E’ stata approva dalla FIE la nuova
regolamentazione sulla passività negli assalti di spada e la cosa mi ha
incuriosito molto, talché ho interpellato due fra i più autorevoli cultori ed
insegnati dell’arma non convenzionale: il Maestro SPERLINGA Gianni ed il
Maestro TORAN Giancarlo. Il secondo ha pubblicato su facebook in “La frase
schermistica” il suo pensiero e devo dire in modo assai esauriente. Quindi non
mi dilungo più di tanto nella disamina dello scritto dell’autorevole autore,
mentre vi riporto la sintesi della chiacchierata con il Maestro SPERLINGA
enunciandovi a tal proposito il mio pensiero.
La scherma, tra gli sport di situazione, è certamente tra quelli che richiedono una maggiore capacità intellettiva nel leggere i comportamenti, le intenzioni, gli automatismi degli avversari e nello scegliere le contrarie più adatte per portare a segno le stoccate.
Ovviamente accompagnata da una preparazione fisica e tecnica ottimale, questa “lettura” è quella che rende la scherma (in generale) e la spada (in particolare) sport “intelligente”.
D’altronde l’etimologia della parola intelligenza, non a caso deriva dall’unione dei due vocaboli latini “intus” e “ligere”: leggere dentro, in profondità.
La scherma, tra gli sport di situazione, è certamente tra quelli che richiedono una maggiore capacità intellettiva nel leggere i comportamenti, le intenzioni, gli automatismi degli avversari e nello scegliere le contrarie più adatte per portare a segno le stoccate.
Ovviamente accompagnata da una preparazione fisica e tecnica ottimale, questa “lettura” è quella che rende la scherma (in generale) e la spada (in particolare) sport “intelligente”.
D’altronde l’etimologia della parola intelligenza, non a caso deriva dall’unione dei due vocaboli latini “intus” e “ligere”: leggere dentro, in profondità.
M° Gianni SPERLINGA |
Il Maestro Sperlinga afferma che
questa premessa si accompagna, nella sua mente, alla esperienza nelle aule
della scuola italiana, come docente di materie letterarie.
Durante, appunto, questa esperienza ha dovuto prendere atto che le istituzioni, recitando una certa preoccupazione per la presenza nelle varie classi di elementi meno capaci, hanno pensato di risolvere il problema abbassando il livello.
Durante, appunto, questa esperienza ha dovuto prendere atto che le istituzioni, recitando una certa preoccupazione per la presenza nelle varie classi di elementi meno capaci, hanno pensato di risolvere il problema abbassando il livello.
Questo parallelismo (assolutamente
personale) lo porta in maniera spontanea alla proposta di cambiamento che la
FIE ha approvato, relativamente al problema della presunta “non combattività”
nella spada.
A suo avviso, il pretesto scatenante
di questa ricerca di cambiamento risiede nel fatto che la scherma e la spada
stentano a trovare spazio in televisione e sono poco comprese dal “pubblico”.
Hanno, quindi, pensato bene di stravolgerne non solo le regole ma l’essenza
stessa, eliminando proprio quella caratteristica che la rende non solo
affascinante ma anche altamente formativa: l’intelligenza.
Il Maestro Sperlinga non si sofferma sulle cause dello scarso seguito da parte degli spettatori, bensì sulla presunzione e sulla carente lungimiranza tecnica della commissione (formata certamente da dirigenti, atleti ed ex “campioni”… quindi competenti) che è giunta alla conclusione di eliminare la caratteristica meno spettacolare: l’intelligenza. Probabilmente costoro hanno dimenticato in che modo hanno guadagnato i loro successi e non riuscendo più a “veder dentro” stanno finendo per uccidere la scherma.
Il Maestro Sperlinga non si sofferma sulle cause dello scarso seguito da parte degli spettatori, bensì sulla presunzione e sulla carente lungimiranza tecnica della commissione (formata certamente da dirigenti, atleti ed ex “campioni”… quindi competenti) che è giunta alla conclusione di eliminare la caratteristica meno spettacolare: l’intelligenza. Probabilmente costoro hanno dimenticato in che modo hanno guadagnato i loro successi e non riuscendo più a “veder dentro” stanno finendo per uccidere la scherma.
Personalmente non riesco a credere che
i rappresentanti (chi erano i presenti?) della FIS possano aver accettato
passivamente l’approvazione di queste regole. Sarebbe interessante conoscere la
posizione della FIS in materia, gli eventuali interventi e le argomentazioni
sostenute. Non vorrei che un malinteso spirito di “collaborazione” li abbia
spinti a tacere o a sostenere pedissequamente idee (si fa per dire) altrui.
La scherma è sempre stato lo sport più
seguito in TV durante le Olimpiadi, al di là del fatto che fosse capita o no,
semplicemente perché è vincente.
Il tifoso è attratto dalle medaglie, per il resto capisce assai poco di ciò che la TV gli propina e men che meno la comprensione delle regole!
Il tifoso è attratto dalle medaglie, per il resto capisce assai poco di ciò che la TV gli propina e men che meno la comprensione delle regole!
Tant’è vero che la stessa commissione,
anziché semplificarle le complica e le rende enigmatiche e incomprensibili alla
collettività. La spada, libera dal vincolo della convenzione, è sempre stata la
più compresa proprio perché, assegnando il punto a chi tocca per primo e uno
ciascuno se toccano insieme, non ha bisogno delle innumerevoli e a volte
acrobatiche spiegazioni dei “commentatori”, come avviene per sciabola e
fioretto.
Ritengo che chi ha pensato bene di sostituire la “libertà” tipica della spada, mettendole una camicia di forza abbia deciso a priori un gratuito vantaggio a favore dei più forti, di coloro che sono più avanti nel ranking.
La scherma, secondo me, non deve assolutamente inseguire, in maniera innaturale, il favore di un pubblico che, fondamentalmente, conosce poco le regole e forse è anche giusto che non le conosca, e di una parte dei mezzi di informazione votati solo alla quantità e mai alla qualità.
Ritengo che chi ha pensato bene di sostituire la “libertà” tipica della spada, mettendole una camicia di forza abbia deciso a priori un gratuito vantaggio a favore dei più forti, di coloro che sono più avanti nel ranking.
La scherma, secondo me, non deve assolutamente inseguire, in maniera innaturale, il favore di un pubblico che, fondamentalmente, conosce poco le regole e forse è anche giusto che non le conosca, e di una parte dei mezzi di informazione votati solo alla quantità e mai alla qualità.
Si dice in giro che le nuove
disposizioni per la passività piacciano al CT Sandro CUOMO, il quale in uno
degli ultimi collegiali si sarebbe addirittura vantato di aver ideato il nuovo
regolamento.
Sulla sua pagina facebook ha scritto:” Approvato al congresso FIE il testo per contrastare la
passività.
M° Giancarlo TORAN |
Sono in
attesa di leggere il testo definitivo, ma la proposta della commissione atleti
In linea di principio si avvicina molto alla proposta della priorità alternata
avanzata qualche tempo fa, ovvero viene sanzionata la passività con una
stoccata, ma la differenza sostanziale è che la sanzione toccherà solo allo
schermidore in svantaggio.
Se i
tiratori sono in parità subiranno un punto di penalità entrambi. Alla
quarta sanzione si viene squalificati dalla gara.
In caso di parità, verrà squalificato solo lo schermidore più basso di ranking.
Nella gara a squadre vale lo stesso principio, una discreta rivoluzione…”
La domanda è:” Perché abbia voluto una simile modifica? A chi gioverebbe? E perché non aprire prima un tavolo con i più autorevoli insegnanti dell’arma non convenzionale, per un confronto serio e produttivo?
In caso di parità, verrà squalificato solo lo schermidore più basso di ranking.
Nella gara a squadre vale lo stesso principio, una discreta rivoluzione…”
La domanda è:” Perché abbia voluto una simile modifica? A chi gioverebbe? E perché non aprire prima un tavolo con i più autorevoli insegnanti dell’arma non convenzionale, per un confronto serio e produttivo?
Con questo pensiero non intendo
erigermi a sapientone della scherma e della spada in particolare, bensì fornire
una riflessione, che nasce da una trentennale conoscenza dell’arma.
Vi consiglio la lettura integrale di quanto scritto dall’autorevole Maestro TORAN, il quale non polemizza, ma spiega esaurientemente i pro ed i contro di un simile provvedimento. A me non resta che augurarvi BUON 2019.
Vi consiglio la lettura integrale di quanto scritto dall’autorevole Maestro TORAN, il quale non polemizza, ma spiega esaurientemente i pro ed i contro di un simile provvedimento. A me non resta che augurarvi BUON 2019.
Ezio RINALDI