Tommaso MARINI |
Il
grido di Di Veroli che ha vinto su Tibor Andrasfi, rimarrà impresso nelle
immagini di questo nuovo anno internazionale, l’anno che impone i cambiamenti
nelle fila delle rispettive nazionali. Sesto Buzzacchino, quindicesimo Luca
Diliberto diciannovesimo Enrico Piatti, per citare solo i più vicini, mentre
gli altri poco brillanti sono molto al di sotto. Colpisce la vittoria dei
giapponesi nella prova a squadre, in finale con Israele, seguiti dalla
Svizzera, e su 36 squadre, dove l’Italia si è mostrata 17a sebbene
tutta giovanissima e capitanata da Di Veroli, corroborata da Valerio Cuomo
(153° nell’individuale), Giulio Gaetani (136°) e Giacomo Paolini (67°).
Menzione speciale per Fabrizio Cuomo che invece ha saputo ricavarsi un
onestissimo 79° piazzamento.Martina FAVARETTO
Ben
diversa la prova delle donne questa volta guidate da Rossella Fiamingo la quale
ha chiuso la gara al terzo posto individuale assieme a Lucrezia Paulis, 18a
la Santuccio seguita da Giulia Rizzi, 22a Federica Isola e 30a
Gaia Caforio. Ma è nella prova a squadre che si sono mostrate formidabili
vincendo la gara, con una prestazione memorabile di Federica Isola, Sara Maria
Kowlaczyk, Roberta Marzani e Giulia Rizzi. Su 29 squadre il risultato è da
considerare importante per aprire un quadriennio ricco di spadiste che
dimostrano di poter portare avanti l’arma con consapevolezza.A
Torino la musica non è comunque cambiata, anzi è rimasta tutta italiana.
Brillantissima prestazione delle donne che hanno guadagnato il primo posto con
Martina Favaretto, con una ultima stoccata sul 14-9 che meriterebbe diAnna CRISTINO
essere
rivista, ma soprattutto il bel bronzo di Arianna Errigo in compagnia di Anna
Cristino.
Formidabile
anche prestazione di Tommaso Marini, che ha battuto il ceko Alexander
Choupenitch allenato da Giovanni Bortolaso con una scherma lucida ed elastica.
Settimo Davide Filippi e diciassettesimo Filippo Macchi, seguito da Guillaume
Bianchi.
Insomma
una tre giorni di podi che fanno ben sperare per il futuro, contornate da
qualche lacrima credo. È certo che Stefano Cerioni e Nicola Zanotti non
vedranno riconfermata la loro carica, e con ogni probabilità anche Dario Chiadò
sarà sostituito, va detto a malincuore, perché in Italia i CAF e le varie
nazionali, giovani e cadette da lui coordinate, hanno saputo produrre un
sistema efficiente e ben calibrato sui numeri di questa arma. Chi lo sostituirà
troverà una rete di lavoro oliata e priva di grandi difetti.Arianna ERRIGO Davide DI VEROLI
Non
la stessa cosa si può dire del fioretto e della sciabola. Il primo fa fede su
ben poche sale scherma che praticano quest’arma, e sui CAF che sono appena
sufficienti per poter affermare che il settore sia produttivo come un tempo,
mentre la seconda, non ci vergogniamo di rimarcare senza smentita dei fatti,
che al momento non ha i numeri per poter sopravvivere se non si mette mano
all’aratro e si semina in maniera abbondante, estirpando le erbacce cattive.
Un
quadriennio che sarà impegnativo per le persone che saranno poste alla guida
dei tre settori, cui auguriamo un buon lavoro.
Fabrizio
ORSINI
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