06 settembre 2024

PROPAGANDA E CAMPAGNA ELETTORALE

La campagna elettorale sta imperversando in maniera molto incisiva sia da una parte che dall’altra, gli strumenti utilizzati sono i soliti: propaganda e demonizzazione dell’avversario. Propagandare significa diffondere
un pensiero, una idea oppure pubblicizzare un prodotto oppure pubblicizzare sé stessi. Può essere fatta con falsa informazione per denigrare o per condizionare l’altrui pensiero. Ma vediamo di spiegare bene il significato di tale termine.

Da Wikipedia, la propaganda è “l'attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni”; il "conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obbiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo". In antitesi alla propaganda dovrebbe essere la pura e semplice esposizione dei fatti, della realtà nella loro completezza. Qualora nell'esposizione i fatti siano esibiti in modo incompleto, travisati o siano aggiunti particolari inesistenti si parla di propaganda fraudolenta.

L'uso della propaganda in modo fraudolento è dannoso per la libera e naturale formazione dell'opinione personale e pubblica e il danno poi si riflette sulla persona stessa e sulla società. Casi meno estremi ma non meno dannosi di propaganda fraudolenta sono quelli volti all'arricchimento di pochi "eletti" a discapito dell'impoverimento delle masse, rese miopi da una propaganda fatta di promesse non mantenute. In questo caso i leaders, con un sapiente uso dei sondaggi, conoscono quali siano i desideri ed i bisogni delle persone, promettono loro di esaudirli, ma poi nei fatti compiono azioni atte a soddisfare i loro propri desideri, spesso in antitesi con i desideri delle persone, danneggiandole.

Il successo della propaganda fraudolenta necessita di una efficace censura sui fatti esposti, altrimenti essa sarebbe facilmente smantellabile. La presenza di una situazione di censura è un pesante indizio di una propaganda fraudolenta in corso. La propaganda ha la capacità di esaltare e rendere più importanti i sogni, i pensieri, i desideri rispetto alla realtà dei fatti, facendo spesso uso di simboli in modo da indurre le persone a far coincidere l'obiettivo della propaganda con i simboli utilizzati, anche quando talvolta in realtà fra loro non c'è nessun nesso.

propagandisti (i latori dei messaggi) cercano di cambiare il modo in cui la gente comprende una questione o una situazione, allo scopo di cambiarne le azioni o le aspettative, in un modo che sia quello auspicato dal gruppo di interesse. In questo senso, la propaganda serve come corollario alla censura, nella quale lo stesso scopo viene raggiunto, non attraverso false informazioni, ma prevenendo la conoscenza di notizie vere. Ciò che rende la propaganda differente da altre forme di controllo è la volontà del propagandista di cambiare l'orientamento delle persone, attraverso la diffusione di false informazioni indicazioni e la generazione di uno stato di confusione, piuttosto che tramite la persuasione e la comprensione.

In senso ancor più stretto la propaganda si riferisce solo alle informazioni false che hanno lo scopo di rassicurare la gente che già ci crede.

La propaganda può essere classificata in base alla fonte:

propaganda bianca arriva da una fonte chiaramente identificabile;

propaganda nera pretende di arrivare da fonte amica, ma in realtà è dell'avversario; 

propaganda grigia pretende di arrivare da fonti neutrali, ma in realtà arriva dall'avversario.

Numerose tecniche vengono usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste tecniche si possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.

 Ci sono delle tecniche di produzione della propaganda, tra queste:

Effetto gregge: L'effetto gregge o l'appello alla "vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La "vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge a unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi.

Ottenere disapprovazione: Questa tecnica viene usata per portare il pubblico a disapprovare un'azione o un'idea suggerendo che questa sia popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che sostiene una certa politica viene indotto a pensare che anche persone indesiderabili o sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di cambiare la loro posizione.

Stereotipizzazione o etichettatura: questa tecnica tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile.

Individuare il Capro espiatorio: Colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l'attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale la colpa è stata assegnata.

Parole virtuose: Sono parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un'immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.

Slogan: Uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la stereotipizzazione o l'etichettatura.

Ho citato solo alcune tecniche di propaganda. La letteratura è piena di spiegazioni e citazioni di personaggi importanti sull'argomento, basta fare una ricerca e ci si fa una cultura ed è quello che ho fatto io.

Vi chiederete del perché abbia voluto scrivere questo articolo, ebbene l’ho fatto poiché ho sentito il bisogno di esporre il mio pensiero sulla attuale campagna elettorale ed in questo senso alla dirigenza in carica sarà sufficiente enunciare quanto già fatto, magari accompagnato da precisi numeri, e quanto sia rimasto da realizzare in base al programma presentato tre anni fa, senza perdersi in promesse o enunciazioni che non troverebbero attuazione.

Sono convinto che il mondo della scherma, sappia giudicare ed analizzare, senza condizionamenti, i programmi ed i candidati nella corsa alla vittoria finale.

Ezio RINALDI

 

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