19 luglio 2015

L'ITALIA BATTE 2-0 LA RUSSIA E PORTA A CASA DUE PRESTIGIOSI MONDIALI



https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xtp1/t31.0-8/p180x540/11696350_10207149493997766_470627165110892831_o.jpgL’Italia domina la giornata conclusiva dei mondiali di Mosca 2015.
Il fioretto femminile batte la Russia 45-36 ed il fioretto maschile batte ancora la Russia 45-38. Non ci sono dubbi il fioretto italiano è padrone del mondo.
Non era facile, dopo le prove individuali trovare il giusto equilibrio, la compattezza, la determinazione e la rabbia per dimostrare che una giornata storta può capitare a tutti (per ora mi fermo qui: l’analisi di tutto il mondiale bisogna farla a mente fredda, esaminando tutte le indicazioni che esso ha fornito, e ce ne sono tante). Per ora godiamoci questi ori e diciamo grazie ai ragazzi per quello che hanno fatto. Perché hanno fatto qualcosa di eccezionale: battere i Russi, in casa loro, in un mondiale pre olimpico.
L’Italia chiude con 5 medaglie: 4 ori e 1 bronzo. Dietro la Russia, ma distanti nel numero delle stesse.
Ezio RINALDI


17 luglio 2015

MOSCA 2015 - L'ITALIA CAMPIONE DEL MONDO A SQUADRE

L'Italia dopo vent'anni torna sul gradino più alto del mondo. In finale batte la squadra Russa, che schierava il Campione del Mondo YAKIMENKO.
Direi che non ci sia stato assalto, nel senso che i nostri ragazzi, capeggiati da un intramontabile Montano, non hanno permesso ai loro avversari di entrare in gara. Bravi tutti ed una menzione particolare per il giovane Curatoli, per nulla intimidito di fronte a contanti avversari. Sicuramente il ragazzo rappresenta il futuro della Sciabola italiana. Peccato che la squadra non potrà gareggiare alle Olimpiadi perché oggi ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli per la compattezza e la determinazione messi in evidenza. Certo dopo la delusione nell'individuale questo oro rappresenta, sotto l'aspetto psicologico, una forte iniezione di fiducia in vista dei prossimi appuntamenti, che vedranno gli azzurri impegnati nelle qualificazioni individuali.
Questa prestigiosa vittoria non serva per nascondere il malessere che attanaglia l'arma da un po' di tempo, piuttosto la si sfrutti quale viatico per una grande ripresa che possa consentire la partecipazione individuale alle prossime Olimpiadi.
BRAVISSIMI TUTTI.
Ezio Rinaldi

LETTERA APERTA al Maestro Gianni SPERLINGA


http://www.clubschermatorino.it/public/MarioVecchione.jpgCaro Maestro,

sono stato affascinato dalla Sua Rossella. Era tempo che non vedevo coniugata tecnica, classe ed intelligenza in una spadista.

Il successo, a mio avviso, poggia su tre pilastri:

  1. il maestro che ha forgiato l'argilla grezza e continua ad allenare il Suo campione (altro che centri federali centralizzati che non servono se non per tagliare le carriere a giovani allontanati dai loro maestri, dalle loro società, dalle loro famiglie e dal loro contesto sociale);
  2. l’atleta che si sviluppa in serenità con uno stretto rapporto fiduciario insostituibile con il proprio maestro che trasmette la necessaria sicurezza:
  3. la capacità del Commissario Tecnico che non rompe questo sinergico rapporto.

Tutto ciò vale molto di più della ricerca di sparring parteners visto che il numero di gare offre tutto ciò che necessita all'atleta, comunque non si deve mai colpire il maestro, la società ed anche l'atleta perseguendo finalità che sovente non sono nemmeno raggiungibili. Ho per queste ragioni contestato quanto avviene nella sciabola tentando anche di avviare il dibattito in un recente convegno e spero che si cominci a riflettere e il Suo esempio e quello dalla Fiamingo possano essere un contributo fondamentale.

Ancora grazie ed un cordiale saluto.

Il Presidente del Club Scherma Torino

Mario Vecchione