Nei recenti articoli pubblicati sul blog si sono trattati problemi
inerenti l’ANS ed il CT della spada e per gli stessi tantissimi sono stati i
commenti, non tutti attinenti al tema illustrato. Tra questi alcuni lamentano
l’esistenza di una opposizione all’attuale governo federale, dando la
sensazione che detta resistenza non abbia ragione di sussistere. A mio avviso
una opposizione seria, che entri nel merito gestionale di chi amministra non fa
altro che legittimare la maggiorana. Ma cosa significa opposizione, perché
esiste e come si fa? Volendo darmi una risposta ho dovuto fare delle ricerche
ed approfondire quanto già scritto sull’argomento da autorevoli personaggi.
Documentarsi oggi è facilissimo, basta cliccare su google ciò di cui si ha
bisogno ed arriva la risposta. Così ho fatto anch’io. Non che non sapessi cosa
significhi “opposizione” e quando la si fa, volevo semplicemente avere una
illustrazione più completa.
Da Wikipedia: “L'opposizione,
nella terminologia della politica,
indica una rappresentanza politica che in un sistema
decisionale non copre la maggioranza dei
decisori e che spesso si assume l'impegno o obbligo come alternativa di governo alla maggioranza
parlamentare o consiliare.
Il termine viene usato in ambito politico per indicare le forze politiche che
non esercitano il potere esecutivo, ma generalmente si oppongono
alle decisioni di questo. Nell'ambito delle organizzazioni non prettamente
politiche, l'opposizione indica l'insieme di chi esprime una opinione condivisa
solo da una parte minoritaria. Questo è il nostro caso!
Sempre su Wikipedia: “Chi vuole fare opposizione dev'essere un'alternativa,
non copiare chi vince.
Parlare
dei propri avversari politici non è facile: se si commentano le loro iniziative
per criticarli si finisce per fare da cassa di risonanza, se si ignorano, si
rischia di sembrare compiacenti. La chiave per fare opposizione è anticipare i
temi e non copiare i toni e le strategie dei rivali”.
Mi fermo
qui poiché credo sia sufficiente per argomentare sul tema.
A me non
piace parlare delle persone per il loro privato ma per il ruolo che esse
ricoprono e certamente non posso essere accusato di mancanza di rispetto verso
tutti quei soggetti che sono stati sottoposti alle critiche nei miei scritti,
però è indubbio che la “PIAZZA” abbia cambiato il modo di fare politica ed
opposizione. In passato, nessun governo federale ha avuto una resistenza come
quella attuale, aspra, dura, quasi ai limiti della liceità ma sempre nei binari
del consentito.
Questa
opposizione va a fondo alle varie tematiche, agendo su molteplici fronti, non
copia chi è attualmente al potere ma ha un’anima propria ed ha la pretesa di
non suscitare odio, ma cercare di gestire le varie reazioni convogliandole in
canali giuridici e politici consentiti dalla legge.
Ho letto
commenti che ironizzavano sia su Marco Arpino che su Marcello Scisciolo ed ho
capito che sono soggetti che incutono, in qualche modo, paura per un
cambiamento che ai più apparirebbe nefasto. Essi sono nuovi (non hanno mai
fatto parte di un Consiglio federale e per Arpino men che meno di quelli
periferici, cosa che ha esercitato Scisciolo per un brevissimo periodo), non
hanno quella aggressività (e dico per fortuna) di cui i politici sono quasi
sempre dotati, però sono loquaci sanno affrontare un tema, andando diritto al
cuore del problema. Da qui ho tratto l’impressione che è assai difficile
affrontarli su un piano politico/ amministrativo ed organizzativo. La loro
azione, al momento, viene bollata come turbativa per l’attuale governo
federale, invece, a mio avviso, essi stanno svolgendo una grande atto di
democrazia, che è governo della maggioranza nel rispetto dei diritti della
opposizione. Io credo nelle loro idee, credo in quello che fanno perché non c’è
governo, non c’è maggioranza e, direi, non c’è democrazia senza una opposizione
seria ed efficace.
Ezio RINALDI