1911 |
Per i curiosi di storia, la Palazzina dei Glicini, così si trova nominata nelle vecchie mappe del parco, sorta a fianco del Castello del Valentino, denominato “Millefonti” in contrapposizione con quello di “Mirafiori” sorto a sud della cittadina subalpina, è una costruzione di metà Ottocento, la cui funzione è sempre stata di servizio alla grande area verde (e non come alcuni pensano come edificio per la manovalanza del Castello). Tra le prime notizie che ci sono giunte, ospitò dei ristoranti, poi venne convertita di palazzina amministrativa, e servì per le varie esposizioni tanto di moda a cavallo tra i due secoli. Negli anni ’20 divenne centro nevralgico della struttura organizzativa delle mostre fasciste, e quindi sede del Dopolavoro Poste e Telegrafi, dove c’erano anche corsi di scherma. Abbandonato nel ’45, seriamente danneggiato da un bombardamento, si pensò anche alla sua definitiva demolizione, quando agli inizi degli anni ’50 un comitato di ex-scoi dello scomparso Club di Scherma torinese, ottenne dal comune l’autorizzazione ad avviare lavori di ristrutturazione che, grazie anche al finanziamento della federazione di scherma, del CONI e del comune stesso, portarono l’edificio a divenire la storica casa della scherma che tutti conosciamo.
1928 |
Non serve ripercorrere tutta la
storia di questo sport che è passata da quelle porte, come è inutile anche
rivangare tutta la recentissima saga legale che ha portato ad una nuova
gestione, oggi si deve giustamente parlare del loro di questi ultimi e del
futuro della palazzina.
I miei più sinceri complimenti a
questa cordata di coraggiosi sognatori, composta dalla storica Victoria
Ginnastica che ha aperto una sezione di scherma, la recente Augusta Taurinorum,
e altre realtà che arrivano dal fitness e dal tennis, assieme hanno formato una
A.T.I. che ha vinto il bando di appalto della palazzina per i prossimi 17 anni,
sfidando anche la cabala e l’italica superstizione.
Una sinergia che è apparsa
vincente, e che oggi ha presentato al mondo dello sport torinese, e non solo,
la sua visione di gestione. Le parole delle due anime di questo grande
progetto, il presidente della Victoria Ezio Torta e l’amministratore
dell’Augusta Amedeo Giani, hanno mostrato quanto affiatamento ci fosse tra i
due, che si sono alternati nella presentazione del progetto con tempi che
nemmeno celebri presentatori professionisti sanno tenere quando devono dividere
il palco con un collega.
Belle le parole del presidente Ezio Torta, soprattutto l’apertura alla massima collaborazione con tutte le realtà del territorio, perché questo diventi un centro di eccellenza al servizio della scherma, e non alla gloria personale di qualcuno.
1928 |
Non sono mancati gli interventi
anche dei politici presenti, che hanno celebrato il lavoro di questo team, tra
questi voglio citare, ad onore degli ospiti, l’assessore allo sport della
Regione Piemonte Ricca, quello della Città di Torino Carretta, il presidente
del CONI Regionale Casale ed in rappresentanza della Federscherma, il
vice-presidente Maurizio Randazzo.
Oggi |
Inaugurazione 23.09.23 |
Parlando della struttura, sembra veramente incredibile nel poco tempo a disposizione, le chiavi ai nuovi inquilini sono state consegnate solo ad inizio giugno, siano riusciti a rendere la struttura esattamente come se fosse stata lasciata dai precedenti inquilini appena il giorno prima. Non fosse stato per il cambio dei colori sui muri, avrebbe potuto essere considerato tutto come prima. Sala di scherma con 18 pedane, gli
apparecchi a fondo pedana e non in mezzo danno indubbiamente una immagine maggiormente ordinata allo spazio, che senza armadietti lungo il perimetro sembra perfino più grande. La nuova gestione avrà il suo cuore sportivo nella spada gestita dall’ottimo maestro Maurizio Mencarelli, e la sciabola dei bravissimi tecnici Andrea Cutrupi e Amedeo Giani, quest’ultimo seguirà anche la paralimpica Andreaa Mogos, che si allena da anni presso l’Augusta Taurinorum. Una sinergia di intenti, che però consentirà alle due società di mantenere la propria identità, un equilibrio ideale.
Inaugurazione 23.09.23 |
La struttura, ovviamente, possiede anche altre attività collaterali, senza le quali raggiungere un equilibrio economico sarebbe impossibile con la sola scherma, si tratta di due campi da tennis, uno da calcetto ed una ampia area relax con piscina, dove viene svolto anche un centro estivo. Al piano superiore l’area fitness, e ci sarà anche spazio per un laboratorio di fisioterapia, gestito anche quello dall’ex-maestro di scherma Alessio Bonino, oggi apprezzato osteopata.
Ritengo che il gruppo, per quanto
apparentemente eterogeneo, mi è parso ben affiatato, l’immagine data oggi è di
solidità e idee chiare, non mi resta che augurare a tutti il mio più sincero in
bocca al lupo per tutto quanto vorranno realizzare nella Palazzina dei Glicini.
Paolo CUCCU