la II guerra mondiale. Il sergente maggiore Triccoli è prigioniero nel campo di concentramento di Zonderwater. Ed è proprio lì che, durante la detenzione, apprende i primi rudimenti della scherma da un sottufficiale inglese.
Ne resta rapito. Costruisce lame e maschere con tutto ciò che il deserto e l’aspra vita di prigioniero può offrire.

E sogna. Sogna di tornare a Jesi e fondare una scuola di scherma.

Nel 1947, al ritorno nella sua città natale, inizia ad insegnare scherma su invito di due studenti. Un anno dopo nasce il Gruppo schermistico jesino. Triccoli avvicina alla scherma i primi ragazzi. Non ha però il titolo professionale di maestro, che conseguirà solo nel 1962 all’Accademia di Napoli. Lievitano intanto gli atleti e gli impegni, mentre la scherma jesina comincia ad imporsi nel panorama nazionale e internazionale.

Triccoli apporta una vera rivoluzione nella scherma. Supera una visione classica della postura e dei movimenti in pedana. Triccoli introduce delle vere e proprie “eresie”, nella posizione del polso, nelle cosiddette “abbreviature” dei movimenti classici studiate anatomicamente per garantire maggiore velocità ed efficacia, passando per lo zigzagare in pedana e per i colpi imprevedibili di Stefano Cerioni, colui che Triccoli designerà come suo erede al Club scherma.

Lo stile, secondo Triccoli, non può contrastare con l’efficacia atletica:

«Io non sacrificherò mai una caratteristica personale, un movimento naturale, un atteggiamento di gara imprevisto di un atleta con il pretesto che non risponde ai canoni».

Per il maestro non è stato un percorso facile. Triccoli e i suoi campioni hanno dovuto combattere contro forti pregiudizi. A cavallo tra anni ’80 e ’90 molti tecnici storcevano il naso davanti al modo di fare scherma di Stefano Cerioni e Giovanna Trillini. Si diceva che vincessero (e vincono) più per rabbia competitiva che per tecnica. Nulla di più falso per Maria Cristina Triccoli: «Mio padre sapeva che in quei due combattenti della pedana la tecnica era talmente acquisita, così automatizzata, da non essere più visibile».

Gli anni intanto passano. Jesi diventa sinonimo di fioretto e i suoi talenti continuano a snocciolare successi. I riflettori sulla scherma si accendono però solo ogni quattro anni per le Olimpiadi. E loro, i campioni, non sfuggono mai all’appuntamento con questo ristretto cono di luce.

Nel 1992 Jesi attribuisce a Triccoli la cittadinanza onoraria della città. È ormai anziano, ma non perde occasione per stare accanto ai suoi atleti nella palestra di via Solazzi. Fino all’ultimo giorno va in pedana a fare lezione. Ezio Triccoli muore 80 anni, pochi mesi prima delle Olimpiadi di Atlanta.

Il Palazzetto dello Sport di Jesi è oggi intitolato alla memoria di quest’uomo schivo che ha introdotto la scherma in città quasi per caso e ha lasciato in eredità la più alta concentrazione di medaglie della storia di questo sport.

Ezio RINALDI

24 ottobre 2023

Andrea Cassarà indagato per materiale pedopornografico: minorenne filmata in spogliatoi.

E’ sempre con immenso dolore e grande fatica, non soltanto per le sicure implicazioni che comportano certe notizie, ma per tanti altri innumerevoli aspetti, dover affrontare argomenti difficili, scabrosi e molto poco edificanti, ma lo è stato fatto in passato, in altre occasioni e con altri personaggi della scherma, e credo sia giusto, ancorché amaro, farlo anche adesso.

La notizia è di oggi: diversi media (TGCOM24- il Giornale di Brescia ed altri) hanno segnalato la sussistenza di una indagine, a carico dell’ex azzurro Andrea CASSARA’, relativamente ad una presunta produzione di materiale pedopornografico. Tale accusa sembrerebbe essere proveniente da una atleta quindicenne, la quale, essendosi - come lei sembrerebbe avere riferito –accorta di essere stata ripresa mentre faceva la doccia in palestra, ha sporto denuncia.

Andrea CASSARA'

Da quanto trapela, e dalle prime indagini (tutto ancora da verificare), sembrerebbe che sia stato l’ex azzurro a riprendere la ragazza con un telefonino, anche se la stessa avrebbe dichiarato di non aver visto da chi sarebbe stata ripresa; al presunto autore gli inquirenti sarebbero risaliti attraverso la visione delle telecamere di sicurezza e la comparazione con gli spostamenti/movimenti del CASSARA’: sembrerebbe esserci compatibilità con la zona e gli orari indicati dalla denunciante.

Al momento non è dato sapere di più, se non che all’ex azzurro è stato sequestrato il cellulare. Le indagini, ovviamente sono in corso e bisognerà attenderne l’esito; tuttavia, è importante tener sempre ben presente che una semplice denuncia non equivale ad una sicura condanna e che per tutti ed, anche quindi, per CASSARA’ vige il sacro principio della innocenza fino a prova contraria ed a sentenza passata in giudicato.

Ezio RINALDI

23 ottobre 2023

LE FIGURACCE DELL'ITALIA IN CAMPO SPORTIVO

Le barbine non finiscono mai! Sono di questi giorni alcune notizie riportate da “Repubblica” e “Il fattoquotidiano.it”.

Il primo ci dice che l’antidoping può finire in Francia nel senso che durante il periodo olimpico i test antidoping potrebbero essere effettuati in un laboratorio vicino a Parigi. In buona sostanza, il prelevamento delle urine verrebbe fatto in Italia ed i test in Francia, quindi le provette viaggerebbero per l’Europa, e con quali garanzie di sicurezza? Il motivo sarebbe che il laboratorio dell’Acqua Acetosa di Roma non risponderebbe alle regole WADA poichè insisterebbe sul terreno del CONI, in chiarissimo conflitto di interesse. Conseguentemente la WADA potrebbe ritirarci l’accredito e sarebbe più che una figura barbina. Se non ho capito male, se ci venisse ritirato l’accredito non si potrebbero fare gare internazionali in Italia. Credo che “Repubblica” abbia carte incontestabili sull’argomento altrimenti non avrebbe pubblicato la notizia. Qualora si verificasse questa ipotesi (al momento rimane ancora tale) non sarebbe una figura barbina ma peggio, molto peggio, al punto da far riecheggiare la famosa ed indimenticata espressione di Emilio Fede.

Pare che chi  si occupa del settore avrebbe individuato una sede che si troverebbe in via casilina (Roma) ma per renderla operativa servirebbero ben 13 milioni di euro. In ogni caso Milano-Cortina perderebbe un pezzo importante. Speriamo bene!

L’altra notizia riguarda l’assegnazione delle Olimpiadi Giovanili. Il CIO ha rifilato uno smacco a Milano-Cortina poiché ha fatto slittare l’assegnazione dell’evento, per il quale si era candidata l’Italia, per manifesta incapacità organizzativa. Ogni commento risulterebbe superfluo poiché siamo trattati, ma visti i fatti ce lo meritiamo, a livello di terzo mondo ed anche meno. In capo a chi le responsabilità? A mio avviso innanzitutto ai vertici dello sport Italiano: non dimentichiamoci che il Presidente del CONI è a capo della fondazione per le Olimpiadi Milano-Cortina. E poi alla politica (Abodi).

Insomma, nonostante gli enormi sforzi per dimostrare le grandi capacità di una nazione come l’Italia, mettiamo in evidenza una dirigenza non all’altezza. Eppure lo sport ha figure di notevole spessore e capacità, pertanto mi riesce difficile comprendere come sia possibile arrivare a tali fallimenti. Mi auguro e, credo, se lo augurano tutti gli Italiani, che si possa porre rimedio a tutto questo: ne va del prestigio e della onorabilità dell’Italia.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/18/milano-cortina-smaccio-cio-olimpiadi-giovanili-incapacita-organizzativa/7326136/

https://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2023/10/20/news/milano-cortina_2026_perde_i_pezzi_lantidoping_puo_finire_in_francia-418297996/

Ezio RINALDI

19 ottobre 2023

COLLEGIO DI GARANZIA-CIO-OLIMPIADI INVERNALI

Cari amici della “Piazza”, lunedì scorso, dopo 21 giorni di ospedale sono stato dimesso con un’anca nuova di zecca. Ora mi aspetta un delicato periodo di riabilitazione con fisioterapia. Posso stare seduto ad una sedia per poco tempo e mi consigliano, per la precisione mi è stato anche prescritto, di camminare, Sopporto tutto nella consapevolezza che dopo potrò riprendere a pedalare. Approfitto, quindi, del breve tempo concessomi di stare seduto per riprendere da dove ci eravamo lasciati.

In questo periodo sono accadute alcune cose e tra queste quelle che maggiormente hanno attirato la mia attenzione riguardano:

·    un parere del collegio di garanzia del Coni, in risposta ad un quesito posto dalla Federazione italiana scherma, che contiene importanti considerazioni circa il voto ai minori nell’ambito dei club affiliati alla FIS;

·   La sospensione da parte del CIO del Comitato Olimpico Russo con effetto immediato, in conseguenza della decisione di Mosca di includere tra i suoi membri le organizzazioni regionali sportive facenti parte del Comitato Olimpico dell’Ucraina (Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia) e tale atto costituisce una violazione della carta Olimpica. (https://www.eurosport.it/olimpiadi/il-cio-sospende-comitato-olimpico-russo-ha-violato-carta-olimpica-includendo-enti-regionali-ucraini_sto9833970/story.shtml)

·    Le difficoltà per la ristrutturazione della pista di bob per le olimpiadi invernali di Milano/Cortina.



Il primo tema merita una trattazione a parte poiché trattasi di argomento assai spinoso sotto ogni aspetto e per il quale potrebbero trovare difficoltà anche autorevoli giuristi. Il problema nasce da
un quesito di chiarimento posto dalla Fis circa la posizione degli associati minorenni rispetto al voto in assemblea delle Asd. Il tutto nasce da una segnalazione da parte di un’affiliata che aveva ricevuto un avviso d’accertamento per gli anni 2015-2017 da parte dell’Agenzia delle entrate, dove una delle contestazioni più importanti, era quella sulla presunta irregolarità dello statuto rispetto alla normativa vigente, nel punto in cui si precisava “che solo gli associati maggiorenni possono partecipare attivamente alle assemblee. (https://www.italiaoggi.it/news/lo-statuto-delle-asd-e-il-voto-ai-minori-202310011318509228?fbclid=IwAR1tWUje_ooFBJcvOqE87Z02cDeF7z_mwkSbY1MMTiIZSFvwS7-6HTtcySA#lnadn82wrjm18gx57hp).

Personalmente, non essendo in possesso di cognizioni giuridiche per trattare l’argomento mi espongo sull’essere favorevole a che i minori siano rappresentati dai propri genitori nelle assemblee delle ASD. Mi pongo alcune domande: gli atleti minorenni sono soci o semplicemente “atleti”? E per atleta cosa si intende? Agonista o semplice frequentatore della palestra per ricevere lezioni di scherma? I genitori sarebbero informati sulle norme e statuti che regolano la vita di un club? A queste domande qualcuno potrebbe dare dei riscontri e ne sarei felicissimo.

La sospensione del Comitato Olimpico Russo è un provvedimento particolarmente significativo poichè anche lo sport chiude le sue porte a Mosca. Il Comitato Olimpico Russo è stato sospeso dal CIO per aver violato la Carta Olimpica incorporando organismi sportivi in quattro regioni dell'Ucraina orientale. Il portavoce del Cio Mark Adams ha detto che il comportamento del Comitato Olimpico russo del 5 ottobre ha violato l'integrità territoriale dell'organismo olimpico ucraino. Adams ha aggiunto però che la sospensione non ha ancora influito sulla possibilità che gli atleti russi neutrali gareggino alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. Quest’ultima parte non mi piace proprio perché nessun atleta Russo farà dichiarazioni contrarie alla propria nazione se non preventivamente concordate con il proprio governo e ciò comporterà che si avranno atleti che potranno essere occhi ed orecchi per Mosca, ovvero, come ho sempre affermato, una azione di spionaggio camuffata. L’intero pianeta è in paurosa ebollizione con una forte contrapposizione tra Occidente ed Oriente, ma direi più precisamente tra Occidente e mondo islamico. Francamente se l’ammissione degli atleti Russi portasse ad un serio dialogo per la pace non ci sarebbero nè se ne ma alla loro partecipazione alla massima manifestazione sportiva planetaria: purtroppo non è e non sarà così.

Infine, con il caso della pista di bob per le olimpiadi invernali stiamo facendo una figura barbina, di quelle veramente brutte: passerà il messaggio di una nazione incapace di realizzare un progetto evidenziando la sconfitta di tutto il sistema sportivo e del paese. Si parlava della ristrutturazione del vecchio impianto di Cortina, poi della costruzione di una nuova pista ma niente di tutto questo accadrà. Ad affermarlo è stato proprio il Presidente del CONI Giovanni MALAGO’ in occasione della 141/a sessione del CIO che si è svolta a Mumbai.

(https://www.ilgazzettino.it/nordest/belluno/olimpiadi_cortina_2026_nuova_pista_da_bob_non_si_fara_annuncio_presidente_coni_giovanni_malago-7695842.html?refresh_ce)

Ezio RINALDI