12 novembre 2024

Segnali dal futuro sportivo

Ališer Usmanov
 Acque agitate nel piccolo mare della Federazione scherma internazionale, anche denominata FIE, che mi fanno lanciare una doverosa scialuppa di salvataggio verso una riflessione un po’ più larga di quella di Philip Auclair.

Per prima cosa l’incipit: “Etica a parte, il possibile ritorno del russo (Alisher Usmanov ndr) dovrebbe essere assurdo, visto che non può mettere piede nel Paese dove ha sede la FIE”, fa ridere, anche perché in una Europa che evidentemente Auclair non conosce, chiunque sa che qualsiasi extracomunitario senza soldi può approdare in una qualsivoglia caletta costiera anche senza documenti, scorrazzando a piacimento. Figuriamoci se entrasse con aereo privato e passaporto diplomatico, o qualcosa di più elaborato, girando con la sua Maybach da quasi un milione di dollari. Molti farebbero delle oohh di approvazione e stupore.

In che modo quindi ci potrebbe impensierire Usmanov, o addirittura potrebbe impensierire lui? La domanda è retorica e non merita risposte, anzi getta una luce ridicola sulle considerazioni di Auclair, che evito di commentare paragrafo per paragrafo e vado al dunque delineando un quadro un po’ più ampio.

È un caso che all’arrivo di Joe Biden a Pennsylvania Avenue, sia partita una guerra in Europa e che alla fine del suo mandato ne sia partita una in Israele? Non credo di fare dietrologia spicciola pensando che in questi due casi, destabilizzare il Mediterraneo fosse strategico per la politica dei Dem americani, consapevolissimi del fatto che a novembre 2024, avrebbero perso tragicamente le elezioni a vantaggio del pacifista Trump. Sciupafemmine e sperperatore di capitali sì, ma evidentemente per nulla guerrafondaio. Forse Joe era finanziato ampiamente dai produttori di armi, mentre Donald no? Forse Auclair lo sa meglio di noi, ma evita di dirlo.

Mi incuriosì molto il fatto che non appena la guerra in Ucraina fu inaugurata, si mise in scena a livello planetario una caccia ai celebri “oligarchirussi”. Ebbene sì, oligarchirussi, tutta una parola sola, come se fosse un teorema malvagio che andava demolito, visto che molti straricchi del pianeta russo si erano avvicinati troppo all’Europa, che, come abbiamo scoperto proprio grazie all’americano Joe, è un intoccabile feudo statunitense. Gli oligarchirussi andavano quindi limitati e sanzionati, ma non quelli americani. Eh già gli oligarchiamericani, che ovviamente si chiamano magnati, come Bill Gates, Elon Musk, George Soros (che non è americano, ma si atteggia a tale, visto il suo modo di agire), quelli invece sono in benvenuti non solo in Europa, ma ovunque, mentre gli oligarchirussi, andavano stigmatizzati a colpi di giornalismo e di sanzioni. Infatti, dall’elenco che Per Palmström, cioè il consulente legale della Federazione Svedese di Scherma ha pubblicato, compaiono una serie di Stati che hanno sanzionato Alisher, che ha il pessimo dettaglio di essere ricco sfondato, di essersi comprato un club di calcio, (uno di quelli che fa acqua da tutte le parti e ci ha buttato un oceano di soldi), di presiedere una serie di società che gli fruttano miliardi di dollari (pardon rubli), e di scorrazzare con una certa facilità nel continente in cui vive, un peccato quest’ultimo che è ancora “più peggiore assaissimo” che non essere americano.

Ma vengo al dunque.

Da punto di vista storico alcune grandi rivoluzioni o decadimenti politici dell’era contemporanea, sono legati a eventi sportivi.

Il Muro di Berlino cadde dopo una ridicola conferenza stampa, ma, udite udite, ben 14 giorni dopo un Campionato mondiale di ginnastica che si era svolto a Stoccarda. L’enorme numero di visti che servivano per far andare tedeschi orientali verso l’occidente, intasarono gli uffici tedeschi. Perciò il governo di allora emanò un provvedimento di semplificazione delle procedure per l’espatrio e quindi anche per passare da Berlino Est a quella Ovest.

Che dire poi dell’escalation di Berlusconi? L’oligarca meneghino, meglio conosciuto come “Il Cavaliere”, diventò tale quando, in occasione dell’anniversario della prima edizione del Campionato mondiale di calcio in Uruguay, acquistò i diritti per trasmettere in diretta notturna prima e in differita diurna poi, le partite che la Rai non volle acquistare per indolenza verso tutti gli eventi sportivi. Da quel momento Sua Emittenza, come venne soprannominato Silvio Berlusconi, divenne il più importante comunicatore d’Italia, e successivamente personaggio politico che ha saputo ottenere dallo sport ben più di un semplice favore.

Tralascio le segretissime attività politiche che avvennero durante i Giochi Interalleati del 1919, a Parigi, durante il Congresso di Versailles, mentre la prima guerra mondiale continuava in Ungheria e Romania. A questo aggiungo quelli avvenuti nell’Olimpiade del 1936 a Berlino e quelle dell’olimpiade del 1948 a Londra, senza dimenticare quelli seguenti agli avvenimenti del 1972 a Monaco. La letteratura è pressochè sterminata e anche ben raccolta, perché lo sport e la sua storia è un elemento di primaria importanza nel mondo non solo nelle parrocchiette di paese.

Mi accingo a concludere il percorso delineato mostrando come anche in questo momento ci siano delle evidenze (in inglese sarebbero delle evidence, termine che si usa per indicare le prove di un reato o delitto, o simile) che mostrano come il tempo di Joe sia terminato e i tasselli del mosaico stiano tornando a loro posto, come ai tempi di Donald e le ragioni sono più che intuibili.

Quindi non a caso Alisher potrà tornare a giocare con il suo giocattolo preferito, versando nelle casse della FIE, come Auclair ha con intelligenza evidenziato, cospicue somme di denaro, perché la scherma, per i suoi protagonisti è una maledetta passione che non cesserà mai di entusiasmare chi la vive da dentro e forse abbiamo bisogno di farlo crescere questo sport, che nella sua storia è stato lo sport non degli oligarchi, ma dei grandi politici, ragione per cui il nazista Reinard Heidrich, volle diventarne presidente a tutti i costi e ci riuscì.

Che Auclair e Palmström siano schierati a difendere uno scenario più democratico, ovvero post-trumpiano, lo posso anche capire, ma che non vedano come erano le cose prima di Biden, mi stupisce, anche perché quello che accade in FIE è un segnale del prossimo futuro politico, cioè la pace.

Fabrizio ORSINI

 

09 novembre 2024

L'assurdo ritorno di Alisher USMANOV

Dalle pagine on line del the Guardian riporto l’articolo a firma di Filippo Auclair che analizza la possibile candidatura dell’oligarca russo alla Presidenza della Federazione Internazionale di Scherma. Ogni consi-derazione al riguardo la lascio ai lettori.
Ezio RINALDI

"the Guardian

Il denaro parla mentre l'oligarca Alisher Usmanov si muove per riprendere il controllo della scherma 

Filippo Auclair

Etica a parte, il possibile ritorno del russo dovrebbe essere assurdo, visto che non può mettere piede nel Paese dove ha sede la Federazione Internazionale di Scherma
L'oligarca russo Alisher Usmanov partecipa alla cerimonia di premiazione dei medagliati olimpici russi di ritorno dalle Olimpiadi di Rio 2016 al Cremlino. Fotografia: Maxim Shemetov/Reuters
elle poche equivalenti del G7, dei Brics o del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nello sport, club su invito riservati ai più ricchi e potenti. Dall'atletica al nuoto, dal canottaggio al basket, dal calcio alla scherma, quasi tutte le federazioni internazionali aderiscono al principio di una nazione, un voto. Come mi ha detto una volta un dirigente della Fifa: "Se le persone trovano strano che il voto di un piccolo paese caraibico debba contare quanto quello della Germania o del Brasile, cosa direbbero se il voto di Bill Gates contasse più di quello del suo giardiniere in un'elezione negli Stati Uniti?"
Touché . La domanda sorge allora sul perché questo modello di democrazia radicale abbia portato a ciò che vediamo oggi: una serie di organismi sportivi internazionali gestiti come feudi da presidenti che vengono rieletti regolarmente per mandato dopo mandato senza opposizione, autocrati in tutto tranne che nel nome. La risposta è che, se tutti i voti contano allo stesso modo, alcuni elettori sono più uguali degli altri. Ancora più concretamente, molti di loro, la maggioranza in realtà, sono meno uguali degli altri. Sono le federazioni di paesi più piccoli e poveri che dipendono finanziariamente dai finanziamenti forniti dall'organismo di governo del loro sport. Il potere conferito loro dal sistema elettorale finisce per essere utilizzato per sostenere il loro benefattore.
È quindi quasi certo che lo sport assisterà presto al ritorno trionfale di Alisher Usmanov , l'uomo che ha regnato incontrastato sulla scherma mondiale dal 2008, quando è stato eletto per la prima volta presidente della Federazione Internazionale di Scherma (FIE), fino a quando non ha dovuto dimettersi dal suo incarico nel marzo 2022.
L'ex azionista di minoranza dell'Arsenal e patron dell'Everton, descritto dalla Gazzetta ufficiale dell'UE come un "oligarca filo-Cremlino con legami particolarmente stretti con il presidente russo Vladimir Putin […] uno degli oligarchi preferiti di Putin", era stato uno dei primi cittadini russi a essere soggetto a sanzioni in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Usmanov ha cercato di far annullare queste sanzioni presso la Corte di giustizia europea, ma ha perso il suo appello a febbraio e, allo stato attuale, è soggetto a un divieto di viaggio e a un ordine di congelamento dei beni in 38 paesi, 37 dei quali sono membri della FIE, tra cui la Svizzera, dove la federazione ha la sua sede centrale.
Eppure, due terzi delle 156 federazioni affiliate alla FIE hanno proposto o sostenuto l'oligarca per le elezioni che si terranno il 30 novembre in Uzbekistan, il paese in cui è nato Usmanov e che ha rappresentato come specialista di sciabola ai tempi della vecchia URSS. Il suo unico avversario sarà Otto Drakenberg, un uomo d'affari svedese che ha gareggiato nella gara di spada alle Olimpiadi di Seul del 1988, la cui unica speranza di vincere le elezioni della FIE è che Usmanov venga escluso dal voto.
In teoria, questo potrebbe ancora accadere; ma affinché ciò accada, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), sotto la cui egida opera la FIE, dovrebbe mostrare un certo rispetto per i valori sanciti nel suo stesso statuto. Considerando quanto Usmanov sia vicino al presidente del CIO, Thomas Bach, anche lui ex schermidore, ciò sembra improbabile. Bach è stato, con Putin, uno dei primi a congratularsi con il suo "amico" Usmanov in termini effusivi quando è stato eletto - senza opposizione, per acclamazione - per un quarto mandato presidenziale a capo della FIE nel 2021.
Il presidente russo, Vladimir Putin (a sinistra), stringe la mano ad Alisher Usmanov. Fotografia: Sputnik/Reuters
A parte le questioni etiche, l'elezione di Usmanov stabilirebbe un nuovo standard per l'assurdità nel mondo della politica sportiva, anche se segue un altro tipo di logica implacabile, la logica dell'interesse personale finanziario. Come sottolineato dalla Federazione di Scherma Svedese in una lettera al comitato esecutivo della FIE, Usmanov non sarebbe in grado di gestire l'organizzazione dalla sua sede centrale in Svizzera, poiché non può metterci piede. Non sarebbe inoltre in grado di partecipare alle competizioni tenute in altri 36 paesi, come gli eventi della Coppa del Mondo FIE che si terranno in Spagna, Germania, Italia, Francia, Stati Uniti e Grecia nei due mesi successivi alla sua probabile elezione. (Il CIO e il rappresentante legale di Usmanov sono stati contattati per un commento.)
In termini legali, la FIE è un'entità svizzera e deve rispettare la legge del paese. Avendo come presidente il sanzionato Usmanov, potrebbe ritrovarsi privata dell'accesso ai propri fondi. Per citare una nota esplicativa scritta dalla divisione sanzioni della segreteria di stato svizzera per gli affari economici, "il congelamento dei beni e il divieto di rendere disponibili i fondi si applicano non solo agli individui sanzionati, ma anche alle organizzazioni che sono di loro proprietà o - direttamente o indirettamente - controllate".
Questo potrebbe far ricredere alcuni dei sostenitori russi, perché, alla fine, è per via dei soldi che così tante federazioni affiliate alla FIE hanno sostenuto Usmanov con tanto entusiasmo fino ad ora. Al multimiliardario va dato il dovuto: sa essere un uomo molto generoso. Nel febbraio 2020, ha donato al museo del CIO di Losanna il manoscritto del 1892 in cui Pierre de Coubertin delineava il suo piano per la rinascita dei Giochi olimpici. Usmanov aveva pagato 8 milioni di dollari (6,1 milioni di sterline) per averlo qualche mese prima. Allo stesso modo, è la sua generosità che ha permesso alla FIE di sopravvivere durante gli anni del Covid.
Usmanov, che si ritiene abbia costruito una fortuna di 15 miliardi di dollari attraverso il suo impero metallurgico e minerario, ha regolarmente fatto grandi donazioni personali a quella che era in gran parte la sua federazione, così grandi, in effetti, che ammontavano al 93% del suo reddito totale nel 2020 (5 milioni su 5,4 milioni di franchi svizzeri). Al contrario, nel 2023, con Usmanov fuori gioco, la FIE ha riportato un fatturato di 1,8 milioni di franchi svizzeri e una perdita di 6,5 milioni.
La decisione spetta ai delegati che si riuniranno a Tashkent alla fine del mese, i delegati delle federazioni nazionali come l'Afghanistan, che hanno inviato per l'ultima volta uno schermidore a una competizione internazionale nel 2006, quando Muzzamil Farooq si è piazzato 149° ai campionati mondiali. In nazioni di scherma come la Francia o l'Italia, dove la più antica disciplina olimpica è sostenuta dalle casse pubbliche, i doni di Usmanov non significano nulla e il sostegno alla sua candidatura è quasi inesistente, con l'Ungheria come prevedibile eccezione.
Ma nei paesi in cui la scherma resta uno sport amatoriale, per gli atleti ma non per gli amministratori, si sta svolgendo un tipo di gioco diverso, uno a cui Usmanov ha giocato per molto tempo e da cui è sempre uscito vincitore. Come potrebbe essere altrimenti? Più piccola è la federazione, più grande è l'attrattiva; e ciò che passa per un voto democratico finisce per essere un'asta. Il miglior offerente se ne andrà sempre con il lotto.
"
 


06 novembre 2024

Alisher USMANOV DI NUOVO PRESIDENTE FIE? Anche no!

Putine e Usmanov
Il Presidente della federazione svedese di scherma ha inviato al Bureau della FIE la sottostante lettera con la quale stigmatizza l'eventuale candidatura di Alisher Usmanov a Presidente della Federazione Internazionale di Scherma e, nel contempo chiede che detta designazione non venga accolta
Personalmente condivido appieno la richiesta e spero vivamente che non trovi accoglimento.
Credo fermamente che non si possa avere come presidente FIE un oligarca russo amico di Putin. Il resto lo lascio al vostro pensiero.
Ezio RINALDI

"Obiezione contro il signor Alisher Usmanov come candidato alla presidenza della FIE

Il 28 ottobre 2024, il Bureau della FIE ha presentato l'elenco dei candidati per le prossime elezioni da tenersi al Congresso della FIE a Tashkent, Uzbekistan, il 30 novembre 2024. Il signor Alisher Usmanov è candidato alla presidenza della FIE.
Secondo l'articolo 4.1.4 dello Statuto della FIE, ogni federazione nazionale può contestare l'elenco dei candidati comunicati dal Bureau. Una contestazione sarà esaminata dal Comitato Esecutivo, previo parere della Commissione Legale e delle persone interessate.
La Federazione Svedese di Scherma contesta e si oppone alla candidatura del signor Alisher Usmanov come Presidente della FIE. La Federazione Svedese di Scherma chiede che il Comitato Esecutivo respinga la candidatura del signor Alisher Usmanov e rimuova il suo nome dall'elenco dei candidati.
La FIE è un'organizzazione non-profit soggetta alle leggi e ai regolamenti della Confederazione Svizzera. Di conseguenza, la FIE deve conformarsi alle leggi e ai regolamenti in vigore in Svizzera. Secondo l'articolo 5.1 dello Statuto della FIE, la gestione della FIE è affidata al Comitato Esecutivo tra i Congressi. Di conseguenza, quando il Congresso non è in sessione, è dovere e responsabilità del Comitato Esecutivo assicurarsi che la FIE si conformi alle leggi e ai regolamenti in vigore in Svizzera.
Il 4 marzo 2022, il signor Alisher Usmanov è stato sanzionato dalla Svizzera. Le autorità svizzere hanno giustificato le sanzioni contro il signor Alisher Usmanov sottolineando che egli ha attivamente sostenuto materialmente o finanziariamente e tratto vantaggio dai responsabili russi dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina ¹.
La Federazione Svedese di Scherma si oppone alla candidatura di Alisher Usmanov alla presidenza della FIE per i seguenti motivi:
- È un imprenditore operante in Russia e coinvolto in un settore economico che fornisce una fonte di entrate sostanziale al Governo della Federazione Russa, responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina.
- Ha attivamente sostenuto le politiche di destabilizzazione dell'Ucraina del governo russo.
La Federazione Svedese di Scherma ha chiesto alla Divisione Sanzioni del Dipartimento Federale degli Affari Economici in Svizzera le implicazioni legali delle sanzioni svizzere.
La Divisione Sanzioni afferma che una persona sanzionata non è eleggibile per una posizione nella FIE se tale elezione comporta la ricezione di risorse economiche.
Secondo le Regole Amministrative della FIE, articolo 7.2.5, Alisher Usmanov riceverà:
- Un'indennità equivalente a 100 Euro al giorno per le riunioni del Comitato Esecutivo.
- Rimborso spese di viaggio e alloggio.
Pertanto, Alisher Usmanov non è eleggibile per alcuna posizione nella FIE.
La Divisione Sanzioni sottolinea che è responsabilità di individui, aziende e organizzazioni garantire il rispetto delle misure in vigore.
La FIE deve conformarsi alle leggi e regolamenti svizzeri, inclusi le sanzioni.
Il Comitato Esecutivo ha il dovere di garantire il rispetto di tali leggi e regolamenti.
Di conseguenza, il Comitato Esecutivo non ha altra scelta che respingere la candidatura di Alisher Usmanov.
L'approvazione della sua candidatura comporterebbe conseguenze legali per la FIE e i membri del Comitato Esecutivo.
I membri del Comitato Esecutivo potrebbero affrontare conseguenze legali nei loro paesi di origine.
Alisher Usmanov è sanzionato da 38 paesi:
1. Australia . 2. Austria, 3. Belgium, 4. Bulgaria, 5. Canada, 6. Croatia, 7. Cyprus, 8. Czechia, 9. Denmark, 10. Estonia, 11. Finland, 12. France, 13. Germany, 14. Greece, 15. Hungary, 16. Iceland,
17. Ireland, 18. Italy, 19. Japan, 20. Latvia, 21. Lichtenstein, 22. Lithuania, 23. Luxembourg, 24. Malta, 25. Netherlands, 26. New Zeeland 27. Norway, 28. Poland, 29. Portugal, 30. Romania, 31. Slovakia, 32. Slovenia, 33. South Korea, 34. Spain, 35. Sweden, 36. Switzerland, 37. United Kingdom, 38. United States
Il signor Alisher Usmanov è attualmente soggetto a sanzioni nel 23,7% (37/156) dei paesi con federazioni nazionali di scherma.
Non esiste una federazione di scherma nel Liechtenstein.
Le sanzioni imposte al signor Alisher Usmanov hanno implicazioni gravi:
- La FIE e i membri del Comitato Esecutivo violerebbero la legge svizzera e di molti altri paesi.
- Il signor Alisher Usmanov, come Presidente, sarebbe:
- Impedito a visitare la sede della FIE a Losanna.
- Impedito a visitare 37 federazioni membri.
- Impedito a gestire i fondi della FIE.
- Impedito a garantire l'efficienza della FIE.
È fondamentale che il Presidente della FIE possa visitare tutte le federazioni membri e gestire gli affari dell'organizzazione.
Il leader della scherma mondiale non può essere persona non grata in gran parte del mondo o proibito dal partecipare alla gestione e leadership dell'organizzazione.
Il Presidente della FIE deve promuovere gli interessi della scherma in tutto il mondo, assumendosi responsabilità per ogni decisione.
Il signor Alisher Usmanov non può soddisfare questi requisiti.
Il Comitato Esecutivo deve quindi respingere la sua candidatura.
Il signor Alisher Usmanov stesso sembra comprendere che non può agire come Presidente della FIE a causa delle sanzioni.
Il 1° marzo 2022, si è "auto-sospeso" come Presidente della FIE a causa delle sanzioni dell'Unione Europea.
Non poteva viaggiare alla sede della FIE e alle federazioni membri e i beni della FIE erano sotto sanzione.
Se la candidatura del signor Alisher Usmanov viene accettata e il Congresso lo rielegge Presidente per un altro mandato, egli dovrebbe nuovamente, a causa delle sanzioni, "auto-sospendersi", ovvero rassegnare immediatamente le dimissioni da Presidente della FIE.
Il Comitato Esecutivo deve respingere una candidatura alla presidenza della FIE se è chiaro che il candidato si dimetterà immediatamente dopo l'elezione.
La Federazione Svedese di Scherma è stata sorpresa nel leggere che il Bureau, presentando la lista dei candidati alla presidenza, abbia indicato:
- La federazione membro che presenta la candidatura di Alisher Usmanov.
- Le federazioni membri che "sostengono" la sua candidatura.
Ciò solleva quesiti:
1. Qual è il sostegno legale del Bureau per includere federazioni che "sostengono" un candidato?
2. Come definisce il Bureau il concetto di "sostegno" e come garantisce l'accuratezza?
3. Potrebbe la FIE fornire documentazione scritta di tale sostegno da ogni federazione?
Richieste:
1. Quale federazione ha presentato Alisher Usmanov come candidato? Fornire documenti.
2. Otto Drakenberg è presentato come candidato dalla Federazione Svedese di Scherma. Perché la FIE non ha chiesto se altre federazioni sostengono la sua candidatura?
3. Distribuire l'elenco delle federazioni che sostengono Otto Drakenberg.
4. Implementare un meccanismo per consentire alle federazioni di cambiare sostegno.
La Federazione Svedese di Scherma richiede che la FIE garantisca l'integrità delle elezioni e del Congresso.
"L'auto-sospensione" non esiste nel diritto della FIE.
Pertanto, l'unica interpretazione possibile è che il signor Alisher Usmanov ha rassegnato le dimissioni da Presidente della FIE il 1° marzo 2022
Con procedura anomala e non statutaria, che fa apparire il processo elettorale privo di valore, poiché il Comitato Esecutivo ha già dichiarato come fatto che la maggioranza delle federazioni membri sostiene già uno dei candidati. Le elezioni si terranno il 30 novembre 2024. Pertanto, la Federazione Svedese di Scherma chiede risposte urgenti al Comitato Esecutivo e comunicazione della decisione di respingere la candidatura di Alisher Usmanov entro venerdì 8 novembre 2024.
Per Palmström, Consulente Legale della Federazione Svedese di Scherma.

03 novembre 2024

NESSUN ALLARME: ma tanta consapevolezza sul da farsi.

 

Sul quotidiano "Il Foglio" del 2 novembre 2024 è pubblicata una interessante intervista del campione olimpico Daniele Garozzo. Interessante perchè in essa vengono toccati alcuni argomenti stimolanti per il futuro della scherma. In particolare i risicati numeri degli iscritti in confronto a quelli di altre nazioni quali la Francia, le nazioni asiatiche e gli Stati Uniti. Il sistema Italiano, secondo il campione non è al passo con i tempi poichè le citate nazioni ci stanno superando. Egli mette in evidenza alcune peculiarità che, a quanto pare, i nostri atleti hanno perso, in poche parole avrebbero perso la "cazzimma". Ma anche l'educazione alla scherma ed in essa fa riferimento al rimprovero ed alla capacità di saper perdere, cioè l'accettazione della sconfitta come elemento di crescita. Tutti temi già trattati nel passato e ricordo il "gioco scherma" portato avanti dal grande maestro Carlo MACCHI e dall'irraggiunbile Di Ciolo Antonio.

Garozzo fa riferimento a necessari investimenti nei Centri Sportivi Universitari: concetto apprezzabile e volendone seguire il pensiero, la FIS come dovrebbe intervenire? Sarebbe opportuno esplicitare chi dovrebbe farsi carico di una azione propulsiva, tenendo conto che il CUSI è divenuto federazione sportiva autonoma affiliata al CONI ed in quanto tale viene finanziata da quest’ultimo, al pari delle altre FNS.

Per chi lo avesse dimenticato, la Federazione Scherma ha portato alle olimpiadi tutte e sei le squadre e per raggiungere tale risultato vi è stato un notevole impegno economico ed organizzativo. Dalle Olimpiadi di Parigi la delegazione azzurra è tornata con 5 medaglie, quante quelle di Tokio ma con un oro in più, pur in presenza di una crescita esponenziale della scherma mondiale.

Per quanto riguarda i numeri sono assolutamente d’accordo ma si è chiesto in quali impianti metterli? Conosce la realtà impiantistica della scherma? Per la realizzazione di una politica come la sua (condivisibile) ci vogliono anni poiché è necessario avere la disponibilità di strutture adeguate e la dove ve n’è carenza bisogna costruirle. Tutto ciò presume una permanenza in Federazione per almeno 20 anni e qui mi sorge la domanda: perché ad Azzi non deve essere concesso il tempo necessario per la realizzazione del suo programma, peraltro approvato nell’assemblea elettiva del 2021?

Al di là della stima verso un atleta di caratura olimpica sia sportiva che umana, nell'intervista vi leggo uno spot elettorale, e ci sta tutto visto che siamo in piena corsa per il rinnovo delle cariche federali per il quadriennio 2025-2028. Il catanese corre nella squadra del Dr. MAZZONE, competitor dell'attuale presidente AZZI, quindi nulla di nuovo all'orizzonte.

Nella sua esposizione nessun riferimento ai Gruppi sportivi in divisa di cui egli ha fatto parte fino a qualche mese fa (FFGG. Ndr.). Nella considerazione  che sovente atleti licenziati o dismessi, con motivazioni valide, da parte di un Gruppo Sportivo in divisa gli stessi vengono poi arruolati da analogo Gruppo ma con divisa diversa, sarebbe opportuno ed interessante conoscere il suo pensiero e quello dell’aspirante presidente Dr. Mazzone, che annovera nella sue fila molti elementi di un Gruppo Sportivo in uniforme ma senza stellette, in merito al disdicevole fenomeno delle porte girevoli che negli ultimi anni ha suscitato forti critiche da molte parti.

Leggendo più volte l'intervista devo ammettere che alcuni passaggi sono molto significativi ma nella valutazione complessiva, sommessamente direi nessuna novità all'orizzonte perchè noi siamo stati gli antesignani di una scherma insuperabile. Per decenni siamo stati, ma lo siamo ancora, all'avanguardia e siamo stati prima studiati e poi copiati. É evidente che bisogna cambiare marcia ma Azzi lo sta già facendo e senza clamori, pertanto nessun allarme ma tanta consapevolezza sul da farsi.

Ezio RINALDI

 


02 novembre 2024

ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA - QUALIFICATION DAY: dove eravamo rimasti?

E’ con immenso piacere che riprendo dal sito dell’Accademia Nazionale di Scherma il comunicato con il quale si informa della indizione del Qualication Day.
 Finalmente si ricomincia e verrebbe da dire: “dove eravamo rimasti?” 
Auspico una foltissima partecipazione ed a tutti un grande "in bocca al lupo"

“Dando seguito all'accordo con la Federazione Italiana Scherma, l'Accademia Nazionale indice il Qualification Day per tutti coloro che, in possesso di un titolo di tecnico FIS di 2° o 3° liv, non avendo il titolo di 2° o 3° liv dell'Accademia Nazionale, intendano conseguirlo. 

Nella sezione esami e previa registrazione al sito accademianazionalescherma.it, sarà possibile aderire alla prima seduta del 23 e 24 novembre (sede Accademia point di Prato). Iscrivendosi a questa sessione e caricando i documenti si attiverà l'accesso alla seduta di qualificazione. La modulistica da utilizzare è quella abituale e si riporta anche in fondo alla presente news. Si riporta anche il vecchio bando adottato per i precedenti q-day.

La qualificazione prevede la partecipazione ad una giornata di formazione/ aggiornamento/verifica con consegna di un prodotto finale da parte dei candidati (video da realizzare durante la giornata di lavoro). Al termine della giornata ci sarà il consueto rito della proclamazione con contestuale consegna dei diplomi.

E' importante precisare che l'iscrizione a questa seduta è il modo per aderire alla sessione di Qualification Day dell'Accademia. La sessione sarà articolata in tre sedute, la prima è a Prato il 23 e 24 novenbre C.M.. Le altre sessioni saranno definite progressivamente ed in base alle provenienze dei candidati. L'Accademia cercherà di indire le successive sessioni entro un raggio accettabile per viaggi che non richiedano pernottamenti. Per questo motivo è fortemente consigliata l'adesione che non è impegnativa e serve a creare la mappa dei candidati. Chi completerà la documentazione ed effettuerà il pagamento impegnerà ufficialmente la data del 23 o 24 novembre. Tutti gli altri saranno spostati d'ufficio alle sedute successive.

E' prevista una quota d'esame (max 100€) che sarà confermato direttamente ai partecipanti alla sessione tramite la mail utilizzata in fase di registrazione appena avranno caricato tutta la documetazione richiesta e la stessa sarà approvata. In base al numero di partecipanti la quota potrà variare (diminuendo) essendo fissata come contributo simbolico alle spese sostenute dall'Accademia per tutti i Qualification Day (la normale quota d'esame sarebbe stata 250€ ma per venire incontro ai candidati l'Accademia integrerà la differenza con una borsa di studio di 150€ per ciascun candidato partecipante).

In fase di registrazione occorre dichiarare il titolo posseduto inferiore a quello da qualificare (es. per qday 2° liv si deve dichiarare il possesso del primo livello; per il q day di 3° liv si deve dichiarare il possesso del secondo livello).

I candidati che devono qualificare sia il 2 che il 3 livello dovranno partecipare ad entrambe le giornate di lavoro e in fase di iscrizione dichiarare il possesso del 2° livello. Comunque per questi casi si richiede contatto con la segreteria scrivendo ad accademianazionalescherma @gmail.com.

Sul sito dell'Accademia troverete la documentazione necessaria per l'ammissione al Qualification Day.

Ezio RINALDI