16 aprile 2013

MONDIALI DI POREC

L’avventura di questi mondiali giovani e cadetti è iniziata con una splendida conferenza stampa per la presentazione delle squadre. L’evento si è svolto in una prestigiosissima sede (Presidenza del Consiglio dei Ministri) e vi ha partecipato anche il neo eletto Presidente del CONI, Giovanni MALAGO’, oltre al Segretario Generali CONI ed ai vertici FIS. Direbbero i francesi chapeau .

Non condivido molti temi del Presidente FIS ma di fronte a certe cose bisogna veramente togliersi il cappello.

Parliamo ora dell’aspetto tecnico-agonistico della manifestazione. Ho ricevuto un commento sui risultati conseguiti ai recenti Campionati del mondo di POREC, ma essendo anonimo non lo pubblico, però traggo uno spunto per fare alcune riflessioni.

La fortuna di Como (“fortuna” lo dice l’anonimo) non c’entra con i risultati perché questi sono il frutto di un lavoro fatto in palestra e di un coordinamento durante gli allenamenti collegiali. Cuomo, al pari di altri CT, raccoglie ciò che è riuscito a produrre; è vero che nelle gare individuali c’è stato un 1/2 fiasco ma questo è stato annullato dai risultati nelle gare a squadre, in tal senso è bene essere chiari: quando sbaglia bisogna criticarlo ma quando fa bene è necessario riconoscergli il merito del suo lavoro, pur in presenza di atteggiamenti e convocazioni discutibili. Pertanto da questi mondiali ne esce con segnali di risveglio, quindi positivi. Ho imparato, nell’arco della mia vita, che per essere credibili è necessario possedere equilibrio e obiettività.
Sono sempre del parere che la gestione di alcune situazioni, in particolar modo durante le olimpiadi, dove una atleta esperta, con il suo maestro in tribuna, prende in 12 secondi 3 stoccate e perde l’assalto; un’altra dopo aver dominato la stagione si ferma subito e la più giovane, sempre con il suo maestro in tribuna, perde la testa e nessuno sa rimetterla sui giusti binari per farla riprendere, debba migliorare perché anche in questo mondiale nelle gare individuali c’è stato qualcosa che non ha quadrato visto i deludenti risultati, ma dal momento che le squadre hanno pienamente risposto alle aspettative credo sia giusto attendere una conferma o smentita di quanto di buono si è visto. Per ora COMPLIMENTI al CT ed ai RAGAZZI/E.

Qualcuno potrebbe dire che la sciabola non ha raccolto molto ma, personalmente, ritengo che Giovannino stia lavorando ad un gruppo di giovani che paga il salto di categoria, da cadetto/a a giovane, ciononostante ha portato a casa 4 medaglie. Come sempre la parte del leone la fa il fioretto che ha vinto ben 8 allori, una super conferma. In questa speciale classifica la spada, purtroppo, è il fanalino di coda e questo deve far riflettere comunque.

Mi sono stati rappresentati i costi che la FIS sostiene in alcuni settori dove si potrebbe risparmiare. Anche qui devo spezzare una freccia a favore del CDF. Chi mi ha scritto, stando fuori dalla gestione amministrativa, ritiene che alcune spese possano essere soppresse, purtroppo devo deluderli in quanto quello che mi hanno rappresentato, ancorchè meritevole di interesse, cozza con  le esigenze di immagine e comunicazione della FIS, che se così non fosse non riuscirebbe ad avere quella particolare attenzione che le Istituzioni ad ogni livello le riservano. Sono d’accordo invece per abbassare la quota di iscrizione alle gare; razionalizzare meglio il calendario gare, argomenti questi che mi sono stati sempre molto a cuore.

Altro argomento che mi è stato segnalato riguarda il ranking degli atleti. Sembrerebbe che la FIS abbia stabilito, di assegnare agli atleti convocati per il mondiale un punteggio nel Ranking pari al risultato ottenuto nella prima prova giovani. Ebbene queste decisioni non vengono prese nell’ultima ora ma sono frutto di ponderate riflessioni e vengono assunte ben prima di conoscere la lista dei convocati. La decisione può non piacere ma il CDF e più ancora il Presidente hanno l’obbligo di salvaguardare chi rappresenta il tricolore, peraltro la decisione non toglie nulla a chi è rimasto a casa. Ripeto può non essere condivisibile ma le eventuali rimostranze devono essere fatte dalle società che hanno il dovere di rappresentare le eventuali anomalie al CDF medesimo.

Ezio RINALDI

 

 

31 marzo 2013

NEPOTISMO E CLIENTELISMO

Mi è stato chiesto se sono stato, in qualche modo, coinvolto in comportamenti che possono essere configurati in NEPOTISMO E CLIENTELISMO. Premesso che ognuno di noi nella vita è stato almeno una volta attore principale in raccomandazioni o atti di protezionismo nei confronti di persone care o conosciute, ritengo che ci sia una notevole differenza tra chi opera in tal senso come una ragione di vita per affermare la propria leaderchip  e chi lo ha fatto per filantropia, cioè per aiutare qualche bisognoso ancorchè meritevole.
Allora, per dare una adeguata risposta a chi mi ha posto la domanda, ho voluto documentarmi sull’argomento e la risposta gliela do attraverso il mio blog, sperando di essere esaustivo per il mio interlocutore e di offrirgli elementi che possano tornagli utili.
Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti,  indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine viene generalmente usato in senso spregiativo. Talvolta, specialmente in ambiente universitario, è utilizzato anche il sinonimo baronismo, derivante appunto dal titolo nobiliare di barone, con accezione ironica e ancor più negativa.
Ad esempio, se un dirigente assume o promuove un parente piuttosto che un estraneo alla famiglia più qualificato, quel dirigente sarà accusato di nepotismo. Alcuni sostengono che la tendenza al nepotismo sarebbe istintiva, una forma, a loro dire, diselezione parentale.
Il nepotismo in ogni campo è un pericolo perché determina una concentrazione di poteri nelle mani delle stesse persone o clan, e perché ostacola il necessario ricambio generazionale nelle varie istituzioni ed un accesso universale e meritocratico sia nel privato che nella pubblica amministrazione, tale concezione ha i suoi cardini in un  rapporto fiduciario anziché impersonale.
I legami personali possono compromettere l'indipendenza di un'istituzione e la sua credibilità morale. Se avviene ai più alti livelli delle varie organizzazioni, può trasformare il concetto di democrazia e meritocrazia in una specie di monarchia.
Oggi la parola nepotismo ha assunto anche il significato di favoritismo, raccomandazione che può intendersi come favoreggiamento di una persona rispetto ad altre.
Il nepotismo è un'accusa comune in qualunque settore, soprattutto nel pubblico, quando il parente o amico o protetto di un personaggio potente ascende a un livello o accede a posizioni di ingiustificato privilegio senza averne la qualifica.
 Il termine clientelismo deriva dal latino  "cliens". Il cliens in età romana era quel cittadino che, per la sua posizione svantaggiata all'interno della società, si trovava costretto a ricorrere alla protezione di un patronato al quale doveva restituire tale protezione con svariati favori, talvolta al limite della sudditanza fisica o psicologica.
La pratica del clientelismo tende a garantire il reciproco interesse o il mutuo vantaggio tra chi fornisce i benefici e chi ne ottiene il controcambio. Essa è finalizzata spesso, da parte di chi se ne avvantaggia, al mantenimento, con scopi lontani dal bene collettivo e dall'interesse stesso della società civile (ragion per cui assume le forme di un vero malcostume), di un posto di potere assegnato dalla carica pubblica.
L'assegnatore può occupare a sua volta la posizione di potere per effetto di simili pratiche indebite, ed è indotto a perpetuare il sistema nominando individui conosciuti che non tenteranno ad indebolirne la posizione. Il clientelismo si distingue dal familismo per l'attuazione di un complesso di favoritismi e protezioni limitatamente ad una cerchia familiare o in qualche modo confinata ai rapporti di parentela.
In linea di principio, il clientelismo si contrappone alla meritocrezia, in quanto prevede la nomina di conoscenti o personaggi influenti indipendentemente dalle effettive capacità e da doti meritorie.
Nei settori privato e pubblico esistono pratiche affini, come laraccomandazione. In tale ottica, è difficile delineare il confine tra clientelismo e normali conoscenze.
Inoltre, possono esistere rapporti personali e conoscenze nel settore privato, che possono portare allo scambio di informazioni o favori tra persone influenti. Tale pratica è una violazione etica dei principi di rispetto  della meritocrazia e della legalità e spesso è espressamente sanzionata. Questa pratica è ulteriormente favorita nel caso di organizzazioni, pubbliche e private, non controllate con la dovuta trasparenza da chi ne è preposto.
Ora non sto ad elencare le negative ricadute che possono comportare tali usanze nella società civile (in ogni settore compreso lo sport), ma lo potete immaginare se non addirittura vederli costantemente applicati in ogni settore della nostra vita.

Ezio RINALDI

 

 

27 marzo 2013

Matteo TAGLIARIOL trionfa a VANCOUVER



25/3/2013 - VANCOUVER
trionfo al Grand Prix FIE di spada maschile svoltosi a Vancouver.
Ben tornato Matteo!
Dopo Un lungo periodo di stop dovuto ad infortunio alla mano armata è arrivata l'affermazione che tutti aspettavamo.
Sei stato splendido ed auguro a te ed alla spada italiana di continuare su questa strada.
Ezio RINALDI


CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA CUOMO


Dal Sito federale :
26/3/2013 - 19:27
NAPOLI - Un grave lutto ha colpito oggi la scherma italiana e napoletana in particolare. E' morta infatti, con l'aggravarsi di una malattia, la signora Imma Cuomo, madre del Commissario tecnico della Nazionale di spada, Sandro, oltre che del vicepresidente dell'Accademia Nazionale di Scherma, Aldo e di Bruno, componente la Commissione Impianti federale.
Le esequie saranno celebrate domani, 27 marzo, alle ore 11.00, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in via Villanova a Napoli.
Il Presidente della Federazione Italiana Scherma, il Consiglio federale, la Segreteria e tutto il mondo della scherma italiana, si associa al dolore della famiglia Cuomo esprimendo un sincero sentimento di cordoglio.
 
Esprimo alla famiglia CUOMO sincere e sentite condoglianze.
Ezio RINALDI


22 marzo 2013

Il mio saluto a Stefano SIMONCELLI

Caro Stefano,
oggi ti è stato reso l’ultimo saluto. Te ne sei andato con la classe che contrassegnava il tuo modo di essere ed hai lasciato un vuoto che, forse, solo il tempo potrà rendere tollerabile.
Oggi è facile esprimersi in termini positivi nei tuoi riguardi, nessuno ricorda o vuole ricordare i torti che ti sono stati fatti, ma soprattutto nessuno vuole ricordare ciò che si diceva di te quando eri Vice Presidente della Federazione: sostenevano, e potrei fare anche i nomi, che pensavi esclusivamente alla tua palestra. In realtà eri un Dirigente illuminato dal quale c’era sempre da imparare:Io sono il testimone della tua linearità, onestà e generosità.
Durante il decorso della tua malattia ti sono venuto a trovare, abbiamo parlato di scherma e di altro ma soprattutto dello sport che condividevamo. Nei nostri rapporti non siamo stati sempre sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, ma le nostre divergenze, soprattutto politico/sportive, non hanno mai intaccato il rispetto e la stima reciproca, stima che mi hai dimostrato quando a seguito di una feroce discussione in Consiglio lasciai l’assise, in forte contrasto con il resto dei consiglieri, deciso a dimettermi. Ebbene proprio tu mi chiamasti al telefono pregandomi di ritornare e continuare a contribuire alla gestione federale: non lo fece nessun altro.
Durante quel quadriennio, in occasione delle convocazioni per i campionati del mondo, non esitasti un solo momento nel prendere una precisa posizione a favore di una atleta che meritava i mondiali ma che il C.T. aveva deciso di non convocare più. Lo facesti con la competenza che solo un grande dirigente ed un vero conoscitore della scherma poteva fare: dimostrasti in quella circostanza come un C.T. possa sbagliare. Quell’atleta si chiamava Silvia RINALDI.
Ti ringraziai più volte di quel tuo gesto ma non me lo facesti mai pesare, tantomeno mi chiedesti mai di ricambiarlo.
Questi cono i ricordi che porterò sempre nel mio cuore.
Grazie Stefano
 

11 marzo 2013

L'ORCHESTRA ED I DIRETTORI




Questo l'articolo della Gazzetta dello Sport di oggi 11.03.2013.
Posso sicuramente affermare che cambiando i direttori d'orchestra e restando gli orchestrali gli stessi la musica non cambia. Ergo, sostituito Cerioni i risultati sono gli stessi.
Devo fare due precisazioni:
la prima riguarda la disponibilità per gli allenamenti collegiali dei maestri che hanno deciso di prestare la loro opera presso altre Federazioni. In tal senso ebbi modo di affermare che sarebbe stato alquanto complicato una siffatta collaborazione. Infatti mettiamo che Bortolaso fosse stato disponibile e quindi presente ad un programmato allenamento della squadra femminile di fioretto come si sarebbe comportato con le atlete russe? Le avrebbe messe sulla strada giusta per battere le italiane? Ritengo che l'onestà, prima ancora degli obblighi contrattuali, avrebbe avuto il sopravvento, suggerendo alle atlete russe come battere le rivali italiane. A questo mi riferivo quando affermavo che una collaborazione, al di la delle parole di circostanza, sarebbe stata problematica;
la seconda considerazione è che sulla base di tali risultati rappresento a coloro che in qualche modo, anche attraverso questo blog, avevano manifestato perplessità sulla fuoriuscita dei nostri migliori tecnici, che il patrimonio magistrale dell'Italia è talmente consistente che può permettersi il lusso di lasciare andare i propri maestri per la strada che hanno scelto, senza per questo subire involuzioni o penalizzazioni di risultati. Ho sempre affermato che gran parte del merito dei successi che i nostri ragazzi e ragazze portano a casa appartenga ai nostri maestri. Quindi sembrerebbe incoerente ciò che scrivo ora con quanto affermai in campagna elettorale, in realta se andate a rileggere ciò che scrissi vi accorgerete che nel mio pensiero nulla è cambiato.
Ciò detto bisogna riconoscere, piaccia o non piaccia, che la nostra è una Federazione vincente ed il Presidente, seguendo una logica dettata dal suo pensiero, che riesce a trasferire al Consiglio drettivo, continua a portare a casa risultati in linea con i consolidato prestigio del nostro movimento.
Si badi bene la mia non è piaggeria ma semplicemente il riconoscimento di una realta inconfutabile, ma sarò altrettanto sollecito nel criticare, anche aspramente, qualora le varie situazioni lo richiederanno. Intanto complimenti alle nostre fiorettiste.
Un pò diverso è il discorso sulla spada, maschile e femminile. Mi pervengono continuamente segnalazioni sul comportamento del CT di settore, soprattutto in merito a convocazioni, CAF ed allenamenti. Ho segnalato la cosa al Presidente Scarso, non volendo pubblicare sul blog articoli anonimi. Però, essendo all'inizio del nuovo quadriennio, non si può criticare per partito preso, quindi attendo i primi veri impegni (Mondiali) per fare una analisi corretta e scevra da pregiudizi. Di questi ultimi, posso affermare, senza ombra di smentita, che il CT della spada ne ha tanti nei miei riguardi. A me interessa poco, se dovrò criticarlo lo farò sulla base del metodo, delle scelte e, conseguentemente, dei risultati del suo lavoro.
Colgo l'occasione per formulare i miei "In bocca al lupo" ai fiorettisti impegnati il prossimo fine settimana a Venezia. FORZA RAGAZZI!

Ezio RINALDI

27 febbraio 2013

ELEZIONI


Un altro successo della scherma italiana.
Valentina VEZZALI e Marco MARIN sono stati eletti, la prima deputata ed il secondo senatore nel nuovo Parlmento Italiano.
 
Nel comunicato Federale il Presidente Giorgio SCARSO ha espresso in maniera completa quello che può essere, il sentimento di tutto il mondo schermistico Italiano verso questi due autentici personaggi della scherma, passata ed attuale.
Ai neo eletti gli auguri di buon lavoro, ne hanno bisogno visto cosa ha espresso il popolo italiano in questa tornata elettorale (speriamo di non andare nuovamente ad elezioni), ed IN BOCCA AL LUPO
Ezio RINALDI

19 febbraio 2013

Giorgio SCARSO nominato Vice Presidente del CONI

Il 4 gennaio 2010, davanti ad una pizza io e Giorgio SCARSO discutevamo del futuro assetto della FIS, della FIE e del CONI. Gli predissi che avrebbe fatto parte dei tre organismi quale attore protagonista, mi fa piacere che sia stato un buon profeta. Oggi il Presidente della FIS è stato nominato dalla Giunta appena eletta Vice Presidente del CONI: che dire? Nulla se non il reiterargli gli auguri sinceri di buon lavoro ed i rallegramenti per il prestigioso incarico.
Indipendentemente dalle diverse posizioni, opinioni e divergenze, oggi è un giorno festoso per la scherma italiana.
Ezio RINALDI

Giorgio SCARSO eletto nella Giunta Nazionale del CONI

Bisogna ammetterlo è bravo! Ha saputo barcamenarsi nei meandri dei giochi per l'elezione del Presidente e della Giunta del CONI, quindi un altro tassello al prestigio della FIS.
Al Presidente SCARSO i miei più sinceri e sentiti rallegamenti e gli auguri per un buon lavoro  nei futuri 4 anni.
Ezio RINALDI

18 febbraio 2013

Elezioni CONI

Domani, 19 febbraio 2013, avranno luogo le elezioni per la Giunta del CONI.
L'evento, come da prassi, si svolgerà al palazzo H con inizio dei lavori alle ore 09,30.
In corsa per i 7 posti nell'organo del CONI, di cui al massimo 5 per Presidenti Federali, rimangono: Giancarlo Abete (FIGC), Sergio Anesi, Paolo Barelli (FIN) Angelo Binaghi (FIT), Luciano Buonfiglio (FICK), Jury Chechi, Franco Chimenti (FIG), Renato Di Rocco (FCI), Riccardo Fraccari (FIBS), Ugo Matteoli (FIPSAS), Fabio Pigozzi, Flavio Roda (FISI), Giorgio Scarso (FIS).
A tutti i concorrenti vada il mio sincero "in bocca al lupo", ma in particolar modo a Giorgio Scarso che rappresenta la Federazione per la quale sono tesserato.
Ezio RINALDI