23 agosto 2024

IL PROGETTO DI Gigi MAZZONE E LA SUA (presunta) SQUADRA PER IL QUADRIENNIO 2025-2028

È on line il sito di Generazione scherma, dove Luigi “Gigi” Mazzone presenta il programma e la sua squadra per la gestione federale relativa al quadriennio 2025-2028. Il simbolo della squadra sembra essere la pluricampionessa paralimpica Bebe Vio. La schermitrice mainstream, campionessa d’avanguardia, unica atleta che ha presenziato alla kermesse parigina, sfilando con un abito raggiante di fili d’argento assieme ai figuranti en-travesti in salsa LGBTQ+ durante l’apertura dei giochi olimpici, ora sarà la rappresentante in quota atleti per la squadra di Gigi Mazzone.
Gli altri candidati componenti il team del dottore catanese non sono ancora noti ufficialmente, probabilmente spunteranno con cadenza periodica, tal che velo dopo velo, appariranno le sembianze del drappello e, probabilmente, potremo esprimere la nostra meraviglia. Se questo dovesse essere l’intento troverei l’idea un po’ noiosetta, anche perché i nomi circolano da un pezzo e secondo le indiscrezioni che giornalmente mi giungono i nomi in circolazione sono superiori alla composizione dell’intera squadra. Essi sono:
Presidente: Gigi, Luigi Mazzone
Quota atleti: Bebe Vio, Federico Vismara
Quota Tecnici: Guido Marzari
Consiglieri: Paolo Menis, Elisabetta “Sissi” Albini, Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Alice Cometti, Sandro Cuomo, Andrea Sirena, Francesco Montini, Marcello Scisciolo.
A mio avviso e seguendo il mio istinto, delle precitate persone Alice Cometti e Sandro Cuomo per vari motivi non concorreranno alla carica di consigliere. Le restanti sono comunque personalità di tutto rispetto, cui segue un programma denso di iniziative, composto di ben sedici progetti che qui, in sintesi vi elenco:
Progetto 1. Rapporti con la base e tesserati (il più descritto e dettagliato)
Progetto 2. Creazione del Fencing project management, ufficio dedicato per finanziamenti e progetti. (sta parlando di finanziamento di progetti, che all’interno di una società sportiva necessitano di esperti di contabilità e gestione)
Progetto 3. Attività agonistica internazionale (si tratta di atleti di alto livello)
Progetto 4. Settore tecnico. Nuovi criteri di riconoscimento e formazione per una scherma equa e meritocratica. (credo stia parlando di atleti e maestri, o forse solo di maestri)
Progetto 5. Politiche a supporto del settore paralimpico. Don’t worry There’s fencing. Inclusiveness and social wealth. (Tranquilli non è un corso di inglese! È il titolo del project, come se gli atleti paralimpici fossero tutti anglofoni)
Progetto 6. L’alto livello e le sue dinamiche. (si parla ancora di atleti di alto livello)
Progetto 7. Politiche a supporto del settore Master. Progetto Professione scherma facendo collaborare ordini professionali, schermitori e Federazione. (In questo caso il termine Project è stato cambiato in Progetto, forse a causa della scarsa inglesizzazione dei boomer cui è riferito, a differenza dei paralimpici)
Progetto 8. Scherma storica. Un nuovo format per valorizzare la tradizione e innovare la comunicazione. (tenuto conto che gli “storici” come vengono chiamati gli schermitori di questo settore sono più ferrati sul marketing che sulle capacità di insegnamento, credo che questo Project sia stato formulato senza conoscere l’ambiente).
Progetto 9. Settore arbitrale. Piano di riforma e ruoli chiave del GSA nella gestione arbitrale della FIS. (se riesce a riformarlo lo proporrò all’Accademia di Svezia, per il Nobel)
Progetto 10. Comitati regionali. Cinque linee programmatiche per rafforzare i comitati regionali. (in questo caso “linee programmatiche” si potevano tradurre in “programmatic lines”? Chiedo per un amico)
Progetto 11. Performance élite: sinergia tra scienza e scherma. Destinati agli atleti delle nazionali maggiori e giovani. Massimizzare le prestazioni degli atleti italiani. (Performance è un termine inglese, mentre élites è francese, linguisticamente è un passo avanti. Si tratta comunque di atleti di alto livello)
Progetto 12. Benessere in pedane crescere campioni sani. (credo si potesse impostare come wellness in piste o wellness in fencing, meno comprensibile mapiufigo. Come se in palestra venissero centinaia di persone con problemi di salute. Lo sport come terapia di certo non passa per l l’agonismo, ma procede lungo percorsi ben diversi. Si intravvede però una blandissima forma di medicalizzazione delle ASD. Siamo pronti?).
Progetto 13. Scherma scuola e corsi di laurea in scienze motorie. Sinergia tra scuole e università per promuovere la scherma su tutto il territorio. (questo è un progetto interessantissimo, ma dalle numerose voci che ho raccolto, mi sento di poter dire che non ha alcun valore a livello promozionale. La presenza della scherma in università aiuterebbe di certo lo schermitore-schermitrice che studia Scienze motorie, dandogli una preparazione di alto livello, ma sappiamo bene che il gran lavoro va fatto in palestra).
Progetto 14. Comunicazione, marketing, eventi e cerimoniale: Italian fencing masters. Un nuovo volto per la federazione italiana con il progetto IFM. (in questo caso master non sta per gli atleti over 25 ecc… ma è un’altra cosa. Si tratta ancora di scherma di alto livello, ma in questo caso riguarda l’organizzazione degli eventi, tipo le gare internazionali per Cadetti e giovani, che in Italia sono poche.).
Progetto 15. Semestre bianco. Impegno a motivare e rendere pubblici tutti i nuovi contratti stipulati durante il quadriennio. (A parte il semestre bianco o blank semester, mi permetto di segnalare e rammentare che, per la legge sulla trasparenza, i contratti stipulati da una Federazione sono completamente visionabili e lo strumento giuridico si chiama accesso agli atti, come per qualsiasi amministrazione nella quale confluiscono soldi pubblici.
Progetto 16. Rapporti con le istituzioni. Strategia di cooperazione: per rafforzare la presenza della scherma italiana nel panorama internazionale. (non si tratta di scherma di alto livello, ma di amministrazione federale di alto livello, un qualcosa che era già partita con le City partners, ma che poi si è perso completamente. In pratica una miglioria di qualcosa che c’era già).
Da quanto emerge sembra che l’alto livello o la nazionale maggiore sia il cuore del programma (guarda caso, proprio come ai tempi di Scarso). La scherma di alto livello appare infatti in varia forma, in ben tre Progetti. Un po’ meno attenzione verso la base, cioè aumento degli iscritti; delle società e dei maestri. Poca attenzione anche per gli impianti operativi dedicati solo alla scherma.
Il nulla assoluto per quanto riguarda l’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli (!?) (anche qui come l’illustre suo predecessore).
Questi 16 Progetti, è giusto dirlo, sono solo un miglioramento del sistema già in essere, e se devo dirla tutta, a me sembra che manchi di una vera vision, per usare un termine italiano tradotto in inglese perché fa più figo, che presenti una Federazione in grado di reggere davvero l’impatto della riforma sportiva, quella cosa che negli effetti ha generato parecchi bruciori gastroesofagei a tutto il mondo dello sport, specie in noi che non siamo tantissimi.
Se in passato si fosse lavorato più in tal senso, oggi avremmo ben altri numeri, ma è un argomento che proposi già nel 2012 insieme a chi mi accompagnò in quell’avventura, e che nessuno ebbe il coraggio di raccogliere, perché ero “il male della scherma”. Già il male. Il lato oscuro, quello che per anni ha cercato di sensibilizzare la base su una gestione personalizzata - e non personalistica/individualistica - del mondo scherma, senza riuscirci.
Ezio RINALDI


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