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Giorgio SCARSO |
Il
giorno 12 ottobre 2019 alle ore 15.00 si è svolta la riunione delle società
lombarde di scherma a Legnano, ovvero durante il Campionato cadetti di spada.
All’Ordine
del giorno questi erano gli argomenti:
1) Relazione del Presidente del Comitato Regionale
Lombardo, Maurizio Novellini
2) Incontro con le Società lombarde del Presidente
Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso
3) Incontro con le Società lombarde del Vice
Presidente Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi
E così è avvenuto, direi quasi in maniera cronometrica.
Novellini andando a braccio ha ringraziato le società
lombarde per il loro impegno, elogiando a mio giudizio un pochino
eccessivamente il lavoro svolto da tutte, tenendo conto che ovviamente problemi
in Lombardia ce ne sono, ma non ne ha parlato, benchè, sempre a mio giudizio,
sarebbe stato utile discuterne e avere un contraddittorio, specie perché erano
presenti ben quattro consiglieri federali (Paolo Azzi, Maurizio Randazzo, Luigi
Campofreda e Salvtore Lauria).
Invece ha preferito passare dagli elogi alla Lombardia ad
auspicare l’elezione di un consigliere lombardo in FIS per le prossime elezioni
del 2020, magari donna, senza però svelarne il nome. La platea aveva già
immaginato chi potesse essere, ma è stato poi Giuseppe Cafiero a declinarne le
generalità indicando Joelle Piccinino, avvocato e già magistrato della Corte
federale della scherma, rischiarando così i dubbi sulla fantomatica candidata.
La parola è poi passata a Paolo Azzi, vice presidente della
FIS, e candidato alla futura presidenza della Federazione per il quadriennio
‘20-’24, designato tale durante la festa della scherma di Anzio.
Discorso
lungo, istituzionale, senza svelare troppo di quanto vorrà proporre come
presidente una volta eletto, (in poche parole zero argomenti alla voce
“programma”) ma si è intuito che avrebbe portato avanti lo stile e gli
obiettivi innescati nei quattro mandati or sono da Giorgio Scarso.
Gli interventi sono stati pochi, anzi pochissimi, cioè
quattro. Quello di G. Cafiero, che ha espresso quale dovrebbe essere il
comportamento di una opposizione, cioè: propositiva, educata, garbata, non
anonima, e infine dovrebbe “dare le idee”, cosicchè la Federazione possa
giovare della ricchezza di quanto proposto. Infine ha ammesso che in Consiglio
Federale si litiga e si discute, ma poi alla fine le decisioni sono univoche e
la voce espressa è una sola.
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Paolo AZZI |
Mi sia concesso di replicare ora a Cafiero senza alcuna
polemica e sono certo mi leggerà in questa modesta relazione. Da ingegnere qual’è,
dovrebbe sapere che “le idee” sono merce preziosa, che “le idee” nel mondo
corrente “si pagano”, perché non tutti hanno idee valide e soprattutto
fattibili. Se esistesse un protocollo di come raccogliere le idee e poi far
veicolare all’interno del Consiglio Federale, con proposta, discussione
approvazione, allora coloro che le idee le propongono, sarebbero tutelati,
specie se le idee portano beneficio a tutti, anche a quelli che le
suggeriscono. Ma non mi riferisco a faccende di soldi, o di tornaconto
societario o in termini di atleti, sia ben chiaro, mi riferisco a uno sport
molto italiano in cui uno propone una idea, magari buona e poi i soliti lupi
travestiti da agnelli (senza allusioni, sia ben chiaro!) se ne approfittano
ampiamente. Il fatto che nessuno proponga idee in questa federazione, sta
proprio in questo, nella mancanza di tutele all’origine e credo che in siffatto
caso, lo schierarsi politicamente contro, dipenda solo da questo , e non da altro,
ovvero una mancanza di fiducia nel sistema tutelare.
Il secondo intervento l’ho fatto io, puntualizzando che uno
dei grandi protagonisti del Campionato Italiano svoltosi a Milano nel 2018
oltre la già citata Joelle Piccinino, è stato Alberto Viscardi, noto arbitro
internazionale, già eccellente fiorettista. Mentre ho poi chiesto sia a
Novellini che ad Azzi quando ci saranno le elezioni federali regionali in
Lombardia al primo e nazionali al secondo, e così mi è stato risposto:
In Lombardia prima di natale del 2020; invece per quelle nazionali, saranno con ogni
probabilità verso febbraio 2021. A tal proposito Azzi è stato
prudentissimo specificando che la finestra elettorale va dalla fine delle
olimpiadi a marzo 2021.
Molte sono le congetture e si pensa che la data sia stata
scelta affinché Scarso abbia più tempo per poter affrontare le elezioni in
FIE che sono state annunciate per il giorno 28 novembre 2020, ma
stando ancora seduto sulla sedia di presidente FIS. Infatti non tutti sanno che
per candidarsi alla FIE in qualsiasi ruolo, (è consentita una sola candidatura
per Federazione) la domanda va presentata entro 40 giorni di calendario prima
delle elezioni stesse, pertanto Scarso dovrà presentare la sua entro e non
oltre il giorno 19 ottobre 2020.
Nulla di male se si è nei termini di legge!
Un ultimo intervento è stato in merito alla possibilità di
far entrare nel parterre di gara i presidenti di società sportive, oltre i
tecnici. Azzi ha risposto spiegando che in ogni gara a qualsiasi livello e
sport i presidenti hanno ruoli dirigenziali e non tecnici così da limitare il loro
ruolo alle relative spettanze.
La riunione si è conclusa con l’arrivo del presidente
Giorgio Scarso alle 16.30, accolto da un applauso. Egli è stato molto
complimentoso ribadendo i concetti espressi da Azzi e Novellini.
Il buffet ha poi lasciato spazio a molti argomenti che i
presenti non hanno voluto condividere davanti a tutti, ma solo in privato,
svelando e chiarendo fatti e situazioni relative a persone e società,
approfittando della presenza dei consiglieri federali e del presidente, in
poche parole, i problemi della Regione Lombardia, sono stati affrontati solo in
via privata.
In buona sostanza la riunione si è svolta in un clima di
cordialità, nel rispetto delle posizioni di tutti.
Il mio desiderio personalissimo, è quello di vedere la
nuova Federazione partire a Ottobre 2020 e non a febbraio 2021, in quanto per
gli anni che porteranno a Parigi 2024 saranno di vero rinnovamento sportivo e
dirigenziale.
Fabrizio Orsini