26 settembre 2012

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE SCARSO


 Caro Presidente di trascrivo un sms che mi è pervenuto oggi:

 ” Ti prego siamo al ridicolo. Anche il referente caf di spada maschile è il maestro della palestra di Sandro Cuomo. Il Carpenito che senza esperienza ne atleti però prestanome di Cuomo x allievo ESPOSITO. Ti prego io non posso espormi ma è veramente indecente. Intervieni, pensa mi hanno mandato  sms da nord Italia. Ridicolo.”.

Non intendo ne commentarlo ne strumentalizzarlo, ti prego solo di fare le tue verifiche e se la segnalazione dovesse rispondere al vero ritengo quanto mai doveroso un tuo intervento.

Il messaggio non è anonimo, ma come ho avuto modo di scrivere e tu sicuramente hai letto, c’è una grande paura, se non addirittura terrore, ad esporsi. Lo faccio io prendendo impegno che se quanto sopra non fosse veritiero, da queste pagine ed a caratteri cubitali chiederò scusa e non mi sottrarrei ad un eventuale provvedimento disciplinare.

Ezio RINALDI

22 settembre 2012

IL SISTEMA E L'AMORE PER LA SCHERMA

Ci sono sistemi che fanno fatica a modificarsi perché, le loro fondamenta, sono state costruite con meccanismi di scambio. Questi hanno generato corridoi entro i quali si muovono le azioni. Ora è difficilissimo cambiare il sistema perchè ciò significa cambiare tutto! Non si possono usare gli stessi corridoi, perchè essi funzionano solo attraverso gli scambi. Se si vuole fare qualcosa di nuovo, bisogna lasciare andare questo sistema e cercarne uno nuovo. Bisogna dotarlo di passaggi dove tutti possono muoversi, dove tutti possono accedere e dove tutti possono chiedere di aprire nuove stanze, laddove queste siano utili al fine comune. Ma chi si assume la responsabilità di lasciare andare qualcosa che ha dato benefici, pur riconoscendo che il sistema è ormai obsoleto e che, tante società stanno ormai soffocando “aiutate” soprattutto dalla crisi economica che ha invaso il paese?

Queste società mostrano il viso sorridente (salvare le apparenze) ma sotto, sotto, stanno per essere risucchiate, lentamente, dalle sabbie mobili della falsità. Falsità è il velo di cui si ricoprono tutti coloro che pensano di salvaguardare il proprio orto restando immobili, senza pestare i piedi, senza dare “fastidio”, senza rendere pubblico che, intorno a loro, stanno danneggiando o addirittura facendo sparire, altri orticelli! Ma come è possibile pensare che se molte cose a noi vicino stanno bruciando, questo fuoco non cambi direzione e colpisca anche tutto quello che c’è? Come è possibile mettere la testa sotto la sabbia e pensare che dato che non si vede niente, si è nascosti a tutti? Come è possibile accettare di non poter esprimere il proprio parere perché questo potrebbe non essere gradito?

Ho sentito tante belle parole, riempire palestre e palazzetti, se mi metto in ascolto ancora ne sento l’eco! Ho sentito persone illustri dire “ho un’immensa stima di te” poi una pacca sulla spalla e… “ comunque, hai già ottenuto tanto perché chiedere di più anche se te lo meriti?” Ho visto i bene informati cadere dalle nuvole quando chiedevi il perché di certi comportamenti. Ho sentito dire sei troppo rigida e sei troppo accomodante nel giro di qualche ora dalla stessa persona. Ho sentito persone dire fai bene ad esprimere ciò che pensi e dopo non essere più convocata a rivestire un determinato ruolo. Ho visto mutare di forma, tanti uomini che pensano di essere tali, ma sicuramente, essendo io donna, non posso capire i criteri di valutazione! Ho visto gettare nel cestino della spazzatura personaggi che, mettendo tutta la loro passione in quello che facevano, sono stati feriti dalla passione stessa!

Viviamo di amore verso questo sport, e “l’amore” può causare forme di dipendenza verso l’oggetto che si intende coprire con tale sentimento, ma io credo che l’amore, in qualsiasi forma venga espressa, non crea condizionamenti. L’amore, la passione verso qualsiasi cosa, si manifesta nel momento in cui ti senti libero di esternare il sentimento. Come si può pensare che se uno sente questo sentimento, tenti di soffocare chi lo condivide e vuole migliorare o solo contribuire, affinchè ci sia crescita, conoscenza? Mi sento triste di fronte alla paura che c’è di esprimersi, di fronte al pensiero che la maggior parte delle persone che ho sentito, siano legate con una corda al collo e siano convinte che nessuno la tirerà se resteranno buone, buone e porteranno, ad un determinato ovile, il loro sostegno!

Mi piacerebbe che le cose fossero diverse, ma non resto seduta ad aspettare che altri lo facciano per me, l’ho già fatto e non è successo, sorprendentemente, niente! Ora io non rischio niente ma ho persone che pagheranno per questa mia scelta… ma poco importa, prima pagavano il mio restare ferma per non nuocere!

Ora sento che c’è qualcosa che si può fare perché in questo preciso momento il sistema è fermo, completamente fermo e chi lo gestisce non vuole che si muova, gli serve così! Ma è proprio ora che il sistema può prendere una via diversa: si può tentare di cambiarlo!

Ma chi garantisce che se salgono persone diverse, il sistema sarà diverso? Beh, nessuno lo può garantire! Ho sentito leggende che parlano di poltrone che ti creano una forma di dipendenza e che, dopo che ti ci sei seduto, non riesci più a lasciarle…. Ci sono stati personaggi che non si sono più ripresi…!

Bene, queste leggende, un po’ mi mettono timore e dato che le paure vanno affrontate e non ignorate, mi viene in mente che basta cambiare le sedie ogni due mandati per scongiurare qualsiasi forma di dipendenza. Si regaleranno le sedie a chi le ha occupate, anche perché una volta uscite dalla grande sala dei bottoni, sempre per quanto dice la leggenda, si romperà l’incantesimo e questi personaggi le potranno tenere come un trofeo, perché ognuno di loro avrà dato il proprio aiuto per salvaguardare qualcosa che ama!

Si mi sembra una buona garanzia!
Roberta CASTRUCCI

13 settembre 2012

PRESENTAZIONE PROGETTO PER IL QUADRIENNIO 2013-2016


Come promesso nel link a destra del post trovate il progetto per il quadriennio 2013-2016. Detto progetto è la sintesi di quanto raccolto dai vari confronti con la base e ci sentiamo particolarmente soddisfatti per i suoi contenuti.

Fino alla data di convocazione dell’Assemblea rimane un cantiere aperto, conseguentemente chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo potrà farlo e sarà letto con molta attenzione. Stiamo pensando di dare un nome all’intera squadra ma non credo che la denominazione di un gruppo possa essere determinante per la riuscita dello stesso, sono i contenuti che ne definiscono la validità e la sua stessa esistenza.

A tutti noi  piace essere considerati gli strumenti della base per la gestione federale, in questo senso ci riteniamo un cantiere sempre aperto in cui si lavora per tutto quel  complesso di attività che definisce la composizione degli aspiranti Consiglieri, ciò al fine di non imporre questo o quello ma dare la possibilità alla base di esprimersi anzitempo su un aspetto così importante. Ciò vuol dire che sotto il profilo dei candidati, per realizzare pienamente gli obiettivi che ci siamo prefissati è necessario ed indispensabile scegliere quelli che abbiano le caratteristiche più rispondenti alle indicazioni che quotidianamente ci pervengono.

Quelli che attualmente hanno già aderito sono persone indicate dalle parti sociali (termine molto caro ai politici italiani) che sono società atleti e tecnici. In questa fase potrebbe capitare l’uscita o l’entrata di qualche personaggio, pertanto la definizione completa della squadra la si potrà avere solo a consultazioni terminate, che comunque non potranno protrarsi a lungo. Il temine di questa fase lo determina la data di convocazione dell’Assemblea. Alcuni nomi già circolano, di massima quindi possiamo confermarli senza ombra di smentita. Altri se ne aggiungeranno, come i rappresentanti atleti e tecnico, che come detto verranno comunicati dopo l’elezione dei grandi elettori. Anche per i candidati agli Organi di Giustizia e Collegio dei Revisori dei Conti il cantiere rimane aperto e presto scioglieremo le ultime riserve.

10 settembre 2012

INFORMAZIONE

E' arcinoto che nella scherma tutti sanno di tutti, a maggior ragione se il sottoscritto indice qualche riunione. Voglio tranquillizzare tutti coloro che erano a conoscenza della riunione che avevo organizzato per Navacchio che la stessa si è tenuta a Roma e sono stati affrontati svariati argomenti, tra i quali: ultima revisione del nostro progetto; candiati tecnico ed atleti; strategie elettorali ed infine presenze alle gare. Se volete saperne di più potete contattarmi o contattare coloro che hanno partecipato ai lavori. Su questo blog, in alto a destra trovate il link che vi porterà al progetto (programma) per il quadriennio 2013/2016: al momento è vuoto ma prestissimo sarà pubblicato il progetto in argomento. Per quanto riguarda i candidati abbiate ancora un pò di pazienza e saranno pubblicati anch'essi. A tal proposito vi informo che i nominativi dei rappresentati atleti e tecnico in consiglio saranno resi noti dopo l'elezione dei grandi elettori.
Ezio RINALDI

06 settembre 2012

PARALIMPIADI - LONDRA 2012

A Matteo BETI  medaglia di bronzo nella spada e Alessio SARRI medaglia di bronzo nella sciabola, i complimenti più sinceri per un traguardo che ci rende orgogliosamente italiani.
Ezio RINALDI

04 settembre 2012

LE REGOLE QUESTE SCONOSCIUTE


UN GRUPPO DI AMICI MI SCRIVE
“Siamo un gruppo di suoi sostenitori  e siamo indignati per quello che accade,  ci auguriamo che lei possa aiutarci a dare risalto a quello che succede.
    LE REGOLE QUESTE SCONOSIUTE: Le regole ci sono e dovrebbero essere rispettate.

Caro Rinaldi Lei, in precedenti articoli,  ha segnalato di un giovane ragazzo aspirante fisioterapista convocato agli azzurrini di spada ma senza laurea e senza esperienza specifica . Sulla vicenda si registrò la sua perplessità e di tanti noi genitori e dirigenti, in sintesi si ragionava sull’opportunità che un minorenne dovesse essere affidato alle cure di un giovane senza titoli  di studio specifici: alla fine il nome fu sostituito.

Non sappiamo se le regole siano state aggirate\eluse ma alla luce delle convocazioni effettuate qualcuno deve aver pensato che  la base  dell’intero  movimento sportivo sia ingenuo o sprovveduto. Infatti, successivamente il predetto 'giovane', evidentemente nelle grazie del notabile al quale Lei ha fatto riferimento nel Suo post, era presente a Formia (forse è stato reintegrato? E  a che titolo e con quale incarico?) lavorando con i nostri atleti ed è stato ben contento di mostrarlo, attraverso foto su facebook.

Non è una cosa personale, ma una questione di principi. Allora chiamiamo maestri non diplomati o atleti non tesserati, o giornalisti addetti stampa senza titoli (forse è già successo? ) o cronisti web tv senza titoli (anche questo forse è già  successo? ), non so se le  le attuali regole federali lo consentono ma credo che comunque ragioni di opportunità consiglierebbero atteggiamenti quantomeno più prudenti e rispettosi delle professionalità acquisite. In ogni settore della vita pubblica e privata si chiedono  sempre più specializzazione specifica e  trasparenza nei comportamenti,...spero che presto terminino queste anomalie e retaggi del passato.

Inoltre, ci piace notare come il CF abbia saputo vedere il bicchiere mezzo pieno anche quando questo è totalmente vuoto. Ci riferiamo ai risultati olimpici.

Da più parti è stato sottolineato come il giudizio positivo non sia legato esclusivamente al numero delle medaglie conquistate, quanto alla capacità della scherma italiana di giungere all'appuntamento olimpico con atleti assai competitivi. “Anche chi non è salito sul podio - è stato sottolineato nel corso del dibattito in seno al consiglio - si è rivelato essere competitivo e questo è un risultato da non sottovalutare”.

Cosa significa? Si riferisce forse all'unica arma che non ha portato medaglie, ma che vede il Ct in discussione?  Preme ricordare che il settore spada ha fallito non c’è altro da aggiungere. Per quanto riguarda la sciabola, in un contesto generale pur non brillando, alle Olimpiadi ha fatto la sua parte. Però anche in questo settore non tutto fila liscio, ma finché si vince va bene.

Vogliamo ricordare che è la prima volta da Seoul 88 (se non ci sbagliamo) che la Spada non porta medaglie olimpiche. Anzi meglio dire che non ci sono state medaglie ad Atene 2004 e Londra 2012, in entrambi i casi il responsabile era la stessa persona.

Adesso si dice che lo stesso non è messo in discussione perché ha creato un 'movimento'. Certamente lo ha creato, ma nell’ambito del suo entourage, visto che il preparatore atletico, il fisioterapista, due atleti e un tecnico, convocati nel giro U20, collaborano ed appartengono a club molto vicino al responsabile delle convocazioni.

La nostra non è una crociata contro detto personaggio, anche se qualcuno di noi, ne ha ben motivo, ma riteniamo che la gestione di questa Federazione con tutta la sua dirigenza, si possa identificare con il selezionatore e come lei stesso ha scritto, basta leggere le affermazioni di Tagliariol al Corriere di qualche anno fa, per capire perché.

Spero che Lei possa segnalare il tutto e fare da cassa di risonanza .

Dovremo cercare di risvegliare la nostra  coscienza “civica” di sportivi in primis, di addetti ai lavori  e di appassionati  di scherma.  

Buon lavoro, siamo sempre con Lei.”

Nel post MERITOCRAZIA E TRASPARENZA segnalavo qualche anomalia nelle convocazione degli azzurrini in merito a fisioterapisti non abilitati all’esercizio della professione e della presenza di alcuni atleti che forse non meritavano di essere inseriti dell’elenco dei convocati. Ricevo ora la su esposta e-mail sulla mia posta privata dalla quale emerge che quanto segnalato non ha sortito effetto. Ritenendo che la FIS non possa incappare in errori del genere, pubblico su queste pagine la predetta e-mail non già perché si pensi che il sottoscritto voglia dimostrare di non censurare nessuno, tantomeno eventuali rimostranze o segnalazioni varie, ma quale ulteriore contributo a fare chiarezza.

La segnalazione giunge da anonimo, ma ho voluto comunque darle voce, nella speranza che, al di la dell’anonimato, se vi sono state delle convocazioni  o altre azioni non giustificabili sia posto rimedio.

Ciò detto sono propenso a credere che il giovane in argomento fosse presente agli allenamenti azzurrini quale “apprendista” e come tale seguito dai/dal fisioterasti/a titolare. Qualora invece sia stato trovato un escamotage per aggirare le regole allora non sono d’accordo, condividendo in pieno il contenuto della precitata e-mail.

Non voglio addentrarmi, per il momento, nei meccanismi che determinano o contribuiscono alla formulazione delle convocazioni, ma voglio, brevemente esternare il mio pensiero sui risultati di Londra.

In tale contesto non mi interessa parlare di bravura di questo o quel commissario ma mi preme evidenziare che in un mio precedente post ho elogiato i nostri ragazzi, sia i vincitori sia coloro che non sono riusciti ad arrivare a medaglia, però una analisi fredda, fatta di percentuali l’ho elaborata e posso affermare che:

dal 1992 al 2012 sono state vinte dalla scherma n.36 medaglie olimpiche, di cui:
1.    n. 24 dal settore fioretto (n. 17 dal fioretto femminile) 66,66%;
2.    n.   7 dal settore sciabola (tutte maschili) 19,19%;
3.    n.   5 dal settore spada (n. 1 dalla sp.f.) 13,88.

Da quanto sopra emerge che la costante dominante è il Fioretto, soprattutto quello femminile. Le altre armi si inseriscono a rotazione e quindi saltuariamente. Nell’era Di Blasi la spada maschile si è confermata in due olimpiadi consecutive (1996 – 2000).

Pertanto si può affermare che negli ultimi 8 anni solo il compianto Carnevali aveva costruito qualcosa, riportando sia il settore maschile che quello femminile ai massimi livelli internazionali. Conseguentemente emerge un regresso in tale settore e parzialmente nella sciabola, soprattutto femminile nel quale non siamo mai riusciti ad imporci se non sporadicamente. Tutto questo nonostante le ingenti risorse finanziarie impiegate (tra sciabola e spada oltre 3 milioni di euro in 4 anni. In tale cifra è compreso tutto: partecipazione all’attività agonistica internazionale; allenamenti e compensi allo staff).

Credo che le affermazioni riportate circa il presentarsi alle olimpiadi con atleti competitivi non possano essere definite “risultato da non sottovalutare” poiché la scherma italiana è sempre stata competitiva, talché sono del parere che il bicchiere sia da ritenere traboccante per il fioretto, abbastanza pieno per la sciabola e quasi vuoto per la spada.

Ezio RINALDI

 

28 agosto 2012

PARAOLIMPIADI - LONDRA 2012 - IN BOCCA AL LUPO

Ai nostri ragazzi partecipanti alle Paraolimpiadi il nostro più sentito ed affettuoso in bocca al lupo. Fateci sentire sempre più orgogliosi di essere italiani.

Ezio RINALDI

27 agosto 2012

RISPOSTE AD ALCUNI COMMENTI


Sono appena rientrato da un viaggio effettuato per ragioni familiari e solo ora posso dare delle risposte a quanti hanno commentato il post MALESSERE DA PAURA.

I cambiamenti che da più parti vengono richiesti sono ampiamente previsti, infatti qualora dovessimo gestire la F.I.S. questi avverranno con l’impegno di personaggi assolutamente vergini: non hanno mai preso parte, nell’ambito della Federazione Italiana Scherma, ad elezioni regionali e nazionali e l’età media dei candidati al Consiglio si attesta intorno ai 48 anni.

Ci saranno riforme importanti e una di queste riguarda il G.S.A., un’altra il settore tecnico ed  i mandati per il Presidente ed i Consiglieri. Una cosa posso già assicurarvela: nel gruppo di cui faccio parte non vi è nessuna brama di potere in quanto esso si sente lo strumento degli affiliati e tesserati per attuare quei cambiamenti da più segmenti sollecitati.

Il confronto senza preclusione, preconcetti e paura di ripercussioni non appartiene alla cultura di questa gestione: in futuro lo sarà certamente perché sarà dato coraggio a quanti avranno voglia di parlare e criticare anche in un contesto di aspro contraddittorio dialettico. Questo è il nostro modo di intendere il cambiamento.

Si chiede carne al fuoco, ebbene la lista è quasi pronta, mancano gli ultimi dettagli. Per ciò che riguarda il programma anch’esso è pronto, ma prima di divulgarlo dovrà essere sottoposto ad opportune verifiche: non ci piace illudere o prendere in giro la gente con promesse aleatorie, il nostro progetto tiene conto delle indicazioni della base ed è stato redatto in conformità alle esperienze maturate sul campo. Abbiate ancora un po’ di pazienza e sarete messi al corrente di tutto, ma dopo ci piacerebbe confrontarci con entità reali e non anonime.

Ancora un’ultima considerazione: non credo che il sostegno all’attuale dirigenza possa dipendere dalla conferma di questo o quel C.T. ma da quello che ha fatto e posto in essere. Indicare nominativi per i vari incarichi non avrebbe alcun senso in quanto questo argomento è molto importante e merita una approfondita riflessione e discussione. Al momento posso solo affermare che molte cose saranno riviste, partendo dalle indicazioni che ci sono pervenute anche da queste pagine.

Ezio RINALDI

19 agosto 2012

MALESSERE DA PAURA


Ancora una volta devo denunciare da queste pagine la paura dei tesserati a parlare con chiarezza ed alla luce del sole.

La vigilia di ferragosto ricevo una telefonata da un amico e l’inizio della chiacchierata via filo verte sui convenevoli:” Come stai? E la famiglia? Tutto bene allora?”, poi mano a mano la chiacchierata si fa più impegnativa e si parla della situazione politica attuale, in riferimento alle prossime elezioni ed alle liste che si contrapporranno.

L’amico mi esorta ad andare avanti perché si avverte la necessità di un cambiamento nella gestione federale, così gli illustro ampiamente le mie idee chiedendone  il sostegno alla causa e, senza un attimo di incertezza, questi mi assicura tutto il suo appoggio. Allora gli chiedo il sostegno alla candidatura e qui la cosa si fa maledettamente complicata perché l’amico in questione comincia a farfugliare e diventa quasi dislessico.

Capisco il suo imbarazzo ed immediatamente ritiro la richiesta di supporto, tranquillizzandolo sul fatto che avendo già i sostegni previsti, uno in più o in meno non comporta granché. Mi ringrazia spiegandomi che una sua esposizione potrebbe portarlo ad una penalizzazione nell’ambito della conduzione del suo club, in termini di convocazione di atleti e maestri, oltre che l’eventuale diniego a possibili richieste di organizzazione gare, ma mi assicura che nel segreto dell’urna sarà, come sempre, dalla mia parte: nella attuale situazione di profonda crisi economica, qualunque aiuto può alleggerire le gestione di un club, ma questo significa la rinuncia alla propria libertà ed autonomia.

La pubblicazione del presente articolo potrebbe farmi perdere l’affetto, maturato nel tempo, di questa persona e ciò mi dispiacerebbe, però l’amicizia che intendo io è la percezione di un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca. Non potevo venire meno a tali valori, pertanto ho inteso non mettere in difficoltà il mio interlocutore.

Ma è bene non dimenticare che nella vita sapersi assumere le proprie responsabilità è dovere morale: non critico nessuno su questo piano, tantomeno il mio amico, poiché ognuno è libero di vivere secondo i propri valori.

Credo, però, che una qualche giustificazione questo ‘amico’ possa averla, perché è molto diffuso il malessere derivante dalla paura, paura che in questi ultimi tempi è lievitata, soprattutto dopo la grande messe di medaglie alle recenti Olimpiadi.

Ho avuto modo di scrivere in altre circostanze il mio pensiero sull’anonimato, che qui riporto brevemente: …l’anonimato non è sempre negativo e nella fattispecie fa capire che non vi è democrazia, che non vi è certezza di garantismo ed in questo senso bisogna meditare, vuol dire che questa Federazione non è riuscita a democratizzare l’ambiente e questo fa si che le persone non si sentano libere di esprimersi.”

Ciò non giustifica chi ne fa uso ma lo posso comprendere. Personalmente sono sempre stato del parere che quando ci si senta soggiogati o prigionieri o peggio ancora minacciati bisogna reagire. Bisogna porre in essere quanto è possibile per ristabilire l’ordine delle cose, in altre parole bisogna combattere. Pertanto se si ha paura della realtà attuale e si desidera cambiarla, bisogna operare affinché tale cambiamento sia il fine principale di un nuovo inizio.

Ho sempre affermato che l’attuale esercizio è impostato più sul democratismo che sulla democrazia, e per come la vedo io, oggi è in essere un gestione falsamente e ostentatamente democratica,  basata su false affermazioni, principi democratici ed attaccamento alla democrazia.

Forse è per questo che molti presidenti di club e iscritti vari hanno paura e si nascondono dietro l’anonimato. Spero quindi che il mio impegno possa servire affinché gli affiliati e tesserati possano esprimersi liberamente, senza la paura di venire in qualche modo penalizzati.
Ezio RINALDI

08 agosto 2012

OLIMOPIADI LONDRA 2012 - F.M. a squadre


Sono trascorsi un paio giorni dalla vittoria a squadre del nostro fioretto maschile: è la terza medaglia d’oro, la settima della scherma. Con quest’ultimo risultato il nostro sport ha vinto 3 ori; 2 arg. e 2 bronzi.

Un risultato che parla da solo e che pone la scherma italiana in una posizione di privilegio rispetto a tutti gli altri sport. La gente comune che ho incontrato sulla spiaggia, ove sto trascorrendo gli ultimi giorni di relax, si è congratulata con il sottoscritto per le vittorie dei nostri ragazzi e soprattutto ha posto in evidenza il fatto che quasi il 50% delle medaglie vinte a Londra (il giorno del trionfo del fioretto azzurro l’Italia aveva vinto 14 medaglie) appartenga alla scherma. Mi ha pregato quindi di ringraziare i nostri schermidori e lo ha fatto con un grande senso di appartenenza ad una nazione che sta attraversando un brutto periodo. E’ come se avesse voluto dirmi che grazie a loro ha potuto vivere qualche ora in lietezza, sentendosi orgogliosamente italiana.

Il mondo della scherma è fiero di questi ragazzi e dei loro maestri, è fiero del loro impegno e di come hanno saputo interpretare al meglio la gara olimpica, salendo in pedana sempre concentrati e determinati.

Sono stati bravi  perché non hanno subito lo stress derivante dallo status di favoriti del torneo e vincere in queste condizioni non è mai facile. Ciò che questi ragazzi hanno regalato agli italiani lo si è percepito dall’enfasi con la quale, all’ombra degli ombrelloni, i bagnati hanno espresso  apprezzamenti convinti nei confronti del nostro sport. Si, sono stati davvero bravi!

Ma bravi sono stati tutti i componenti la spedizione azzurra ed a tutti loro non basta il semplice grazie, ma non riesco a dire di più. Riporto allora una parte del mio in bocca al lupo ai nostri atleti, formulato da queste pagine prima dell’inizio del torneo olimpico: “L'Italia, senza distinzioni politiche, razziali e religiose è con voi. Fateci sentire sempre più orgogliosi di essere italiani. ". Ebbene cari ragazzi ci siete riusciti.

Ezio RINALDI