28 gennaio 2024

RUMORS, ELEZIONI ED OLIMPIADI

Siamo ufficialmente nell’anno olimpico. Alla fine di luglio comincerà l’olimpiade parigina che ci farà, come sempre, sognare e sperare nelle medaglie e nei nostri campioni. Ma l’anno olimpico non regala solo nuovi podi e nuove emozioni, ma anche un nuovo scenario federale, sia a Roma che nelle venti regioni italiane.

Pare ci sia movimento un po’ ovunque, con volti nuovi e qualcuno conosciuto, compreso anche il pensionamento politico di qualche personaggio che per legge non potrà più candidarsi per eccesso di mandati. Se lo vorrà fare dovrà spostarsi di poltrona oppure farsi da parte. Qualcuno sale e qualcun altro scende, perché il mondo, dopotutto, è fatto a scale, ma anche, in senso metaforico, di affamati, di potere, di quel voler fare che nella scherma è motivo di aspirazioni più che legittime.

Qualcuno dice che tante cose non vanno, qualcun altro che è sufficiente fare piccoli aggiustaggi, altri ancora che affermano con grande sicurezza che tutto va bene, e che se qualcosa va cambiato, lo deciderà democraticamente il Consiglio federale.

Grandi poltrone ovviamente sono ambitissime. Per prima quella di presidente, la più prestigiosa e la più faticosa da gestire, ma anche quella del presidente del GSA non è male. Meno interessanti le poltrone dei Comitati regionali, ma ottime per fare gavetta, per dialogare con il Consiglio centrale, per stare vicino alla gente, le gare, le società, per visitarle, per toccare con mano le questioni dei singoli, per saggiarne le qualità. Un modo come un altro per mettersi anche in mostra e provare a scoprire la bellezza dell’ascesa ai cieli federali. Se ci sono regioni poco visibili, per numero di atleti e di società, è bene sapere che qualche altra potrebbe essere una federazione a sé, come la Lombardia per esempio o il Lazio, che hanno numeri da capogiro, non solo sul territorio, ma anche nelle gare. Essere consiglieri, o presidenti in queste regioni, aiuta non poco per l’ascesa all’olimpo federale. Se poi hai anche delle doti tecniche, delle capacità professionali, unito a del tempo libero, come minimo si può fare carriera. Le commissioni sono dopotutto moltissime e vanno in un certo modo riempite o per lo meno guidate e poi, non va dimenticato, che c’è una Federazione internazionale che necessita di egual numero di persone con egual capacità nelle ossa. Il tutto a discapito dell’età. Eh già, perché se per fare l’arbitro internazionale l’età massima è fissata a 60 anni, per tutto il resto si è liberi di operare anche passati i cento, sempre che la natura ti assista.

Ecco, poi ci sono quelli che votano. Il sistema di voto, che vi rammenteremo a tempo debito come se quattro anni fa fossero un’era geologica, è studiato per assicurare una elezione democratica, ma vi posso garantire che il potere delle promesse elettorali supera il potere del giudizio del singolo, sulla base delle capacità. Il potere ha infatti sempre un suo carisma che è impossibile da scalfire, se il sistema che quel potere ha installato funziona, anche se ai più non piace.

Fatta questa premessa ci sono rumors per quali qualche personaggio molto in vista stia preparando una squadra per rinnovare il Consiglio federale, da quel che mi risulta sono solo voci, forse messe in giro ad arte, che, secondo me, sono finalizzate a creare una certa fibrillazione. In realtà, nessuno si sbottona e la verità, come sempre, sta nel mezzo. Nel senso che sicuramente qualcuno non è completamente soddisfatto dell’attuale Consiglio, che magari qualche consigliere in carica non sia risultato adeguatamente simpatico o, se volete, all’altezza del compito. Ma da qui a parlare di preparazione di una intera squadra ce ne corre. Peraltro a me non risulta che personaggi cosiddetti importanti abbiano manifestato contrarietà verso l’attuale establishment, probabilmente qualcuno di essi non ha fornito le risposte che tali personaggi attendevano, ma questo è un altro discorso.

Certamente ci saranno delle uscite, io dico almeno due/tre, e a quanto è dato capire le aspirazioni possono essere quattro o cinque, quindi una certa battaglia ci sarà sicuramente, molto dipenderà dal Presidente uscente, che per me sarà sicuramente confermato, il quale avrà una notevole incidenza sull’argomento. Dò per certo la sua riconferma poiché, al di la di inciampi nelle prime settimane di gestione, vds la questione dell’Accademia con la quale furono firmati degli accordi e poi disattesi, non mi pare che le cose siano andate male. Qualche rumore per l’attività agonistica (calendario gare) ma nulla di particolarmente rilevante, le medaglie sono arrivate, il settore tecnico, pur in presenza di un inevitabile miglioramento, viaggia molto bene, non ho sentito lamentele sulla parte amministrativa. Pertanto non vedo la necessità di un cambio al vertice o di un consistente rinnovo.

Se ci sono delle ambizioni sarebbe opportuno manifestarle apertamente ed organizzarsi per esporle al Gran Premio Giovanissimi, nel qual caso si dovrebbe arrivare a quell’appuntamento con una squadra già al completo ed un programma semplice ma efficace e soprattutto deve essere capito dalla gente, viceversa ai cosiddetti aspirati dò un consiglio, non richiesto: LASCIATE PERDERE! In buona sostanza, per quel che mi suggerisce l’esperienza, ci saranno sicuramente dei nuovi innesti ma tutto dipenderà dal numero e dalle scelte che farà il presidente uscente (come dicevo prima, lo vedo riconfermato).

Su molti quotidiani, nazionali e non, è riportata la notizia circa la partecipazione della Russia e Bielorussia alle prossime olimpiadi, ebbene molto probabilmente potrebbe aversi la presenza di una ristretta delegazione delle due nazioni. Il presidente della Federazione Internazionale di Atletica Leggera, Sebastian Coe ha detto no alle due nazioni. Ovviamente egli può decidere per la sua Federazione. Sicuramente quelli che seguiranno gli indirizzi del CIO saranno presenti, ma Russia e Bielorussia daranno il loro benestare? Non credo, cosicché nella scherma l’Italia, ma non solo, sarà avvantaggiata e questo si è visto anche ai mondiali di Milano. Sull’argomento mi sono espresso in altri articoli, quindi non ritengo di farlo anche adesso.

In bocca al lupo soprattutto ai nostri ragazzi ed all’intera delegazione Italiana partecipante alle Olimpiadi, ma anche ai competitor nelle elezioni regionali e nazionali.

Ezio RINALDI

 

20 gennaio 2024

IL CIO CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA PISTA DI BOB

Secondo quanto riportato dal “fattoquotidiano.it” del 19.01.24 in un articolo a firma di Giuseppe Pietrobelli, sembra che il Cio abbia stroncato il progetto di costruzione di una nuova pista da bob per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Il tutto contenuto in una lettera di Kristin Kloster, Presidente della Commissione di Coordinamento del Cio per Milano-Cortina 2026, la quale risponde ad una missiva di Marina Menardi per conto del Comitato Civico di Cortina, con cui veniva sottolineata la criticità del progetto.
In tutta la vicenda sono coinvolti il Ministro Salvini ed il Governatore Zaia, i quali valutando la impossibilità di realizzare un impianto completo nei tempi previsti hanno presentato un nuovo progetto notevolmente ridimensionato. Ciononostante, i pareri espressi hanno evidenziato notevoli criticità per la sua realizzazione.
Insomma, a me sembra che ci sia un confronto tra sordi ed ancora una volta ne va di mezzo la credibilità del paese. Quello che non mi è chiaro è la posizione del Presidente del Coni Giovanni Malagò. Infatti egli, a suo tempo annunciò l’impossibilità per il Governo di realizzare la nuova pista, soprattutto per lo scarso tempo a disposizione, quindi anch’egli era contrario alla costruzione di una nuova pista: lo è ancora?
Da tutta la vicenda emerge una gran confusione e la mano destra non sa cosa fa la sinistra, insomma un gran pasticcio. Credo che si sia finiti in un cul de sac, dal quale se ne uscirà malissimo.
VI riporto, integralmente il significativo articolo del “fattoquotidiano.it” del 19.01.24 ed a firma di Giuseppe Pietrobelli, la lettura del quale è molto interessante.
Ezio RINALDI
“Il Comitato Olimpico Internazionale, manifesta per l’ennesima volta una posizione contraria alla costruzione di una nuova pista da bob a Cortina per le olimpiadi invernali 2026. Proprio il giorno in cui il gruppo Pizzarotti ha presentato un’offerta per la realizzazione del nuovo progetto fatto preparare dal Ministro Matteo Salvini è arrivata a Cortina una lettera firmata da Kristin Kloster, presidente della commissione di coordinamento del CIO per Milano-Cortina 2026. E’ la risposta a una lettera di fine anno inviata da Marina Menardi per conto del Comitato Civico di Cortina, che sottolinea le criticità del progetto. Si profila così un braccio di ferro a distanza tra il CIO e la coppia composta dal Ministro Salvini e dal Governatore Luca Zaia, fortemente determinati a rifare la “Eugenio Monti” ormai smantellata. I contenuti sono già stati espressi in passato, ma il fatto che vengano ribaditi mentre è in corso la terza gara d’appalto, dopo che le prime due sono andate deserte nel corso dell’estate 2023, conferma l’attenzione che viene dedicata alla controversa e discutibile opera da 124 milioni di euro, di cui 82 milioni di base d’appalto per i soli lavori. “In linea con le raccomandazioni dell’Agenda olimpica 2020 – scrive Kloster – il CIO è stato inequivocabile riguardo al non costruire infrastrutture permanenti senza un piano di legacy chiaro ed attuabile. Questa posizione è stata inizialmente identificata dalla commissione di Valutazione come preoccupante, nel Report del 2019, ed è stata reiterata in continuazione nelle successive discussioni sulla sede di queste competizioni”. Poi rimarca l’inutilità di nuove “cattedrali nel deserto”. Anche se non cita l’impianto di Cesana Pariol per Torino 2006, chiuso dopo pochi anni, il riferimento riguarda anche l’unico impianto italiano esistente, ma dismesso”. Il CIO crede fermamente che l’esistente numero di piste per gli sport di scivolamento al mondo sia sufficiente per gli sport di bob, slittino e skeleton. Inoltre, come affermato durante le sessioni del CIO a Mumbai, solo piste già esistenti e funzionanti devono essere considerate, dati i tempi rimanenti molto stretti”. Un paio di mesi fa la posizione era stata espressa in modo chiaro, alla presenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò, che in quella occasione aveva annunciato l’impossibilità del Governo Italiano di realizzare la nuova pista di Cortina per mancanza di costruttori e per lo scarso tempo a disposizione. Poi a dicembre era intervenuto Salvini con una proposta ridotta che però potrebbe creare qualche problema sulla sicurezza. Non a caso il Comitato Civico ha scritto: “Ci sono evidenti ragioni di sicurezza degli atleti e degli spettatori. Il nuovo progetto prevede, infatti, un drastico ridimensionamento dell’opera, lasciando la struttura nell’essenziale ed eliminando tutti quei lavori accessori che avrebbero mitigato l’impatto ambientale o che avrebbero garantito una minima legacy. Un impianto sportivo impoverito che dovrà addirittura essere completato dopo i Giochi Olimpici”. Aveva aggiunto che i costi di gestione “non sono coperti da alcun impegno formale da parte degli Enti pubblici o dei soggetti privati che ne sollecitano la costruzione, al punto che il Sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha dichiarato che il Comune rischia il default e che non dorme la notte per gli impegni firmati”. Su questo punto il CIO assicura: “Garantire la sicurezza degli atleti e spettatori rispettando la timeline descritta nel dossier Milano-Cortina 2026 è fondamentale. Riconosciamo l’importanza dell’omologazione e dei test events per garantire la sicurezza e un’efficace implementazione di tutte le misure necessarie per un’infrastruttura sportiva complessa, e per la sicurezza degli atleti”.”

18 gennaio 2024

RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI NELL'IMPRESA O SAREMO COSTRETTI AD UNA FIGURACCIA?

Da “Repubblica.it” del 16 gennaio 2024,a firma di Fulvio Bianchi, riporto integralmente l’articolo inerente la pista di bob per le Olimpiadi invernali del 2026 – Milano/Cortina:

“Ci siamo. Giovedì 18 gennaio alle ore 12,00 si aprono le buste per il bando “accelerato” per la costruzione della pista olimpica di Cortina. Un giorno importante ‘per i Giochi 2026, che hanno vissuto, anche a Milano, non pochi problemi in questi anni. Dopo il flop dello scorso anno, la società del Governo Simico si è rimessa al lavoro: filtra ottimismo. Forse c’è davvero una ditta disponibile a farsi carico dei lavori di Cortina. Lo scorso anno si erano fatte avanti due importanti società di costruzioni, la Webuild (ex Salini) e la Pizzarotti, oltre ad una svizzera (Implenia). Ma poi tutte e tre, avevano fatto un passo indietro: pochi soldi e tempi stretti. Ora è cambiato tutto. Se, come sembra, ci sarà l’auspicata fumata bianca toccherà poi ad una commissione stabilire se chi ha accettato il bando ha tutti i requisiti per poter costruire. Ma sarebbe cosa di pochi giorni, i cantieri vanno aperti subito, già a febbraio. Certo, se anche questo bando andasse deserto, come quello del 31 luglio e poi come le trattative private, sarebbe davvero clamoroso. Una figuraccia senza precedenti. Ma, come detto, c’è moderato ottimismo.

Normale che un Governo di centro destra non ami molto l’ipotesi che si debba andare a gareggiare (a St. Moritz, come vorrebbe il Cio), ma c’è stata spaccatura in questi mesi fra partiti di maggioranza. La Lega di Salvini e Zaia a favore di Cortina, Forza Italia (con il PD) per Cesana. Oggi l’onorevole Mauro Berruto, responsabile sport del PD, attacca Abodi, “incredibili silenzi”, ma il ministro dello sport, come tanti, aspetta l’apertura delle buste di dopodomani poi convocherà anche una cabina di regia a palazzo Chigi. Ora l’ipotesi piemontese sembra scomparsa dai radar: non ne parla più nemmeno il Governatore Cirio, Cesana con l’ammoniaca era improponibile (e poi ci sarebbe voluto il via libera del Cio per quanto riguarda velocità ed accelerazione, fattori non da poco per la sicurezza degli atleti.

Resta in… pista, appunto solo Cortina. Con un colpo di scena che ha spiazzato tutti, anche il ministro Abodi, ai primi di dicembre Salvini ha proposto di riportare a galla il progetto di Cortina, la storica pista di Eugenio Monti che ospitò il bob ai giochi 1956. Ma un progetto stavolta light, più appetibile dalle aziende che avevano che avevano già detto di no: costo lavori sempre 81,61 milioni ma tempo di lavori ridotto da 807 a 685 giorni con notevole risparmio di manodopera, conclusione dei lavori entro il 3 dicembre 2025, appena due mesi prima della cerimonia di apertura dei Giochi a San Siro. Le statistiche dicono che per costruire una pista da bob ci voglio da 30 ai 35 mesi, a Cortina si lavorerebbe a tempo pieno e la pista sarebbe coperta in caso di nevicate.


Insomma, una corsa contro il tempo assai complicata. Perché light? Perché saranno eliminati parcheggi, risparmiati 5000 metri qudrati di bosco (ed è prevista riforestazione), niente tribune e volumi accessori. Pista spartanissima come da norme, 1445 metri, 16 curve, 107 metri di dislivello, e poco altro intorno. I cittadini di Cortina non hanno mai amato questi Giochi (senza pista resterebbero solo curling e sci femminile, sperando nelle nostre ragazze). Il sindaco di adesso litiga con l’ex sindaco sui costi di gestione. Gli ambientalisti e i sindacati hanno protestato. Insomma un percorso ad ostacoli in questi anni.

Giovanni Malagò, in caso di fumata bianca al bando di giovedì, dovrà poi convincere il Cio, preoccupato per quei pasticcioni di italiani (le olimpiadi sono state assegnate nel giugno 2019…): il n.1 dello sport partirà stasera per Seul, subito dopo la Giunta del Coni, e incontrerà Bach e i membri del Cio di cui fa parte. Dovrà spiegare a che punto sono i lavori olimpici, le molte cose che funzionano come il villaggio olimpico di Milano (e la prossima settimana arriva un altro sponsor) ma anche e soprattutto dove verranno assegnate le 38 medaglie di bob, skeleton e slittino. Prima o poi bisogna pur avere un masterplan. Malagò, sempre da Seul, si collegherà con gli enti membri, poi il 31 è previsto il cda della Fondazione olimpica. Dentro (vale a dire Cortina) o fuori (St.Moritz). Siamo davvero alla conclusione di questa telenovela made in Italy: resta la figuraccia.”

Questo lo stato dell’arte. Certo che se i nostri eroi non fossero in grado di portare a termine l’impresa, perché ormai di impresa si tratta, la figuraccia vedrebbe il Governo e tutta la dirigenza sportiva in un pantano dal quale sarà molto difficile riprendersi. Si perderebbe la faccia, soprattutto la credibilità di un intero paese.

E’ chiaro che tutti facciamo il tifo affinchè le gare si possano svolgere in Italia, perché, altrimenti, a rimetterci sarebbe l’intero Nazione.

In tutto questa confusione ci godiamo i successi della scherma azzurra, che si sta confermando leader tra le più importanti nazioni schermistiche.

Ezio RINALDI

10 gennaio 2024

CONCLUSA LA SOSPENSIONE CAUTELARE DISPOSTA DALLA F.I.S. PER Andrea CASSARA'

Andrea CASSARA'

 Da “QUIBRESCIA.IT”

“La Federazione Italiana Scherma ha comunicato ad Andrea Cassarà, fiorettista bresciano, la conclusione della sospensione cautelare disposta nei suoi confronti in seguito ad un’inchiesta della Procura di Brescia in cui il campione olimpico di Passirano è stato iscritto a fine ottobre dopo la denuncia di una 16enne che sosteneva di essere stata filmata, mentre faceva la doccia al centro sportivo San Filippo a Brescia, dal cellulare di un uomo. Per gli inquirenti, quell’uomo è stato individuato in Cassarà che, al momento del presunto fatto, si sarebbe trovato nelle pertinenze degli spogliatoi, così come ripreso dalla videosorveglianza.
L’ipotesi di reato formulata nei suoi confronti è quella di produzione di materiale pedopornografico.
A Cassarà è stato sequestrato il telefono cellulare dal quale, secondo una prima perizia, non sarebbero emersi elementi E’ stata disposta una seconda perizia, ancora in corso.
L’atleta bresciano, 40 anni appena compiuti, quindi può ora tornare ad allenare e, anche, a gareggiare. Già il prossimo fine settimana Cassarà sarà in campo con la Scherma Brescia, in veste di coach, per un torneo regionale Under 14.”
Il blog si è interessato al caso con l’articolo “Andrea Cassarà indagato per materiale pedopornografico: minorenne filmata in spogliatoi.E nella parte finale del pezzo avevo scritto: “ Al momento non è dato sapere di più, se non che all’ex azzurro è stato sequestrato il cellulare. Le indagini, ovviamente sono in corso e bisognerà attenderne l’esito; tuttavia, è importante tener sempre ben presente che una semplice denuncia non equivale ad una sicura condanna e che per tutti ed anche, quindi, per CASSARA’ vige il sacro principio della innocenza fino a prova contraria ed a sentenza passata in giudicato.
Al momento accolgo con piacere la notizia e la ripubblico sulla “Piazza”, confidando in un esito positivo per l’ex azzurro.
Ezio RINALDI
 


08 gennaio 2024

MATERA: cosa ne sarà della palestra di scherma? Lettera aperta al Sindaco.


MATERA
Appello al Sindaco di Matera












M° Vito MANNO
Nel lontano 1980 il Circolo Schermistico Matera si trasferiva, dopo 24 anni, dalla ex stalla di Palazzo Gattini nei pressi della Cattedrale alla Palestra Comunale di Scherma sotto i distinti dello stadio XXI Settembre. La gestione della Palestra fu affidata al CSMT( Circolo Schermistico Matera). Sono stati anni bellissimi perché il Consiglio Direttivo di allora riuscì a creare un vero centro di aggregazione organizzando attività associative, ricreative e agonistiche che portarono ad un considerevole aumento degli iscritti. Anche a livello nazionale il CSMT si fece notare prima per il numero di partecipanti alle gare e poi anche per i risultati raggiunti. La possibilità offerta dalla gestione diretta dell’impianto di organizzare allenamenti con le società schermistiche vicine rese la Palestra Comunale di Scherma un vero punto di riferimento in particolare per il fioretto. Successivamente il CONI provinciale si propose all’Amministrazione Comunale con un progetto di gestione unificata di tutti gli impianti sportivi comunali. Purtroppo quella avventura finì molto male e il Comune decise di assegnare la gestione degli impianti in maniera temporaneamente diretta. Per la Palestra di scherma iniziarono i primi problemi seri. La gestione fu accorpata allo stadio e ci ritrovammo come gestore il Matera Calcio che pensò di poter utilizzare la struttura come fosse cosa propria. Finimmo in tribunale e il giudice stabilì che le chiavi della Palestra dovessero rimanere al gestore ma che all’interno potevano accedere solo associazioni schermistiche. Palestra salvata!!! ma non più liberi di ottimizzare tempi e risorse avendo perduto la storica sede.
Secondo la convenzione di utilizzo degli impianti sportivi, la palestra sarebbe stata aperta per le ore richieste e il Circolo avrebbe pagato un canone di utilizzo che è lo stesso per tutti gli impianti. Provammo a far presente che il canone era iniquo perché gli arredi e le attrezzature della Palestra non erano comunali ma del CSMT. Lo facemmo allora e lo abbiamo fatto negli anni seguenti senza mai trovare la giusta attenzione o interesse. Cercare di diffondere la cultura dello sport attraverso la scherma e offrire ai cittadini un luogo sicuro e stimolante è sempre stata la missione del CSMT ma con il passare degli anni è stato sempre più difficile. Malgrado tutto schermitori a Matera ne abbiamo avuti tanti e le attività proseguono con un bel gruppo di ragazzi molto appassionato. La riqualificazione dello stadio ci aveva fatto sognare; hai visto mai è l’occasione buona per tornare ad avere una palestra moderna, attrezzata e gestita direttamente. Potremmo tornare a crescere! Macché. Uno spazio in una palestra polifunzionale con notevole diminuzione delle pedane, la scomparsa della palestrina per la preparazione atletica, la mancanza di un locale per il tecnico delle armi, di uno stanzino per le attrezzature promozionali e di avviamento, di una segreteria, di armadietti per riporre l’ingombrante attrezzatura senza dover trasportare tutto ogni volta. Non sarà più una palestra di scherma. Mi chiedo se è giusto e legittimo che una Amministrazione possa far scomparire un impianto dedicato alla scherma  43 anni fa all’interno di un intervento di riqualificazione urbana. Chiedo al Sindaco BENNARDI di non considerare tutto questo un attacco alla giunta che guida o al progetto presentato, vuole essere solo un tentativo di difendere  quello che per anni abbiamo custodito e amato come una casa. Non penso di avere le qualità richieste per la politica attiva e questa lettera è l’unico modo che ho per perorare quella che ritengo essere una giusta causa. Per favore, ripensateci!!!
M° Vito MANNO

30 dicembre 2023

GOVERNO MELONI, LEGGE FINANZIARIA ED ANNO NUOVO

BUON 2024

Ho avuto modo di confrontarmi con un paio di amici, persone per bene e dall’onestà intellettuale ineccepibile e da loro sono gratificato da vecchia amicizia. Il tema dell’argomento è stato quello di tutti i giorni: il Governo Meloni.
Si è parlato di riforma Costituzionale, della quale qualche perplessità la si potrebbe anche nutrire. Non ho letto il testo della riforma, peraltro portata avanti dall’ex presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sembra che la senatrice poco ci pigli in fatto di affari costituzionali, avendo trattato più tematiche civilistiche. Certamente, se fosse vero quello che leggo dai vari commenti qualche perplessità sulla bontà della riforma potrei averla anche io, però sono convinto che al momento in cui dovrà fare l’indispensabile passaggio parlamentare saranno stati fatti i necessari cambiamenti. Pertanto sull’argomento aspetterei la proposta definitiva. Sul fatto poi che il Presidente del Consiglio possa schiantarsi sul voto referendario la vedo un po' difficile. Infatti, a differenza di altri premier la Meloni non ha inteso personalizzare il voto sul referendum ed ha fatto bene, poiché se si dovesse tenere conto di questo allora le riforme costituzionali non si faranno mai. Il Presidente del Consiglio porterà in parlamento la proposta di riforma, cercando di ottenere la maggioranza dei due terzi per la sua approvazione. Qualora non vi riuscisse, cosa molto probabile, passerà la palla ai cittadini dicendo loro: come da programma, proponiamo la riforma sull’elezione diretta del premier per assicurare una maggiore stabilità governativa. Qualora non sia di vostro gradimento, ovvero la bocciate, si continuerà con le vecchie regole. Quindi non vedo perché la Premier dovrebbe dimettersi. Comunque, volendo fare dei conti è sotto gli occhi di tutti che il centrodestra abbia il 46% dei voti, ai quali a mio avviso, andranno aggiunti quelli di Italia Viva e di Paragone, ergo il raggiungimento del 51% è possibile.
Questo è il ragionamento da uomo della strada, è chiaro che a me possano sfuggire alcune dinamiche sia in termini giurisprudenziali che politici. Da qui la mia attesa per un testo definitivo.
Tanto si è detto e si continua a dire sul mancato mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale e di quelle fatte durante la gestione governativa. In particolare il blocco navale per limitare il flusso migratorio e le accise sui prodotti petroliferi. Ebbene, a mio avviso, il blocco navale non si può fare perché, come dicono alcuni esperti, esso rappresenterebbe un atto di guerra ed allora bisogna cercare vie alternative. Il presidente del Consiglio ha investito l’Europa, portando a Lampedusa e successivamente a Tunisi la Presidente della Commissione europea unitamente al Premier olandese. In quella sede sono stati sottoscritti accordi con il premier tunisino Saied affinchè controllasse le partenze dal suo paese. In cambio della collaborazione tunisina ci sarebbe stato l’impegno della UE e dell’Italia a che il FMI liberasse gli stanziamenti già previsti (2 miliardi di dollari) per aiutare l’economia tunisina. Se tali accordi stanno trovando una serie di ostacoli non credo si debba darne responsabilità al Governo Italiano, infatti è l’Europa totalmente assente. La premier Meloni, con intelligenza, ha stipulato un accordo con l’Albania affinchè collabori con l’Italia per limitare il flusso migratorio verso il nostro paese. Anche qui critiche a non finire, una parte politica italiana vuole che i migranti sbarchino tutti sul nostro territorio e solo per dire al Governo che non è capace di gestire il problema. Pertanto consiglio di attendere che siano esplicitate compiutamente le modalità attuative di tale accordo, compreso, ovviamente, la conoscenza degli oneri finanziari da sostenere.
Per la tassa sugli extra profitti delle banche ma anche della grande industria, la nostra premier ci ha messo la faccia ma non è stato sufficiente perchè, a quanto pare, non si potrebbe fare se non attraverso un accordo con le parti interessate, quindi il Governo avrebbe le mani legate e bisognerà trovare una soluzione: a me è dato sapere che ci stanno lavorando.
Per quanto riguarda le accise, dopo aver promesso il loro taglio la Premier ha dovuto fare un mezzo passo indietro, nel senso che si è accorta che le risorse economiche per affrontare il tema non ci sono, peraltro sono subentrate altre ed improrogabili necessità del Paese che non hanno consentito il loro taglio: si potrà fare nell’arco della legislatura, almeno lo spero.
Sono un liberale ed antifascista, nel passato ho condiviso la sinistra votando per due rappresentanti di quella parte politica. L’ho fatto convintamente, evidentemente sbagliando, e alle ultime elezioni ho appoggiato la destra e credo di poter affermare che nel panorama politico italiano, data la pochezza di intelligenze e personalità (lo vediamo tutti i giorni nei vari talk televisivi), la Meloni svetta è ad un piano superiore. Non a caso ha portato il suo partito dal 3% al 26% ed oggi, nonostante gli innumerevoli attacchi portati fin dall’inizio del suo mandato, secondo i sondaggi pubblicati da giornali di sinistra, veleggia tra il 28 ed il 29%, quindi con un balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni amministrative. Inoltre, nelle varie consultazioni elettorali, susseguitesi dopo il 26 settembre 2022, il partito della Premier ne è uscito sempre vincitore: una ragione ci sarà o gran parte degli italiani sono coglioni?
Infine la legge di bilancio, ovvero la manovra finanziaria. Non sono un economista, ma per fare una finanziaria occorrono alcuni indispensabili elementi:
·       Debito pubblico;
·       Spesa dello stato;
·       Disponibilità finanziaria.
Del debito pubblico sappiamo già tutto, veleggia intorno ai tremila miliardi di euro e non è possibile indebitarci ancora; la spesa dello stato la conosciamo e la disponibilità finanziaria è data dal differenziale tra spesa ed incasso. A quanto pare detta disponibilità sia di 15/18 miliardi di euro e per completare la manovra è stato necessario trovare altri 10 miliardi di euro, i quali sono stati messi a debito o deficit, non saprei quale sia l’esatto termine.
Licenziata la legge di bilancio a stragrande maggioranza (200 favorevoli, 112 contrari e una quarantina di astenuti), sono state fatte le opportune analisi. La maggioranza afferma che la manovra rispecchia la situazione attuale del paese cioè interventi a favore dei più poveri: mantenimento del cuneo fiscale, aumento delle pensioni minime e non solo, riforma del fisco con l’eliminazione di una aliquota (prima erano 4 ora sono tre) con grande vantaggio per chi è sotto la soglia dei 35.000 euro lordi l’anno, ma non è che gli altri siano andati male, semplicemente ne beneficeranno meno; investimenti sulla sanità per tre miliardi di euro. Sulla sanità sarei stato più incisivo proprio per venire incontro alle esigenze di medici ed infermieri. Però se le disponibilità economiche sono scarse, di più non si poteva proprio fare.
Per le opposizioni è una manovra lacrime e sangue e non tiene conto delle donne, anzi impoverisce di più il ceto medio poiché, a loro dire, ci sarebbero molte più tasse a gravare sui cittadini. Insomma, pare che la legge non abbia una visione di ampio respiro. Secondo me proprio i più poveri, quelli con reddito sotto i 15.000 euro ed i pensionati con la minima vedranno gli aumenti più significativi e se avranno apprezzato lo vedremo alla prossima tornata elettorale (europee 2024).
Non va dimenticato che la legge di bilancio è stata preventivamente sottoposta al vaglio della commissione europea che ne ha dato parere positivo, le agenzie di rating hanno promosso l’Italia, la borsa continua ad essere positiva e lo spread cala. Non dico che ora siano tutte rose e fiori perchè non è così ma, sinceramente, di più non si poteva fare. Noto con piacere che gli aiuti al calcio sono finiti: era ora! Ciò non significa avere meno attenzione per lo sport, auspicherei una maggiore sensibilizzazione del Governo verso quelli impegnati nel sociale, che tolgono i ragazzi dalle strade e che contribuiscono a far crescere meglio i nostri giovani.
Molto ci sarebbe ancora da dire ma rischierei di annoiare i lettori, però non dimentichiamoci il superbonus ed il disastro dei banchi a rotelle: gli esperti dicono che le conseguenze amministrative dei provvedimenti che li hanno istituiti le subiremo per molti decenni, una tragedia. Moltissimo c’è ancora da fare e mi auguro che venga fatto.
Non credo che la Sinistra al Governo potesse fare meglio anzi credo il contrario poiché avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani con una bella patrimoniale e fatta pagare l’IMU sulla prima casa.
La Premier Meloni, ha dato dimostrazione di sapersi muovere, in particolare in ambito internazionale, riscuotendo ovunque consensi e, personalmente, ho la sensazione che ci sia una maggiore sensibilizzazione nei confronti della nostra cara Italia. Sono altresì convinto che le promesse debbano essere mantenute e ciò può avvenire anche nell’arco di una intera legislatura e non, come afferma l’opposizione, con immediatezza.
Diciamolo francamente chi ha governato prima di Meloni non è che abbia fatto bene, tutt’altro, infatti poteva cambiare la legge elettorale, poteva annullare la legge Bossi/Fini, poteva migliorare stipendi e pensioni, poteva annullare completamente i decreti Salvini sull’immigrazione. Hanno lasciato debiti che non si sa quando potranno essere saldati.
L’Italia ora avrebbe bisogno di una opposizione seria e non isterica, una opposizione che sappia giocare il proprio ruolo, ma al momento non tocca palla né possiamo pensare che gli anti Meloni possano essere i vari Conte o Schlein: Insomma manca una vera leadership capace di impensierire la Premier e di questo ne è consapevole tutta l’opposizione.
Mi auguro che alcuni fondamentali e sentiti problemi possano trovare una giusta soluzione.
Mi auguro che le guerre abbiano termine, mi auguro che tutti rispettino tutti, mi auguro libertà di religione in tutto il mondo, mi auguro un mondo migliore.
Non mi sono mai espresso pubblicamente sulla politica, lo faccio ora perché ho sentito il bisogno di farlo. Chiunque voglia commentare lo faccia su facebook.
BUON 2024 A VOI TUTTI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE
Ezio Rinaldi

27 dicembre 2023

SOSPESO IL PRESIDENTE DEL CdA USA FENCING Sig. Ivan LEE

Atteso che al Sig. LEE spetta la presunzione di innocenza, le iniziative intraprese, per casi analoghi, sarebbero state assunte da altre Federazioni? Quella Statunitense fa sul serio e spero che tutte si adeguino.

Ezio RINALDI






 

23 dicembre 2023

ASSEMBLEA AIMS: modifiche statutarie

Buonasera Signor Ezio Rinaldi, 

sono Francesco Conte un appassionato di scherma e nostalgico delle vecchie glorie, sono anche un assiduo lettore del suo Blog, che trovo estremamente utile al movimento schermistico Italiano. 

Ci tenevo a segnalarle che un amico mi ha fatto visionare, come esperto in materia per un parere personale, le proposte di modifiche statutarie previste nell'Assemblea dell'Associazione Italiana Maestri di Scherma che si terrà a Roma il 28 dicembre p.v. e ho potuto riscontrare un interessante sovrapposizione di ruoli che le segnalo per il suo Blog.

Le trascrivo parte dell'Articolo n° 15 del vigente Statuto A.I.M.S. visionabile sul loro sito:

“I soci eletti, pena la immediata decadenza, non possono ricoprire cariche Federali Centrali e Territoriali nell’ambito della Federazione Italiana Scherma. Fanno eccezione i rappresentanti dei Tecnici e i Commissari d’arma.”.

Ad oggi, se non erro, mi risulta che ci sia un Consigliere A.I.M.S. che ricopre anche la carica di Presidente di Comitato Regionale, trovandosi pertanto in condizione di incompatibilità (sopravvenuta?), con conseguente obbligo di optare per una delle due cariche ricoperte.

Guardo con piacere al movimento dall'esterno oramai da parecchi anni, ma credo che sia stato eletto ad entrambe le cariche nel lontano 2021 e mi sembra molto strano che nessuno fino ad oggi si sia accorto di questa sovrapposizione.

Inoltre dalle modifiche che sono state proposte risulterebbe anche che per quest'articolo sarà prevista una modifica che dovrebbe permettergli di ricoprire entrambi i ruoli.

Sono certo che tale informazione possa essere di interesse a tutto il movimento schermistico. 

Cordiali saluti

Francesco Conte 

19 dicembre 2023

FATTI SALIENTI 2023

Tra un pezzo e l’altro si allunga il tempo della loro pubblicazione, ma questo 2023 è stato un po' faticoso, sia dal punto di vista personale che familiare. Però non voglio affliggervi con i miei problemi, anzi. Ho visto e preso atto che nonostante il mio rallentamento vi siete collegati lo stesso al blog per leggere quei pochi pezzi che sono riuscito a pubblicare. In tal senso, devo ringraziare l’amico Gil PEZZA per i suoi continui ed interessanti articoli. Egli ha contribuito a sensibilizzare i lettori sulla piaga delle molestie sessuali, raccontandoci fatti accaduti negli USA. Altra persona che intendo ringraziare è l’amico Fabrizio ORSINI, pur impegnato con il proprio lavoro, non mi ha fatto mancare la sua vicinanza; infine, anche e soprattutto l’avvocato ed amico Gaspare FARDELLA. Ma vediamo i fatti salienti di questo 2023. Innanzitutto le guerre, in particolare quella relativa all’invasione russa in Ucraina. Questa ha determinato decisioni a livello sportivo spesso contraddittorie. La FIE ha deciso di ammettere alle gare tutti gli atleti russi che avessero dichiarato la loro contrarietà alla guerra ed in questo senso avrebbero gareggiato da indipendenti. La decisione non ha sortito l’effetto che tutti o quasi, soprattutto i favorevoli, si sarebbero aspettati. Infatti, in molte circostanze gli atleti ucraini non hanno voluto incrociare il ferro con i loro colleghi russi. Il caso più eclatante ha riguardato la sciabolatrice Olga Kharlan, la quale, durante i campionati del mondo di scherma di Milano, dopo l’assalto vittorioso con una atleta russa ha salutato la stessa porgendo la propria lama, l’atleta russa ha rifiutato, pretendendo il normale saluto con la mano. Kharlan veniva squalificata. Ne è nato un caso internazionale con l’intervento del CIO che ha assicurato l’ucraina che avrebbe preso parte comunque alle olimpiadi. Un comportamento delle Istituzioni fatto di contraddizione. Ne abbiamo parlato abbondantemente sul blog. Vale la pena ricordare che il Comitato Olimpico Russo è stato sospeso dal CIO. Questo è stato un provvedimento particolarmente significativo, in quanto lo sport ha chiuso le porte a Mosca.
Altro argomento, molto sentito, è stato quello riguardate le molestie sessuali ai danni di giovani atlete, per le quali sono tutt’ora in corso indagini a carico di tesserati FIS. Su questi argomenti è bene non abbassare mai la guardia: stiamo a fianco delle donne ed aiutiamole a denunciare ma, soprattutto, rispettiamole sempre e comunque.
Il Mondiale di Milano, al di là di piccole discrasie o, se volete, piccoli inconvenienti, è stata una manifestazione di grandissimo successo: chi dice il contrario non direbbe la verità. Va detto, però, che tale successo non si è tramutato in un incremento di tesserati e qui bisognerebbe fare una analisi seria e corretta. Probabilmente la FIS ci starà già lavorando.
Spesso ho letto e sentito di genitori che vedono la scherma da angolazioni opposte, nel senso che alcuni lamentano un calendario intenso e mal collocato in termini di sedi, altri vorrebbero avere più gare perché i loro figli, bucate le gare di categoria, non hanno altre possibilità di confronto. Tutto è migliorabile, però, è bene dirlo, non è facile. Il calendario è stato riformato e come ogni riforma, dopo un periodo di assestamento, si può ottimizzare, magari ascoltando anche i pareri dei genitori, i quali sono i primi sponsor della FIS con le loro trasferte, pagamento delle rette e l’acquisto di materiali. Ciò che ha fatto male è leggere di furti di armi sui luoghi di gara, azioni queste a dir poco deplorevoli: assoluta mancanza di rispetto verso genitori ed atleti che spendono fior di quattrini per partecipare all’attività agonistica. Personalmente giudico questo comportamento al pari dello sciacallaggio.
Non posso non rimarcare le pessime figure che l’Italia sportiva ha fatto e sta facendo con le olimpiadi invernali di Milano-Cortina, con il caso della pista di bob per la quale è passato il messaggio di una nazione incapace di realizzare un progetto, evidenziando la sconfitta di tutto il sistema sportivo e del paese. Si parlava della ristrutturazione del vecchio impianto di Cortina, poi della costruzione di una nuova pista ma niente di tutto questo accadrà. Ad affermarlo è stato proprio il Presidente del CONI Giovanni MALAGO’ in occasione della 141/a sessione del CIO che si è svolta a Mumbai. A ciò si aggiunga il laboratorio antidoping, il quale avrebbe potuto finire in Francia, poiché attualmente insiste sul terreno del CONI e, quindi, in chiarissimo conflitto di interesse. Pertanto la struttura necessita di un trasferimento presso altro sito, pena il ritiro dell’accredito da parte della WADA, e per farlo ci vogliono adeguati fondi. A ciò ci ha pensato il Governo, stanziando quanto necessario a Sport e Salute, evitando così una ulteriore pessima figura all’Italia.
Altro fatto che ha destato scalpore riguarda i mandati per il presidente del CONI e, conseguentemente, quelli dei presidenti federali che possano non avere fine. Infatti, è passato un emendamento che annulla il limite dei tre mandati. Ne abbiamo parlato abbondantemente sul blog. Sapete benissimo come la penso: ho sempre affermato che due quadrienni fossero più che sufficienti per dare il proprio contributo alla gestione ed al miglioramento del sistema federale, poi fu consentito di candidarsi per tre mandati: decisione a metà strada ma accettabile. Ora, sembra, che tale limite sia stato superato: insomma la casta non vuole andare a casa e di questo passo non ci sarà mai un rinnovamento sistematico. Che dire? Resto basito.
Molto altro è accaduto ma ho ritenuto significativo porre in evidenza questi argomenti poiché ritengo che siano stati momenti e situazioni di particolare importanza.
Il 2024 vedrà lo svolgimento della massima manifestazione sportiva planetaria: le Olimpiadi estive. Incrociando le dita e toccandoci le parti intime, ci auguriamo che la scherma qualifichi tutte le squadre e che possa continuare a dare il proprio significativo contributo al medagliere azzurro.
Infine, auguro a tutti voi i migliori auspici per le prossime festività con l’intento di ricaricare le energie per affrontare il 2024 al meglio delle possibilità di ognuno di voi.
BUON NATALE, BUONE FESTE e BUON 2024
Ezio RINALDI

29 novembre 2023

THE HAMZA CASE: AN OPEN LETTER TO MEMBERS OF THE FIE EXECUTIVE COMMITTEE

Distinguished members of  COMEX:

On November 7, 2023, the Safesport Center in the United States issued a lifetime ban from fencing to Mr. Maher Hamza for sexual misconduct against minors. Note that Mr. Hamza had also been suspended for sexual misconduct in 2014. In my (11/12/23) article entitled: Allegations of sexual misconduct involving minors: The Hamza case within the FIE, I raised the following  question:

Should an individual who is banned from a national federation for sexual misconduct involving minors be allowed to participate in FIE International events representing another country? https://piazzadellascherma.blogspot.com/2023/11/accuse-di-molestie-sessuali-nei.html

I am not sure whether this matter was raised or addressed at your recent November 24, 2023, meeting ahead of the FIE 2023 Ordinary Congress in Sharm El Sheikh, Egypt. Regardless, I respectfully submit my thoughts and recommendations on this matter for your review and consideration.

A. General Observations

1. Experience shows that sport federations, although equipped with an internal structure to manage disciplinary problems, tend to cover up and hide incidents of "sexual harassment" and sexual abuse crimes in particular; especially when these infractions and/or crimes are committed by prominent figures within the federation.

2. Public  prosecutors worldwide have backlogs of cases and archive many of them even when there is evidence against the suspect and tend to prosecute cases where the chances of victory are certain.

3. Many minors and young adults do not reveal the abuse in real time or reveal it only years later (when the testimonies are more problematic, not to mention the statute of limitations) or do not reveal it at all. Furthermore, in countries where women are considered second class citizen, women and young girls are reluctant to make accusation of sexual misconduct against men. So, there are many cases in which for one reason or another, the justice system DOES NOT work. Therefore, having a process within a federation that relies exclusively on judicial authorities for crimes of moral turpitude is insufficient to protect athletes from sexual abuse.

B. Safe Sport within the IOC and the FIE.

Based on the  relevant sections on Safe Sport listed below, the FIE has an affirmative duty to prevent the sexual abuse of athletes and to take measures to do so.

The Olympic Charter at Section 2, (Mission and Role of the IOC) and subsection (18) states: to promote safe sport and the protection of athletes from all forms of harassment and abuse.

The FIE dedicates a webpage to Safe Sport https://fie.org/fie/documents/safe-sport, which states in pertinent part;

“The FIE is committed to ensuring fencing is practiced in a safe environment, where athletes can develop harmoniously and all the members of the FIE Family are granted respect and are protected from all forms of harassment and abuse.” INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

Safeguarding policies and procedures are found, respectively, at Chapter 13 of the FIE Statute and at Chapter 14 of the FIE Administrative Rules

PREVENTION OF ABUSE AND HARASSMENT: The FIE shall develop measures to prevent abuse and harassment to keep athletes and non-athletes safe. These measures may include:

• Gathering information over time to take action if any person or group stands out as a risk;

• Establish a process of liaising with member federations regarding individuals who may have been disciplined for abuse or harassment;

• Establish information and educational program to engage all member federations in the fight against abuse and harassment

C. Regulations in FIE member countries.

Although all countries have a judicial system and penal code, national federations have different approaches and structures to protect athletes from sexual predators. A selective examination of these differences by the FIE would only complicate things unnecessarily, but it is important to understand the key distinguishing factors. Safesport in the United States presents an interesting case study.

SAFESPORT in the United States has its genesis in an amendment of the Ted Stevens Olympic and Amateur Sports Act Statute aimed at protecting American athletes from any type of abuse, and to protect victims of abuse from retaliation. SAFESPORT has four main functions: educational, criminal background check (mandatory for coaches), investigative, and disciplinary. The last two are functions of the SAFESPORT CENTER, which is a private, non-profit corporation located in Colorado Springs, Colorado and organized under the laws of that state. It was originally funded by the United States Olympic Committee with a $3 million capital infusion and received an additional $2 million from the national governing bodies of the fifty U.S. sports.

The investigative and disciplinary functions are managed by the SAFESPORT CENTRE, which upon receiving a complaint assigns one of its investigators to the case. The reporting party as well as the responding party can hire a consultant during the investigation phase and if the matter goes to arbitration, the responding party must pay the cost. Once the SAFESPORT process is completed, SAFESPORT may implement a variety of disciplinary actions ranging from a written warning to mandatory educational training, suspension and/or lifetime ineligibility. In any case, the individual investigated can be suspended ad interim immediately.

Public prosecutors and district attorneys aside, the SAFESPORT CENTER has exclusive authority over (a) actual or suspected sexual misconduct by certain individuals; (b) misconduct that is reasonably related to an underlying allegation of misconduct sexual. This means that the corresponding federation refers to SAFESPORT CENTER all matter that fall within these two categories.

The SAFESPORT Center uses a preponderance of evidence standard that in the United States is applied to civil proceedings. This means that the Center can find a violation of SAFESPORT even if an individual has been found not guilty in a criminal trial, which instead uses the higher standard of  “beyond a reasonable doubt.” 

To better understand this, please refer to the OJ Simpson case in the mid-90s. The famous American football player and celebrity was found not guilty for the murder of his wife in criminal court. Nevertheless, he was found “responsible” for the wrongful death of his wife in a civil action ( under a preponderance of evidence standard) filed against him by his wife’s relatives and was ordered to pay them $33.5 million in damages. By way of analogy, the SAFESPORT CENTER has been authorized to conduct investigations using the civil proceedings standards and to issue sanctions as penalties (rather than monetary damages).

( D) Recommendations

1. The FIE is charged by its own charter to prevent sexual abuse of the athletes by predators. Disseminating within the FIE the public information on sanctioned individuals is the first step to take in this direction. More specifically, the FIE should consider creating a link on its Safe Sport FIE WEB page and list ALL individuals sanctioned by their national federations, including those suspended temporarily. This would require creating a reporting protocol  for the national federations to inform the FIE in a timely manner of sanctioned individuals.

2.. No national federation can impose its own system for others to adopt; nor would it be realistic for the FIE to first investigate  the viability of a Safesport national system before deciding to honor a sanction imposed by the corresponding national federation. The FIE must find a way to reconcile its mandate to protect its athletes (and prevent their abuse) with the various structures, which countries and national federations use to protect their own athletes. Therefore, the most functional solution for the FIE would be to recognize the sanctions imposed by the legitimate institutions of each country, i.e., national federations, state institutions and other entities (e.g., the Center for Safesport in the USA). 

Gil PEZZA

IL CASO HAMZA: LETTERA APERTA AI MEMBRI DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA FIE

Egregi membri del COMEX:

Il 7 novembre 2023, il SAFESPORT CENTER  negli Stati Uniti ha radiato a vita dalla scherma Americana il signor Maher Hamza per molestie sessuali nei confronti di minorenni. Si noti che il signor Hamza era già stato sospeso, sempre per molestie sessuali,  nel 2014. Nel mio articolo del 23 Novembre u.s., intitolato: Accuse di  molestie sessuali contro minorenni: il caso Hamza all'interno della FIE, ho sollevato la seguente domanda:

Può un individuo che è stato radiato (per molestie sessuali nel confronto di minorenni) da una federazione nazionale, partecipare a gare FIE rappresentando un’altro paese? 

 https://piazzadellascherma.blogspot.com/2023/11/accuse-di-molestie-sessuali-nei.html

Non so se la suddetta questione sia stata sollevata o affrontata durante il vostro recente incontro del 24 novembre 2023 in vista del Congresso ordinario della FIE a Sharm El Sheikh, in Egitto. Indipendentemente da ciò, sottopongo rispettosamente le mie  osservazioni e raccomandazioni su questo argomento a voi tutti,  affinché possiate valutarli e prenderli in considerazione.

A. Osservazioni generali

1. L'esperienza dimostra che le federazioni sportive, pur dotate di una struttura interna per la gestione dei problemi disciplinari, tendono a insabbiare e  nascondere infrazioni di “sexual harassment” e reati di abuso sessuale; in special modo quando queste infrazioni e/o reati sono commessi da personaggi di spicco all'interno della federazione.

2. I pubblici ministeri di tutto il mondo hanno un arretrato di casi e ne archiviano molti anche quando esistono prove contro il sospettato e quindi tendono a perseguire casi in cui le possibilità di vittoria sono certe.

3. Minorenni e giovani adulti tendono a non rivelare l’abuso sessuae  in tempo reale o lo rivelano solo anni dopo (quando le testimonianze sono più problematiche, per non parlare poi della scaduta dei termini di prescrizione) o non lo rivelano affatto. Inoltre, nei paesi in cui le donne sono considerate cittadine di seconda classe, le donne (sia adulte che minorenni) sono riluttanti ad accusare gli uomini di molestie sessuali. Quindi, nella maggiioranza dei casi,  per un motivo o per l’altro, il sistema giudiziario NON funziona. Pertanto, avere una procedura all’interno di una federazione che si affida esclusivamente all’autorità giudiziaria per reati di turpitudine morale non è sufficiente a tutelare gli atleti dagli abusi sessuali.

B. Safe Sport all'interno del CIO e della FIE

In base alle sezioni pertinenti a Safe Sport elencate di seguito, la FIE ha il dovere affermativo di prevenire l’abuso sessuale degli atleti e di adottare misure a tal fine.

La Carta Olimpica nella Sezione 2 (Missione e ruolo del CIO) e nella sottosezione (18) afferma: promuovere Safe Sport prottegere gli atleti da ogni forma di molestia e abuso.

La FIE dedica una pagina web a Safe Sport  https://fie.org/fie/documents/safe-sport, dove si legge nella parte pertinente

La FIE si impegna a garantire che la scherma venga praticata in un ambiente sicuro, dove gli atleti possano svilupparsi in modo armonioso e dove tutti i membri della Famiglia FIE ricevano rispetto e siano protetti da ogni forma di molestia e abuso.”INTERNATIONAL FENCING FEDERATION - The International Fencing Federation official website (fie.org)

lo statuto FIE al capitolo 13 a pagina 62, dà alla FIE la base per poter intervenire nella questione HAMZA:

PREVENZIONE DI ABUSI E MOLESTIE:

La FIE svilupperà misure per prevenire abusi e molestie per garantire la sicurezza degli atleti e dei non atleti. Queste misure possono includere:

• Raccogliere informazioni nel tempo per agire nel caso in cui una persona o un gruppo rappresenti un rischio;

• Stabilire un processo di collegamento con le federazioni nazionali riguardo agli individui che potrebbero esserre stati disciplinati per abusi o molestie;

• Stabilire un programma informativo ed educativo per coinvolgere tutte le federazioni affiliate nella lotta contro abusi e molestie.

C. Regolamenti nei paesi membri della FIE

Sebbene tutti i paesi abbiano un sistema giudiziario ed un codice penale, le federazioni nazionali hanno approcci e strutture diverse per proteggere gli atleti dai predatori sessuali. Una disamina di queste differenze da parte della FIE non farebbe altro che complicare inutilmente le cose, ma è importante comprenderne i principali fattori distintivi. SAFEPORT negli Stati Uniti presenta un caso di studio interessante.

SAFESPORT negli Stati Uniti ha la sua genesi in un emendamento allo Statuto del Ted Stevens Olympic and Amateur Sports Act volto a proteggere gli atleti americani da qualsiasi tipo di abuso, e a tutelare le vittime di abusi da ritorsioni. SAFESPORT ha quattro funzioni principali: educativa, controllo dei precedenti penali (obbligatorio per gli allenatori), investigativa e disciplinare. Gli ultimi due sono funzioni del SAFESPORT CENTER, che è una società privata senza scopo di lucro con sede a Colorado Springs, Colorado e organizzata secondo le leggi di quello stato. È stato originariamente finanziato dal Comitato Olimpico degli Stati Uniti con un'iniezione di capitale di 3 milioni di dollari e ha ricevuto altri 2 milioni di dollari dalle federazioni dei cinquanta sport statunitensi.

Le funzioni investigative e disciplinari sono gestite dal SAFESPORT CENTRE, che al ricevimento di una denuncia assegna al caso un suo investigatore. Sia la parte segnalante che la parte convenuta possono avvalersi di un consulente durante la fase istruttoria e, se la questione finisce in arbitrato, la parte convenuta dovrà pagarne le spese. Una volta completato il processo SAFESPORT, SAFESPORT può implementare una serie di azioni disciplinari che vanno da un avvertimento scritto alla formazione educativa obbligatoria, alla sospensione e/o all'inidoneità a vita. In ogni caso, la persona indagata può essere sospesa ad interim con effetto immediato.

Senza contare il pubblico ministero e/o il procuratore distrettuale, il SAFESPORT CENTER ha autorità esclusiva su (a) cattiva condotta sessuale effettiva o sospetta da parte di determinati individui; (b) cattiva condotta ragionevolmente correlata a un'accusa di fondo di cattiva condotta sessuale. Ciò significa che la federazione corrispondente rinvia al SAFESPORT CENTER tutto ciò che rientra in queste due categorie.

Il Centro SAFESPORT utilizza una preponderanza delle prove  (preponderance of evidence) come standard; che negli Stati Uniti viene applicato ai procedimenti civili. Ciò significa che il SAFESPORT CENTER può riscontrare una violazione di SAFESPORT anche se un individuo è stato giudicato non colpevole in un processo penale; che invece utilizza lo standard più elevato di al di là di ogni ragionevole dubbio (beyond a reasonable doubt).

Per capire meglio questo concetto, facciamo riferimento al caso OJ Simpson della metà degli anni '90. Il famoso giocatore di football americano fu dichiarato non colpevole dell'omicidio di sua moglie in sede penale. Tuttavia, fu poi ritenuto "responsabile" della morte di sua moglie in un'azione civile (con lo standard di una preponderanza delle prove) intentata contro di lui dai parenti di sua moglie e fu condannato a pagare loro 33,5 milioni di dollari di danni. Per analogia, il SAFESPORT CENTER è stato autorizzato a condurre indagini secondo le norme del procedimento civile e ad emettere sanzioni a titolo di penalità (anziché di risarcimento pecuniario).

(D) Raccomandazioni

1. La FIE è incaricata per proprio statuto di prevenire gli abusi sessuali sugli atleti da parte di predatori sessuali. Diffondere all'interno della FIE le informazioni pubbliche sui soggetti sanzionati è il primo passo da compiere in questa direzione. Più specificamente, la FIE dovrebbe prendere in considerazione la creazione di un collegamento sulla sua pagina WEB Safe Sport FIE ed elencare TUTTI gli individui sanzionati dalle rispettive federazioni nazionali, compresi quelli sospesi temporaneamente. Ciò richiederebbe la creazione di un protocollo di segnalazione per le federazioni nazionali per informare tempestivamente la FIE delle persone sanzionate.

2. Nessuna federazione nazionale può imporre il proprio sistema affinché altri lo adottino; né sarebbe realistico per la FIE indagare sulla fattibilità di un sistema nazionale Safesport prima di decidere di onorare una sanzione imposta dalla corrispondente federazione nazionale. La FIE deve trovare un modo per conciliare il proprio mandato di tutela dei propri atleti (e prevenirne gli abusi) con le varie strutture di cui i paesi e le federazioni nazionali si avvalgono per tutelare i propri atleti. Pertanto, la soluzione più funzionale per la FIE sarebbe quella di riconoscere le sanzioni imposte dalle legittime istituzioni di ciascun Paese, ovvero le federazioni nazionali, istituzioni statali e altri enti  come, per esempio,  il SAFESPORT Center negli USA.

Gil PEZZA