Al Presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio SCARSO ed a tutta la Delegazione un sincero ed affettuoso in bocca al lupo.
Ezio RINALDI
22 luglio 2013
CAMPIONATI DEL MONDO BUDAPEST 2013 - ECCO GLI AZZURRI IN PEDANA DAL 5 AL 12 AGOSTO
Dalla Gazzetta dello Sport riporto l'articolo relativo alla composizione degli azzurri partecipanti ai Campionati del Mondo di Budapest.
15 luglio 2013
UNIVERSIADI DI KAZAN 2013
La spedizione azzurra si
è fatta onore alle Universiadi di Kazan portando a casa un bottino di ben 9
medaglie: non c’è stato l’oro ma molte di quelle d’argento avrebbero potuto
trasformarsi nel metallo più prezioso. Quando si arriva alle finalissime (i
primi 4) si è fatto per intero il proprio dovere, quindi onore ai ragazzi ed
alle ragazze: BRAVI!
Di seguito il quadro
delle medaglie vinte
VOLPI Alice bro F.F.;
GAROZZO Daniele bro. F.M.;LUPERI Edoardo bro. F.M.
MIRACCO Luigi arg. Sc.M.;
MUROLO Massimiliano bro. Sc.M.
Sc.M. sq. arg.;
Sc.F. sq. arg.;
F.F. sq. arg.;
F.M. sq. arg.
Ciò che non mi è chiaro
è la convocazione nella spada del gruppo musicale “ZERO ASSOLUTO”. Eppure nella
lettera di convocazione non c’erano: evidentemente sono stati chiamati
manifestazione durante.
Alla prossima, Ezio
RINALDI
12 luglio 2013
L' AMICIZIA
Alcune
riflessioni sul significato dell’amicizia, un fenomeno che ho analizzato con
passione a seguito di una affermazione fatta da una persona che fa sport ed
insegna una disciplina sportiva.
Questa persona
ha scritto: “sembra banale, ma solo
pochi dei nostri “amici” si possono considerare tali. Molti ai nostri occhi
potrebbero esserlo ma solo pochi lo sono realmente. Certo l’amico, come si
dice, si riconosce nel momento del bisogno, ma secondo me il vero amico è quel
qualcuno in grado anche di sgridarti, di tirarti uno schiaffo...L’amicizia o è
sincera o non esiste, purtroppo molte volte e' fondata solo da interessi e,
appena questi finiscono, anche l'amicizia svanisce!”
Esiste
l’amicizia nel mondo sportivo contemporaneo? Analizzando quanto affermato credo
che la risposta vada più in senso negativo che positivo, infatti anche la mia
esperienza mi induce a qualche dubbio perché il mondo dello sport, che dovrebbe
essere un’isola di pulizia, trasparenza, lealtà, sincerità e di tutti quei
valori morali sui quali, in teoria, poggia o dovrebbe poggiare tutta la sua
impalcatura, è invece dominato anch’esso dagli interessi e dall’utile che se ne
può ricavare.
In tale
contesto c’è ben poco spazio per rapporti personali sinceri. Il mondo moderno,
inoltre, ci impone continuo mutamento. Quando cambiamo residenza e lavoro o
lasciamo un determinato incarico finiamo anche per lasciare i vecchi amici.
Promettiamo di rivederci ma, poi, sorgono in noi nuovi interessi, nuovi bisogni,
abbiamo nuovi incontri. In tale ambito potrei dire, quindi, che la parola
amicizia finisce per indicare più i criteri particolaristici, i
privilegi, grandi e piccoli, in un sistema che, se fosse giusto, dovrebbe
essere retto da criteri universalistici e di merito.
Di seguito esprimo il mio pensiero su quello che dovrebbe
rappresentare il sentimento di amicizia.
“ l' amicizia,
è un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone
dello stesso o di differente sesso.
Da un punto di vista
soggettivo, insieme all' amore,
l' amicizia è un atteggiamento nei confronti degli altri, caratterizzato da una
rilevante carica emotiva e fondante la vita sociale del singolo. In quasi tutte le
culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato
sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca. L'amicizia non prevede
l'esclusività affettiva: gli amici possono cioè frequentare altri individui a
scopo amoroso, sessuale, relazionale ecc. senza che il rapporto vicendevole di
amicizia ne risulti compromesso.
Il tema dell'amicizia è al
centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno; fu trattato già da ARISTOTELE e CICERONE ed
è oggetto di canzoni, testi letterari,
opere filmiche e via dicendo.
In genere, si distinguono
diversi gradi di amicizia, dall'amicizia casuale legata a una simpatia che emerge fortuitamente in una certa
circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un
rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado
di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.
L'amicizia è stata
considerata in ogni epoca una delle esperienze umane fondamentali, ed è stata
santificata da tutte le religioni.
In tutte le cosiddette Religioni abramitiche ricorre il racconto di Davide e Gionata.
Per gli antichi romani,
popolo, almeno alle origini, molto pratico e poco portato a enfatizzare i
sentimenti umani, equivaleva alla "sodalitas",
cioè alla solidarietà fra gruppi di individui - detti "sodales" - accomunati da uno stesso scopo
pratico da raggiungere, come ad esempio i legionari impegnati nelle campagne di conquista.
ARISTOTELE ha distinto tre tipi di amicizia: 1
amicizia basata sul piacere; 2 amicizia basata sull'interesse; 3 amicizia
basata sulla bontà.
Nel divenire dello
sviluppo dell' emotività individuale,
le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di
coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che
intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono
spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono
un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si
stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello
stesso sesso ed età.
Le prime forme d'amicizia
si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli
stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli
incontrano i loro coetanei all'interno del nido e con loro instaurano delle
semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che
giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l'ingresso
nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono
per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Negli anni della scuola
materna preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle
sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Nella scuola elementare i
bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di
riferimento all'interno della classe. Solitamente il punto di riferimento è un
compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascano amicizie tra
coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare
sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l'ingresso nella
scuola media. I bambini instaurano amicizie con i coetanei o con altri bimbi di
età differente anche in altri luoghi come nei parchi o nelle ludoteche.
Come si diceva
un gruppo di amici consiste di due o più persone gratificate a stare insieme da
sentimenti di cameratismo, esclusività e reciproco interesse. Ci sono varie
"gradazioni" e "sfumature" nei modi di intendere questo
sentimento, tanto che, nelle varie culture, ci sono da sempre stati diversi
modi di intendere e manifestare l'amicizia.
In Occidente i contatti
fisici intimi hanno assunto nell'ultimo secolo una connotazione decisamente
"sessuale", e praticarli fra amici è considerato un tabù.
Tuttavia un modo appena accennato, quasi "rituale", di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in
determinati contesti; comunque tra le femmine è
maggiormente diffuso l'uso di gesti intimi anche in amicizia (come il tenersi
per mano o baciarsi sulle guance) ed è anche socialmente accettato come modo normale
di esprimere tale sentimento mentre lo stesso non accade invece nelle amicizie
instaurate tra maschi dove,
al contrario, gesti intimi affettivi sono molto rari (se non completamente
assenti) e comunque non considerati una consuetudine dalla collettività come
accade invece per le amicizie femminili.
Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità anche tra maschi, che vengono però soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.
Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità anche tra maschi, che vengono però soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.
Sebbene nell'accezione
originaria il termine indichi l'amicizia fra individui, viene a volte usato
anche nel contesto delle relazioni politiche per indicare una particolare
condizione delle relazioni fra stati o popoli (si veda
l'amicizia "franco-tedesca") legati da affinità e comuni interessi.
A questo riguardo vale
citare una celebre affermazione dello statista inglese Benjamin DISRAELI che ebbe a dire: "Le nazioni non hanno mai
amici stabili e nemmeno nemici stabili. Solo interessi permanenti."
Credo che il concetto di
amicizia sia stato espresso in maniera esaustiva. In tale contesto e volendo
fare un parallelismo con il mondo dello sport, fatte salve rare eccezioni in
cui prevalgono i veri sentimenti, potrei, anzi posso sicuramente affermare che
il pensiero di Benjamin DISRAELI si
attagli perfettamente con gran parte del mondo sportivo.
Riporto alcune citazioni di
ARISTOTELE sull’amicizia e l’amico:
·
Ci si dovrebbe comportare con i propri amici come noi vorremmo che si
comportassero con noi;
·
Cos'è un amico? Una singola anima che vive in due corpi;
·
La cattiva sorte ci mostra chi non sono i veri amici;
·
Si decide in fretta di essere amici, ma l'amicizia è un frutto che matura
lentamente.
Personalmente quando do
amicizia lo faccio a 360° e quasi sempre in forma unilaterale: l’amicizia
ricambiata la posso contare sulle dita di una mano. Spesso sono stato tradito
dai cosiddetti “AMICI”: mi è successo nell’ambito della mia professione ed in
quello dello sport. Me ne sono fatta una ragione e continuo a dare senza
chiedere, se non il rispetto per il mio pensiero.
Ezio RINALDI
05 luglio 2013
CONVOCAZIONI E METODO CENCELLI
Qualche giorno fa ho
ricevuto una mail dal titolo “ Il Metodo CENCELLI” con la quale è stato posto
in evidenza il criterio per le convocazioni degli atleti. Più precisamente in
prima battuta si fa riferimento ad un C.T. ed in seconda alla F.I.S.. In altre parole
si contesta l’operato di tale C.T..
Non so se quanto mi è
stato scritto possa essere abbinabile al predetto metodo. Personalmente ho
fatto una ricerca e di seguito riporto testualmente ciò che ho trovato.
Per manuale
Cencelli s'intende una formula algebrico-deterministica
per regolare la spartizione delle cariche pubbliche in base al peso elettorale
di ogni singolo partito o corrente politica.
Il vademecum è attribuito a Massimiliano Cencelli, un funzionario
della Democrazia Cristiana.
In un'intervista
ad Avvenire del 25 luglio 2003, Cencelli svelò i
retroscena della nascita del famoso manuale in occasione del congresso della
Democrazia Cristiana del 1967.
"Nel 1967 Sarti,
con Cossiga e Taviani, fondò al congresso di Milano la
corrente dei 'pontieri', cosiddetta perché doveva fare da ponte fra maggioranza
e sinistra. Ottenemmo il 12% e c'era da decidere gli incarichi in direzione.
Allora io proposi: se abbiamo il 12%, come nel consiglio di amministrazione di
una società gli
incarichi vengono divisi in base alle azioni possedute, lo stesso deve avvenire
per gli incarichi di partito e di governo in base alle tessere. Sarti mi disse
di lavorarci su. In quel modo Taviani mantenne l'Interno, Gaspari fu Sottosegretario alle Poste,
Cossiga alla Difesa, Sarti al Turismo e spettacolo. La cosa divenne di pubblico
dominio perché durante le crisi di governo, Sarti, che amava scherzare,
rispondeva sempre ai giornalisti che volevano anticipazioni: chiedetelo a
Cencelli".
Durante la cosiddetta prima repubblica italiana, il manuale
Cencelli sanciva quanti e quali posti o cariche dovessero essere assegnati a
soggetti appartenenti a ciascun partito e, all'interno di questo, a ciascuna
sua corrente. Per esempio, in occasione della formazione di un nuovo governo,
specialmente per un governo di coalizione, vi era un nutrito numero
di cariche da assegnare o riassegnare (ministri, sottosegretari, direttori
generali, funzionari speciali, presidenti, amministratori e consiglieri di enti
e società partecipate, e così via) in funzione delle mutate condizioni
politiche del momento.
Il manuale Cencelli fungeva da "norma regolatrice",
così che nessuno dovesse avere da recriminare, secondo valori fissi in base ai
quali le cariche assegnabili erano soppesate qualitativamente (pare, per
esempio, che un ministro valesse due sottosegretari e mezzo). All'interno della
cosiddetta "quota" di cariche spettanti a un dato partito, le
correnti di quello stesso partito si spartivano le cariche in proporzione del
numero di tessere dei rispettivi capi corrente.
Tale manuale non sarebbe mai stato formalizzato in una vera pubblicazione,
anche se si favoleggia che fosse distribuito in un pamphlet,
la cui circolazione era strettamente riservata agli ambienti della politica
italiana, sebbene fosse noto anche all'esterno.
La email ricevuta l’ho girata al Presidente F.I.S. per le sue considerazioni,
ma se effettivamente il CT abbia operato le convocazioni con tale metodo,
allora c’è molto da considerare e mi auguro che chi deve lo faccia al più
presto, se non altro per fare chiarezza, atteso che non si può esprimere
nessuna condanna, tanto più a fronte di lettere anonime.
Ezio RINALDI
04 luglio 2013
CONDOGLIANZE ALL'AVV. STORACE Francesco
Nella notte tra l’1 ed il 2 luglio si è spento l’avv. Luigi
STORACE, papà dell’avv. Francesco, ex Presidente del C.S. Roma ed ex Giudice unico della F.I.S.
Questa mattina alle ore 11,00 presso la chiesa di San
Gioacchino in prati a Roma si sono svolte le esequie. Molti i rappresentanti
del Foro romano, tra questi il Presidente dell’Ordine degli avvocati ed alcuni
suoi predecessori. Alla cerimonia era presente anche Miche MAFFEI ed il notaio
Massimo DE SANTIS, ex arbitro internazionale di scherma.
All’avv. Francesco, alla mamma ed alle sorelle esprimo le
mie sincere e sentite condoglianze.
Ezio RINALDI
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