Valentina VEZZALI |
Adesso mi preme maggiormente segnalare una serie di vicende che hanno visto, come attori ed attrici, alcuni rappresentanti della scherma italiana e, in particolar modo, VEZZALI, DI FRANCISCA e CIPRESSA.
La prima, nominata Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, ha fatto un intervento davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, il quale è stato ritenuto dalla “associazione palestre” assai deludente, per il fatto che non avrebbe “rappresentato la gravissima situazione nella quale versa l’intero settore dello sport”, essendosi limitata “a parlare della carenza della impiantistica sportiva e della importanza dello sport come inclusione sociale nelle aree più disagiate, richiamando il relativo progetto. Un intervento completamente fuori luogo in un momento in cui avrebbe dovuto parlare di ben altro, da un sostegno economico, per la totale mancanza di entrate, ad un programma di accompagnamento e rilancio, in vista delle future riaperture. L’ennesima delusione a firma di chi rappresenta lo sport.”. Commento durissimo nei confronti del Sottosegretario, in particolar modo se paragonato a quello dell’ANSA, che riporto integralmente e testualmente: “I 700 milioni dal Recovery Plan non sono sufficienti per il mondo dello sport? L'individuazione di questa cifra risponde a soddisfare le esigenze minime. Tuttavia, è mia intenzione avviare un confronto con il governo per una più equa redistribuzione delle risorse."
Quanto al decreto 'sostegno' alle società sportive Asd e Ssd, che rischiano la chiusura, la sottosegretaria precisa: "E' mia intenzione dare il giusto valore ad Asd e Ssd e seguirò personalmente l'evolversi del decreto, mi sono già avviata con il Mef affinché arrivino le giuste risorse alle società sportive" (ANSA).
E’ del tutto evidente che l’Associazione non ha ascoltato con la dovuta e giusta attenzione, giacché, da quanto riportato dall’ANSA, Valentina VEZZALI ha fatto cenno al decreto “sostegno”, prendendo impegno a seguire direttamente gli sviluppi della situazione e affermando, peraltro, che i 700 milioni del Recovery plan è una cifra minima per soddisfare le esigenze del settore.
Aspettiamo, e vediamo, l’evolversi della situazione e poi si potranno fare le opportune valutazioni, senza sconti. Vale la pena ricordare che, al momento della sua nomina, lo stanziamento era già stato programmato.
Elisa Di Francisca |
Andrea Cipressa |
Se fossi io il CT, non avrei commentato il libro di Elisa
Insomma, quello che voglio dire è che nessuno è senza peccato e qualche volta un esame di coscienza andrebbe fatto.