30 ottobre 2022

IL Sèguito del blog

Sono quasi 20 giorni che sulla “Piazza” non vengono pubblicati articoli e ciò è stato dettato dall’esigenza di effettuare una opportuna verifica. Tempo fa un paio di anonimi leoni da tastiera  facevano pervenire sulla mia e-mail (più avanti spiegherò perchè sulla mia posta elettronica) i commenti di seguito riportati: Diceva il grandissimo Bartali: "LE TUTTO SBAGLIATO, LE TUTTO DA RIFARE". Questa è la sua filosofia Rinaldi. E' tutto sbagliato, a prescindere. Si rende conto che con questa "filosofia" nessuno la segue?”
“Signor Rinaldi, ultimamente, il suo non è giornalismo ma vero sciacallaggio. Si è accorto che da un po' di tempo, neanche i suoi fedelissimi, si astengono dall'intervenire? Non venga a dirmi che non accetta gli anonimi.”
Vediamo di confutare, per quanto possibile, lo scritto dai suddetti leoni: Il blog viaggia ad una media di 4/5000 contatti mensili e dal 1° ottobre ad oggi ha ottenuto circa 4400 cliccate e rispetto ad un mese fa alla stessa data circa 1000 visualizzazioni in più, tenendo presente che questo mese esattamente dal 12 ottobre il blog è fermo. Se questo vuol dire non essere seguito sono orgoglioso dei risultati fin qui ottenuti.
Per quanto riguarda “LE TUTTO SBAGLIATO, LE TUTTO DA RIFARE” mi permetto sottolineare che sulla “Piazza” tanti sono stati gli argomenti trattati e di questi non tutti erano contro la Federazione. Inoltre, tanto per essere chiari, chi fa opposizione la fa a prescindere, in tal senso sono un esempio il PD ed i 5S. In un sistema democratico è l’opposizione a garantire la democrazia, ma non ho l’ardire di aspirare a tanto semplicemente esprimo le mie idee in pubblico, mettendoci la faccia senza nascondermi. Non saranno condivisibili ma tant’è le esprimo comunque.
Per cio che attiene “i fedelissimi” non so quali siano so per certo di avere degli amici così come tanti nemici, mi piacerebbe dire avversari, i quali fanno parte di quel numero di cliccate che mensilmente vengono effettuate sul blog. Gli amici, quelli veri, mi chiamano al telefono, magari con video chiamate, e con essi il confronto è quotidiano ed a me va bene così.
Credo di poter affermare di non aver mai fatto sciacallaggio, semmai ho riportato notizie già pubblicate su quotidiani nazionali e locali ed in tal caso non ho mai espresso giudizi men che meno ho emesso sentenze. Mi sia consentito precisare che non sono un giornalista e nemmeno un pubblicista.
Gli anonimi non troveranno mai più ospitalità sulla “Piazza”, ora il blog funziona così: i commenti vengono indirizzati sulla mia posta elettronica e quindi, oggi, sono io a decidere chi e cosa pubblicare, senza essere dalla mattina alla sera sul computer per stare dietro ai commentatori.
Vi anticipo un paio di argomenti: propaganda/promozione e Campi/luoghi di gara.
Un caro saluto a tutti i frequentatori della “Piazza”.
Ezio RINALDI
 

12 ottobre 2022

QUALE FUTURO PER IL CLUB DI SCHERMA TORINO?

Villa GLICINI

Da ieri, 11 ottobre, circolava la notizia e oggi è apparsa sui quotidiani locali, in particolare su “La Stampa” pagina di Torino. Il club di scherma Torino su disposizione del Comune del capoluogo piemontese si è visto annullare l’esito della gara di appalto per l’assegnazione di Villa Glicini, storica sede del sodalizio.

Su questa “Piazza” ci siamo occupati del caso con diversi articoli e credevamo che la questione si fosse chiusa con l’aggiudicazione della gara di appalto al club di scherma Torino. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, ovvero l’esame della documentazione presentata a corredo della domanda di partecipazione per la gara di appalto ha rilevato una irregolarità contributiva quantificabile in 23 mila euro circa da parte del C.S. Torino.

Vale la pena sintetizzare lo storico di tutta la vicenda. Nel mese di marzo 2019 inizia uno scontro tra i dirigenti del Club scherma ed il comune di Torino che porta alla determinazione dell’amministrazione comunale di comunicare ai dirigenti della scherma lo sfratto dalla storica sede. Il C.S. Torino si rivolge al TAR ed il tribunale conferma la determinazione di sfratto. A nulla sono serviti i vari interventi della Federazione Italiana Scherma, in particolare l’incontro avvenuto a Roma tra la sindaca Appendino e l’ex presidente FIS Giorgio Scarso. L’allora Presidente del CSTO, avv. Vecchione, adiva il Consiglio di Stato chiedendo la revoca della sentenza ed in data 19 giugno la quinta sezione del massimo organo amministrativo dello Stato, dispose, in attesa di entrare nel merito del contendere, la sospensione della sentenza del Tar Piemonte, accogliendo la richiesta cautelare del CSTO e addebitando al Comune le spese processuali.

Alla fine il Consiglio di Stato si pronunciò, confermando la sentenza del TAR e, quindi, il Club di Scherma Torino doveva lasciare Villa Glicini, storica struttura del parco del VALENTINO, in cui ha sede dal 1954. Con tale decisione di fatto si disponeva che l’impianto venisse messo a bando, cosa avvenuta nei mesi successivi.

Alla gara di appalto parteciparono tre cordate per aggiudicarsi la concessione di Villa Glicini, da sempre sede del Club di Scherma. Due sono torinesi: lo stesso Club, l'Accademia scherma Marchesa e la terza è una realtà lombarda il cui socio forte è il raggruppamento guidato da Bergamasca scherma. Il CSTO si aggiudica la gara ma alla luce della determinazione dell’amministrazione comunale l’appalto sembrerebbe aggiudicato alla terza cordata, guidata appunto dalla Bergamasca scherma.

Da informazioni assunte presso autorevoli voci dell’ex consiglio direttivo sembrerebbe che la vecchia gestione abbia lasciato tutti i conti a posto con 60.000 euro in contanti e 80.000 euro su apposito fondo per i TFR relativo ai dipendenti.

Intanto ai soci è stato posto l’invito a continuare la normale attività sportiva in attesa degli ulteriori sviluppi della faccenda.

Ezio RINALDI



10 ottobre 2022

Giorgetti, Spadafora e Vezzali

Giancarlo GIORGETTI
La riforma dello sport è un processo avviato nel 2019 dall’allora sottosegretario Giorgetti. L’obiettivo dichiarato era chiarissimo e si articolava in tre punti, che provo a sintetizzare ma che possono essere trovati facilmente in rete (
https://www.sport.governo.it/media/1445/slide-di-sintesi-della-riforma-dello-sport.pdf):


  1. maggiore attenzione alla pratica sportiva di base (più valore all’aspetto benessere);
  2. assicurare maggiori risorse al mondo sportivo, migliorando il flusso di denaro agli organismi sportivi;
  3. minore burocrazia e maggior efficienza nelle relazioni, unito a maggiore trasparenza, fino all'eliminazione del conflitto di interesse;
il tutto attraverso la riorganizzazione di Coni servizi, trasformata poi in Sport e salute, attuale denominazione.
A seguito della approvazione di questa riforma, si scatenarono infiniti dibattiti, ma i punti certi erano molto chiari e dichiarati dal governo fin da subito, ovvero:
  •  salvaguardia dello sport;
  • tutela dell’operato di Coni servizi/Sport e salute;
  • antidoping indipendente;
  • aumento delle risorse destinate allo sport;
  • garanzia di continuità per tutte le attività.
Si mostrarono, invece, come non vere le paure verso il ruolo dei dipendenti di Coni e Coni servizi, i timori sulla delegittimazione di Giunta e Consiglio Coni, specie quello di una “occupazione” del CONI e la sua trasformazione in una sorta di “agenzia di viaggio” per i suoi dipendenti e collaboratori.
Tuttavia, i successivi decreti confermarono sostanzialmente quei timori e le manovre politiche e mediatiche del Coni ebbero come risultato quello di alzare la tensione con Sport e salute e con il Sottosegretario allo sport del governo al punto da rallentare la riforma, fin quasi ad arrestarla. Furono infatti istituiti gli “Stati generali dello sport” e Giorgetti, vista probabilmente anche la pressione sul governo, rallentò il processo di attuazione.

Ma con il cambio del ministro (cosa in Italia assolutamente frequente), dato l’incarico a Spatafora, ripartì il processo di riforma anche in virtù dell’impegno di quest’ultimo per

la nascita del governo bicolore M5S-PD a guida Conte II.

Valentina VEZZALI
Purtroppo, o per fortuna, a seconda del punto di vista, nel novembre 2020 il neo Ministro propose, e il governo approvò, i 5 decreti di attuazione della riforma, a valle dei quali si sollevò il polverone delle proteste, mentre sull’Italia infuriava il Covid. Spatafora, contemporaneamente a questa attività istituzionale, decise di inserire e promuovere le misure a sostegno dello sport, nel periodo più nero per la storia di un’Italia paralizzata dai lockdown. Il lavoro di Spatafora, tra le mille difficoltà di quel periodo, procedette senza sosta e, complice l'epidemia, si riuscì a “radiografare” il mondo dello sport, mappandolo attraverso i contributi erogati ai lavoratori sportivi e alle associazioni che certificano le richieste degli stessi. Il mondo dello sport sopravvisse al periodo Covid, così come i suoi lavoratori, volontari e non, ma ne uscì, al pari di tutte le attività produttive, estremamente provato.
Il governo ConteII cadde e nel marzo 2021 Draghi chiamò a sottosegretario Valentina Vezzali, inventando per la prima volta una esplicitissima azione di branding politico per le riforme da lui portate avanti fino a quel momento senza grandi proclami.
La nomina della Vezzali fece rimanere con il fiato sospeso molti, ma soprattutto chi aveva avuto modo di seguire i cosiddetti processi di metabolizzazione amministrativa da parte delle ASD, che dovevano aprire una nuova era fiscale e gestionale. In tanti, nei corridoi, l’hanno definita una “non-azione” da parte sua, a causa dell'assordante e annoso silenzio politico, che ha visto il mondo dello sport stravolto e, per certi versi, snaturato nelle sue funzioni di vero e proprio volontariato.
Nel nostro mondo, poi, questo silenzio ha raggiunto le delicate questioni federali: tra tutte, ricorderete senz’altro i numerosi e sanguinosi scontri tra FIS e ANS, nonostante il Sottosegretario Vezzali li avesse vissuti in prima fila come Consigliere federale.
La sua volontà nel non volersi schierare, né per lo sport, né per il suo sport, sicuramente motivata dagli scenari politici, hanno lasciato orfano il mondo schermistico, che sperava da anni - e spera tutt’ora - in un intervento a favore dello sport in genere, ma specialmente in quello che meglio dovrebbe conoscere, cioè la scherma.
Per i più curiosi, è possibile confrontare la scherma nell’attività parlamentare dei tre sottosegretari per valutarne nel dettaglio le singole azioni:
Giorgetti https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00004451_int.htm
Spatafora https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00024528_int.htm
Vezzali https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00029612_int.htm
Da tale confronto, emerge un effettivo e accuratissimo “non-intervento” in attività legislative della Valentina, anche perché il lavoro sul tema era già stato elaborato dai suoi predecessori e, quindi, gli interventi da lei compiuti in aula si limitavano per lo più a semplici discussioni sui vari DDL. Da ciò, è difficile potersi sostenere che da lei sia partita una qualche iniziativa legislativa, pro o contro, sia migliorativa, che peggiorativa.
Tutte le leggi quindi passeranno ai posteri come disegnate all’origine da Giorgetti, poi integrate e perfezionate da Spatafora, mediante la riforma del lavoro sportivo. Interessante notare che la parte che dovrebbe essere attivata da Sport e salute è stata rimandata. Il Coni però “resta in sella”, sostanzialmente come prima del 2019 e dell’inizio del processo di riforma.
Il perdurante silenzio della Vezzali, anche quando era possibile tornare alla normalità durante il periodo finale del covid, per intenderci: quello che ha permesso il ritorno all’agonismo e che ha lasciato fuori dai palazzetti i genitori degli schermitori anche se nello stesso momento si entrava normalmente negli stadi, ai concerti, nei cinema e nei teatri, è davvero difficilmente valutabile, giacché - si è costretti a ripetere e d’altronde è sotto gli occhi di tutti - niente, nessun intervento, nessuna parola nessuna azione a favore del mondo sportivo vero, quello quotidiano, quello che nei weekend mette in moto l’economia del paese, e anche fuori, rispetto alla grande e ormai hollywoodiana stagione calcistica, ovvero quella che permette ad hotel, ristoranti e piccole realtà di beneficiare di centinaia di turisti occasionali che si ritrovano per le gare dei figli (calcio, tennis, volley, basket e SCHERMA), è stato realmente e concretamente fatto.
Sarà stato, forse, per questo che la Vezzali non è stata rieletta in parlamento? Non lo so e non lo sappiamo, può saperlo solo lei.
Forse sarà stato a causa della sua lunga assenza dalla politica attiva, nonostante il ruolo apicale, che la stessa non ha riavuta la fiducia degli Italiani? Non lo so, non lo sappiamo, può saperlo solo lei.
E’ forse possibile che il suo nascondersi, per apparire soltanto nei momenti istituzionali, non abbia pagato, così come non ha pagato il non esporsi nella politica sportiva dalla quale è stata estromessa per prima (l’uscita dal Consiglio Federale quando avrebbe potuto concorrere alla Presidenza)? Altro duplice interrogativo che molti si pongono, ma che è da rivolgere solo a lei.
E’ probabile che anche l’aspetto “competenza” non sia stato valutato in modo pieno, perché parrebbe non essere stato sufficiente a garantirle riconoscenza da parte dei suoi elettori (fu candidata ed eletta nel 2013, quando aveva da poco interrotto la sua attività sportiva ed era al culmine di quella straordinaria carriera schermistica, che tutti conosciamo e che molto probabilmente, fu l’elemento che le consentì l’ingresso in un mondo che poco le apparteneva e le appartiene, e che l’ha vista protagonista più per i suoi meriti sportivi che per la sua effettiva vocazione politica).
Quando i parlamentari, fino alle scorse elezioni, erano il doppio, essere eletti era quasi un gioco da ragazzi, mentre ora è molto più difficile e il marketing politico è da pensare bene, sennò la crocetta sulla scheda non si disegna da sola. Nella fattispecie, la Valentina nazionale, punta di forza di quel favoloso “dream team” che ci ha fatto sognare, una volta smessa la divisa da fiorettista per indossare nuovamente quelli del “candidato” al Parlamento, avrebbe forse dovuto suggerire correttivi per associazioni con bilanci davvero miseri e lavoratori sportivi con magri compensi, e non limitarsi a cercare di captare una minima visibilità con una o due iniziative, che di fatto, però, le hanno impedito di dimostrare la sua vera statura in campo politico, fugando così quello che il 25 settembre molti parrebbero aver pensato di lei, in detto ambito.
Tutto ciò detto, voglio apparire incoerente poiché a mio avviso la Valentina nazionale potrebbe dare moltissimo allo sport in generale ed alla scherma in particolare. La mia affermazione nasce dal fatto che la campionessa, catapultata in un modo complesso, spesso anti femminista e dove le dinamiche sono tante e tutte variabili, avrà trovato notevoli difficoltà e, soprattutto, una mancanza di idonei strumenti quali la conoscenza della materia politica e l’esperienza. Pertanto, sono fermamente convinto che saprebbe fare tesoro delle esperienze maturate ed auspicherei, in un modo o nell’altro, che potesse metterle a disposizione della collettività sportiva, magari ritornando ad essere nominata Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport.
Ezio RINALDI

07 ottobre 2022

RIMOZIONE ARTICOLO

Cari frequentatori della "PIAZZA", nella considerazione che l'articolo "IL BRUTTO CASO" è stato oggetto di infelici interpretazioni ed evidentemente ha fatto passare un messaggio fuorviante l'ho rimosso.
La vicenda, trattata ampiamente dal blog, suscitò molto scalpore e fu seguitissima, soprattutto nell'ambiente schermistico. Come sempre accade è facile sbattere in prima pagina il “Mostro” salvo dare poi notizia, con un trafiletto, in quinta/sesta pagina che il caso si è risolto con una assoluzione.
L’intento del blog era esattamente il contrario e cioè dare risalto alla assoluzione dell’imputato. Indubbiamente non ha raggiunto lo scopo ed è passato un messaggio ingannevole, certamente per colpa mia in quanto non sono riuscito a comunicare la notizia in modo appropriato.
Ezio RINALDI


06 ottobre 2022

Giorgio SCARSO eletto Presidente della Confederazione europea di Scherma.

Giorgio SCARSO - Presidente onorazio FIS e  neo Presidente Confederazione
 Europea di Scherma
Il 1 ottobre 2022 il Presidente Onorario della FIS è stato eletto al vertice della Federazione Europea di Scherma e come italiano non posso non complimentarmi per la prestigiosa carica per la quale non ricordo quale sia stato altro italiano a ricoprirla. L’affermazione di Giorgio Scarso potrebbe essere paragonabile a Gaio Mario, la cui carriera è stata particolarmente emblematica della situazione nella tarda repubblica, in quanto si sviluppa attraverso fatti e circostanze che, in seguito, porteranno alla caduta della Repubblica romana. Mario era un homo novus, cioè proveniente da una famiglia italica che non faceva parte della nobiltà romana, e seppe distinguersi e giungere alla ribalta della vita pubblica di Roma per merito della propria competenza militare. L'oligarchia dominante fu costretta, suo malgrado, a cooptarlo nel proprio sistema di potere.
A causa del verificarsi di una situazione di grande pericolo per la minaccia di invasioni su larga scala, gli si dovette concedere un potere militare senza precedenti nella storia di Roma, e questo a scapito del rispetto delle leggi e delle tradizioni vigenti, che dovettero essere adattate alla nuova situazione di emergenza. Alla fine fu varata una profonda riforma della leva militare, che in passato raccoglieva solamente proprietari terrieri, e che da allora fu aperta anche a cittadini provenienti dalle classi dei nullatenenti. Nel lungo termine, questa riforma ebbe l'effetto di cambiare in modo radicale e irreversibile la natura dei rapporti fra l'esercito e lo Stato”.
Di Gaio Mario ci sarebbe ancora molto da dire, però credo sia sufficiente per un accostamento tra i due, forse un po’ esagerato.
Il Presidente Onorario è stato eletto con 24 voti a favore e 20 contrari ed in competizione oltre a Scarso c’erano altri due aspiranti: l’islandese Nikolay Mateev ed il lussemburghese Pascal Tesch, il quale ha scelto di ritirarsi e convergere sul neo eletto presidente. Scarso succede al Russo Stanislav Podzniakov.
Come italiano e appassionato della scherma al Presidente Scarso giungano i migliori auspici per un proficuo lavoro ed il conseguimento di sempre maggiori successi.
Ezio RINALDI

02 ottobre 2022

UNA STELLA PER MARTA

Da ormai 2 decenni viene organizzato l’evento “Una Stella per Marta” per ricordare la
studentessa Marta RUSSO, uccisa tragicamente all’ Università La Sapienza di Roma nel 1997.

La manifestazione è divenuta un tradizionale appuntamento schermistico con la partecipazione di grandi campione della Scherma che accompagnano la famiglia Russo nel ricordo di Marta.

Sabato 1 ottobre 2022 nella cornice dello splendido Acquario di Roma si sono esibiti diversi campioni del mondo fra i quali Paolo Pizzo, Arianna Errigo, Di Veroli ed altri.

Il maestro Donato e la moglie Aureliana hanno consegnato le oramai consuete stelle a tutti gli atleti presenti. In rappresentanza della federscherma ha partecipato il Consigliere Federale Valerio Aspromonte. Ha curato l’organizzazione Franz  Lajacona, con il commento dell’ex iridato ed oggi commentatore sportivo  Stefano Pantano.

Un pomeriggio di sport, con le stelle azzurre della scherma che hanno certamente contribuito e contribuiranno ancora con la loro partecipazione a diffondere il messaggio dell’Associazione Marta Russo Onlus.

L’Associazione è presieduta da Aureliana Iacoboni, mamma di Marta, per ricordare la memoria della figlia e per diffondere la cultura della donazione degli organi (www.martarusso.org) e promuovere la scherma che la loro figlia amava tanto.earta”

Ezio RINALDI